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Mostra di atrocità

Post n°84 pubblicato il 13 Febbraio 2007 da il_presidente77
 

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James Graham Ballard è al momento considerato come uno dei più grandi scrittori inglesi viventi, fama che gli deriva da una fulgida carriera quarantennale costruita su racconti, romanzi e saggi. Ballard nasce da genitori britannici nel 1930 a Shangai dove vive i primi anni della sua vita. Durante la seconda guerra mondiale, si trova  ancora a Shangai e vive le atrocità della guerra venendo internato in un campo di prigionia giapponese a Lunghua, in Cina (dal 1942 al 1945). Questa esperienza, che lo segnerà profondamente, verrà poi descritta nel romanzo autobiografico L'impero del sole (Empire of the Sun), da cui il film omonimo di Steven Spielberg. Finita la seconda guerra mondiale torna in patria, dove si iscrive alla facoltà di medicina, senza mai laurearsi. Fa molti lavori occasionali prima di arruolarsi con la R.A.F. Come militare raggiunge il Canada e tramite le riviste pulp americane scopre la fantascienza. Inizia scrivendo racconti (il genere che predilige, giungendo ad affermare che sia il genere più difficile, dato che è l'unico in cui lo scrittore non può ingannare il lettore ).
Nel 1962 scrive un articolo Qual è la strada per lo spazio interiore (Which Way to Inner Space?) un articolo-manifesto per la sua fantascienza in cui descrive la contrapposizione tra l'inner space (la ricerca nell'animo umano) all'outer space (la ricerca nell'universo).
Nel 1964 Michael Moorcock diviene direttore di New Worlds e da nuova linfa vitale alla fantascienza britannica, creando una vera e propria svolta che genera la corrente New Wave, di cui Ballard fu oltre che teorizzatore è uno degli esponenti di maggiore spicco. Da notare come gli autori della New Wave sono tutti britannici tranne l'americano Thomas Disch. Ballard però cerca però una sua strada personale e ogni suo scritto è il tentativo di tramutare in parole non solo le sue visione e le sue ossessioni, ma anche tutto ciò che gli viene suggerito dall'interesse per le tecniche pittoriche del surrealismo (Dalì eErnst in particolare)  
Gli anni sessanta sono gli anni della quadrilogia apocalittica degli elementi naturali, dove ogni romanzo ha come protagonista una catastrofe riferita ad un elemento naturale: l’acqua (Il mondo sommerso, The Drowned World), l’aria (Vento dal nulla, The Wind from Nowhere), il fuoco (Terra bruciata, The Drought /The Burning World), la terra in (Foresta di cristallo, The Crystal World).
Negli anni 70 escono due opere cardine dell'opera di Ballard l'antologia/romanzo La mostra delle atrocità (The Atrocity Exhibition) e il romanzo Crash, da cui David Cronenberg poi trae l'omonimo film. Opere fondamentali per capire Ballard in quando concentrato di tutte le sue tematiche, ossessioni e sperimentazioni narrative, ma per questo motivo indigeste ad un lettore che non abbia una buona confidenza con la sua narrativa.
I romanzi di Ballard iniziano a guardare a catastrofi non sono più legate ad elementi naturali, ma che riguardano l'animo umano, inizia una sorta di lenta trasformazione a partire dai romanzi L'isola di cemento (Concrete island) e  Il condominio (High-rise). È il 1984 quanto l'autobiografico L'impero del sole, a chi poi farà seguito La dolcezza delle donne (The Kindness of Women) gli donerà la popolarità verso il grande pubblico, soprattutto grazie al film di Spielberg.
Continua a scrivere racconti a carattere fantastico e fantascientifico, ma i suoi romanzi guardano sempre più ad un futuro che è dietro all'angolo, che si confonde con il presente dove l'uomo subisce l'influsso negativo e crudele della società. Non si tratta di minacce e di predizioni a vuoto, ma di descrizioni precise e razionali di come potrebbe avvenire la nostra disumanizzazione. Tanto che Feltrinelli nel 2002 pubblicando Super-Cannes in economica, un po' anche per spirito auto-promozionale, aggiunse una fascetta con scritto: “Caro lettore J.G.Ballard ha anticipato tutta la realtà che conosci. Ti ha aspettato fino a questo romanzo. Non perdertelo.” L'editore.
Nel 2004 esce l'omnia dei suoi racconti che contiene senza alcun dubbio i suoi capolavori, in cui la sua visionaria fantasia si fonde con uno stile eccelso.
Negli ultimi anni Ballard si è dedicato a pieno alla scrittura di romanzi Millenium People e Regno a venire (Kingdom Come) e lo spirito delle sue opere è una critica sociale verso una società fondata sul consumismo, l'irrazionalità e i mass-media.


Due profili usciti alcuni anni fa dell' autore britannico su Delos e su Intercom.

 
Rispondi al commento:
lauretta85LI
lauretta85LI il 20/02/07 alle 21:54 via WEB
Non conoscevo questo artista..quando cose si scoprono nei blòog! buona serata.laura
 
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