La Champions (delle italiane) da quattro a dieci-Quinta giornata dei gironi

I nostri voti alle partite delle squadre italiane nella quinta giornata di Champions.

Cominciamo con un 4 alla Juventus, che esce matematicamente di scena dalla Champions dopo un primo tempo da orrore e un secondo tempo quasi simile, se non fosse stato per Iling jr. (8) che con due guizzi quasi riesce a ribaltare il match. Il fatto che dopo tanti proclami, che ci si debba aggrappare a lui per evitare risultati imbarazzanti dimostra quanto a livello di programmazione sia stato sbagliato in casa bianconera. Il Benfica (8) domina il match, calando nel finale, ma il risultato di un solo goal di scarto è bugiardo. 10 a Rafa Silva per il goal del 3-1: alta scuola.

Il Milan (9) domina a Zagabria contro la Dinamo (5). Convincente prestazione dei rossoneri, che intravedono il passaggio del turno grazie ad una sonante vittoria. 9 a Leao per il goal, anche se la difesa croata sul suo goal si trasforma in gruviera.

Vittoria senza problemi per l’Inter (9) contro il Viktoria Plzen (4). L’avversario non era certo irresistibile (ma non lo era neppure il Maccabi per la Juve…), i nerazzurri hanno comunque disputato un ottima partita, regalando momenti di bel calcio. 9 al lancio di Barella per Di Marco sull’azione del 2-0.

Vittoria senza problemi anche per il Napoli (9), contro il Ranger (5) ridotto a sparring-partner. Gli azzurri continuano a mostrarsi un ottimo collettivo, dove chi (come Simeone) non gioca sempre riesce a dare del suo meglio, naturalmente il merito di questo è anche di Luciano Spalletti (9).

La Serie A 22/23 da zero a dieci-Undicesima giornata

I voti all’undicesima giornata di Serie A.

Iniziamo da Juventus-Empoli, dove finalmente si è vista una Juventus convincente (8 ai bianconeri), contro un avversario dimostratosi poco incisivo (5 ai toscani). Sugli scudi Rabiot (8), autore di una doppietta, ma è tutta la squadra ad aver dimostrato di valere di più della posizione in classifica che ricopre.

Una buona Salernitana (7) vince contro lo Spezia (5) meritatamente. I campani avrebbero potuto ottenere i tre punti con un risultato più rotondo se solo avessero sfruttato le numerose occasioni da goal. 10 a Mazzocchi per il bellissimo goal.

Il Milan (8) regala una buona prestazione con la Monza (5) che viene relegato al ruolo di sparring-partner.  Nel derby lombardo, dal sapore certamente particolare per Berlusconi e Galliani, brillano Ibrahim Diaz (9, non solo per i goal), Origi e Ranocchia per i due goal realizzati (entrambe da 9), anche se in quello del giovane calciatore del Monza ci vediamo una dormita di Tatarusanu (5). Sul primo goal di Diaz, il calciatore spagnolo compie indubbiamente una bella azione personale, ma la difesa brianzola ha la medesima reattività di Cassano nel leggere Cesare Pavese.

Sfida emozionante al “Franchi” tra Fiorentina ed Inter (8 a tutte e due), con i nerazzurri che vincono al fotofinish, ma coi viola che avrebbero meritato un pareggio (e che hanno dimostrato di non meritare la classifica che hanno). 8 a Barella perché non era facile fare goal non essendo in equilibrio, 8 pure al ritrovato Lautaro, 10 a Ikoné per la perla del 2-2, 9 a Jovic per il goal del 3-3, 3 a Venuti e al suo “colpo di genio” nel rinviare addosso a Mkhitarian sull’azione del 3-4. Infine 2 all’arbitro Valeri per non aver espulso Di Marco (ed aver di conseguenza condizionato il match).

Bella gara tra Udinese (7) e Torino (8), coi granata che vincono e tornano a sembrare una squadra di Juric. 8 all’azione del primo goal granata, 3 a Zima per l’assist a Deulofeu, 9 a Pellegri per il goal, 4 a Karamoh per il goal divorato nel finale “alla Blissett”, 9 alla paratona di Milinkovic-Savic su Beto.

Il Bologna (7) controlla il match contro il Lecce (5), dopo aver ottenuto il doppio vantaggio nel primo tempo. I felsinei vengono agevolati dalla tavanata di Gendrey (roba da 4), poi raddoppiano e gestiscono il match contro un avversario poco incisivo.

Una super-Lazio (10) espugna Bergamo e dimostra di poter competere anche senza Immobile. Gara praticamente perfetta dei biancocelesti, contro un’Atalanta (5) che è stata sopraffatta dall’avversario.

Il Napoli (9) continua a vincere e convincere contro una Roma (6) che dopo un buon primo tempo, è calata nel secondo. 9 al goal di Osimhen, 9 pure alla parata di Rui Patricio su Lozano.

Un tempo per uno tra Cremonese e Sampdoria (7 a tutte e due), coi lombardi che nel primo tempo dominano, ma non concretizzano. I blucerchiati escono fuori nella ripresa e alla fine trovano il colpo vincente con Colley.  Dessers fallisce il rigore e sbaglia anche altre occasioni (4), Gabbiadini si divora un goal “alla Calloni” (errore da 4).

Bella gara tra Sassuolo e Verona (7 a tutte e due le compagini), coi veneti che non avrebbero meritato la sconfitta e che non hanno avuto la fortuna dalla loro. 9 a Laurentie e 8 a Frattesi per i goal.

Inoltre

Zero a Karsdorp per il suo comportamento a fine partita. Roba da tamarro in discoteca (ma neppure, giacché in discoteca uno così i buttafuori lo spediscono fuori a calci in culo dopo trenta secondi), lo sport è altra roba.

La Serie A 22/23 da due a dieci-Decima giornata

I nostri voti alla giornata numero 10 di campionato.

Iniziamo con l’Empoli (7) che vince meritatamente contro un Monza (6) che gli è stato inferiore e solo nel finale si è reso pericoloso. 9 alla parata di Vicario su D’Alessandro (l’abbiamo già scritto, lo riscriviamo: Mancini dovrebbe prendere in considerazione l’estremo difensore dell’Empoli).

La Juventus (7) vince meritatamente un derby con poche emozioni, intenso agonisticamente e con un Torino (6) che fa quello che può considerando le assenze. Nella ripresa, dopo un primo tempo non entusiasmante (un’occasione clamorosa con Vlahovic, in cui Milinkovic si supera, ma il centravanti avrebbe dovuto buttare giù la porta, iniziata però da un clamoroso errore granata in fase di disimpegno, senza il quale non ci sarebbe stato nulla) i bianconeri guadagnano campo e alla fine segnano con un guizzo di Vlahovic (6, media tra il goal divorato nel primo tempo, da 4 e quello realizzato, da 8). Menzione per Milinkovic-Savic (8) e Danilo (8), i due migliori in campo.

Bel match tra Atalanta (9) e Sassuolo (8), con due squadre che non rinunciano a giocare a calcio e regalano parecchie emozioni. 10 al goal di Kyriakopulos e 9 al goal di Lookman. 2 al fatto che per colpa di Doveri quest’ultimo abbia dovuto cambiare esultanza.

L’Inter (7) vince senza troppi patemi contro una Salernitana (6) che comunque un po’ di filo da torcere ai nerazzurri l’ha dato. Bello il goal di Barella (8), per il resto l’Inter appare in ripresa.

Bella gara tra Lazio (7) e Udinese (8), coi friulani che continuano a stupire. I biancazzurri sono pericolosi nel primo tempo, nel secondo l’assenza di Immobile si fa sentire e l’Udinese si dimostra superiore.

Bella gara tra Spezia e Cremonese (7 a tutte e due), con due squadre organizzate, che forse concedono un po’ troppo, ma creano. Bella l’azione del goal del 2-2 di Pickel (8), altrettanto bella è la parata “salvarisultato” di Carnesecchi (9) su Maldini.

Il Napoli fatica contro il Bologna per vincere, ma non per imporre gioco (8 ai partenopei), dimostrandosi ancora la squadra più in forma del campionato. Il Bologna (6) cerca di contrastare (riuscendoci tutto sommato abbastanza) gli azzurri, anche grazie alla papera di Meret (4) che rimette in partita i felsinei. 8 a Kvaratskheila, incontenibile.

Soffre il Milan (7) contro un buon Verona (7 pure ai veneti) che non meritava di perdere e che se giocherà spesso così farà diventare l’attuale posizione in classifica un b rutto ricordo. I rossoneri faticano, ma creano anche diverse palle goal (due clamorose con Giroud e Rebic, la prima specialmente se finalizzata avrebbe dato un senso diverso all’incontro. Quello del francese davanti alla porta è errore da 4 e basta).

Una Roma non spettacolare, ma concreta, supera una Sampdoria (5) poco incisiva, che dimostra quanto Stankovic debba ancora lavorare tanto. I giallorossi (7) vincono meritatamente e rimangono nelle prime quattro. Si è rivisto Zaniolo (7), autore di qualche pregevole spunto.

Concludiamo con Lecce-Fiorentina, con i toscani (7) che dopo il goal subito, prendono le redini del match e raggiungono un meritato pareggio, cercando anche una vittoria che non sarebbe stata immeritata. I pugliesi (6) dopo il vantaggio subiscono la pressione viola, ma dopotutto non rinunciano a giocare. 9 allo spunto di Gonzales (9) sul goal di Ceesay, 8 al goal di Kouame.

Inoltre, assegniamo il Premio Speciale “Brindiamo alla sfiga” a Cabral della Fiorentina, che si vede annullare due goal dal VAR (giustamente, per carità, ma vedersi annullare due goal in una partita è un po’ sfiga…).

La Champions League (delle italiane) da uno a dieci-Quarta giornata dei gironi

I voti alle partite delle italiane in Champions di questa settimana.

Cominciamo subito con un bell’ 1 alla Juventus. Una prova indecente da parte dei bianconeri, sopraffatti da una squadra (il Maccabi) che da vent’anni in Champions non vinceva. Gli israeliani hanno vinto meritatamente (e si guadagnano un 8) contro una squadra imbarazzante in tutto e per tutto. Agnelli ha confermato Allegri, affermando che non può essere tutta colpa sua (ed è pur vero). Perché allora tre anni fa e due anni fa, quando è stata ora di dare colpe, se le sono beccate tutte Sarri e Pirlo (che comunque qualche trofeo a casa lo hanno portato)? Per la serie W la coerenza….

L’espulsione di Tomori (4 non tanto per il fallo, a quel punto obbligato, ma per essersi lasciato sorprendere da Mount) condiziona la partita di un Milan che merita comunque 7 per non aver mollato, anzi. 8 al Chelsea che si è comunque dimostrato superiore. Giroud spreca un goal (ci riferiamo al colpo di testa nel primo tempo) che avrebbe comunque potuto cambiare il match (errore da 4 per uno come lui).

Il Napoli regala un’altra super-prestazione e si garantisce il passaggio del turno con due giornate d’anticipo (siamo sinceri: chi l’avrebbe pronosticato?). Gli azzurri (10) continuano a dimostrarsi in forma, sciorinando grande calcio (10 quindi anche a Spalletti). L’Ajax (5) regge dignitosamente il confronto, ma il Napoli gli si dimostra superiore.

Un’ottima Inter (9) va al Camp Nou e pareggia contro il Barcellona. Il pareggio sta stretto ai nerazzurri (9), che creano più occasioni degli avversari (6) e si mangiano letteralmente dei contropiedi che avrebbero dato un senso diverso al match. 2 ad Asllani non solo per il goal sbagliato ma pure per l’egoismo (passarla in mezzo all’uomo solo no?). Un’ultima considerazione: se merita 9 l’Inter lo merita anche Inzaghi, visto che recentemente era stato messo sulla graticola perché l’Inter non convinceva, allora è giusto adesso dire bravo anche a lui.

La Serie A 22/23 da due a dieci-Nona giornata

I nostri voti alla nona giornata di Serie A.

L’Inter (7) vince meritatamente contro il Sassuolo (6), dimostrandosi squadra. Ci sono ancora delle lacune (Frattesi sul goal del pareggio era solo in mezzo all’area), ma un miglioramento nei nerazzurri si è visto. Bene Dzeko (8): “Man of the Match”.

Il Milan (7) vince meritatamente contro un Juve (5) quasi mai pericolosa. I rossoneri non hanno fatto nulla di trascendentale, hanno semplicemente dimostrato più grinta e più voglia di una Juve che, dopo venti minuti discreti, si è lasciata sopraffare dagli avversari. Menzione per Ibrahim Diaz (bella la sua accelerazione sul secondo goal, favorita da un Bonucci versione “Gatto di marmo”(4).

Un punto a testa fra Bologna e Sampdoria (6 a tutte e due), con i felsinei che mostrano una prevalenza territoriale, ma mostrano pure di non avere ancora risolto i problemi (come lo ha mostrato la Sampdoria, il cui pareggio sa molto di brodino).

Il Torino (7) domina, ma riesce ad acciuffare il pareggio grazie ad un goal fortunoso al ’90. Prima un po’ per sfortuna, un po’ per imprecisione, i granata non sono riusciti ad andare in goal. Ci è riuscito invece l’Empoli (6) grazie ad una magia di Destro (goal da 10).

Il Monza vince di nuovo. I brianzoli (8) portano a casa tre meritati punti, contro uno Spezia (5) quasi mai entrato in partita. Il Monza sembra essersi ripreso (forse qui ha influito il cambio di allenatore) dopo un inizio di campionato non certo entusiasmante. 9 all’azione che porta al goal di Carlos Augusto.

Vince la Salernitana (6) contro un Verona (6) sfortunato, che non meritava di perdere per quanto creato. Dopo il vantaggio campano, i veneti hanno dominato infatti, ma la Salernitana al ’90, con una bell’azione e con una perla di Dia (10) ha portato a casa il risultato.

C’era molta attesa per l’”insolito” scontro al vertice fra Udinese e Atalanta. E’ stato un ottimo match, con due squadre che hanno dimostrato di non essere per combinazione al posto in cui sono in classifica. I friulani hanno giocato meglio (8), dimostrando caparbietà nel non arrendersi dopo lo 0-2, ma anche i bergamaschi (meno spettacolari e più cinici) hanno fatto vedere tratti di bel calcio (e meritano 7). Diamo 2 a Doveri perché pure le pietre sanno che Lookman esulta in quella maniera (e ci piacerebbe sapere cos’avrebbe di irriverente), perché dunque ammonirlo? Si spera che in settimana quell’ammonizione venga tolta e il calciatore atalantino sia “graziato” dal Giudice Sportivo.

Dopo l’abbuffata di goal in Champions il Napoli si ripete a Cremona. I partenopei (9) sfoderano un’altra ottima prestazione di squadra. Una curiosità: i tre goal realizzati nel secondo tempo portano la firma di tre calciatori subentrati, segno che la squadra gira e che è bravo anche Spalletti a farla girare. La Cremonese (5) fa quello che può per non farsi travolgere dal Napoli, ma non ci riesce. Bravo comunque a Dessers per il guizzo da centravanti d’area (da 8) col quale segna il goal del pareggio.

Una Roma non bella ma efficace (6), favorita dall’ingenuità di Hjulamd (3), subisce il pareggio, ma dopo aver trovato di nuovo il vantaggio col rigore di Dybala (auguri di pronta guarigione) controlla il match contro un Lecce che nonostante l’inferiorità cerca di giocarsi il match (6 ai salentini).

La Lazio sbanca Firenze con quattro goal e una prestazione da 9. Tuttavia va detto che il risultato è severo, giacché la Fiorentina (6) ha comunque creato occasioni e ha pure proposto gioco. I biancocelesti hanno comunque dimostrato che in classifica meritano di stare dove stanno. Sugli scudi quello che è da considerarsi il leader del collettivo biancoceleste: Milinkovic-Savic (8).

La Champions League (delle italiane) da tre a dieci-Terza giornata dei gironi

I voti alle partite delle italiane nel terzo turno di Champions.

L’Inter (e Inzaghi specialmente) era chiamata a dare un segno di risveglio dopo le ultime, non certo confortanti, prestazioni. L’ha dato! Una squadra viva, tenace, che ha bloccato Lewandoswki in maniera egregia e che a tratti a subito un gioco (quello del Barcellona) che alla fine ha prodotto tanto fumo ma arrosto poco (Onana non è che abbia dovuto fare chissà che cosa…). Bene dunque i nerazzurri (compreso Inzaghi, visto che quando è ora per qualcuno le colpe sono tutte sue, almeno riconosciamogli dei meriti quando l’Inter disputa match come quello di ieri sera). Noi diamo 8 all’Inter e 7 al Barcellona per il discorso precedente, ovvero ha proposto gioco, ma alla fine non l’ha tradotto in occasioni da rete. 9 ai difensori nerazzurri per aver neutralizzato Lewandowski (5), 8 ad un Di Marco encomiabile, 8 a Calhanoglu per il goal. Sulla partita resta il dubbio del possibile fallo di mano di Dumfries (3: rigore o no, il modo in cui cerca di colpire il pallone è roba che neppure all’oratorio…). Sono passate ore eppure vi sono ancora dubbi, lecito che l’arbitro, che non può aspettare un’ora a decidere, li abbia avuti anche lui.

Nella terra di coloro che sono diventati un modello da seguire per intere generazioni per come giocavano a calcio e per lo spettacolo che davano, il Napoli dà spettacolo (10 naturalmente a tutti gli azzurri, Spalletti compreso), fornendo una prestazione eccezionale. I partenopei sembrano davvero in uno stato di grazia ed è difficile per noi scegliere fra loro il migliore. Chapeau! L’Ajax (5) inizia bene, ma poi viene sopraffatto dalla potenza dell’avversario.

Il Milan (5) esce sconfitto (meritatamente) da Stamford Bridge, contro un Chelsea (8) che ha dominato il match senza se e senza ma. I “Blues” hanno sempre avuto il controllo del match, i rossoneri  in novanta e più minuti hanno creato praticamente un solo pericolo (e qui Krunic merita un 3 perché non puoi divorarti un goal del genere).

Terminiamo con una Juve che vince ma dimostra ancora carenze. I bianconeri (6) controllano il match contro un avversario non certo irresistibile, il Maccabi Haifa (5) infatti crea grattacapi alla Juve solo nel finale, ma perché sono i bianconeri stessi a crearseli. Il goal preso sul 2-0 (sul quale naturalmente danno tutti la colpa Szczesny, quando lui era dove doveva essere, forse poteva dimostrare più tempestività, ma non è colpa sua se Kean perde un pallone “Ad Minchiam” e sul contropiede la difesa si lascia sorprendere, ma è quasi inutile discuterne ormai…). Sugli scudi Rabiot (8), migliore in campo (e non solo per le reti) e Di Maria (8), assist-man in tutti e tre i goal e non solo. Vlahovic (6)  il goal lo fa, ma se ne divora uno all’inizio che Calloni levati!

La Serie A 22/23 da tre a dieci-Ottava giornata

I nostri voti all’ottava giornata di Serie A.

Iniziamo col Napoli (9) che travolge il Torino, sfoderando un’altra convincente prestazione. I granata hanno comunque cercato di reagire (e per questo meritano 6) dopo un avvio da incubo per loro. 8 ad Anguissa e 8 al colpo da biliardo di Kvasratskheila.

C’era attesa per Inter-Roma. L’hanno spuntata i giallorossi, non belli ma cinici (6), contro un’Inter che mostra ancora problemi (Smalling chi lo marcava sul goal?) ma è pur vero che di occasioni ne ha create e dopotutto non meritava di perdere (6 dunque anche ai nerazzurri). Dybala fa un gran gesto tecnico sul goal (da 9), Handanovic no (4).

Empoli e Milan danno vita ad un emozionante match. Non capita spesso di vedere partite che al ’90 sono sul risultato di 1-0 e finiscono 3-1. I rossoneri la spuntano, dimostrandosi (al di là degli episodi) ancora squadra (per noi la loro è stata una prova da 8). I toscani peccano di ingenuità nel finale, dimenticandosi Balo-Toure, ma non si può dire che abbiano rinunciato a giocare (6 all’Empoli). Sugli scudi Leao (9) e Vicario (9, Mancini potrebbe pensare a portarlo nel gruppo vista la serie di prestazioni convincenti), 9 pure alla punizione di Bajrami.

Dilaga la Lazio (9), contro uno Spezia che, a parte un’occasione iniziale, viene ridotto a sparring-partner (5 ai liguri). I biancocelesti convincono, sugli scudi Milinkovic-Savic (8), ma è tutta la squadra a girare bene.

Il Monza vince per la prima volta in trasferta in Serie A. I brianzoli vincono e convincono (8), contro una Sampdoria parsa allo sbando (4). Giampaolo è stato esonerato dopo la partita, vedremo se chi arriverà riuscirà a raddrizzare un a situazione che al momento non pare certo rosea. Menzione per Caprari e il suo supergoal (da 10).

Pareggio salomonico tra Lecce e Cremonese (6 a tutte e due), coi lombardi che forse hanno qualcosa in più da recriminare, specie per l’occasione di Okereke (bravo Falcone ad “ipnotizzarlo”, meritandosi 9 per la parata, ma lui merita 5 per essersi lasciato “ipnotizzare”).

Sassuolo-show (9) contro una Salernitana che, dopo un inizio discreto, si è ridotta a sparring-partner (4 ai campani). Gli emiliani vincono e convincono, dimostrandosi squadra . Menzione per Laurentié e il suo bel colpo da biliardo (8). Menzione anche per l’arbitro: Maria Sole Ferrieri Caputi, la prima donna ad arbitrare un match di Serie A.  C’era molta curiosità nel vederla all’opera, va detto che non è stata una partita con particolari episodi, ma senza dubbio lei se l’è cavata bene, meritando un 8.

L’Atalanta (7) resta in testa alla classifica dimostrandosi forse un po’ meno bella di quanto ci aveva abituati ma cinica, contro una buona Fiorentina (7), che crea gioco ma non lo riesce a concretizzare. 9 a Muriel per la magia che compie nel fornire l’assist a Lookman, Maehle si mangia un contropiede clamoroso (che avrebbe potuto chiudere la partita), roba da Raducioiu dei tempi d’oro (e che merita 3), mentre Saponara nel finale avrebbe potuto fare meglio invece di colpire tutto tranne il pallone (4).

Torna a vincere la Juventus (7) e lo fa non in maniera spettacolare, ma concreta, un po’ come ci aveva abituato un tempo Allegri. Contro ha trovato un Bologna (5) che dimostra di avere ancora problemi che il cambio di allenatore non ha ancora provveduto a risolvere. Sugli scudi Milik, non solo per il goal (da 8), ma per il prezioso lavoro oscuro.

Sesta vittoria di fila per l’Udinese, che continua a stupire e a giocare un ottimo calcio (9 ai friulani). Gli uomini di Sottil creano diverse occasioni e alla fine agguantano in extremis una vittoria meritata. Il Verona (5) inizia bene (bello il goal di Doig, da 9), ma crea poco e alla fine soccombe davanti alla caparbietà dell’Udinese.