Il Superpagellone del campionato di calcio 2022/23

Dopo lo spareggio tra Spezia e Verona, che ha visto vincere i veneti (7), trascinati da Ngonge (8) e difesi da un super-Montipò (9), a scapito dei liguri (5), che hanno pagato un primo tempo troppo negativo, eccoci al Superpagellone del campionato, come promesso.

ATALANTA 7 Non è più stata a larghi tratti la squadra che ci aveva estasiato, ma comunque ha giocato un buon campionato e un altr’anno tornerà in Europa.

BOLOGNA 8 Ha disputato un bel campionato, dovendo tra l’altro rinunciare per parecchio tempo al suo “uomo in più”, ovvero Arnautovic. I felsinei hanno raggiunto anzitempo la salvezza e hanno anche saputo sciorinare bel calcio.

CREMONESE 5 I grigiorossi hanno patito fin troppo il salto di categoria. Hanno anche disputato delle belle partite, ma in molti momenti si è visto che forse per il loro organico la Serie A era troppo e il cambio di allenatore non ha certo colmato le lacune.

EMPOLI 8 Salvezza tranquilla e momenti di bel gioco, impreziositi da vittorie storiche come quella a San Siro contro l’Inter e quella per 4-1 in casa con la Juve. What else?

FIORENTINA 7 Onestamente ci attendavamo qualcosa di più in campionato, dove i viola ad un certo punto hanno stentato, ma comunque l’ottavo posto per questa squadra è un buon risultato e Italiano ha lavorato bene.

INTER 5 Senza penalizzazione per la Juve sarebbe stato quarto posto e per una squadra con l’organico dei nerazzurri ci si attendeva di più, considerando soprattutto le tante (troppe) sconfitte in campionato.

JUVENTUS 5 D’accordo, la penalizzazione ha influito, ma la Juve quest’anno è stata poco convincente (tranne in quel periodo legato alle vittorie consecutive, prima della batosta col Napoli). Gioco latente, difesa scricchiolante (anche quando ha inanellato una serie di partite senza prendere goal, ci è sembrato più merito di Szczesny e della scarsa mira degli avversari, che non merito della fase difensiva congegnata dall’intenditore di Ippica) e spesso sottomessa dagli avversari (anche dalle provinciali). No, dalla Juventus ci si attende di più!

LAZIO 9 Secondo posto, accesso alla Champions raggiunto meritatamente e bel gioco. La mano di Sarri quest’anno si è vista e la stagione biancoceleste va in archivio in maniera brillante.

LECCE 6 Salvezza raggiunta e momenti di calcio interessante. I salentini hanno raggiunto il loro obiettivo, anche se in certe circostanze hanno faticato, ma la strada per soggiornare in Serie A è quella giusta.

MILAN 6 Era quasi impensabile che ripetessero la stagione scorsa, ma tra alti e bassi i rossoneri hanno disputato il loro campionato, a nostro avviso influenzato pure da una campagna acquisti tutt’altro che indovinata.

MONZA 8 Dopo un inizio da dimenticare, i brianzoli hanno disputato un ottimo torneo, impreziosito dai sei punti tolti alla Juve nei due scontri diretti e da momenti di bel calcio. Bravi tutti, compreso Palladino e soprattutto Galliani che ha creduto in lui.

NAPOLI 10 e LODE Campionato dominato senza se e senza ma, giocatori come Kvaratskheila e Kim-Min-jae trasformati da perfetti sconosciuti in Superstar e tanti, tanti, bei momenti di calcio. Chapeau.

ROMA 6 Onestamente da Mourinho e dai suoi ragazzi ci si attendeva qualcosa in più, anche alla luce della campagna acquisti effettuata. Unica scusante avere avuto Dybala a disposizione in maniera saltuaria, ma da una squadra allenata dal tecnico di Setubal ci si attendeva di più.

SALERNITANA 6 Salvezza tranquilla e momenti di buon calcio, ma anche momenti di difficoltà, superati però grazie al lavoro di squadra. Come per il Lecce (anche se a nostro avviso l’organico dei campani è superiore a quello dei salentini), la strada per soggiornare stabilmente in A è quella giusta.

SAMPDORIA 3 Stagione da dimenticare. Problemi societari a parte (anche se certamente hanno influito), l’organico blucerchiato non sarà quello del Manchester City, ma neppure quello di una squadra che deve arrivare ultima nel campionato italiano.

SASSUOLO 7 Dopo un girone d’andata così così, gli emiliani hanno giocato un ottimo girone di ritorno, ottenendo anche risultati eccellenti (la vittoria con la Juve, ma specialmente il 5-2 conquistato in casa del Milan) ed hanno saputo confermarsi squadra organizzata.

SPEZIA 5 Dopo due anni in A, in cui si sono distinti anche per momenti di bel gioco, gli spezini tornano in B, pagando forse un organico non all’altezza e sul non aver puntato decisi su un allenatore (Gotti esonerato, al suo posto Semplici e cos’è cambiato?). Ci spiace e gli auguriamo di rivedere i liguri di nuovo in A presto.

TORINO 7 I granata hanno disputato un buon torneo, con da momenti di bel gioco, grazie al lavoro di Juric. Resta per loro il rimpianto di avere perso punti per strada che gli avrebbero permesso, a conti fatti, di avere una posizione in classifica più interessante.

UDINESE 7 Dopo un girone d’andata più che positivo (ad un certo punto erano secondi in classifica), i friulani hanno avuto un po’ le pile scariche, faticando. Il loro però resta un torneo più che positivo.

VERONA 5 Dopo i precedenti campionati, in cui hanno brillato, dai veneti ci si attendeva di più di una salvezza all’ultima giornata. L’unica nota positiva è stata l’aver puntato su Zaffaroni, che è stato bravo a cercare di raggiungere (riuscendoci) la salvezza.

Infine un grazie immenso a coloro che in tutti questi mesi hanno letto la nostra rubrica sui voti al campionato. Ricordiamoci sempre delle parole di Toninho Cerezo: “Il calcio è felicità, gioia di vivere. Il calcio è riso coi fagioli”.

R.I.P. Silvio Berlusconi

Lasciamo da parte la politica, anche perché non è il nostro forte. Il blog Calciopanesalame ricorda uno dei Presidenti più vincenti del calcio italiano, che ha costruito una delle squadre più forti di tutti i tempi.

Il Milan di Berlusconi, guidato da Sacchi prima e da Capello poi, è stata una delle squadre più forti della storia. Anche il Milan di Ancelotti non era propriamente una squadretta, anzi, ma quel Milan è stato qualcosa di più, che ci fece vedere per la prima volta il Real Madrid in netta difficoltà in casa propria, faticante non nell’attaccare, bensì nell’uscire dalla propria metà campo.

Il calcio italiano deve dunque ringraziare da questo punto di vista Berlusconi.

Non solo, lo deve pure ringraziare perché piaccia o no, fu lui, con la sua politica di volere il meglio per la propria squadra, ad aumentare gli ingaggi dei calciatori e degli allenatori.

Se da un lato forse esagerò, dall’altro è pur vero che terzinacci cominciarono a pretendere cifre da capogiro, modesti attaccanti strapparono contratti che Silvio Piola se li sognava e quando leggiamo le cifre degli ingaggi non di Messi, Ronaldo, o Mbappé, ma di modesti calciatori, riteniamo che questi ultimi un po’ debbano essere grati a Berlusconi proprio per il motivo sopra citato.

R.I.P. Silvio Berlusconi

La Champions (delle italiane) da zero a dieci-La Finale

I voti alla Finale di Champions, che vedeva coinvolta una squadra italiana,  prima però un piccolo pensiero.

Ha vinto il City, ma l’Inter non ne è uscita certo sminuita, dal momento che se l’è giocata alla pari. Con più fortuna i nerazzurri avrebbero potuto pareggiare e giocarsi la partita ai supplementari. Sulla sfortuna nerazzurra però noi abbiamo un pensiero: la Dea Bendata ha aiutato clamorosamente l’Inter nei sorteggi (arrivare in Finale beccando Porto, Benfica, Milan, schivando: City, Real, Chelsea, Bayern Monaco non è certo abilità e va detto che se i nerazzurri avessero incontrato una di queste corazzate invece delle squadre che hanno affrontato, quasi sicuramente la Finale se la sarebbero guardata in televisione), quindi niente recriminazioni da questo punto di vista.

Ora, i voti.

10

Rodri. Il suo goal regala la prima, storica, meritata (per quanto riguarda il percorso Champions) vittoria del City.

9

Acerbi e Bastoni. Cosa potevano fare di più per arginare i mitraglieri (e in particolare ”Il Mitragliere”) del City?

Anitta. Può piacere o no come cantante, ma sinceramente preferivamo quando hanno inquadrato lei a quando inquadravano  Materazzi in tribuna.

Pep Guardiola quando si è buttato per terra. Roba da Benny Hill, che ci ha fatto divertire. Anche in questo, un grande.

Simone Inzaghi. Per come ha preparato la partita e per come l’ha gestita, poi naturalmente sugli episodi lui nulla poteva fare.

8

Stones. Il migliore del City.

Di Marco. Solo la sfortuna gli nega un goal che avrebbe meritato, per la prestazione di livello (tra l’altro non la prima).

7

Ederson. Per la parata nel Finale su Goessens. Per il resto incertezza a palate e colpo del suddetto culo quando Lukaku lo colpisce addosso (che è gesto ben diverso da una parata).

6

Fodden. 6 è la media tra il 10 per il modo in cui si crea l’occasione da goal che lo porta davanti ad Onana, 2 per il modo in cui la spreca, ovvero tirando una ciofeca in bocca al portiere nerazzurro.

5

Haaland. Ben arginato e poco rifornito, vero, ma è innegabile che da lui ci si attendeva di più.

4

Il primo tempo. Tremendamente noioso e senza un’azione goal degna di nome. A parte ad Allegri che profetizza momenti di calcio del genere compiacendosene, a chi può essere piaciuto?

3

Lukaku. Non per come toglie il pallone sul colpo di testa di Di Marco (lì è sfiga e basta), ma per come spreca il colpo di testa del possibile 1-1 sparandolo in bocca ad Ederson.

Zero

Marco Materazzi. Per principio. Poteva fare a meno di aizzare gli animi con certe dichiarazioni. Sei dell’Inter? Bene, ma non accendere falò, non ce ne sono già abbastanza di polemiche? Evidentemente per lui no, allora pensiamo che bene fanno i tifosi juventini oggi a sfotterlo ripetutamente sui social.

La Serie A 22/23 da zero a dieci-Trentottesima giornata

I voti alla trentottesima e ultima giornata di campionato.

Iniziamo con la vittoria di una buona Fiorentina (7), che vince meritatamente contro un Sassuolo (6) che comunque non è stato a guardare ed è calato solo nel finale. 10 a Saponara per il goal, zero a Rogerio per il modo in cui si fa espellere: da perfetto buzzurro.

Partita da 6 politico a tutte e due le squadre fra Torino e Inter, con i nerazzurri che vincono grazie ad un goal di Brozovic, sul quale però ha pesanti responsabilità Milinkovic-Savic (4, poteva fare di più, molto di più..). 9 invece sia Handanovic che a Cordaz per le due parate con cui nel secondo tempo salvano il risultato.

La Cremonese (7) saluta la Serie A (a proposito: auguri di un ritorno a breve!) sconfiggendo meritatamente una Salernitana (5) che non l’ha impensierita più di tanto. 9 a Tsadjout per il goal.

Nonostante avesse già raggiunto il suo obiettivo la Lazio (9) regala ottimo calcio, contro un Empoli (5) ridotto dai biancocelesti a sparring-partner. Partita a senso unico, dominata dagli ospiti. 9 al goal di Luis Alberto.

Il Napoli (7) finisce il suo esaltante campionato battendo una Sampdoria (5) con la testa già al prossimo campionato di B. 10 al goal di Simeone.

Il Bologna (7) vince in “Zona Cesarini” una bella partita contro un buon Lecce (7), che ci ha regalato due goal veramente pregevoli (9 a quello di Banda, 10 a quello di Oudin).

L’Atalanta (9) torna per una sera quella dei bei tempi, affondando un Monza (5), che pur non avendo rinunciato a giocare, è stato ridotto a sparring-partner. 10 a Koopmeiners per il goal del 4-1, 10 a Colpani per il goal del 2-1, 9 a Petagna per il goal del 4-2.

Vince la Juventus (6), che anche all’ultima giornata non rinuncia alla “politica” del “Cortomuso”, sconfiggendo l’Udinese (6). I friulani non saranno stati trascendentali, ma hanno giocato la loro onesta partita, impensierendo anche la Juve nel finale. 9 a Chiesa per il goal.

Vince la Roma (6), che dopo lo svantaggio iniziale recupera, ma riesce ad aver ragione solo all’ultimo di uno Spezia (6) coriaceo. 8 ad un Dybala in grande spolvero, trascinatore dei giallorossi.

Il Milan (7) supera il Verona (6), in un match deciso da Leao (10), che con due sue giocate consente ai rossoneri di vincere e condanna il Verona allo spareggio contro lo Spezia.

Dopo lo spareggio Spezia-Verona per la permanenza in A, il blog pubblicherà il Superpagellone finale sul campionato.