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Tante cronache di/da Saramago

Post n°193 pubblicato il 21 Luglio 2008 da il_presidente77
 

Quando leggi qualcosa scritto da un premio Nobel, sei sempre pieno di grandi aspettative. Succcende che ti ritrovi di fornte a un libro con un titolo suggestivo Di questo e di altri mondi e con una copertina molto evocativa e misteriosa e che ti credi quindi buone aspettative. Questo libro in parte le delude e questo per la struttura stessa del libro. Infatti, forse questo libro non è fatto per essere apprezzato dal lettore, ma solo per dare una conoscenza più approfondita di Saramago.
Il libro nasce come riduzione di due antologie portoghesi, che raccolgono gli articoli scritti da Saramago per due quotidiani. Premesso che manca un vero filo conduttore apparente o che forse il lettore non riesce a vederlo, quello che manca è una vera introduzione a questi mondi dello scritto portoghese. Manca quel qualcosa in più che il curatore avrebbe potuto dare, quel qualcosa in più che si poteva dare in una introduzione non volta a scopo memorialistico per ricordare l'intima amicizia con Saramago. Infatti, mancano quelle informazioni che potrebbe aiutare a capire lo spirito di questi scritti: informazioni per esempio sulla cadenza temporale di  questi "racconti" che Saramago, sulla lunghezza che Saramago doveva rispettare (esisteva un numero minimo e massimo di battute?).
Persi questi particolare il lettore italiano si trova un po' disorientato. Questo non è dovuto al fatto che l'antologia non comprenda brani alquanto interessanti, ma è la mancanza di continuità. Una continuità che manca e che non si spiega solo col fatto di essere di fronte a una antologia. Non c'è alcuna continuita di tematiche o di argomentatizioni. Ci si trova di fronte a tanti di frammenti di Saramago, frammenti che ne descrivono la personalità o la stora apersonale. Però molte volte sembra che ci sia un Saramago che parli più a sé stesso che ad altri oppure un Saramago che cerchi il dialogo con il lettore sulla base di qualcosa costruito giorno per giorno, ma che il lettore italiano non può aver appreso.
Non c'è viaggio o almeno non c'è viaggio nell'edizione italiana. Non ci sono infatti storie raccontate che riescono a far viaggiare il lettore, ma tante cronache che danno sì sollievo, ma forse stancano anche un po' forse fino a quando non si giunge con un po' di sollievo all'ultima pagina.

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Commenti al Post:
bluewillow
bluewillow il 21/07/08 alle 21:41 via WEB
peccato! titolo, copertina ed autore facevano proprio sperare in un bel libro, ma da quello che scrivi sembra si tratti di una pubblicazione per soli "fan" :). Credo che anche al migliore degli scrittori capiti di pubblicare un libro come questo, magari spinto dagli editori che fanno pressione e gli dicono "scrivi, scrivi tanto ormai ti comprano tutto". Ad esempio adoro il modo di scrivere di Daniel Pennac e tutta la serie di libri che ha per protagonista Malaussene, ma non consiglierei nemmeno al mio peggiore nemico "Ecco la storia" sempre dello stesso Pennac, che come il libro di Saramago che hai letto tu ha il difetto di essere frammentario oltre che molto diverso da tutta la produzione precedente. Se mai leggerò il volume di Saramago allora sarà solo dopo altri volumi più rappresentativi. Guarda il lato positivo: hai messo in guardia altri incauti lettori, fra cui me :)!grazie :)!
 
 
il_presidente77
il_presidente77 il 22/07/08 alle 10:27 via WEB
Avedolo preso a metà prezzo si può considerare un azzardo abbastazna mirato; a discolpa di S. bisogna dire che non ha preso qualche frammento abbandonato e ha fatto un libro, ha solo raccolto cose già edite, pubblicate e vendute in un paio di volumi; è possibile che anche i due volumi originari abbiano dei difetti, ma è anche possibile che ne acquisicano nelal edizione italiana. Bisogna considerare che mettendo 30 storie in un volume di 200 pagine nominali la frammentarietà è quasi assicurata
 
LadyAileen
LadyAileen il 22/07/08 alle 19:27 via WEB
Non avevo mai letto nulla di questo autore e non è proprio il caso di cominciare da questo dopo aver letto le tue parole. :)
 
 
il_presidente77
il_presidente77 il 23/07/08 alle 13:19 via WEB
Di lui ho letto anche Memoriale del convento bello e denso, non so se va bene come prima opera di S., ma è un opera qualitativamente molto buona.
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 23/07/08 alle 16:36 via WEB
Anch'io come te consiglierei come prima lettura "Memoriale del Convento".
Leggo Saramago da prima del Nobel, ho tifato per lui e per il titolo, ci sono libri che mi sono piaciuti altri che mi hanno lasciata perplessa di cui l'ultimo letto da me "Le intermittenze della morte", l'idea era bella, originale, ma poi. Non voglio aggiungere niente perché magari ti capiterà di leggerlo e mi saprai dire. Almeno Saramago è stato molto tradotto e ha fatto sì che un po' di letteratura portoghese sia arrivata anche al "gran pubblico". Per quanto mi riguarda "Il vangelo secondo Gesù Cristo" è un capolavoro così come "Una terra chiamata Alentejo", poi non so se è dovuto al fatto di averli letti in lingua originale. (ora che ci penso anche "Storia dell'assedio di Lisbona" mi è piaciuto parecchio). Però no, non mi hai invogliato a leggere questo libro.
Condivido quanto ha scritto Bluewillow su Pennac.
 
 
il_presidente77
il_presidente77 il 23/07/08 alle 17:55 via WEB
Ma io non volevo affatto invogliarti a leggere questo libro. E' questa la questione! :-D
Di S. ci sono diversi titoli che mi stimolano oltre a Tutti i nomi</> che ho già comprato, sono incuriosito da Viaggio in Portogallo , L'uomo duplicato , Cecità, Storia dell'assedio di Lisbona e in parte da La caverna, ma passeraano anni prima che li compri tutti e soprattutto priam che li legga.
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 23/07/08 alle 16:54 via WEB
Anch'io non ho mai letto nulla di Saramago, avevo segnato tra i titoli da comprare "Cecità", ma mi segno subito anche "Memoriale del convento".
Comunque, mi spiace dirlo, ma penso che una raccolta del genere sia una solo manovra editoriale per guadagnare quanto più possibile da uno singolo autore.
 
 
il_presidente77
il_presidente77 il 23/07/08 alle 17:27 via WEB
Pure io l'ho pensato a posteriori; io persolmwente ho "smarrito" nella lista di lettura il suo Tutti i nomi
 
RadioBlogAustralia
RadioBlogAustralia il 24/07/08 alle 07:29 via WEB
Di tutti i suoi libri letti Cecita' rimane il migliore in assoluto. E' cosi' bello che fa male.
 
 
il_presidente77
il_presidente77 il 24/07/08 alle 10:26 via WEB
grazie, ma allora non è il periodo giusto pr leggerlo
 
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