La Serie A da zero a dieci-6°giornata

giampaolo

(Foto tratta dal web)

Ecco, come di consueto, i voti alla giornata di campionato appena conclusa.

10

FRANCK RIBERY  San Siro ieri sera è stato tutto suo. Chapeau.

9

ANTONIO CONTE  Sei su sei, giusto per continuare a far capire che il suo non è un bluff. Domenica con la Juve non può ancora essere decisiva, ma può mostrarci fino a che punto la sua squadra può arrivare.

GIAN PIERO GASPERINI Anche lui fa capire che il suo non è un bluff. Primo tempo da urlo, con giocate da alta scuola. L’Atalanta anche quest’anno qualcosa di buono ce lo sta facendo assolutamente vedere. Speriamo ce lo faccia vedere pure in Coppa.

SIMONE INZAGHI Quattro goal e tanti saluti alle polemiche per l’esclusione di Immobile, già preistoria.

VINCENZO MONTELLA  C’era un modo migliore per “vendicarsi”?

8

“DYBALDO” Un’intesa che sembra funzionare e che può certamente giovare a Sarri. Da segnalare, sul goal di Ronaldo, l’ottima manovra che ha liberato Dybala al cross.

ETRIT BERISHA  Senza di lui a Torino sarebbe stata goleada.

7

PAULO FONSECA Comincia a capire che i campionati (specialmente quello italiano) li vincono le squadre che prendono pochi goal, non quelle che ne fanno tanti.

6

RAFAEL LEAO Unica nota positiva in una squadra che, almeno per il momento, chiamarla squadra ci va il coraggio di un leone.

IGOR TUDOR Tre punti importanti, che dopo un momento non esaltante, possono servire a ridare fiducia.

PARMA CALCIO 1913 L’espulsione di Bremer è stata decisiva, giacché non esiste controprova, ma in undici contro undici non sappiamo se sarebbe finita nella stessa maniera, tuttavia consegue tre punti che sono oro colato. Gervinho sbaglia il rigore, ma è comunque l’uomo in più di questa squadra, senza discussioni.

5

U.S. SAMPDORIA D’accordo, con l’Inter non era certo la partita più adatta per iniziare a cercare la risalita, ma il primo tempo è stato imbarazzante.

4

FABIO PISACANE La combina grossa.

3

U.S. SASSUOLO CALCIO Primo tempo che neppure Dario Argento al massimo della sua ispirazione avrebbe potuto inscenare. All’Atalanta non sembrava vero.

2

MATEO MUSACCHIO Già la tua squadra è in un momento non certo esaltante. Già la difesa ha i guai suoi perché tra un centrocampo assente che non la protegge e due come Ribery e Chiesa da fermare, sta ballando il Flamenco. Tu cosa fai? Un fallo a centrocampo senza senso e lasci tutti nella merda. Complimenti. Domanda: possibile che il Milan sia dovuto ricorrere a lui? Caldara è infortunato, d’accordo, ma noi non crediamo che in Italia non esistano difensori all’altezza di Musacchio.

1

AC MILAN I tifosi milanisti se hanno nostalgia, ce l’hanno della Champions, non della zona retrocessione. Fermo restando che riteniamo sensato l’aver confermato Giampaolo (siamo solo alla sesta e poi, dopo tutto, in campo ci vanno i calciatori, a cui non crediamo che l’allenatore raccomandi di fare schifo), la partita di ieri ha mostrato le lacune di quella che, come abbiamo scritto in precedenza, tutto pare meno che una squadra di calcio. Prestazione indecente.

0

ALEXIS SANCHEZ  Bravo! Complimenti! La tua squadra sta vincendo 2-0, la partita ha ormai preso una piega più che favorevole, ma tu decidi di fare il giargianese e di rimettere tutto in discussione, facendoti espellere in un modo che più goffo non si può. Così facendo, danneggi ulteriormente la tua squadra, giacché domenica prossima Inter-Juve te la vedi dalla tribuna, invece di giocartela. Ci pare però che all’Inter siano finiti  i tempi in cui, di fronte ad un gesto del genere, il calciatore veniva consolato, perciò Marotta, Oriali e Conte prenderanno provvedimenti e gli faranno capire come funziona, siamo certi.

 

PREMIO CORAZZATA POTEOMKIN Eravamo in difficoltà, perché grandi cagate per fortuna non sono state esclamate in questo turno, ma poi apre bocca Cassano e tutto torna in discussione. L’ex “talento di Bari Vecchia”,  ospite all’evento “Milano CalcioCity”,  ha lì infatti dichiarato che Zaniolo non lo esalta (e fin lì, ognuno ha i suoi gusti, ci mancherebbe), ma che gioca solo bene contro gli “scappati di casa” e non contro le grandi. Ora, noi fossimo dirigenti di una squadra contro cui Zaniolo ha giocato bene, non metteremmo più piede in uno studio Mediaset e tanto più a Tiki Taka, dove Cassano la fa da padrone, dal momento che offende così volgarmente la mia squadra e i miei tesserati. Inoltre ricordiamo al buzzurro di Bari che Zaniolo l’anno scorso segnò due goal negli ottavi di Champions (una competizione per “scappati di casa”?),  fece una grande partita (la ricordiamo ancora oggi) contro l’Inter, ha fatto pregevoli giocate e goal in un campionato, quello, italiano, dove le difese sono molto più organizzate rispetto ad altri campionati. Contro la Lazio (il derby è sempre importantissimo, lo sappiamo tutti), ha giocato una buona partita e solo il palo gli ha negato la gioia di un goal che sarebbe stato bellissimo. Dunque, caro Antonio, il buon tacer non fu mai scritto.

 

 

 

 

 

 

 

La Serie A da zero a dieci-5° giornata

balotelli

Mario Balotelli: il suo debutto era molto atteso.

Ecco la nostra rubrica, in cui ci divertiamo a dare i voti. Naturalmente quelli di oggi sono relativi alla quinta giornata di campionato.

10

A.S. ROMA Per il DASPO A VITA dato a quel tifoso che ha urlato “Maledetto scimmione” a Juan Jesus.

9

SAMIR HANDANOVIC Contro la Lazio è lui il “Man of the match”, senza discussioni. Para pure le mosche. Top player.

SALVATORE SIRIGU Avesse parato pure il rigore a Piatek sarebbe stato illegale. Stravince il duello con Donnarumma.

U.S. LECCE, CAGLIARI CALCIO e ATALANTA BERGAMASCA Tre successi in trasferta che valgono oro. Più fortunoso quello del Cagliari (il Napoli ha dominato), che però dopo l’esordio negativo col Brescia sta facendo bene (tre vittorie e una sconfitta immeritata contro l’Inter).

8

SSC NAPOLI Ha perso, vero, ma non lo meritava assolutamente. Le occasioni sono state create, non è entrata (e nel calcio, piaccia o no, è ciò che conta), però gli azzurri non sembrano in crisi.

ANDREA BELOTTI Bentornato! Torna ad essere protagonista, regalando la vittoria al Toro con i suoi goal.

DANILO D’AMBROSIO Non solo per il goal, ma per il fatto di essere tornato quello che avevamo visto al Toro. Senza sbavature in difesa e capace anche di inserirsi. Prezioso.

7

F.C. JUVENTUS Subisce subito un goal a freddo e questo la condiziona. Tuttavia sfodera un buon secondo tempo, in cui si vedono anche momenti di gioco “sarriano”. Consegue la vittoria, che alla fine è ciò che importa.

6

ACF FIORENTINA e PARMA CALCIO Conseguono due vittorie importanti. Più fortunosa quella dei secondi.

MARIO BALOTELLI C’era naturalmente molta attesa sul suo ritorno in campo, ma Mario non ci è dispiaciuto. Ha provato a cercare il goal da fuori, ha aiutato la squadra (lui, da sempre tacciato di egoismo e di pensare solo a se stesso) rendendosi utile. Se continua così, per il Brescia può essere veramente “moda e lusso”.

5

KRZYSZTOF PIATEK Va bene, ha segnato il rigore, ma da lui ci si aspetta ben altro. In precedenza era scusato, perché la squadra faticava a passare la metà campo e dunque lui non poteva certo far miracoli, ma ieri le occasioni le ha avute ed erano occasioni che un centravanti di razza non si doveva lasciare sfuggire, nonostante la forma strepitosa di Sirigu. Sindrome del numero 9 rossonero?

4

GAETANO CASTROVILLI E’ agli inizi, ma ha già capito purtroppo come funziona. Il tuffo che inganna l’arbitro (guardare il VAR, no?) e che provoca l’espulsione di Murillo non ci è affatto piaciuto.

3

SPAL C0sì non va.

2

KALIDOU KOLIBALY Insultare un arbitro è come insultare un carabiniere, ben uno avesse ragione ha comunque torto e lui dovrebbe saperlo, non è più un pivello.

1

ANTONIO CASSANO A Tiki Taka (e dove se no?) afferma che la Juve, a puntare su Dybala fa male e rischia di non vincere niente. A parte il fatto che dalla scorsa stagione la Juve ha puntato su Ronaldo (l’unico che non se n’è accorto è Cassano), la Joya comunque qualcosa di buono l’ha combinato in questi anni alla Juve, che se ha vinto in Italia lo deve anche ai goal e alle giocate del numero 10 bianconero. Per male che possa fare una società a puntare su Dybala, fa sempre meglio delle società che hanno puntato su Cassano, che difatti ovunque è andato è sempre stato mandato via a calci in culo.

0

PEPE REYNA Pazienza Koulibaly, giacché spesso la trans agonistica ti porta a fare e/o a dire cose che, a mente fredda non faresti, ma farsi espellere dalla panchina è proprio da giargianesi.

 

PREMIO CORAZZATA POTEMKIN Vince Mario Balotelli, che a fine gara esclama una frase (ripresa dalle telecamere) in cui si lamenta dell’arbitraggio e di presunti favoritismi alla Juve durante Brescia-Juventus. Noi non ce ne siamo accorti, tv e giornali neppure, nessun dirigente bresciano si è espresso in tal modo, dunque è probabile che Mario abbia esclamato “Una cagata pazzesca!”.

 

La Serie A da zero a dieci-4°giornata

logo

I voti della quarta giornata di campionato.

10

ANTONIO CONTE Lo merita. Non tanto per la vittoria nel derby, neppure per il gioco espresso dalla squadra, non così spettacolare. Semplicemente perché sta forgiando la squadra a sua immagine e somiglianza. L’Inter si sta rivelando una compagine in cui tutti fanno la loro parte e anche qualcosa di più: coriacea, tenace, proprio come il suo allenatore. Il campionato è lungo (magari mercoledì contro la Lazio sarà un’altra storia, o magari no, chi lo sa?), però lui dimostra di fare sul serio. Eccome.

9

CARLO ANCELOTTI Diavolo d’un Carletto! Meglio che niente s’inventa il doppio centravanti. Ha avuto torto? Ad occhio e croce no.

GIANLUIGI BUFFON Pensionato a chi? Timbra il suo ritorno allo Stadium come meglio non potrebbe, dimostrando di avere ancora cartucce da sparare e soprattutto di essere ancora utile, non solo come uomo-spogliatoio.

8

FRANK RIBERY La classe non ha età. Che goal..

FERNANDO LLORENTE  Non sarà Van Basten, ma dimostra che i goal li sa fare. Li ha fatti alla Juve (27 in due stagioni, non sempre giocando titolare), li ha fatti al Tottenham quando è stato chiamato in causa (tra l’altro dovendo sostituire Kane, mica Calloni..) e adesso, in due partite ne ha fatti tre. Prezioso.

IVAN JURIC Fa tremare la Juve, chi l’avrebbe detto? Col Milan e con i bianconeri ha raccolto zero punti, immeritatamente. La fortuna aiuta gli audaci, aiuterà anche questo Verona.

7

A.S. ROMA Vittoria sofferta, ma conquistata con un uomo in meno. Certo non si può sempre sperare in Pau Lopez, però questi tre punti e il modo in cui sono arrivati, sono stimolanti. Ancora qualche peccatuccio in difesa.

CAGLIARI CALCIO, U.S SASSUOLO E BRESCIA CALCIO Mettono a segno vittorie importanti, convincendo.

PAULO DYBALA Nella modesta prestazione juventina di sabato si è distinto lui. Soprattutto per aver dimostrato voglia di fare e grinta, mentre l’anno scorso spesso ci è sembrato un pulcino bagnato. La stagione è lunga, Sarri avrà bisogno di lui, se risponderà presente, senza fare tante storie, per la Juve potrebbe veramente essere una “Joya”.

6

U.S. SAMPDORIA Primo brodino e primi passi avanti.

RAFAEL LEAO Nella prestazione del Milan sabato, è una delle poche note positive. Almeno lì, Giampaolo dimostra di aver ragione, preferendolo alla controfigura di Roccotelli (per chi non avesse letto il post relativo alla giornata scorsa, trattasi di Paqueta).

5

A.C. MILAN  Lo avevamo scritto che con l’Inter non sarebbe bastato giocare come contro il Verona o il Brescia. Appunto.

F.C. JUVENTUS-FASE DIFENSIVA Innanzitutto i sapientoni che attribuivano a De Ligt la causa di tutti i problemi difensivi bianconeri dovrebbero chiedere scusa all’olandese. Sabato infatti non c’era, ma la difesa ha ballato la Rumba lo stesso. Parliamo con un qualsiasi allenatore, costui non vi parlerà di difesa, bensì di fase difensiva, perché piaccia o no, nel calcio di oggi le squadre attaccano in undici e difendono sempre in undici. La Juve in questo senso deve migliorare parecchio. Il Verona (con tutto il rispetto, non il Barcellona) ha dimostrato che prendersela appunto con De Ligt è una tavanata galattica.

4

A.C. TORINO Sul web spopola già il seguente meme: “Beati gli ultimi perché prima o poi incontreranno il Toro”. Dopo le prima due giornate,  ci mostra un’involuzione pazzesca.

3

UDINESE CALCIO Finita la partita col Milan, tre sconfitte.  A parte quella preventivabile con l’Inter, le altre due partite con Parma e Brescia? Sveglia!

2

CIRO IMMOBILE Per una volta che ti sostituiscono, devi fare così? Non ha pensato che mercoledì a Milano va a giocare contro l’Inter, non ad una sfilata di Armani, motivo per il quale magari il suo allenatore ha piacere di averlo a disposizione e possibilmente in forma? Proprio per questo forse lo ha sostituito, dunque, perché fare il burino?

1

GARY MEDEL Non è il primo e né l’ultimo che perde una partita nei minuti di recupero. Invece di prendertela con Fonseca, con l’arbitro, con il destino, prenditela con te stesso e i tuoi compagni, dal momento che con un po’ più di attenzione la partita non la perdevi ed evitavi magari di fare il buzzurro.

0

I BUH RAZZISTI A DALBERT DURANTE ATALANTA-FIORENTINA Che schifo.

 

PREMIO CORAZZATA POTEOMKIN Assegnato a Theo Hernandez. Il motivo? La sua profetica frase: “Vinceremo sicuramente il derby”. Il buon tacer non fu mai scritto.

 

Ma lasciatelo lavorare!

ah

Pensierino sul fatto che oggi, leggendo il web (e non solo), se non fosse che è nato nel 1967, Giampaolo dovrebbe solo più essere accusato di essere stato lui a sparare a Dallas il 22 novembre del 1963. Dopo appena quattro partite è già in discussione. Cosa vi aspettavate? Calma e gesso. Piatek  è l’ombra dello scorso anno, gli acquisti nuovi al momento faticano ad inserirsi (se no li farebbe giocare, mica è scemo. Ce li ha tutti i giorni sotto gli occhi, lo saprà!). Invece è tipico dei tifosi italiani: perdono una partita o due, l’allenatore va cacciato, punto e basta. I giocatori naturalmente non si toccano, sono dei santi.

Lasciatelo lavorare e dategli un po’ di tranquillità, ne ha diritto.

Speciale Coppa-La Champions League da tre a dieci

UEFA-Champions-League-Logo

Oggi ci divertiamo a dare i voti alle partite di Champions riguardanti le squadre italiane.

10

CARLO ANCELOTTI Schiera quattro attaccanti, dimostrando di non aver paura del Liverpool e dimostrando soprattutto di avere ragione a farlo. Volpone.

9

KALIDOU KOULIBALY Eccolo di nuovo. Dopo un inizio in campionato non certo entusiasmante, martedì ha sfoderato una prestazione superba. Con lui martedì, non passavano neppure i B-52, altro che Salah. Maestoso.

8

MISLAV ORSIC Qualcuno ricordava che aveva giocato nello Spezia, da dove se n’era pure andato senza rimpianti? Cecchino

SLAVIA PRAGA Alla faccia della squadra materasso.

7

F.C. JUVENTUS A febbraio, dallo stesso identico stadio, la Juve era uscita con le ossa rotte. Al contrario ieri sera Simeone invece di fare gesti da tamarro, probabilmente è andato ad accendere un cero alla Madonna.  A febbraio qualcuno disse che la Juve era stata brava a perdere solo 2-0, ieri sera invece è stata brava ad arrivarvici, purtroppo non a difenderlo, la strada però, è quella giusta. Peccato per le amnesie difensive (specialmente quelle, preoccupanti, su palle inattive) che hanno impedito alla squadra di portare a casa tre punti.

JUAN CUADRADO E BLAISE MATUIDI Meno male che un mese fa erano dati per probabili partenti…

DANI OLMO Conoscevamo Olmo per essere il nome di un albero, per  essere il nome del protagonista del film Novecento di Bertolucci e per essere il nome del cantante strampalato interpretato da De Luigi. Purtroppo ieri l’Atalanta si è accorta che è pure il nome di un calciatore.

6

JURGEN KLOPP In fin dei conti anche il Liverpool ha avuto le sue occasioni e se ne avesse sfruttata una, forse sarebbe finita diversamente. Da annotare ciò che ha dichiarato a fine partita, condivisibile al 100%, cioè che la Champions non la vince la squadra più forte, la vince la squadra che arriva a fine torneo più in forma, segno che, esattamente come l’anno scorso (e esattamente come ha fatto Zidane per tre anni di fila al Real), sta gestendo i suoi per farli arrivare in forma al momento giusto.

4

F.C. INTERNAZIONALE Pure Conte ha ammesso che la squadra ha fatto schifo, what else?

3

ATALANTA BERGAMASCA CALCIO Esordio peggiore non poteva fare, ma forza e coraggio, il girone non è finito! Da due anni Gasperini e i suoi ci stupiscono in campionato, speriamo che riescano a farlo anche in Champions (anche se non è la stessa cosa del campionato, ovvio).

 

E per finire, pure per la Coppa: PREMIO CORAZZATA POTEOMKIN!

Lo vince Danilo Sarugia, che a Italia 7 dichiara di aver visto la peggiore Inter degli ultimi 50 anni. Conte ha fatto quattro partite ufficiali, ne ha vinte tre e pareggiata una, perché demolire subito il suo lavoro? E’ vero, l’Inter ha giocato male, ma quando andava a Madrid e faceva partite in cui batteva zero calci d’angolo e gli altri diciannove, quando usciva contro l’Hapoel, quando usciva contro il Lugano, quando andava a Valencia e invece di giocare a calcio faceva una rissa da saloon, senza contare le storiche partite del nostro campionato: derby perso 6-0, ma soprattutto l’elisir di milioni di juventini: il 5 maggio 2002, non era forse peggio? Per la serie l’importante è criticare…

 

 

La Serie A da zero a dieci- 3° giornata

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Giornata che ci ha regalato vari spunti, che ci ha mostrato in testa il momentaneo primato dell’Inter, una Juve imballata e un Napoli ripresosi dalla sconfitta di Torino avvenuta due settimane fa. In coda sorrisi per Cagliari, Lecce e Spal, che incassano i primi tre punti.

Ecco  i nostri voti.

10

ROCCO COMMISSO Riportiamo testualmente una sua dichiarazione prima di Fiorentina-Juventus: “La discriminazione, la violenza verbale, i cori razzisti non fanno parte del mio vocabolario. Sottolineo che il problema riguarda altre tifoserie e altre squadre anche internazionali. Ma mi prendo la responsabilità per i miei tifosi e quelle minoranze che si permettono di insultare la memoria di Scirea o delle vittime dell’Heysel: sono tifosi che non mi appartengono. E chiedo scusa, come ho fatto con la moglie di Scirea. Spero che domani prevalga la civiltà sportiva. Sarà una partita bellissima, per me è un sogno che diventa realtà”. Applausi.

9

PAULO FONSECA Per un’ora la sua Roma regala calcio-spettacolo. Ha ancora da lavorare, qualche sbavatura in difesa c’è sempre, ma è innegabile che la sua formazione ieri ha fatto faville.

STEFANO SENSI Quest’estate Inter e Milan si sono sfidate per averlo. Lui ci sta facendo capire il perché. Quantità e qualità al servizio della squadra è ciò che gli chiede Conte (e gli chiederà, supponiamo, anche Mancini), lui esegue alla perfezione.

DUVAN ZAPATA Non ce ne vogliano i tifosi genoani, ma la perla con cui al ’95 regala i tre punti all’Atalanta è alta scuola. Se la stessa cosa l’avesse fatta Ronaldo, Tuttosport per sei mesi aveva titoli garantiti.

CARTOONS DI XXL SPORT MEDIASET. Sempre simpatici. La parodia della scena di “Fantozzi contro tutti” poi, con Wanda Nara che va da Cecco a comprare il pane e con Maurito che si becca un “Icardooo..Prrrr” è stata veramente spassosa. Meglio loro della banda di giargianesi che Italia 1 manda in onda in seconda serata.

8

GAETANO CASTROVILLI In un calcio in cui i giovani faticano a trovare spazio, in cui si preferisce andare ad acquistare sconosciuti all’estero invece di puntare sui vivai nostrani, ci ha fatto piacere vedere la prestazione di questo ragazzo contro la Juve. Addirittura c’è stato un attimo che abbiamo pensato che ce ne fossero due in campo di Castrovilli, tanto veniva citato il ragazzo (che era sempre al centro dell’azione) dal telecronista. Il paragone con Antognoni ci è parso fuori luogo (ne parleremo più avanti), ma il ragazzo ha sfoderato una prova molto soddisfacente.

“CIRO” MERTENS Realizza una doppietta, tanto per ricordarci che il vizio del goal non l’ha perso.

SPAL, CAGLIARI CALCIO E U.S. LECCE Tutte e tre per il medesimo motivo. Guadagnano i primi tre punti in campionato sfoderando anche prestazioni convincenti.

7

FRANK RIBERY Il recupero che effettua nel secondo tempo su Ronaldo dimostra che il fuoriclasse francese non è venuto a Firenze per guardare le opere d’arte o per pescare in Arno, ma per giocare a calcio, da professionista qual’é.

6

A.C. MILAN Come la settimana scorsa, il nostro è un voto di incoraggiamento, ma non ci ha convinto. Per adesso si va avanti a brodini, ma i tifosi si aspettano anche piatti più prelibati. Al prossimo turno arriverà l’Inter, bisognerà fare passi in avanti se si vuole competere.

5

MAURIZIO SARRI Non per la partita di Firenze, siamo all’inizio e domani sera c’è la Champions, quindi ci sta che sabato sia mancata la brillantezza. Semplicemente perché ha innescato nuovamente una polemica (quella sugli orari), che poteva evitare (come altre in passato quand’era al Napoli). In primis perché il caldo c’era, ma c’era pure per i giocatori della Fiorentina. Inoltre: se giochi alle tre è perché così la tua società incassa fior di quattrini dall’Asia, quattrini che servono per pagare anche te, piaccia o no. Avete voluto i soldi delle tv? Avete voluto allargare i mercati per aumentare il fatturato? Non si può volere la botte piena, la moglie ubriaca e la mucca sempre incinta. Sarri non è stupido, queste cose le sa, perché dunque innescare una polemica?

4

F.C.TORINO Hai l’occasione di trovarti primo in classifica, giochi contro un avversario che, senza offesa, non è irresistibile e che hai tutti i mezzi per sconfiggere, cosa fai? Sfoderi quella che pure il Principe di Galles definirebbe una prestazione di merda. Forse il rigore nel finale c’era (era più evidente di quello assegnato), però se perdi contro il Lecce in casa non devi attaccarti al VAR, devi attaccarti a qualcos’altro…

3

PAQUETA Questo è un fenomeno del calcio mondiale come Martufello è l’erede di Charlie Chaplin. Per adesso (e ci mettiamo dentro anche l’annata scorsa) ci ha fatto vedere poco, qualche finezza, qualche numero da giocoliere, ma nulla più. Anche Roccotelli negli anni ’70 ci ha regalato numeri da giocoliere, ma nessuno l’ha mai definito un fenomeno del calcio mondiale. Il paragone con Kaka è da denuncia.

2

VINCENZO MONTELLA Sabato la sua squadra ha fatto un’ottima partita e ai punti avrebbe meritato la vittoria, non vi è dubbio. Se non fosse che Montella ci regala un’uscita da tamarro paragonando Castrovilli ad Antognoni. L’Italia ha avuto, nella sua storia, due “Maestri del Centrocampo” (anche se con caratteristiche non proprio uguali): uno è stato Andrea Pirlo, l’altro Giancarlo Antognoni, il quale, all’età di Castrovilli era già in Nazionale. Perché dunque questo paragone, fuori luogo, che nostro avviso rischia di mettere pressione al ragazzo, nel sentirsi paragonato ad un autentico “Mostro Sacro”?

1

ANTONIO CANDREVA, RODRIGO DE PAUL, MAURIZIO MARIANI Scambiano San Siro con una discoteca. Il duello tra Candreva e De Paul è per livello culturale  pari, appunto, ad un battibecco tra tamarri in discoteca. Mariani si traveste da buttafuori, ma sbagliando, ne butta solo fuori uno, forse facendosi influenzare dalla sceneggiata schifosa (che purtroppo resterà impunita) di Candreva.

0

DANIELE DESSENA La tua squadra sta vincendo 3-1 e tu cosa fai? Già ammonito, vai a fare una simulazione che pure un bambino di tre anni capisce, lasciando la tua squadra in dieci e riaprendo così una partita che probabilmente si sarebbe chiusa. Il Presidente del Brescia dovrebbe fargli pulire i cessi dello stadio per un mese.

 PREMIO CORAZZATA POTEOMKIN Aggiudicato a Vincenzo Montella, per il paragone Antognoni-Castrovilli di cui abbiamo parlato in precedenza.

 

 

 

Ciao Mike

mike

A dieci anni dalla sua scomparsa, anche il blog calciopanesalame, nel suo piccolo,  vuole rendere  omaggio a colui che è stato anche un grande appassionato di sport e un grande tifoso di calcio (“La mia Juve…”, ripeteva spesso). Quando il proprietario dell’azienda per cui lavorava acquistò il Milan, non fece come altri che diventarono milanisti o si improvvisarono intenditori di calcio, quando fino al giorno prima pensavano che Rivera fosse il nome di un liquore messicano. Da tifoso vero, continuò a sostenere la sua squadra del cuore. Perché lui non era uno qualunque. Lui era Mike Bongiorno.

Ciao Mike! Grazie di tutto! Che anche il calcio italiano possa avere più “Allegriaaaaaa”!

Pardo vai a zappare!!

gabibbo

Volevamo mettere una foto di Pierluigi Pardo, ma abbiamo preferito il Gabibbo. Pupazzo per pupazzo, meglio lui che almeno è simpatico e non è una banderuola come l’altro.

Solo due giorni fa abbiamo dato a Pardo 1 in pagella, per volere sempre cercare di convincere il pubblico che i due tamarri che ospita nel suo programma sono divertenti, quando non lo sono.

Passano due giorni e riecco che parliamo di lui, artefice di un doppio carpiato degno di Greg Louganis.

Il passaggio di Icardi al PSG faceva ipotizzare che Wanda Nara avrebbe lasciato Tiki Taka e allora lui ha preso subito la palla al balzo dichiarando pubblicamente: “Wanda via da Tiki Taka? Faccio un discorso molto serio e onesto: la sua presenza in caso di prolungarsi della causa con l’Inter non era conciliabile con la mia deontologia professionale, l’ho detto all’azienda. Questo può essere messo agli atti”.

Come direbbero a Roma: “A cazzaro!”. Pardo ci ha marciato mesi e mesi sopra la vicenda Icardi-Inter, adesso che è conclusa spara a zero sopra colei che ne è stata protagonista e che, proprio per questo, gli aumentava lo share? Cosa crede, che abbiamo l’arteriosclerosi?

Fino a ieri infatti non aspettava altro che Wanda aprisse bocca sul caso-Icardi, gongolandosi davanti alle telecamere di avere in diretta  colei che gli altri non riuscivano ad intervistare.

Oggi però, come avrebbe detto il grande Mike Bongiorno: “Colpo di scenaaa!”. E’ notizia che Mediaset conferma Wanda in trasmissione e lui, dopo che prima andava in estasi appena la bionda argentina apriva bocca, poi ha praticamente fatto intendere che la suddetta era meglio che se ne andasse a Parigi e che in trasmissione non ci venisse più, dichiara di essere disponibile a continuare a lavorare con lei.

Il comportamento di Pardo si commenta da solo e non merita dunque più parole di quelle che abbiamo speso in questo post.

 

La Serie A da zero a dieci- 2° giornata

Domenico Berardi

I voti della seconda giornata di campionato.

10

CARLO ANCELOTTI Un autogoal al limite del paranormale gli impedisce una rimonta che sarebbe stata clamorosa. Lui cosa fa? Afferma che il pareggio sarebbe stato ingiusto, perché la sua squadra avrebbe meritato di perdere, rendendo onore alla superiorità della Juve in campo. Una lezione di sportività a coloro che gli danno del maiale e che da lui hanno solo da imparare.

9

F.C. TORINO Che potesse essere più in forma degli altri, avendo disputato i preliminari di Europa League, era sospettabile, però il Toro visto ieri fa veramente sul serio. Appena qualcuno riuscirà a far capire a Belotti che il campionato è iniziato, i tifosi granata possono essere autorizzati a sognare.

S.S. LAZIO e A.S. ROMA Ci hanno regalato un derby che più emozionante di così non si poteva.

F.C. JUVENTUS-FASE OFFENSIVA Ci regala sessanta minuti di grande calcio. Goal, pali, giocate di prima intenzione, la mano di Sarri si vede già.

8

DOMENICO BERARDI Per la tripletta.

7

CHRISTIAN KOUAME’ Due goal in due partite e lampi di classe. Avanti così, la strada è quella giusta…

ANTONIO CONTE L’Inter ieri non avrà giocato un grande calcio, ma ha vinto ed è questo l’importante al momento, considerando che non ha ancora avuto modo di inserire gli ultimi acquisti.

6

A.C. MILAN Voto di incoraggiamento per la vittoria, ma la strada sembra ancora lunga..

5

F.C. JUVENTUS-FASE DIFENSIVA Sessanta minuti di puro calcio champagne rischiavano di finire nel cesso a causa di dieci minuti da ghiri. Sarri ha dichiarato che la Juventus entrerà in forma più avanti e questo spiega molto, in quanto al 31 agosto non si può già essere al top atleticamente. In più, fino a venerdì doveva giocare Chiellini, ma è stato sostituito all’ultimo da De Ligt che ancora non può avere in mente i meccanismi difensivi della Juve. Tuttavia tre goal presi in quella maniera, una squadra che ambisce a traguardi prestigiosi non li deve prendere.

4

MATTHIJS DE LIGT D’accordo, come abbiamo scritto, non può ancora avere i meccanismi difensivi della squadra in mente, ma diciamoci la verità: se la ronfate che si è fatto le avesse fatte Rugani,  quest’ultimo sarebbe stato lapidato.

3

KALIDOU KOULIBALY No, quello visto sabato non può essere il centrale per cui mezza Europa sarebbe disposta a far follie. Lasciamo perdere l’autogoal (un colpo di sfiga clamoroso), gli attaccanti della Juve per settanta minuti lo sovrastano. Si fa ”uccellare” (per usare un espressione cara a Gianni Brera) da Higuain sul goal del 2-0 neanche fosse un difensore dei pulcini. Smarrito.

2

U.S. SAMPDORIA Il campionato è iniziato ma loro evidentemente non lo sanno.

1

ANTONIO CASSANO, CHRISTIAN VIERI, PIERLUIGI PARDO Semplicemente tre giargianesi. I primi due per meriti acquisiti, il terzo perché pende dalle loro labbra. Sul serio non li si può prendere (prendere sul serio Cassano e Vieri, quando persino Scaramacai in confronto a loro è un maestro di autorevolezza?). Vogliono essere divertenti e non lo sono. Come possiamo noi, che siamo cresciuti con Oronzo Canà, con Andrea Margheritoni, con Mai dire Goal, con Maurizio Mosca che denunciava e faceva arrestare tutti, divertirci a vedere tre murupistu del genere, che se non fosse stato per il calcio a quest’ora erano a Mimongo a cercare di piantare carciofi?

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I CONIUGI NARA Basta, hanno rotto le scatole. Premesso che le minacce che gli hanno scritto davanti a casa sono un episodio orrendo, mentre loro erano impegnati a piantar grane, l’Inter stava giocando a calcio e stava pure vincendo, che è quello che dovrebbe cercare di fare pure Icardi, visto che di professione fa il calciatore. Ora i due piccioncini voleranno verso Parigi, ma mancheranno a pochi, a parte ai tre giargianesi dell’1 in pagella.

 

PREMIO CORAZZATA POTEMKIN Aggiudicato a Ciccio Graziani, che durante XXL Sport Mediaset ha dichiarato di non vedere ancora differenze tra la Juve di Allegri e quella di Sarri: a Cicciooo! Mannaggia a te e a chi te fa’ commentà!

Nella foto Domenico Berardi, autore di una tripletta in Sassuolo-Sampdoria (foto dal sito www.modenatoday.it)