parlodime
una specie di diario, di pensatoio, di stupidario..........insomma la mia vita
"Che stupidi che siamo........... quanti inviti respinti, quante parole non dette, quanti sguardi
non ricambiati............... A volte la vita ci passa accanto e noi non ce ne accorgiamo
nemmeno!"
Le Fate Ignoranti di Ferzan Ozpetek
« 23 maggio 1992 | lettere d'autore » |
Post n°334 pubblicato il 26 Maggio 2009 da mpt2003
caro amico ti scrivo, così mi distraggo un pò e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò............ Lo sai? ieri girellando un pò tra i blog sono andata da una mia amica ranocchia(francy62) che parlava dei rapporti della vita e di qui. La vita è paragonabile ad un treno nel quale tanta gente sale fai incontri importanti semplici conoscenze gente che sale che scende tu stessa sali e scendi..... prendi un treno...ne prendi un altro.... devi essere pronta a riprendere il viaggio con nuovi compagni nuovi amici.. vivi insomma........ e anche qui è così.... c'è chi passa.... si ferma...fa un buon tratto di strada... condivide con te qualcosa.... poi non lo condivide più........ o forse sei tu che scendi che cambi vagone.... vivi insomma..... in questo mondo che chiamiamo virtuale.... ....ma che poichè noi virtuali non siamo e mettiamo in gioco i nostri sentimenti di amicizia....di rispetto....di amore per alcuni che non sono virtuali ci fa star male come se fosse reale lei si augurava di imparare a salutare anche qui chi se ne va senza tanti drammi. Ha ragione sai, amico mio, bisogna essere preparati nella vita a tutto che poi finchè è questo non è neanche tanto grave........ certo mi domando (e purtroppo sono pignolina nel reale figuriamoci nel virtuale che non vedo che sbuffi) se quello che dai è vero qui perchè dobbiamo trattarlo come se fosse virtuale dato che virtuale non è? perchè la vita è un gioco non te lo dimenticare amico mio la vita è un gioco e bisogna giocare sapendo che si può viincere o perdere però aggiungo con la serietà della persona adulta che sa che quello che mette in gioco ha valore......... .....e allora amico mio ti regalo un fiore............un tulipano.... .....sai il significato del tulipano? per gli orientali è simbolo di grande amore per gli occidentali di incostanza......... ........e poichè tu orientale non sei...... ....come neanche io lo sono... un bacio amico mio
a beneficio di chi legge: la lettera è per chi passa....quindi nessuno si senta escluso per lo meno dall'omaggio floreale....
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Perchè ,mio giovane amico ,sostieni che la felicità non esiste? Che l'amore è soltanto illusione?Anche se è vero, perchè dirlo? E perchè dirlo dal momento che è vero? Un tempo amasti una donna bella e piena di grazia che viveva al dilà degli oceani e delle montagne. E ne soffristi. Eppure, in quel lontano Oriente dove sperava di condividere con te momenti sublimi, lei è ancora bella e piena di grazia. la testa reclinata, sorridente , ti aspetta. E ogni volta che i miei occhi incrociano i suoi, so che l'amore rende folli e felici.
Paritus il Monocolo.messaggio ad un allievo che ha paura d'invecchiare
che tu abbia sempre accanto in qualche modo anime vere su cui riversare il tuo delicato buonumore e dalle quali tu possa attingere l'onestà del silenzio quando avrai bisogno di una spalla su cui piangere.
I GUFI
Raccolti sotto i tassi neri
ecco i gufi allineati
come dei esotici
con quegli occhi rossi dardeggianti.
Meditano.
Staranno immobili
fino all'ora malinconica
in cui le tenebre dilagheranno,
scacciando il sole obliquo.
Quella posa insegna al saggio
che quaggiù è bene che tema
tumulti e moto;
l'uomo ebbro di un'ombra che passa
sconta sempre il fio
del suo cambiare posto.
C.Baudelaire
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Però, il mio recente viaggio su un Freccia Rossa, da Napoli a Bologna e, ritorno dopo una settimana è stato a dir poco allucinante.Meno male che presi l'Espresso(il giornale settimanale) prima di partire.
Velocissimo il viaggio, 3 ore e mezza.Vagone zeppo e silenzioso, tutti incuffiati con l'Mp3 o davanti al notebook senza scambiare nemmeno una parola, macchè un sorriso.
Una signora davanti a me, consumava di nascosto un minuscolo panino..quasi a vergognarsi di non essere andata al vagone ristorante.Un signore al telefono, senza accorgersene, alza un po la voce al cellulare, una signora si alza e lo redarguisce.Ma di quale amicizie, cara Mp se per tutto il tragitto non ho sentito uno straccio di dialogo.Un'altra signora mi chiede seduta di fronte a me, con l'indice mi fa capire che vuole guardare il giornale, ma senza profferire parola.Sono sceso a Napoli sconvolto ....è proprio vero che si dialoga piu' su internet che dal vivo..
Ottima serata, per i miei viaggi di salute, sceglierò l'aereo la prossima volta..Bye Bye
accetto con piacere il tuo tulipano, so che è offerto col cuore, e tu cuore ne hai tanto. Salutare quelli che se ne vanno? Certo, sempre, ….........almeno quando lo dicono esplicitamente. Parecchi spariscono così, da un momento all'altro, senza dire nulla. Te lo confesso, ci resto un po' male, ma poi penso: “è la vita”. A quelli che se ne vanno auguro sempre di tornare, raccomando anzi di non cancellare il blog. Ma qualcuno il blog lo cancella perchè evidentemente non si sente più rappresentato da esso. E' una fuga? Possibile.
Ma qui, amica mia che conosco solo per quello che dici, mi piace parlare di quelli come te che fanno dei discorsi concreti, reali, veri. Di quelli che vivono normalmente, amando, soffrendo, divertendosi, cazzeggiando pure. Ci sono quelli che usano la poesia o si esprimono con la grafica....tutta gente che ha qualcosa da dire che altrimenti non potrebbe esternare. Apprezzo tanto quelli che usano il blog non per apparire, ma per essere.
Vedi, sono sempre più convinto che il blog sia una bella cosa, uno strumento in più per dire quello che vogliamo, un mezzo per comunicare. Senza blog ci saremmo mai incontrati? Non credo, visto che viviamo a cinquecento chilometri di distanza. Non ti pare un miracolo che accendiamo il pc e ci troviamo uno di fronte all'altro, tutte le volte che vogliamo?
Ti voglio dire anche un'altra cosa: a fine settimana vado a Milano. Vorrei approfittare di una mezza giornata libera per andare nel cuneese a trovare alcuni amici che sono nati virtuali ma sono poi diventati reali. Ci siamo incontrati di persona già l'anno scorso, ed abbiamo passato un bel pomeriggio insieme. Come vedi, tra reale e virtuale c'è spesso una commistione. La cosa importante è essere sempre sè stessi........ e comportarsi con la stessa correttezza che useremmo nella vita reale. Tutto qui.
Grazie ancora per il tulipano, lo intenderò donato con spirito orientale (se non di amore, almeno di condivisione) :-).
A presto :-)
Fermo restando il discorso “sincerità” (che io metto come caposaldo) non si può verificare che, in perfetta buona fede, noi qui facciamo i bravi e nella vita reale non lo siamo poi così tanto?
Ovviamente non ti parlo di un cambiamento radicale tipo dott. Jeckill e mr. Hide, ma di un diverso atteggiarsi nel virtuale rispetto al reale.
Ti faccio un esempio: con una persona incontrata per strada che mi chiede una informazione sarei cortese, nulla di più. Interagendo qui in una situazione simile credo che sarei più che cortese. Dipende forse dal fatto che nel virtuale l'aspetto fisico (che pure ha il suo peso) conta quasi zero? Dal fatto che vediamo il virtuale come un sottoinsieme della vita reale, quindi una comunità più ristretta nella quale possiamo abbassare le difese ordinarie, o siamo più cordiali perchè ci sentiamo protetti da uno schermo?......Non so.....
…...e se ne facessimo l'argomento di un nuovo post? :-)
Per le sfogliatelle......meglio quelle reali, le virutali non sanno di niente :-)
Le spiagge di ciotoli sono quelle che amo.
Fabrizio