Superpagellone del Mondiale 2022

Poteva mancare il nostro Superpagellone al Mondiale appena concluso? Ovviamente no. Allora, let’s go!

10 e Lode

LEO MESSI. Doveva essere il suo Mondiale. Lo è stato. Gli si rimproverava di non essere un trascinatore come lo fu senza dubbio colui che è stato il suo più grande predecessore nella storia del calcio argentino. Ha dimostrato di esserlo. Dunque? What else? Adani sarà esagerato nelle sue telecronache, ma è vero che se il calcio merita di essere ancora seguito, è perché c’è gente come Messi, non certo perché c’è Infantino. Grazie Leo per i momenti di calcio che ci hai regalato e Chapeau.

ARGENTINA Dopo un inizio da incubo (sconfitta con l’Arabia Saudita) sforna una prestazione convincente dietro l’altra, trascinata da uno dei più grandi geni del calcio di tutti i tempi, ma anche da elementi affidabili (su tutti citiamo due calciatori poco reclamizzati, ma secondo noi determinanti: Fernandez e De Paul), oltre che ad un portiere che ha sbrogliato le matasse ai rigori come Emiliano Martinez. Non possono certo mancare elogi ad Alvarez (devastante in semifinale) e a quello che in Finale, fino al momento della sostituzione, era stato l’uomo in più: Angel Di Maria.

10

ARGENTINA e FRANCIA Per averci regalato la Finale se non più bella, più emozionante di sempre. La loro é stata l’Italia-Germania del Nuovo Millennio.

KYLIAN MBAPPE’ Illegale nelle prime due partite, minaccia costante per gli avversari in tutte le altre, ribalta quasi da solo una Finale Mondiale. Cosa doveva ancora fare? Mettersi una scopa nel culo e pulire lo stadio? Messi è stato il vincitore del Mondiale, ma lui non ne è uscito certo sconfitto e se lo è uscito, lo è uscito non a testa alta ma altissima.

RICHARLISON Il suo goal alla Serbia è il più bello del Mondiale. Dedicato al Giargianese di Bari Vecchia che lo definì incapace di stoppare un pallone.

GERMANIA Per il gesto di essersi tappati la bocca.

9

FRANCIA Se Kolo-Muani avesse buttato dentro quel pallone, probabilmente il 9 sarebbe diventato 10. Va detto però che per 70 minuti i “Bleus” non sono pervenuti. E’ altresì vero che comunque la Francia in Finale ci è arrivata e ci è arrivata convincendo, poi verso una Nazionale che in quattro anni realizza un primo e un secondo posto (ottenuto perdendo ai rigori) bisogna solo avere rispetto e basta.

MAROCCO  La Nazionale marocchina é stata la rivelazione del Mondiale. Dopo aver strapazzato il Belgio, ha spazzato via Spagne e Portogallo, prima di arrendersi alla superiorità della Francia. Organizzati, concentrati, capaci di far male, sono stati una lieta sorpresa: complimenti.

LUKA MODRIC Passano gli anni, ma a spadroneggiare a centrocampo come fa lui non vediamo nessuno.

8

NAZIONALE INGLESE Disputa un buon Mondiale e si gioca fino all’ultimo la sfida con la Francia, venendo condannata da un errore del suo giocatore più carismatico. Riteniamo il Mondiale inglese un Mondiale di tutto rispetto.

GIAPPONE Chi avrebbe detto, quando ci sono stati i sorteggi, che il Giappone avrebbe vinto il girone con Spagne e Germania? Eppure così è stato. I nipponici hanno dimostrato una buona organizzazione di gioco e una buona tecnica, arrendendosi alla Croazia (ma diremmo più alla cinica lotteria dei rigori).

7

ARABIA SAUDITA La sua vittoria contro l’Argentina è stata la sorpresa più eclatante della competizione, che ci fa capire come i Davide di tutto il mondo non debbano mai arrendersi di fronte ai Golia di tutto il mondo.

BRASILE Il suo cammino fino ai quarti lasciava presagire grandi cose, ma poi il muro croato ne ha fatto uscire le pecche (anche se comunque trattasi di sconfitta ai rigori). Prendete dieci allenatori qualunque e domandategli: “Preferite un centrocampo con Modric, Brozovic e Kovacic o un centrocampo con Paqueta e Casemiro?”, vedrete cosa vi rispondono. Detto questo, i Verdeoro sono il miglior esempio della difficoltà e dell’imprevedibilità di un Mondiale, dove se sbagli (o comunque non giochi come al solito) una partita, rischi di perdere tutto.

5

GERMANIA Siamo sinceri: dopo avere visto i tedeschi fallire miseramente il Mondiale quattro anni fa e dopo averli visti uscire agli Ottavi dell’Europeo lo scorso anno, pensavamo che andassero più in là, per la loro storia e la loro tradizione (difficilmente hanno fallito due Mondiali di fila). Invece eccoli uscire, forse anche immeritatamente, dal Mondiale. E’ vero: col Giappone non meritavano di perdere, ma alla fine ci si aspettava di più da una nazione storicamente importante in questo sport.

SPAGNA Altra grande delusione. Sette goal al Costarica, poi pareggio con la Germania, sconfitta col Giappone e sconfitta ai rigori col Marocco, Un po’ poco dato il tasso tecnico delle “Furie Rosse”.

3

FERNANDO SANTOS Escludi pure Ronaldo e soprattutto Leao, bravo! Tafazzi al confronto suo è un dilettante!

2

BELGIO Come al solito, solo chiacchiere e distintivo. Forti, forti, forti e poi inanellano figure di merda una dietro l’altra. Il fatto che questa Nazionale sia stata in testa al Ranking Mondiale, fa capire il valore di questa classifica, inferiore a quello della carta igienica (almeno quest’ultima una funzione, anche se non nobilissima, ce l’ha).

1

PAREDES Per il pallone calciato verso la panchina dell’Olanda, roba da giardino zoologico.

Zero

ANTONY Brasile-Croazia. Entra Antony (annunciato come se entrasse Rivelino). Dopo poco fa una simulazione vergognosa e si lamenta pure con l’arbitro. Questo sarebbe il suo talento?

LA GAZZARRA FINALE DI ARGENTINA-OLANDA Roba da tamarri in discoteca, non da Quarto di Finale di Coppa del Mondo.

ADDETTO STAMPA NAZIONALE BRASILIANA Che male gli stava facendo quel simpatico gatto seduto sul tavolo durante la conferenza stampa di Vinicius? Boh. Noi avanziamo una proposta: paghiamo Mike Tyson e gli diciamo di andarsi a sedere vicino a lui senza autorizzazione alla prossima conferenza stampa del Brasile, vogliamo vedere se ha il coraggio di prenderlo per il collo! Pagliaccio.

ADANI, CASSANO,VENTOLA, VIERI. Per principio.

-10

EMILIANO MARTINEZ Per il suo gesto da perfetto troglodita.

-78

GIANNI INFANTINO Semplicemente un cesso di persona. Come definire un uomo che promuove spot contro il Razzismo, contro le discriminazioni e poi allo stesso tempo tace su 6500 morti sul lavoro sospette per giocare delle partite di calcio? La sua ipocrisia è lo specchio di questo sport. Per fortuna ci sono Messi e Mbappé.

Ipocrisia Mondiale

Il passato non si può cancellare e indietro non si può tornare, questo è lapalissiano. E’ pure lapalissiano però che dagli errori si dovrebbe trarre giovamento. Indietro non si può tornare, ma si può guardare.

Allora vediamo che nel passato sono stati fatti organizzare Mondiali di Calcio a personaggi come Mussolini e come i generali argentini. Questi ultimi nel periodo in cui li organizzarono, fecero vivere il loro paese nel terrore e fecero scomparire nel nulla dissidenti o presunti tali (si ritiene secondo ricostruzioni storiche che furono circa 30000 i “Desaparecidos”, come furono chiamati gli scomparsi). Ora si va a giocare in un posto (cambiando tutti i calendari dei campionati) dove con i diritti umani ci si fanno il bidet e dove per costruire gli stadi sono morti migliaia di lavoratori (secondo un’inchiesta di The Guardian circa 6500). Perché? Per il denaro, in nome di cui diritti umani e sicurezza sul lavoro sono stati messi in secondo piano.

Secondo un rapporto di Amnesty International oltre 15000 persone straniere sarebbero morte in Qatar tra il 2010 e il 2019 per ragioni non meglio identificate.

Questo sarebbe progresso?

Quanto sarebbe bello se Messi, Ronaldo, Mbappé o una delle star che parteciperanno a questa competizione, non esultassero ad un goal dedicando un pensiero a queste persone di cui nessuno parla e le cui scomparse vengono fatte passare per fantasia da una FIFA che ha ormai perso ogni credibilità.

Perché lanciare proclami per il fair-play quando di fronte alle morti silenziose per costruire stadi (in un posto dove tra pochi mesi non si ricorderanno manco più com’è fatto un pallone), si mantiene il silenzio assoluto, è un atteggiamento non solo ipocrita ma assurdo.

Infantino vergognati!