delirio

Una lettura ed una riflessione senz'altro interessanti,mia cara Gabri... Mi pare che tu colga,delle maschere,il loro essere manufatto umano e quindi la loro imperfezione:non riescono a coprire al punto da celare gli occhi,l'anima,di chi le indossa.E questa è cosa affascinante.Ne consegue che nessuno riuscirà a farsene scudo impenetrabile. E non è poco per chi aspira al delitto perfetto:uccidere senza pagar pegno. Per quanto riguarda la maschera imposta,devo dire che,sinceramente,quando scrivo spesso parto da esperienze personali.Ma,questa volta,l'ispirazione mi è venuta da un'immagine pubblicata dalla nobile Juliette sul suo blog,per una gara-immagine,per la delizia di poeti e scrittori.Questa immagine raffigurava quello che avrebbe potuto dirsi un giovane dandy dall'animo tormentato e sofferto,al limite del collasso nervoso,col volto ristretto e compresso da una maschera mal sopportata.Forse a celare cicatrici orribili o malefatte inenarrabili.Ma,l'aria sofferente del giovane,ne facevano una costrinzione.Ed allora ho provato ad immaginare le emozioni,il dolore di chi si ritrova ad indossare una maschera non richiesta alla vita e nemmeno all'amore di una donna che vede,casomai,nella maschera il mistero e l'eccitazione,non la sofferenza, che ne deriva.Ed anzi contribuisce a rendere più netti e cosrittivi i margini e la sostanza della maschera.Il problema,come sottolinei benissimo tu,mia cara Gabri,è quando l'amore fugge e lo lascia,giovane e forse sfigurato,in balia di un ruolo non richiesto,come un bimbo abbandonato in mezzo alla corrente impetuosa del fiume.Senz'altro un crimine,ma ci sta posto anche per questa ignominia nella vita.Ed il dio dei folli ne ha cognizione e racconta col giusto distacco............Grazie infinite,per la lusinga delle belle parole e per un commento come sempre straordinario e lucido........un buon fine settimana anche a te ed un bacio i sole ad illuminarti e scaldarti le ore che spero siano liete..............