Canzone,io credo che saranno radi
color che tua ragione intendan bene,
tanto la parli faticosa e forte.
Onde,se per ventura elli addivene
che tu dinanzi da persone vade
che non ti paian d'essa bene accorte,
allor ti priego che ti riconforte,
dicendo lor,diletta mia novella:
"Ponete mente almen com'io son bella!"
Dante,Convivio.
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Post n°537 pubblicato il 31 Gennaio 2020 da woodenship
Stupefacente, come si possa accusare Liliana Segre(scampata ai lager nazisti e testimone della Shoha) di fomentare"pregiudizio e odio"contro il fascismo, tracciando in silenzio una riga a cancellarne gli orrori ed errori. Come se vent'anni di dittatura, le leggi razziali, una guerra mondiale con milioni di morti, una guerra coloniale con crimini di guerra accertati, una repressione pervicace e violenta contro ogni forma di opposizione, non fossero sufficienti per alimentare ben più che un"pregiudizio", nei confronti del fascismo. Eppure è quello che ha osato rinfacciare Alessandra Mussolini a Liliana Segre: lei, Alessandra Mussolini, nipote di quel duce da operetta che ci trascinò alla catastrofe senza onore, si permette di tacciare di pregiudizio e incitazione all'odio contro il fascismo, Liliana segre, una donna scampata, ancor bambina, ai campi di concentramento, in cui l'avevano rinchiusa le leggi razziali e i provvedimenti operativi firmati dal suo nonno Mussolini! Il candore della Mussolini è assai simile al nero della coscienza di un carnefice delle SS: eseguivo soltanto gli ordini, non ho nulla di cui dovermi rimproverare, è la guerra. La Mussolini: basta fomentare odio e pregiudizio contro il fascismo. Sottinteso: il fascismo non era poi così malaccio, non ho nulla da rimproverarmi o rimproverargli(!). Peccato non possano dire la stessa cosa i milioni di ebrei, rom, disabili, prigionieri politici e militari che finirono nei campi di sterminio e non ne uscirono più. Perversione della storia, oppure incontenibile miseria umana che le dà facoltà di sparare "banali" malvagità, fidando nell'oblio al quale aspirano le coscienze dei più? Anche alla luce degli ultimi sondaggi d'opinione, dai quali risulta aumentata la percentuale di coloro che non credono che siano davvero esistiti i lager. E, "comunquemente" fossero esistiti veramente non devono essere poi stati molto diversamente da una scampagnata con ritorno in coda in autostrada, di tanti noi signori"Laqualunque" italiani. E' questo oblio, il sollevare la testa dei tanti sovranisti, per tornare a battere i pugni sul tavolo, pretendendo un rispetto che nemmeno loro hanno per se stessi? Rimuovere è un pessimo viatico, andando verso il futuro. Può solo condurre a più rovinose cadute. Perdonate, ma certe cose mi fanno perdere la trebisonda. ...................W............. |
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GRAZIE DI CUORE DIVINA MISTY
V2
GRAZIE FANTASTICA ZANNA
Anche ricordare troppo facendo cadere le colpe dei nonni sui nipoti può non essere corretto. La Mussolini, che ha uno spessore sullo scenario italiano pari a meno 10, nello specifico si riferiva a un preciso argomento: quello di intitolare a VR una via ad Almirante. La Segre che avrebbe risposto “Le due scelte sono di fatto incompatibili per storia, per etica e per logica”.
Bene, sarà vero, sarà senatrice, sarà acculturata, sarà un esempio di civiltà, ma il popolo veronese sa decidere da solo senza il suo intervento.
Mi preoccupa invece molto di più l'atteggiamneto di alcuni insegnanti non tanto contro la Segre che cercherebbe pubblicità gratuita, quanto per il brutto e diseducativo messaggio che lanciano.
Buon pomeriggio,...W... :)
Avevo sentore di venir fraintesa . Non pensavo così tanto.
Provare a ri_spiegare il tutto mi pare a questo punto inutile. Si rischierebbe un altro fraintendimento e uno scambio che diventerebbe sterile e pedante. Sottolineo solo che:
1) non sono io a dire che la Segre è in cerca di pubblicità, ma alcuni insegnanti . Posizione, quella degli insegnanti, dalla quale mi dissocio;
2) *ricordare troppo*, un'espressione che ho usato e sicuramente errata, nasce dalla percezione nel leggerti che ho avuto e cioè che Alessandra Mussolini, nipote del Mussolini, si porterebbe addosso l'eredità del nonno. Perché se invece di chiamarsi Alessandra Mussolini -la cui valenza sappiamo essere infima-, ma Pinco Palla quella infelice frase pronunciata sarebbe stata l'ennesima frase che sa di ignoranza più che di odio, di razzismo, di fascismo.
3) posto che non condivido il celebrare Mussolini neppure su una targa, in tempi non sospetti, quando cioè non si trovava la polemica a prescindere, in diverse città italiane da nord a sud passando per il centro furono intitolate ovviamente senza plebiscito popolare vie ad Almirante che, nonostante nel '38 sia stato uno dei firmatari del Manifesto razziale e segretario di redazione di una rivista antisemita e razzista, ha rappresentato una parte della Storia politica italiana. Che ci piaccia o meno. Alla stregua di altri generali e/o comandanti – non necessariamente dell'epoca fascista- che hanno sulla coscienza sconfitte rovinose, sangue e vittime.
Nel concludere che non c’è da parte mia alcuno spirito revanscistico, ti auguro una serena serata.
NO Mussolini, ho sbagliato, ma Almirante.
All'estremo opposto: Persone, Donne, Uomini che non si possono più ferire, intoccabili, avendo essi stessi assistito al compiersi, sui propri corpi, proprie menti, propri spiriti, di abomini tali per cui nulla, non certo misera caricatura strepitante, possa immaginare di avvicinarsi a ferire. Sta a noi continuare a provare vergogna, vergogna e, ancora, vergogna per ciò che è accaduto, sta a noi sentire la colpa profonda che ha inciso a lettere cubitali la vicinanza alla bestialità più cruda e oscena, sta ad ognuno di noi ricordare, e portare il peso ed il dolore per e di tutti gli olocausti, tutti, avvenuti ed in atto. Grazie Wooden. paola.