Creato da woodenship il 23/08/2010

delirio

una spirale

 

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A non

Post n°568 pubblicato il 17 Agosto 2020 da woodenship
 

E'a non averci orecchie ed occhi

sentenza alla miseria nera

pronunciata bestemmia piana

nei pensieri così asfittica

compressa pena nella testa.

 

Della morte anima più arida

già che finta sei da un pezzo

e ad aspettare stai sul molo

dimmi cosa scruti lontano

faccia dilagante di piaghe.

 

E'immediato leggerci tedio

ostico afferrarci senso altro

in quel tuo sguardo fisso e vuoto

oggi ch'è volubile il clima:

ora conforta, ora sentenzia.

 

E senza sconti è la condanna:

risuona inaudita sotto archi

scorticati di patii antichi

da una fede all'altra cecità

peccaminoso sentimento.

 

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Commenti al Post:
divinacreatura59
divinacreatura59 il 17/08/20 alle 06:26 via WEB
Io passo per un saluto ad un amico,poi chi si è visto si è visto.Buona giornata e che sia splendente sopratutto per i vacanzieri.Ciao Wooden^_^
 
 
woodenship
woodenship il 17/08/20 alle 23:32 via WEB
Grazie di cuore per il pensiero gentile che ricambio con un abbraccio di petali vellutati e l'augurio per una notte che possa cingerti con le stelle della gioia e della serenità...
 
gaza64
gaza64 il 17/08/20 alle 10:45 via WEB
A non osservare chi guarda nella nostra direzione, si finisce col perdere. E perdersi. Sono affascinata dalla tua capacità di osservazione, dal tuo cuore grande capace di accogliere tanti sguardi, anche quando hanno gli occhi chiusi... Un abbraccio empatico all’enorme umanità di un solo uomo, ma non solo.
 
 
woodenship
woodenship il 18/08/20 alle 00:53 via WEB
Cerco solo di farmi mondo, mia dolce sig.ra Gabry. Si che possa comprenderlo in me.E, attraverso la miriade di sguardi, come fossero tasselli del gran mosaico universo, cerco di fare in modo che mi sopravviva questo mondo che da me sgorga in versi presunti........Un grazie di cuore assai commosso: la tua grandezza d'animo è pari alla tua bellezza e generosità. Anche a te un abbraccio d'immenso affetto amicale con l'augurio per una notte che possa vederti coccolata e serena........
 
acquasalata111
acquasalata111 il 17/08/20 alle 10:54 via WEB
Il tuo cuore è cosi grande che accoglie vita e morte allo stesso tempo, contemplando ambedue con una lente di ingrandimento e poi con un passino magico filtrando i "sassolini" speciali con arte e acume. Sempre belle le tue poesie che ispirano. Grazie per tutto quello che ci regali di te! Un abbraccio affettuoso.
 
 
woodenship
woodenship il 18/08/20 alle 03:29 via WEB
Grazie di cuore mia gentilissima amica. mi fa molto piacere ciò che hai scritto, soprattutto quando dici:"... e poi con un passino magico filtrando i "sassolini" speciali con arte e acume."Mi piace molto e la trovo assai intrigante questa immagine, dal momento che considero chi pratica l'arte poetica alla stregua di quella dei cercatori d'oro. Individui strani, questi: presi dalla follia per il metallo prezioso, perdono di vista,apparentemente, ogni altra cosa al mondo. Ma è solo una parvenza. Perchè, nella realtà i cercatori d'oro veri vivono per la pura ricerca, non importa che trovino o meno l'oro.Ad essi importa la ricerca, la fatica, l'illusione, la visionarietà che la terra apra ad essi le proorie viscere, affinchè possano trarne ricchezza. Così è anche la poesia: molti poeti ricercatori folli sono morti come quegli illusi,nel disperato sogno della ricchezza, in versi, naturalmente... Ma io non sono un poeta.Io sono soltanto un apprendista stregone, a mia volta stregato dalla corsa all'oro di un verso. Non so se riuscirò mai a trovarne. Di certo ci provo, come tu ben dici:"...e poi con un passino magico filtrando i "sassolini" speciali con arte e acume.".... Grazie di cuore anche a te e per quanto mi hai regalato in questo tuo scrivere, con un abbraccio dei più cari e l'augurio per una notte di sogni felici.......
 
lascrivana
lascrivana il 18/08/20 alle 07:41 via WEB
Una poesia che ben descrive anche lo sguardo di mia madre. Ormai tempo passa inesorabile tra le sue rughe. Si spegne lentamente come una candela, poche volte appare l'ombra di un sorriso. E io l'amo per questa sua sofferenza ogni giorno di più. Bacio woode
 
 
woodenship
woodenship il 19/08/20 alle 01:59 via WEB
Mi commuovi, mia dolce scrivana.A te un abbraccio fortissimo ed una carezza alla tua mamma: guarda sempre più lontano e forse già adesso il suo corpo ha cominciato a seguire il suo sguardo, sempre più lontano. E'il viaggio dei genitori prima e ancge nostro, dopo.....Grazie di cuore con l'augurio per una notte di sogni felici......
 
neopensionata
neopensionata il 20/08/20 alle 03:43 via WEB
E' facile suonare uno strumento musicale: tutto ciò che devi fare è toccare il tasto giusto al momento giusto e lo strumento suonerà da solo (Johann Sebastian Bach) Un abbraccio per augurarti un sereno giorno ^_^
 
 
woodenship
woodenship il 20/08/20 alle 16:55 via WEB
Ci vuole un certo senso del tempo ed una coordinazione tra orecchio, mente e cuore, per suonare uno strumento. Per Bach sarà il nulla, per me è la vita.... Grazie di cuore anche per la citazione dell'immenso Bach con una carezza di nuvole vespertine vellutato e l'augurio per una serata d'incanti agostani...
 
bluaquilegia
bluaquilegia il 20/08/20 alle 07:50 via WEB
caro wooden, immagino (e probabilmente prendo l'ennesima strada dettata dal mio riflesso nel tuo specchio, dove mi trovo a mio agio perfetto e dove posso sbagliare tutto ricevendo il tuo perdono di poeta), tu descriva, con cura chirurgica, lo sguardo di marmo. hai mai provato addosso lo sguardo di marmo? lo sguardo sì splendidamente scolpito dall'artista, tuttavia completamente, inesorabilmente vuoto? quel genere di sguardo, spesso, no, spessissimo, è fisso negli occhi che non vogliono vedere, che preferiscono scostare il fuoco, è fatto di cellule umane, pur senza esserlo. in questa umanità di pietra, dallo sguardo fisso, non si hanno risposte o domande, non vi è nulla, assolutamente nulla. di fronte al vuoto umano che dilaga, nutrendosi di bassezze, cosa si può tentare? il tempo forse, potrebbe sgretolare. abbi cura wood.
ps: non sapevo come spiegarti il male che mi ha provocato leggere le tue parole, male che mi ricorda di non essere completamente pietrificata
 
 
woodenship
woodenship il 21/08/20 alle 02:09 via WEB
Lo sguardo del marmo... Ma che splendida definizione, per esprimere quel paradosso che fa sì che, lo scultore, si affidi alla pietra fredda per esprimere emozioni magmatiche! Ma lasciami dire che trovo altamente stimolante questo tuo rifletterti nei miei versi molto modesti.E' un bel tema impegnativo quel che tu proponi. Personalmente non sono un frequentatore di musei: mi stancano fisicamente, è più forte di me. Ricordo un giorno di essere stato a Parigi, al Louvre. E dopo pochi minuti, di essere scappato fuori di corsa come un razzo. Per non dire delle file per potere entrare a vedere le mostre... Dunque debbo accontentarmi di quello sguardo vuoto delle statue che mi capita di incontrare in giro. Come quella sera che, camminando per dei giardinetti, mi ritrovai quasi a sbattere contro la statua,in bronzo questa, di Giuseppe Mazzini. Oppure un'altra volta quando assistetti all'oltraggio di un piccione nei confronti della statua del Manzoni...Sì,hanno sguardi le statue che, pur rassegnandoci al vuoto,sanno trafiggerci inquisitori. Come dicevo già all'inizio:è paradossale che delle emozioni debbano essere scolpite sulla materia fredda e dura, per poter bucare la nostra sensibilità. E'un po' come fossero usate dall'artista a guisa di oggetti contundenti, atti a ricordarci il nostro passaggio da materia animata a quella inanimata.E che forse sta qua, in questo passaggio, il senso dell'essere stati vivi. ovvero nella acquisita e non più dismessa, capacità di esprimere sguardi trafiggenti pur se vuoti, anche quando l'autore e i soggetti non saranno più.........Più che mai grato, un abbraccio di nuvole vellutate con l'augurio per una notte di sogni felici......
 
oltreL_aura
oltreL_aura il 20/08/20 alle 12:07 via WEB
ciao W...
 
 
woodenship
woodenship il 21/08/20 alle 02:10 via WEB
Smaaaaaaackkkkkk!!!!!....
 
donadam68
donadam68 il 20/08/20 alle 17:42 via WEB
Ma nel silenzio si resta
 
 
woodenship
woodenship il 21/08/20 alle 02:13 via WEB
Il silenzio è quel che ci resta
 
virgola_df
virgola_df il 20/08/20 alle 23:45 via WEB
Orecchie ed occhi ahimè non mancan mai, fedeli compagni di sventura e, a volte, d'avventura di mente, anima e pelle ... filtrano raggi di luna tra echi di mare. Ciao wood, dolce notte stellata e sognata. Un abbraccio grande.
virgola
 
 
woodenship
woodenship il 21/08/20 alle 02:49 via WEB
Grazie di cuore mia dolce virgola di infinito amore, anche per questa dolcezza con cui regali il luccicare del desiderio dagli occhi, come anche il lievitare dell'armonia attraverso le orecchie. La cosa mi accentua il cordoglio per coloro i quali non hanno ricevuto questi doni. Oppure, se li hanno ricevuti, comunque permangono silenti.......Una carezza vibrante di brezza marina con l'aufurio anche a te per una notte dal confortante stellare.......
 
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 21/08/20 alle 22:19 via WEB
Procedere nei giorni ciechi e sordi a ciò che ci mulina intorno è la vera miseria che affligge l'umanità, sentenza per la più dura sua condanna, pensiero doloroso.Corrose dal tedio, anime perse, spingono lontano sguardi vuoti, privi di senso,vagheggiando fedi che già in se stesse hanno il loro peccato.Una poesia ben dura, Wood, nello scavo coerente del tuo sofferto sguardo su cosa oggi siamo. Un abbraccio.
 
 
woodenship
woodenship il 23/08/20 alle 00:37 via WEB
Grazie di cuore mia cara mariateresa, anche per la lettura molto empatica, oltre che per l'abbraccio che ricambio con grande amicalità e l'augurio per un fine settimana d'incanti agostani....
 
cassetta2
cassetta2 il 22/08/20 alle 12:52 via WEB
Ci sono notti in cui i lupi stanno in silenzio e solo la Luna ulula.
 
 
woodenship
woodenship il 23/08/20 alle 00:39 via WEB
...e gli ululati argentei ci entrano nella testa accecanti...
 
anima_on_line
anima_on_line il 22/08/20 alle 19:42 via WEB
sguardi scrutanti che indagano, forse la meta è intravista, forse dispersa su un velo di rassegnazione...salutissimi
 
 
woodenship
woodenship il 23/08/20 alle 00:40 via WEB
E' sempre per la vacuità una possibile meta che ci si sperde in mille rivoli ciechi e sordi......Grazie di cuore con più che mai un augurio per un fine settimana dei migliori.......
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 30/08/20 alle 17:01 via WEB
E crudi e scuri, dilaganti come quelle piaghe che descrivi, sono i tuoi versi ma ondeggianti come bastimenti carichi di domande e attese. Senza sconti è il tuo sguardo che ricerca sezionando per risuonare lirica in un processo che trasmuta morte e dolori antichi in sentimenti verbali. Ed è così che fa l’alchimista. Come scriveva Coelho? "Generalmente la morte rende gli uomini più sensibili alla vita" e la sensibilità della tua indagine non tralascia né l’una né l’altra… Ho letto anche il penultimo tuo post e ti ho scritto. Buon tutto, amico mio.
 
 
woodenship
woodenship il 31/08/20 alle 01:22 via WEB
Non sempre la morte rende più sensibili alla vita, molto più spesso indurisce i tessuti cerebrali, manco si fosse già morti,rendendoci insensibili nell'uccidere per non essere uccisi, oppure per il semplice gusto di uccidere e magari solo perchè è un lavoro come un altro. Tutto qua. Grazie di cuore anche per questa tua lettura tanto esteizzante quanto lusinghiera nel suo sguardo sul mio lavoro assai modesto. A te una carezza di brezza fine agostana, con l'augurio per una nuova settimana ricca di serenità.......
 
   
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 01/09/20 alle 00:06 via WEB
Penso anche io che la morte, come un certo tipo di dolore, raffreddi e indurisca e talvolta anestetizzi la sensibilità, ma soltanto la sensibilità che comprende la tolleranza, la dolcezza e la pazienza e non quella che ci rende vigili nel cogliere gli aspetti della vita. Quella resta sveglia, perché più ci si avvicina alla morte, meglio si capisce l'esistenza tutta, non fosse altro perché sono l'una parte dell'altra.
 
     
woodenship
woodenship il 01/09/20 alle 00:57 via WEB
Guarda, trovo che ci sia un paradosso in tutto ciò. Leggendoti, mi balza agli occhi:e' vero come tu dici che, avvicinandosi alla morte, meglio si capisca l'esistenza. Però, ecco il paradosso: più spesso capita che la senescenza arrivi ad ottundere la comprensione, precipitando in una condizione di smemoratezza che fa strame d'ogni logica.E'un po' come se si creasse una barriera protettiva nella mente per proteggere dal dolore del commiato.Questo senza nulla togliere al fatto che, come tu ben dici: la vita e la morte"sono l'una parte dell'altra"...Dunque, tro straordinario che, per alcuni avvicinarsi alla fine vuol dire maggiore consapevolezza.Mentre per altri è un confondersi di piani e sequenze spazio-temporali, al punto da perdere qualsiasi cognizione dell'esserci......
 
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