delirio

Io credo che non sia tanto la speranza a reggerci ma la forza della vita unita allo spirito di sopravvivenza che ci tiene abbarbicati alla nostra esistenza tanto da combattere fino alla nostra fine.Molti non superano un certo limite magari suicidandosi,altri vanno più avanti fino all'ultimo respiro.Non sono nessuno per giudicare in questo caso,sono solo una spettatrice al momento che inesorabilmente potrebbe diventare protagonista.Penso solo che qualcuno sta giocando sadicamente con le nostre vite.Notte Wooden e(per me che sono credente)che Dio ci assista.

Non esiste un destino cinico e baro, mia cara divinacreatura:quel che noi reputiamo come tale, non è che un complesso sistema che fa si che le cose stiano così. Non c'è nulla di innaturale. Nella storia abbiamo attraversato diversi e travagliati periodi di pandemia.Come tu ben dici è una lotta per la sopravvivenza.Un gioco che vale la vita.Quel che è cambiato, è la nostra presunzione di porci ad un livello superiore, ovvero di averla già spuntata su tutti gli altri organismi viventi. Ma non è così. Le cose non stanno così. E, in questi mesi, ne stiamo avendo prova: neanche il primo mondo, quello ultratecnologico ed ultra benestante, è immune dalle pandemie. Queste non sono più appannaggio dei paesi poveri dell'Africa, sono anche cosa che ci riguarda in prima persona come civilizzati. Per quanto riguarda la speranza, questa non è che la manifestazione intellettuale o spirituale, di quel che in noi è l'istinto di sopravvivenza. Quando ci si suicida, non è tanto perchè viene meno la speranza, bensì perchè nel nostro corpo avviene come un allentamento dei freni inibitori dati dall'istinto di sopravvivenza che è presente persino in ogni cellula. Non so se sono riuscito a spiegarmi, in caso contrario ti autorizzo a bacchettarmi. Per l'intanto ti ringrazio di cuore, abbracciandoti di calde coltri ed augurandoti una notte serena........

Quella benedetta speranza che ci mantiene in equilibrio tra il bene e il male.Bacio caro woode

Il contrario della speranza, mi pare che sia la rassegnazione. Ma essere rassegnati per molti non è vivere. Come anche il male: cos'è se non rassegnazione ad un modo di vivere violento, malvagio avido e prevaricatore?......Grazie di cuore, mia dolce scrivana con anche a te un bacio di tiepido sole novembrino e l'augurio per una notte di sogni felici.......

Oltre che di luce, siamo fatti in gran parte di materia oscura: tanti volti che teniamo per noi, ben custoditi, senza lasciarne trapelare nemmeno uno sguardo. Speranzosi che non abbiano mai a manifestarsi. Perchè, in fondo, quel che si cerca è amore e conforto: speranzosi che, nel tempo questo possa avvenire....Grazie di cuore con anche a te una notte di sogni felici.......

tutta la speranza in un "forse"

... o un chissà!

quelle diramazioni che il tempo sviluppa sono inconoscibili e misteriose, mi piace quando dici che siamo fatti di tempo, infatti è quello che ci consuma accendendoci alla nascita e spegnendoci alla fine, se restassimo immobili su questa terra il tempo avvolgendoci ci porterebbe a questo arco esistenziale a prescindere da noi e a quello che siamo capaci di fare...salutissimi

E'anche per quanto da te scritto, mio caro aol, che mi piace dire che è impossibile rimanere fermi, come anche che non esiste il presente, visto che è uno scorrere senza soluzione di continuità.......Grazie di cuore con salutissimi anche a te e un augurio per una notte di sogni felici......

La memoria serve serve per non ripetere gli stessi errori, serve per ricordare eventi gioiosi, serve per non dimenticare i nostri cari serve per tante cose cosi tante che a volte diventano un peso insopportabile da trainare. A volte vorrei dimenticare che vivo nella mente e per la mente, vorrei tornare a vivere in corpo e mente come un neonato libero da strutture ma integro in se stesso e non scisso in mente e corpo. Un caro saluto!!

Sì, la memoria dovrebbe servire per non ripetere sempre gli stessi errori.Qualcuno sostiene che non si impara mai e che si finisce sempre per ripetere gli stessi errori. Forse perchè fuorviato dal fatto che, l'istinto di sopravvivenza, col tempo tende a farci rimuovere ciò che,nella mente, potrebbe crearci grossi problemi. Però è anche vero che l'esperienza, il passato, ci rimane nelle cellule e queste fanno si che, consci o inconsci, si faccia tesoro del vissuto. Non si spiegherebbe altrimenti la capacità di adattamento e di resilienza, oltre che di evoluzione...Poi, la cerebralità, in un certo senso, è legata al carattere della persona. In genere è molto difficile equilibrare razionalità con l'irrazionalità, il cuore con la mente.L'essere umano ha fatto un balzo nell'evoluzione quando la razionalità, la mente, ha cominciato a pesare sempre più sulla bilancia. Adesso, in questo futuro che stiamo vivendo, spesso ci si interroga se non ci si sia troppo sbilanciati. Sinceramente e personalmente non lo penso. Dal momento che sono convonto che non sia mai esistita una età dell'oro. Come anche del fatto che, un equilibrio tra mente e cuore, vorrebbe dire la stasi per l'evoluzione umana. E la natura ripudia la stasi. Perchè tutto scorre senza requie ed anche noi abbiamo da scorrere.........Grazie di cuore con un abbraccio di calde tinte novembrine e l'augurio per una notte di sogni felici.......

Che strana la speranza... non ha prezzo, non ha etá, non è misurabile, non ha durata certa, cerca la luce etc ...

Strana come tutte le cose che non hanno prezzo. Ma che, astuzia umana, si riesce a farne mercato........

Che grande forza ci dà la speranza... l'ultima ad abbandonarci, la più grande compagna che non ci lascia mai del tutto soli...

Non ci lascia di certo perchè è inscritta nel DNA.A volte viaggia sommersa, altre affiora prepotente; altre ancora viene indotta, blandita, mistificata... Ma sempre, dal più profondo, ci reclama un futuro in cui il tempo possa dirsi scorrere felice di sogni universali.......Grazie di cuore con una carezza di petali svolazzanti e l'augurio per una notte di sogni felici......

potremmo pensarla, la speranza, come lumicino della specie, come dici bene, un trattino di dna. qualunque sia la condizione, qualunque la scelta ed anche nella decisione più estrema e definitiva, c’è il bagliore timido dell’aspirazione a qualcosa di differente, peggiore o migliore sonò solamente categoria della nostra percezione. buon pomeriggio e abbi cura poeta.

"un trattino di dna" , come tu ben dici,che ci appartenga sempre, anche quando non ci saremo più. In fondo, l'istinto di sopravvivenza è sia nella riproduzione, come anche nella speranza che questo comporta: la speranza di sopravvivere in chi avremo messo al mondo.La speranza che, quel trattino di dna, possa sempre rappresentare un passaggio in più verso una crescita umana...Così per generazioni e generazioni, sin dalla notte dei tempi, oltre ogni percezione, oltre l'immaginabile: siamo tutti connessi. E l'avanzamento dell'uno è l'avanzamento di tutti. Anche di chi se n'è rimasto nel suo cantuccio, facendo strame di quel trattino di dna che significa speranza e sopravvivenza.......Grazie di cuore con un abbraccio di calde tinte autunnali e l'augurio per un inizio di settimana dei più sereni.......

La speranza non è affatto merce da vendere o proporre nè di speranze si può vivere: sarebbe un illudere la realtà. Buon pomeriggio, ...W... :)

Infatti, mia cara edel, nella storia si è visto cosa è accaduto, quando s'è fatta merce della speranza. Forse le tragedie più grandi si sono verificate proprio a partire da questo mercantilismo teso ad ingannare le persone, i popoli...a imbonire, facendo balenare illusioni e così celare macabri intenti.......Grazie di cuore con un augurio per un buon inizio di settimana........

Non ritrovo il mio commento e mi dispiace; si vede che non è partito ed io non ho controllato, avendo, magari, spento il pc.Ricordo bene, comunque, di aver condiviso il tuo pensiero circa il mostro DNA dove trovare quel che eravamo , quel che siamo e quel che saremo. Aggiungevo. "Allora siamo fatalisti?" E poi: " E se fosse così, che fine ha fatto il nostro libero arbitrio?" Scusami ,caro Wood. Abbi cura di te e buona domenica.

Nulla di cui doverti scusare, mia mariateresa,anzi ho molto io di cui doverti ringraziare. Ma sai, capita anche a me spesso, d'essere convinto di inviare un commento. Ed invece cambio pagina o addirittura chiudo la connessione. Il dramma è quando in un blog i commenti vanno in moderazioni. A quel punto non capisco più niente. Allora finisco che ci lascio un secondo commento.Ehehehehe! Comunque, tornando a noi: certo, il dna è la nostra memoria, ma anche il presente ed il futuro. In esso sono conservate tutte le informazioni affinchè e cellule sanno come comportarsi per il presente e per il futuro. E' una continua acquisizione di dati che si tramandano. E'qualcosa che trasce il libero arbitrio o il fatalismo. E'come se fossimo delle macchine programmate per autoaggiornarci autonomamente. Ciò avviene indipendentemente dalla nostra volontà: le cellule funzionano anche indipendentemente da noi, come nel caso dei polmoni, del cuore, del cervello. Possiamo decidere di fermare l'attività cerebrale? Le pulsazioni del cuore? Impedire ai polmoni di respirare? La speranza funziona cone questi organi.Quando si illudono le persone è perchè si vuole ucciderle, uccidendone la fiducia prima e il corpo dopo...A te un augurio per un felice inizio di settimana........

Correggo: il nostro DNA (che è veramente un mostro, come per l'errore, l'avevo definito).

Evidentemente deve trattarsi di un lapsus: il DNA effettivamente qualcosa di mostruoso ce l'ha. Infatti, quando qualcosa funziona diversamente, finisce anche per generare mostri......Grazie di cuore con un abbraccio di calde coltri e sogni felici..........

Grazie, Wood dell'augurio. Non c'è momento più gratificante per me,tanto freddolosa, del rannicchiarmi sotto calde coltri.

Anch'io adoro starci sotto al calduccio...