Creato da woodenship il 23/08/2010

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Il già vissuto

Post n°578 pubblicato il 26 Ottobre 2020 da woodenship
 

Il vuoto nello spazio è il vuoto espanso

nelle stanze ampie: ci galleggi grave

in assenza di gravità. Ne senti

vive palpitare le ombre, ne vedi

nel tremolio di quadri alle pareti

in dissolvenza, affetti affaccendati

nelle incombenze compresi dal giorno.

Autore per un istante sei pittore

instancabile, immaginando come

e quando ci sarà riempito il nulla

di camere dai lampadari muffi. 

Echeggiare nuovi passi ci senti

non più i miei, i tuoi, i nostri: anonimi loro

per questi luoghi ancora in divenire

che qualcosa di noi l'avranno sempre:

le finestre san sussurrare a orecchio

di chi, in certi giorni che ci si affacci

e respiri, il vissuto sottotraccia

sui davanzali impresso con gomiti.

 

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Commenti al Post:
divinacreatura59
divinacreatura59 il 26/10/20 alle 00:26 via WEB
Il già vissuto ogni volta che lo riprendi ha forme e anche suoni diversi.Non è mai uguale perchè tu non sei più uguale a ciò che eri ogni giorno che passa.L'evoluzione è continua e non tornerai mai indietro per quello che fosti.Un pioggia di stelle cadenti caro Wooden.
 
 
woodenship
woodenship il 26/10/20 alle 02:15 via WEB
Il già vissuto è anche ciò che rimane di noi nei luoghi che abbiamo abitato, mia cara fanciulla. Qualcosa di noi ci resta sempre, come catturato dalle mura, dagli alberi, dalla terra che abbiamo calpestato, anche e solo nei fili d'erba schiacciati dal passo felice o pensieroso:un'impronta rimane sempre di noi, sebbene resa invisibile dal tempo e dai cambiamenti, comunque ci sarà sempre come un'impronta genetica che sarà assorbita da altri spesso inconsciamente.Sì che noi viviamo e, come tu ben dici: ci evolviamo maturando quella peculiarità che è propria di noi esseri viventi.....Grazie di cuore con una carezza di calde tinte autunnali a coccolarti per una notte serena.......
 
lascrivana
lascrivana il 26/10/20 alle 05:22 via WEB
Mi capita di sentire il dolore della mancanza. Preferisco non soffermarmi. Oggi ci sono... E mi godo il mio esserci. Purtroppo è una sorte irreversibile la nostra. Bacio
 
 
woodenship
woodenship il 27/10/20 alle 02:00 via WEB
Vero che capita;mia dolce scivana? Sì, certo: meglio non starci su troppo, fa male, molto male.E son d'accordo con te che ci siamo ancora e non dobbiamo soffermarci troppo sul non essere.A maggior ragione che ancora ci siamo. E dobbiamo seguitare a volare: zavorrati non si vola. Noi vogliamo volare, vero?.......Grazie di cuore con un bacio caldo di sole ad asciugare la pioggia e cullarti serena in un sogno felice.......
 
gianor1
gianor1 il 26/10/20 alle 08:32 via WEB
Un' opportunità al travaglio di un dubbio mai partorito, come afasia. Ma nel limbo di media vita con vocali consononanti fra le dita in un gioco alfabetico, riemerge il preterito, udito sibilo appena dal mutare e per il mutare della tragica rotazione dell' umano nell'ambiente...A si biri cun saludi e felizzidade. Gian
 
 
woodenship
woodenship il 27/10/20 alle 02:57 via WEB
E'quel che di noi dicono i luoghi che abbiamo vissuto: un passato che s'insinua nell'anima di chi per sorte ci si ritrovi a vivere. I luoghi parlano. Hanno una voce. E, quando ci stiamo, ci raccontano le storie di chi ci ha vissuto prima ancora,a saperle ascoltare....Grazie di cuore anche per l'umano ruotare che sintonizza le antenne dell'anima a cogliere vibrazioni che sanno farsi parole...Una notte d'incanti ottobrini chebpossa cullarti con sogni felici........
 
several1
several1 il 27/10/20 alle 07:42 via WEB
Il vissuto impresso coi gomiti ... è una traccia...
 
 
woodenship
woodenship il 28/10/20 alle 01:14 via WEB
Di tanto che, alla finestra, ci si affaccia...
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 27/10/20 alle 17:26 via WEB
Adoro gli spazi ampi e le stanze ampie, con pochi oggetti e tanta luce. Non adoro perdermi nei *già vissuti*: quelli appartengono al passato e, che sia felice o triste è sempre passato e non torna. Anche perchè siamo cambiati noi...Un sorriso,...W...
 
 
woodenship
woodenship il 28/10/20 alle 01:20 via WEB
Certo che cambiamo noi. E cambiamo al punto da non riconoscerci più. Se dovessimo vederci a distanza di anni, nello stesso luogo, certo che non ci vedremmo più, dal momento che saremmo tanto cambiati. Eppure quel luogo saprebbe comunque di noi. E, ascoltando attentamente, potrebbe anche dirci di ciò che eravamo, oltre di cosa siamo diventati........Grazie di cuore anche per il sorriso che ricambio con un abbraccio di caldo sole e l'augurio per una notte serena......
 
bluaquilegia
bluaquilegia il 27/10/20 alle 18:38 via WEB
buonasera Wood, parole ricche, ai margini del sogno, sulle frange di quegli attimi che di deve decidere stiano tra leggerezza o pesantezza, come se davvero dipendesse da noi, come se potessimo veramente decidere, come se, appunto. un abbraccio.
 
 
woodenship
woodenship il 28/10/20 alle 01:25 via WEB
Metti il dito nella piaga mia cara amica:"come se". Il nostro divenire nel tempo assumebproprio quella valenza del"come se": come se fossimo diventati più saggi; come se davvero avessimo imparato qualcosa; come se davvero fossimo più consapevoli...è tutto un come se che, alla fine ci rende evanescenti, in dissolvenza, come scene giunte ai titoli di coda.......Grazie di cuore d'esserci con un abbraccio di calde tinte autunnali a cullarti con sogni sereni......
 
occhi_digatta
occhi_digatta il 27/10/20 alle 18:40 via WEB
Il nostro vissuto è sempre posato con somma leggerezza in uno spazio tempo, i ricordi vagano di giorno sorridono ma di notte con impeto sono sovrani dei nostri pensieri e bussano alla porta del nostro cuore, un districarsi dove la ragione non ha spazio. Nel nostro cuore siamo consapevoli che quei luoghi han voce e le storie di un passato per quanto possa essere lontano e lì che echeggia e bussa alla tua porta, se la chiudi prima o poi torna nel suo spazio tempo, basta un minimo dejà vue e tutto come per incanto ti riappare impresso nella tua mente perché un anima conserva nel suo scrigno la vita vissuta. Mio caro Wooden questo è ciò che provo leggendoti. Un caro abbraccio
 
 
woodenship
woodenship il 28/10/20 alle 02:26 via WEB
" ...perché un anima conserva nel suo scrigno la vita vissuta."Permettimi di incorniciare questa tua splendida considerazione, mia dolce Sere. Ad essa non posso che aggiungere il fatto che anche i luoghi hanno una memoria, indipendente dalla nostra.Noi possiamo anche provare ad interrogarli.Essi di sicuro ci racconteranno.Ecco, per me i luoghi stessi sono degli scrigni, nei quali conservano le storie di quanti ci hanno vissuto........Grazie di cuore anche per l'abbraccio che ricambio con grande affetto amicale e l'augurio per una notte di sogni fantastici........
 
acquasalata111
acquasalata111 il 27/10/20 alle 21:24 via WEB
Tutto è connesso noi siamo parte di un universo che sia esso una stanza un parco un momento storico e come quelli ci condizionano cosi noi lasciamo la nostra impronta. Non si tratta di un passato o di un presente ma di un fluire continuo sempre interconnesso. Un caro saluto e una dolce serata.
 
 
woodenship
woodenship il 28/10/20 alle 03:17 via WEB
Sono fili invisibili a legarci. Fili che sono esigenze, desideri, necessità: ognuno sopravvive grazie al tutto. Ed il tutto si regge sull'unico e sul suo essere molteplice e vario allo stesso tempo. E'proprio vero che da soli non ci si salva. Come è anche vero che i luoghi sono li a testimoniare il continuo flusso che attraverso ad essi scorre di noi. Come tu ben dici, mia dolce acqua:"...un fluire continuo e sempre interconnesso."Ecco perchè non si è poi così diversi nella virtualità, come nella realtà...Grazie di cuore con anche a te un auspicio per un nuovo giorno sereno ed un abbraccio di calde tinte autunnali.......
 
gaza64
gaza64 il 27/10/20 alle 21:32 via WEB
Tracce di esistenze precedenti che hanno occupato gli stessi spazi e percepito le medesime presenze. Anche se diverse. A volte è necessario ridimensionarsi pensando di non essere gli unici, e nemmeno gli stessi. Mischiandoci sempre e distinguendoci mai. Interessante come sempre, mio caro Signor W...
 
 
woodenship
woodenship il 28/10/20 alle 03:33 via WEB
Anche tu gentile come sempre generosa, mia dolce sigra Gabry: mi piace stare, alle volte, nei panni di un investigatore. Ed indagare il già vissuto. Anche perchè il colpevole di sicuro si cela sempre tra le maglie strette del tempo, nascosto in fessure spazio-temporali........Grazie di cuore, con una carezza di caldo sole e l'augurio per un nuovo giorno sereno......
 
cassetta2
cassetta2 il 28/10/20 alle 10:50 via WEB
Le nuvole d'oggi posano lo sguardo su solitudini inquiete, silenziose angosce interrogate dal gracchiare di corvi che impuniti chiedono ai passanti "ne vale ancora la pena?"
 
 
woodenship
woodenship il 29/10/20 alle 01:18 via WEB
Sono astuti i corvi, molto intelligenti: instillano un verso che sia di desolazione. Poi danzano intorno al moribondo che più non sa se"ne vale ancora la pena". E, nel dubbio, si lascia andare al becco che ne strazia occhi rassegnati.......
 
neopensionata
neopensionata il 29/10/20 alle 01:42 via WEB
“Noi sognatori siamo tenaci. Se non è andata bene oggi, ci proveremo ancora domani ad esser felici”. Clicca
 
 
woodenship
woodenship il 30/10/20 alle 01:37 via WEB
E'l'ottimismo della ragione, mia dolce Jole; è l'ottimismo del cuore, quando ti spinge con slancio oltre l'ostacolo; è l'ottimismo di quella consapevolezza che il cuire e la ragione stanno in equilibrio, permettendo di superare qualsiasi difficoltà......Grazie di cuore con un abbraccio di calde coltri e l'augurio per dei sogni sereni......
 
simona_77rm
simona_77rm il 29/10/20 alle 14:36 via WEB
La consapevolezza del "già vissuto" è malinconia...lacera il cuore. ...e la mente cerca rifugio nei ricordi o nel futuro che ci promette il passaggio verso strade nuove che tuttavia non riusciranno a cambiare la rotta da noi inconsapevolmente scelta.... Siamo un universo completo e dentro di noi il nuovo diventa subito un "già vissuto".
Ciao Poeta dalle intuizioni sempre così difficili e complicate.... ;)
 
 
woodenship
woodenship il 30/10/20 alle 01:48 via WEB
Non sempre, mia cara simona, il già vissuto sprigiona malinconia. Alle volte può anche sprigionare curiosità. Sai, spesso, quando mi capita di trovarmi in case vecchie e disabitate, soprattutto, mi chiedo delle persone che ci hanno vissuto e di quelle che potrebbero venire a viverci. E' qualcosa di molto particolare: ho provato a chiamalrlo curiosità. Ma non so se possa definirsi tale. In ogni caso, ti ringrazio di cuore e ti abbraccio forte,augurandoti sogni felici.......
 
neopensionata
neopensionata il 30/10/20 alle 01:33 via WEB
Un abbraccio con tutto il mio cuore augurandoti una serena notte *___* Jole per te , cliccami
 
 
woodenship
woodenship il 30/10/20 alle 02:10 via WEB
https://scontent-cdg2-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/123201920_1634309116750294_6145989460564915777_o.jpg?_nc_cat=102&ccb=2&_nc_sid=730e14&_nc_ohc=oeFLavVxdtYAX_SA8D9&_nc_ht=scontent-cdg2-1.xx&oh=76c4d65a6bebc87e8e5347292edd951f&oe=5FBF8F99 Grazie di cuore con una carezza di brezza soave.........
 
anima_on_line
anima_on_line il 31/10/20 alle 16:51 via WEB
lo spazio sovrastante così ignoto e illegibile ci contiene, ma le orme che riuscimo a distingure sono labili e parziali, sui davanzali coi gomiti guardiamo il cielo avventurandoci in congetture e pensieri evanescenti...ciao caro
 
 
woodenship
woodenship il 31/10/20 alle 23:57 via WEB
Ci sarebbero un'infinità di cose da dire, standosene coi gomiti puntati sul davanzale di una finestra.Ma è che, come tu ben dici, i pensieri si fanno evanescenti, diluendosi nello spazio che ci contiene........Grazie di cuore ed un saluto più che mai caro e l'augurio per una notte di sogni sereni........
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 01/11/20 alle 03:32 via WEB
Echeggiare nuovi passi ci senti non più i miei, i tuoi, i nostri, anonimi loro…benché qualcosa di noi l'avranno sempre: eh si, perché i luoghi hanno memoria di ciò che siamo ed eravamo . Dice Hillmann: “I luoghi hanno ricordi” ed è vero perchè le cose ricordano, nulla si perde e pezzi di noi si amalgamano con gli spazi che abbiamo vissuto, in modo indelebile, facendoci sopravvivere a noi stessi. La terra ricorda il sangue di chi ci ha combattuto ed il cibo stesso, il vino che si ricava dalle vigne non può che trasmettere, con il sapore, quei ricordi. E’ la memoria inscritta nelle cose. Mi viene in mente il romanzo della Blixen, Il pranzo di Babette, da cui fu tratto anche un film molti anni fa, che ho visto quando andavo a scuola. La protagonista trasferiva emozioni nel cibo che preparava tanto da trasmetterle in chi lo assaggiava. E così, come “Mangiamo i pensieri che abbiamo e pensiamo il cibo che mangiamo” allo stesso modo quello scambio di pensieri e cibo avviene anche con i luoghi che abitiamo. E forse, se i luoghi hanno una memoria, indipendente dalla nostra è anche perché, magari (e qui torniamo al post precedente) il tempo non esiste… ed è come se fossimo in una casa con diverse stanze: in quella in cui siamo c’è il presente mentre nella altre due il passato e il futuro. Andare nel passato non vorrebbe, dunque, dire tornare indietro nel tempo (che peraltro non esisterebbe) ma andare semplicemente in un’altra stanza della nostra esistenza dove il passato coesiste con il presente. L’anima andrebbe a vedere nell’altra stanza - che rappresenta un passato co-presente con il nostro presente - cosa sta succedendo e facendo questa operazione in tempo reale in realtà sarebbe in un passato che coesiste con noi in tutti gli attimi della nostra esistenza. L’anima sarebbe così sempre la stessa dei due contenitori, quella che è nel nostro tempo e quella che è in un altro spazio tempo e potrebbe fare esperienza in qualsiasi punto delle sue vite corrispondenti a qualsiasi suo contenitore…Il discorso sarebbe immensamente più lungo ma la tua poesia è bellezza e la bellezza lirica va fruita e non sezionata sul tavolo della fisica o sottoposta a speculazioni filosofiche. Quindi m’interrompo lasciando parlare solo i tuoi versi, ma ricordandoti che, qualora tu ne abbia voglia, ho risposto anche alla tua risposta al mio commento al tuo precedente post. Ti auguro una splendida notte, wood.
 
 
woodenship
woodenship il 07/11/20 alle 01:58 via WEB
Sai, mia cara e dolce Psike, passo la mia vita perdendomi nel passato, ricercando una proiezione per il futuro. Del presente non riesco a fermarne l'attimo: mi sfugge per ogni dove. A maggior ragione che adesso si è tornati a vivere confinati.Come in una assurda e surreale guerra: ci si distanzia da se stessi e dagli altri, cercando di frapporre spazio e tempo con un nemico invisibile che s'è fatto cacciatore e ci sta braccando naturalmente spietato. Sicchè il tempo mi appare come un nastro scorrevole che, spesso, lo sento troppo lento. Di sicuro sono maledettamente sconsiderato:più veloce esso mi trasporta al confine. Ed io sono sempre più curioso di sapere cosa mi aspetta oltre la curva. E' stupido, vero? Vorrei avere mille vite ancora per poterle spuntare una ad una ed appuntarne di ognuna le meraviglie e le tragedie che concorrono a farle degne d'esser vissute. Così mi rifletto allo specchio e rifletto dentro di me. Forse perchè, passare da una stanza all'altra non lo sento passato, futuro o presente. No, il tempo non è che non esiste. E'il presente che non esiste. Il tempo esiste e ci scorre sulla pelle facendoci scottare di curiosità la tempia........E già che mi scotta assai,ti abbraccio forte forte, ringraziandoti di cuore più che mai ed augurandoti ogni bene.........
 
aliasnove
aliasnove il 01/11/20 alle 20:05 via WEB
Nel mio giro quotidiano in bicicletta non posso fare a meno di passare nella via dove più forti sono i ricordi... il vissuto per me è importante Wood. Ciao amico sempre stimolanti I tuoi post
 
 
woodenship
woodenship il 07/11/20 alle 00:01 via WEB
Il vissuto è costituito dalle nostre radici, mio caro amico. Ed è solo dalla consapevolezza di esse, che abbiamo ancoraggio nel presente con proiezioni nel futuro......Grazie di cuore mio caro alias con un abbraccio e l'augurio per una notte di sogni felici.
 
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 06/11/20 alle 20:29 via WEB
Sono frequenti certe riflessioni , girando nelle stanze di casa. Vaga la mente e lo sguardo un po' si appanna di malinonia al pensiero che, un giorno, altri abiteranno quelle stanze, estranei, a noi sconosciuti... e, forse, tra le pareti dove i vetri dei quadri sembrano tremolare, o sul davanzale della finestra,dove i nostri gomiti sono stati appoggiati, resterà impressa qualcosa di noi. Avevo gi commentato questa tua bella poesia, ma il pc faceva capricci e non era partita. Poi,infatti , ho avuto un problema di connessione e solo oggi ho potuto tornare ai blog. Un caro saluto. Ciao.
 
 
woodenship
woodenship il 06/11/20 alle 23:55 via WEB
Come non comprenderti, mia cara mariateresa? Pensa che, anch'io, ero convinto di avere risposto agli ultimi commenti riguardanti questa poesia. Invece mi sbagliavo. E, non fosse stato per il tuo provvidenziale intervento, a quest'ora sarei andato oltre, senza per questo aver potuto onorare le parole di alias e psike. Ti sono profondamente grato anche per queste tue considerazioni così attinenti ai miei versi modesti, da farle mie: se normalmente la malinconia ci accompagna tra passato e presente,quando si sconfina nei territori del futuro, essa si fa ancor più dirompente. E ci conforta il pensare che qualcosa di noi ci sopravviverà nei luoghi che abbiamo vissuto........Grazie di cuore più che mai.........
 
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