delirio

Credo che costoro avrebbero archiviato, in questo modo, qualsiasi evento fosse capitato nella loro vita. Sai, è una questione di sopravvivenza:se si riflette, quindi si mette in discussione, si ha paura che possa crollare addosso tutto il castello precario dell'esistenza. Io non posso dire di avere provato paura. Certo, gli ululati delle sirene costituivano una colonna sonora allucinante ad ogni ora del giorno e della notte. Tanto che, quando leggevo qualche post negazionista o complottista rimanevo basito a chiedermi:possibile che queste ambulanze che vanno avanti e indietro a sirene spiegate, facciano parte del gioco? Come pure le testimonianze di sanitari e pazienti? Ecco, vivevo in una atmosfera sospesa di incredulità e percezione di catastrofe incombente. Per il resto sono un individuo abbastanza a sé, quindi non mi ha pesato molto l'isolamento. Passavo le ore in coda ai supermercati come occasione per stare fuori di casa. Per quanto riguarda i cambiamenti, credo alcuni oramai siano irreversibili, per parte mia:ci sono abitudini e persone che ho perso o che non potrò più recuperare. È un po' come si fosse dato una accelerazione a processi già in atto. Comunque anch'io sto ancora riflettendo su cosa sia stato questo periodo per me e per le persone intorno. Pure per quella massa di persone che definiamo movida, la quale come tu ben sottolinei, sembra avere già archiviato la pandemia, in nome di una normalità godereccia.... Anche a te un sereno pomeriggio.......