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La fine e inizio della Realtà

Post n°214 pubblicato il 30 Marzo 2009 da il_presidente77

copertinaIsaac Asimov scrive La fine dell'Eternità (The end of Eternity) nel 1955 come rivisitazione (abbastanza massiccia) di un racconto scritto l'anno precedente e non accettato per la pubblicazione (che solo diversi decenni dopo vedrà la stampa all'interno dell'antologia The Alternate Asimovs, Fantasimov nell'edizione italiana).
Asimov scrive il romanzo con l'idea di pubblicarlo a puntate e solo successivamente di racchiuderlo in volume (comportamento abbastanza tipico nel periodo per le opere di fantascienza). Questa sua idea editoriale verrà disattesa, però influisce sulla struttura dell'opera stessa che viene costituita come una serie di capitoli che dal punto di vista narrativo sono autosufficienti.
In La fine dell'Eternità Asimov si focalizza sul tema dei viaggi nel tempo, una tematica che ha fornito agli scrittori (e non solo a quelli di fantascienza, basti pensare a Charles Dickens in Canto di Natale) grandissime possibilità narrative. L'approccio di Asimov a tutte le problematiche dei paradossi del viaggio nel tempo è principalmente di tipo etica. Infatti, per tutta l'opera la domanda principale di ogni personaggio riguarda la liceità e l'opportunità di modificare la storia per portare l'umanità verso la felicità.
La storia narra di Andrew Harlan un tecnico dell'Eternità, una società che vive fuori dal tempo e che cerca di controllare il flusso del Tempo modificando la storia. Un tecnico non deve altro che calcolare,  mediante il suo intuito, e realizzare quale sia il Mutamento Minimo Necessario al fine di ottenere il Miglior Risultato Possibile ovvero il Mutamento di Realtà desiderato. Andrew Harlan però non è un tecnico qualunque, ma è il tecnico personale di Twissell, il più potente Calcolatore Anziano. Andrew Harlan si trova al centro di una serie di scelte da fare durante la sua missione, che lo portano a interrogarsi se debba o meno oltrepassare i limiti e le leggi dell'Eternità. Lentamente  scopre di essere solo una pedina in una lotta che non lo riguarda direttamente e che sembra schiacciarlo come vittima innocente, ma predestinata.
Il classico stile pacato e controllato di Asimov, che in molti hanno additato come suo limite, si sposa adeguatamente alle intenzioni di questo romanzo, mantenendo la tensione e le aspettative al giusto livello, ma non preannunciando mai un possibile colpo di scena indipendentemente dal fatto che ce ne siano parecchi. Guardando questa opera a posteriori, viene inoltre da affermate che questa opera più di molte altre preannunciano un suo fortunato futuro da giallista.
Una volta inziiato a leggere il libro il lettore ha tra le mani un romanzo gradevolissimo, che sebben non abbia un ritmo mozzafiato propone una lunga serie di colpi di scena, in cui nell'economia generale, nessun particolare è sprecato.
Un ultima nota, questo romanzo risulta essere svincolato da qualunque altra opera di Asimov e non far parte della storia dell'impero galattico, che ha Asimov ha tracciato con innumerevoli romanzi e racconti, e di conseguenza leggibile da tutti senza alcun problema. È altresì vero che ne costituisce una sorta di presupposto.

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Commenti al Post:
Seldon_72
Seldon_72 il 30/03/09 alle 17:59 via WEB
Ottima lettura! A me i Precog di Rapporto di minoranza di Dick hanno ricordato gli Eterni del libro di Asimov sebbene fossero due tipi di personaggi diversi. Altro bel libro asimoviano svincolato dai cicli della fondazione e dei robot è Neanche gli dei.
 
 
il_presidente77
il_presidente77 il 30/03/09 alle 18:17 via WEB
Neanche gli Dei è un grandissimo libro, in cui Asimov si lascia andare anche ad una sorta di sperimentazione stilistica (non è da tutti inziare un romanzo dal sesto capitolo). Staccato dal ciclo c'è anche Nemesis.
 
bluewillow
bluewillow il 01/04/09 alle 12:28 via WEB
Non sapevo di questo libro di Asimo. Apprezzo molto lo stile di questo scrittore, forse dovrei fare incetta dei suoi libri adesso visto che ci sono le promozioni :).
 
 
il_presidente77
il_presidente77 il 01/04/09 alle 15:21 via WEB
Facci un pensierino, il 30% di sconto è una discreta quantita; io di norma organizzo gli acquaisti Oscar Mondadori nel mese in cade questo sconto
 
The.Watchman
The.Watchman il 01/04/09 alle 12:47 via WEB
In effetti Asimov non mi ha mai catturato proprio per la lentezza dei suoi romanzi, sebbene le idee alla base siano spesso geniali. Oh, e' piu' forte di me: mi rompo e chiudo il libro, abbandonandolo alla polvere.
 
 
il_presidente77
il_presidente77 il 01/04/09 alle 15:40 via WEB
oddio perdere i messaggi, tralasciando un certo discorso su llo stile del buon dottore, ti invio a provare Neanche gli dei il meno simoviano dei suoi romanzi. Eventualmente fatte una ragione, non tutto può piacere a tutti.
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 01/04/09 alle 17:17 via WEB
E' un autore che mi manca... Potrei rimediare con il suggerimento che hai dato a Watchman.
 
 
il_presidente77
il_presidente77 il 01/04/09 alle 18:35 via WEB
Neanche gli dei è secondo me un ottimo romanzo, il meno significativo della sua produzione e del suo stile e il più ardito stilisticamente e narrativamente, anche se questo non vuole dire che si raggiungono le punte di certe avanguardie (Asimov era in primis un divulgatore scientifico e molte delle sue scelte stilische nascono da ciò ovvero che non bisogna stupire il lettore con la prosa, ma essa serva a spiegargli ciò che avviene).
 
LadyAileen
LadyAileen il 02/04/09 alle 21:19 via WEB
Mi dispiace ma non amo questo genere di libri.
 
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