La Champions 22/23 delle italiane da due a dieci-Ottavi di finale di andata

Riprende la Champions, riprendono i voti alle partite delle squadre italiane impegnate nella massima competizione europea per club.

Iniziamo col Milan (7), che la settimana scorsa ha battuto meritatamente Tottenham (5, poco incisivo). I rossoneri hanno giocato una buona partita e il loro torto è stato non riuscire a concretizzare di più rispetto a quanto prodotto (De Ketelare e Thiaw potevano decisamente fare meglio nelle occasioni a loro capitate: errori da 4).

Continua a dare spettacolo il Napoli (10), che avrebbe potuto veramente vincere con un punteggio ancora più alto. I partenopei hanno dominato contro un Eintracht (6) che all’inizio ha creato qualche fastidio, ma poi è stato sottomesso dal Napoli. 10 all’azione del primo goal azzurro, da manuale. 9 all’azione del secondo goal. 2 a Kolo-Muani per il fallo su Anguissa.

Bella gara tra Inter e Porto (7 a tutte e due le compagini), con i due portieri protagonisti (8 ad Onana per la prestazione, 9 alla parata di Diogo Costa su Bastoni, come un goal). I nerazzurri alla fine la spuntano con una zampata di Lukaku (7), che entrato ha dato una marcia in più all’attacco (oltre a segnare il goal decisivo). 4 ad Otavio per l’espulsione ingenua.

La Serie A 22/23 da tre a dieci-Ventitreesima giornata

I nostri voti alla giornata numero ventidue del campionato.

Iniziamo con il Napoli (8), che regala un’altra prestazione convincente, sbarazzandosi di un Sassuolo (6) che ha comunque provato a dire la sua (un palo, un goal annullato per questione di centimetri e un Laurentié sempre pericoloso, da 7). 10 al goal (gioiello di Kvaratskhelia, 4 a Consigli perché sul secondo goal ha pesanti responsabilità, giacché non ha coperto il proprio palo).

Il Bologna (6) sfrutta al massimo la famosa regola “Goal sbagliato, goal subito”, contro una Sampdoria (6) che sinceramente non meritava la sconfitta. Gabbiadini sbaglia un goal sullo 0-0 e Soriano alla prima occasione segna un gran goal (da 9), Sabiri fallisce il rigore del possibile 2-1 e Orsolini segna il goal del 2-1 per i felsinei, la regola prima citata è stata applicata alla perfezione. 9 a Skorupski, non solo per il rigore parato, ma per la prontezza con cui respinge anche il tentativo di Sabiri sulla respinta.

Prova convincente del Milan (7), che vince meritatamente a Monza, contro un avversario (6) che è riuscito comunque a far tremare i rossoneri (il palo di Ciurria e poi altre occasioni varie). 3 a De Ketelaere per il goal sbagliato e 4 a Theo Hernandez per l’eccesso di egoismo che gli ha fatto sbagliare un goal facile.

Vince l’Inter (7), contro un’Udinese (6) coriacea, che crea grattacapi ai nerazzurri, giocandosi la partita. I nerazzurri ci sono sembrati in salute, anche perché come appena scritto, gli avversari non gli hanno reso la vita semplice. 9 a Mkhitaryan per il goal.

Il Lecce (8) vince e porta a casa tre punti pesanti a Bergamo, contro un’Atalanta (6) che paga disattenzioni difensive sui due goal (specie sul primo, dove Ceesay è bravo e merita 9 per la conclusione, ma Musso merita 4 per il piazzamento). Falcone compie un errore da 2, ma poi su Muriel fa una parata da 10 che gli garantisce indulgenza ( e un 6 di media).

La Fiorentina (6) acciuffa il pareggio nel finale, contro un Empoli (6) che dopo il vantaggio ha cercato di difendersi con ordine, non rinunciando a puntate offensive pericolose. 8 alla velocità d’esecuzione dei giocatori empolesi nell’azione dell’1-0.

Vince la Lazio (8) a Salerno, dimostrandosi superiore ad una Salernitana (5) che è stata poco pericolosa. 4 a Sepe e Pirola per il pasticcio che genera il fallo da rigore per il 2-0 laziale.

Vince anche la Juve (6), che fa suo il detto “Massima resa con minimo sforzo”, contro uno Spezia (6) che ha impensierito i bianconeri, giocandosi la sua partita. 8 a Di Maria per il goal del 2-0.

Il detto “Massima resa con minimo sforzo” vale pure per la Roma (6), che regola il Verona grazie ad un goal di Solbakken (goal da 8, da vero bomber), il quale meglio non poteva presentarsi. I veneti (6) hanno cercato di contrastare i giallorossi, rendendosi anche pericolosi, ma alla fine la Roma è riuscita a portare a casa i tre punti. 9 alla parata di Montipò su Belotti.

Infine, concludiamo col posticipo di lunedì sera. Due disattenzioni difensive (unite però a due bei goal, entrambi da 9, di Tsadjout e Valeri), costano care ad un Torino volitivo e che crea occasioni (6 ai granata), contro una Cremonese (6) brava nello sfruttare al meglio quanto concesso dai granata.

La Serie A 22/23 da due a dieci-Ventiduesima giornata

I voti alla ventiduesima giornata.

Iniziamo con Milan-Torino. Il Milan (6) vince ma non convince ancora, contro un Torino (6) volitivo ma sterile. 8 a Giroud per il goal da bomber.

Bella gara tra Empoli e Spezia (7 a tutte e due le compagini), con i liguri che vanno in vantaggio ma si fanno rimontare (2 ad Esposito: fallo ingenuo che ha riaperto una partita che probabilmente era chiusa, visto che la sua squadra vinceva 2-0 in undici contro dieci). 9 a Vicario per le due prodigiose parate sul primo rigore di Verde (è vero: purtroppo per lui si sono rivelate inutili, ma il gesto tecnico va apprezzato). 10 a Verde per il suo super-goal.

La Roma (7) a Lecce gioca bene, costruisce, ma non riesce a trovare la stoccata decisiva, contro un Lecce (6) ben organizzato ma che deve molto a Falcone (9): migliore in campo.

Bella sfida all’Olimpico tra Lazio e Atalanta, con i bergamaschi sugli scudi (8) e una Lazio (6) che crea ma non concretizza, anche a causa della pessima serata di Immobile (4, fallisce due goal che uno come lui dovrebbe realizzare). 9 al goal di Zappacosta.

Scoppiettante primo tempo fra Udinese e Sassuolo, con due squadre (7 a tutte e due) che si affrontano a viso aperto. I friulani nel secondo tempo creano forse di più, ma alla fine il pareggio ci è sembrato giusto.

Bella vittoria per il Monza (8), che espugna Bologna con una prestazione attenta, precisa, senza sbavature, dimostrandosi sempre più una solida realtà. Il Bologna (5) perde e non riesce a produrre granché. 8 a Petagna per l’azione personale che genera il goal-partita di Donati.

Vince la Juventus (7), non brillante ma efficace, che non concede molto ad una Fiorentina (6) che comunque ha cercato di insidiare i bianconeri. Molto lavoro al VAR per l’arbitro Fabbri, che alla fine se l’è cavata (7). 3 a Kean per il goal divorato “alla Blissett”.

Tutto facile per un Napoli (9) sempre più sicuro di sé e sempre più dominatore del campionato contro una Cremonese (5) sparring-partner. I partenopei confermano ancora una volta la loro forma e la loro forza. 8 a Kvaratskhelia per il goal.

Il Verona (7) vince e guadagna tre punti pesanti contro una Salernitana (6) che nel finale avrebbe potuto pareggiare (4 a Piatek perché quei goal lì un centravanti deve farli). Gli scaligeri sono stati superiori per gran parte del match, nel finale sono calati e per poco i campani non ne hanno approfittato.

L’Inter (7) domina ma non trova la giocata vincente contro una Sampdoria (6) volitiva e che alla fine riesce a strappare un punto con le unghie e con i denti.

La Serie A 22/23 da zero a dieci-Ventunesima giornata

I nostri voti alla ventunesima giornata di Serie A.

Iniziamo con la vittoria meritata del Lecce (8) che conquista tre punti d’oro contro un avversario (la Cremonese) che ci è sembrato spento (e perciò gli diamo 5). I lombardi oltretutto devono ringraziare Carnesecchi (8) per non avere reso il passivo più pesante. 9 al goal di Strefezza.

La Roma (7) regola l’Empoli (5) subito all’inizio e poi “amministra” la gara senza eccessivi problemi. Bravo Vicario (9) a limitare il passivo.

Il Sassuolo (8) vince meritatamente contro l’Atalanta (6), la cui gara è stata condizionata dall’espulsione di Maehle (2, fallo ingenuo) 10 al goal di Lauentié, 0 a Muriel perché se insulti l’arbitro non devi meravigliarti se quest’ultimo ti sbatte fuori.

Altra prestazione “dominante” di un Napoli (8) lanciato sempre più verso il tricolore. Lo Spezia (5) si è dimostrato volitivo ma pasticcione in difesa. 2 a Rezza per il fallo ingenuo e due a tutta la difesa per il secondo e il terzo goal. 10 ad Osimhen per il suo bel gesto di fair-play prima della gara (va a scusarsi con uno spettatore da lui accidentalmente colpito con una pallonata, accertandosi della sua salute).

Vittoria meritata per il Toro (8) che vince e convince, contro un’Udinese (5) che sembra lontana parente della squadra ammirata ad inizio stagione.

Vince meritatamente anche il Bologna (7), che espugna Firenze, contro un avversario (5) che non sembra più la squadra che l’anno scorso sfornava un calcio gradevole. 9 a Saponara per il bel gesto tecnico (solo la traversa gli impedisce di realizzare un goal da favola) e 4 a Skorupski per l’uscita “Ad Minchiam” sul goal del pareggio.

C’era naturalmente molta attesa per il derby di Milano. L’Inter lo ha vinto meritatamente (9 ai nerazzurri), contro un Milan (5) che sembra sempre più spento (nel secondo tempo qualcosa in più si è visto, ma il primo tempo è stato disastroso). Il risultato di 1-0 ci è sembrato persino stretto per l’Inter, il cui trascinatore ieri è stato senza dubbio Lautaro (8).

Il Verona (7) fornisce una buona prova (meritando forse anche più del pareggio) e si avvicina sempre di più al quart’ultimo posto, contro una Lazio (6) che non ha convinto. 10 alla magia di Pedro, 3 a Doig per il goal divorato sullo 0-0.

Non riesce il colpo alla Sanmpdoria (6), nonostante un Gabbiadini (8) in grande spolvero, contro un Monza (6) che acciuffa in extremis il pareggio su rigore (4 a Murru: ingenuo). 9 a Petagna per il goal da centravanti puro.

Concludiamo con il rotondo successo di una Juventus (7) che senza tanti patemi ha regolato una Salernitana (5) sterile. 5 a Nicolussi Caviglia per il fallo ingenuo (anche se, per come è andata la partita, era evidente che la Juventus l’avrebbe portata a casa).

La Serie A 22/23 da due a dieci-Diciannovesima e Ventesima giornata

Come molti di voi sapranno, la mail di libero per diversi giorni è stata K.O., per questo non abbiamo potuto pubblicare la nostra consueta rubrica con i voti al campionato. Oggi perciò insieme ai voti alla giornata conclusasi lunedì 30 gennaio, pubblichiamo pure i voti della diciannovesima giornata.

I voti alla ventesima giornata di Serie A.

Iniziamo dalla meritata vittoria del Bologna (8), che ha dominato il match. Bravo a Skorupski (9), autore di una parata sola ma decisiva. Bravo anche a Dragowski, che ha limitato i danni per lo Spezia (5), che è stato messo sotto dagli emiliani.

Bella gara tra Lecce (7) e Salernitana (7), con i campani che sfruttano al meglio il loro inizio arrembante infilando due volte la porta di un Lecce che reagisce e cerca il pareggio, sfiorandolo. 9 a Dia per il goal.

Bella gara tra Empoli e Toro (7 a tutte e due le compagini), dove i toscani e i granata si affrontano a viso aperto. Questi ultimi sono stati bravi a non mollare, tanto che per poco non ribaltano il match. 10 al goal di Marin e 9 a quello di Sanabria.

L’Inter (6) vince a Cremona faticando, dimostrando di avere ancora problemi, contro un avversario che sinceramente non meritava la sconfitta (7 ai grigiorossi). 10 a Okereke per il goal.

L’Atalanta (8) subisce l’inizio di una Sampdoria (6) per nulla arrendevole. I liguri giocano un buon calcio per venti minuti e solo la sfortuna impedisce loro di andare in vantaggio, ma poi i bergamaschi dominano il match. 10 al goal di Lookman, sempre più trascinatore.

Sprofonda il Milan (3) contro un Sassuolo (10) che torna ad essere la “castiga grandi” dello scorso anno.  Gara perfetta degli emiliani, che dominano senza discussioni l’incontro. Rossoneri sempre più in crisi, cosa non va? A Pioli cercare di capirlo. Noi guardiamo cos’era il Milan quando arrivò Pioli e cosa è diventato nel tempo, questo per dire che a nostro avviso le colpe del tecnico sono relative. 10 al goal di Origi (anche se inutile, ma non per colpa sua) e 9 a Laurentié, autentico incubo della difesa rossonera.

10 al Monza e a Palladino che sbancano l’Allianz Stadium, contro un avversario che dopo la buona prova con l’Atalanta, fa decisamente molti passi indietro. La Juventus gioca un primo tempo orribile e solo un calo fisico (comprensibile) dei monzesi fa sì che i bianconeri nella ripresa siano più pericolosi (8 a Di Gregorio, sempre pronto). Resta il fatto che chi strombazzava “Allegri i punti con le piccole li faceva” quando c’erano Sarri e Pirlo ora si vede il Monza guadagnare sei punti in due gare contro la Juventus, cui diamo 3 per la prova di oggi.

Una buona Fiorentina ferma la Lazio all’Olimpico. I viola (7) hanno creato occasioni e hanno messo alle corde una Lazio (5) che dopo la goleada col Milan ci è parsa sottotono. Da 10 il goal di Gonzales.

Vince nuovamente il Napoli (8), che continua la sua cavalcata in testa alla classifica battendo una Roma (6) che ha giocato la sua partita, trovando anche il goal del pareggio, ma alla fine una zampata di Simeone ha regalato tre meritati punti ai partenopei. 10 al goal di Osimhen.

Bella partita fra Udinese e Verona, con i friulani (7) che dopo il goal subito a freddo attaccano e pervengono al meritato pareggio con una bella azione (8) finalizzata da Samardzic. Il Verona (6) ottiene un punto che le consente di avvicinarsi al quart’ultimo posto, non rinunciando comunque a giocare.

I  voti alla diciannovesima giornata di Serie A.

Iniziamo col successo del Verona (7) sul Lecce (5, buona prima mezz’ora, poi si è spenta la luce) che consente agli scaligeri di guadagnare tre punti importanti.  9 ad Ilic per il gran tiro con cui becca la traversa: ottimo gesto tecnico che solo la sfortuna gli impedisce di essere tramutato in un goal che, se realizzato, avrebbe buttato giù lo stadio. 5 a Falcone, immobile sul primo goal.

Il Napoli (8) continua la sua cavalcata battendo senza problemi una Salernitana (5) che solo nel finale crea grattacapi agli azzurri col palo di Piatek. 9 all’azione che porta Di Lorenzo al goal.

Vince meritatamente il Torino (8), autore di un pregevole primo tempo contro una Fiorentina (5) che reagisce nel secondo tempo, ma ha il torto di aver lasciato un tempo agli avversari. 10 al super-goal di Miranchuk.

La Sampdoria sbaglia troppo sotto porta (4 agli errori di Djuricic e Vieira) e alla fine è vittima della spietata legge “Goal sbagliato goal subito” e nonostante una prestazione da 7 perde contro un’Udinese (7 pure ai friulani) che crea pure lei (anche se meno) e alla fine approfitta di una palla vagante facendo suo il match.

Il Sassuolo (7) ai punti forse avrebbe meritato la vittoria per il gioco e le occasioni costruite, ma un po’ le imprecisioni, un po’ la sfortuna (traversa di Laurentié), alla fine raccoglie un solo punto contro un Monza che comunque non è stato a guardare. 9 al goal di Caprari.

Domina la Roma (8) contro uno Spezia (4) ridotto a sparring-partner. Prova convincente dei giallorossi, impreziosita dalla magia di Abraham (9) sul secondo goal. 2 all’arbitro Sozza perché non si comprende come mai non abbia espulso Bourabia, che già ammonito ha fatto un fallo che meritava senza dubbio un altro giallo.

Gran bel match tra Juventus e Atalanta (8 a tutte e due), con due formazioni che si sono sfidate a viso aperto. C’era ovviamente molta attesa nel vedere i bianconeri dopo la batosta dei 15 punti in classifica tolti, ma la Juve ha risposto da squadra, mettendo in campo tanta grinta, tanto agonismo e mostrandoci pure momenti di bel calcio (per esempio nell’azione del 2-1, da 10 per come è stata sviluppata da Di Maria e Fagioli e soprattutto conclusa da Milik), contro un’Atalanta che ha risposto colpo su colpo.  8 a Lookman per la doppietta, 4 a Szczesny per come si è beccato il primo goal.

Un punto per uno non fa male a nessuno tra Bologna e Cremonese (6 a tutte e due le compagini), dal momento che il pareggio, per quanto si è visto in campo, ci è sembrato il risultato giusto.

10 all’Empoli che fa il colpo della giornata andando meritatamente a sbancare San Siro, battendo un’Inter (5) che ci è sembrata lontana parente della squadra che solo pochi giorni prima aveva strapazzato il Milan in Supercoppa. La prestazione dei nerazzurri, va detto, è stata condizionata dall’espulsione (stragiusta) di Skriniar (2, ma come puoi, già ammonito, fare un intervento del genere?).

10 ad una Lazio che annienta il Milan (4), che probabilmente non ha ancora capito adesso cosa sia successo all’Olimpico. Gara perfetta dei biancazzurri, che hanno dominato il match senza discussioni, riducendo la squadra campione d’Italia a semplice sparring-partner.

Infine

10 a Monica Bertini. Wonderful!