La Serie A da zero a dieci-Quinta giornata

Ecco i voti alla quinta giornata di campionato (e a ciò che gli ha ruotato intorno), come al solito ce n’è un po’ per tutti.

10

GIORGIA ROSSI Wonderful.

9

LORENZO INSIGNE Che goal.

RAFAEL LEAO Niente male come assist-man!

8

“GALLO” BELOTTI E’ lui l’anima del Toro, i goal li fa, peccato che la squadra non li difenda.

FRANCESCO “SERGIO” CAPUTO Segna sempre.

CLAUDIO RANIERI Nove punti, tutti meritati e la sensazione che la sua squadra, dopo le difficoltà dello scorso anno, può fare assolutamente bene. Specie con un timoniere come lui alla guida.

FABIO QUAGLIARELLA Passa il tempo, ma lui se c’è da fare un goal non si tira mai indietro. Sbaglia il rigore, ma chi non ne ha mai sbagliati? Esempio.

GAETANO CASTROVILLI E’ lui l’anima della Fiorentina.

ROMELU LUKAKU Sblocca la partita e si dimostra irrinunciabile per Conte.

HELLAS VERONA Per settanta minuti tiene testa alla Juve in maniera egregia. Cala nel finale, ma il punto che porta a casa è senza dubbio meritato e dimostra che l’anno scorso il suo campionato non è stato un bluff.

ZLATAN IBRAHIMOVIC Sempre lui.

7

SPEZIA CALCIO Gioca bene, meriterebbe di vincere, colpisce tre pali (per la serie “Brindiamo alla sfiga”). Un’ingenuità nel finale gli nega la vittoria, ma giocando così la salvezza non è affatto un miraggio.

DANILO D’AMBROSIO Nessuno parla di questo giocatore, difensore con un vizio tutt’altro che brutto: quello del goal. Lo facciamo noi, per quello che vale.

EDIN DZEKO Da possibile partente ad anima della squadra.

6

BENEVENTO CALCIO Per più di un’ora regge il confronto col Napoli, poi cala alla distanza ma anche qui vale il discorso fatto per lo Spezia: giocando così la salvezza non è un miraggio.

5

ATALANTA BERGAMASCA Sette goal in due partite presi. Relax pre-Champions? Sta di fatto che passare da quattro/cinque goal fatti per partita a quattro/cinque goal subiti per partita non è un bel segnale.

FC JUVENTUS Non ci ha convinto. Gioco zero, poche azioni scaturite da giocate dei singoli. Nel finale poteva vincere, ma più per un calo fisico-atletico del Verona, che fino a quando ha pressato, ha messo in difficoltà i bianconeri. Due punti con Crotone e Verona sono poca roba per chi come motto ha “Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta”.

4

ARTHUR MELO Siamo solo all’inizio e dunque è innegabile che abbia bisogno di tempo, ma 80 milioni di euro per uno che più che fare passaggini di un metro e per giunta indietro, al momento ci sembrano troppi.

3

XAVIER JACOBELLI D’accordo che sei il direttore di Tuttosport, ma dire che la Juve ieri ti è piaciuta, quando per 60/70 minuti il Verona gli è stato superiore, di gioco non se n’è visto e le uniche azioni costruite dai bianconeri sono nate da giocate dei singoli, devi avere veramente le fette di prosciutto sugli occhi.

2

ANDREA AGNELLI, FABIO PARATICI E PAVEL NEDVED Non per giudicare il loro operato, sia chiaro, per loro parlano i risultati di nove anni. E’ il loro comportamento che ci ha infastidito. Ieri, dopo il goal di Favilli, sono stati inquadrati dalla tv. Quando in panchina c’era Sarri e la Juve prendeva goal le facce erano decisamente altre. Quello che hanno fatto all’allenatore toscano, ovvero ingaggiarlo e poi far finta che a Torino ci fosse venuto da solo, addossandogli tutte le colpe (quando ne aveva ben poche), è stato ipocrita. Lo era altrettanto incazzarsi quando i goal li prendeva lui e far finta che tutto va bene quando li prende un altro allenatore, oltre che segno di incoerenza.

CIPRIAN TATARUSANU Sui tre goal della Roma, due ha pesanti responsabilità lui, con errori gravi. Ribadiamo: possibile che in Italia (anche nelle serie minori) non ci siano portieri bravi come lui?

1

PIERO GIACOMELLI E I SUOI COLLABORATORI Fischiano due rigori al limite del paranormale, rovinando una bellissima partita. Col VAR, lo abbiamo già scritto in passato, certi errori sono inconcepibili.

0

VINCENZO SPADAFORA La decisione di far giocare fino alla Serie D e bloccare i campionati inferiori (da lui indubbiamente avallata) tradotta è: “Pensiamo a chi ha i soldi, gli altri vadano a prenderselo nel culo”. Complimenti.

MARIO BALOTELLI. A 30 anni, potrebbe tranquillamente calcare ancora i campi di Serie A , dal momento che lo fa Quagliarella (senza avere le sue potenzialità) a 37. Invece, grazie alla sua furbizia, calca le scene del GF VIP.  Bravo balengo!

La Serie A da uno a dieci-Quarta giornata

Ecco i nostri voti relativi alla quarta giornata di campionato.

10

ZLATAN IBRAHIMOVIC Semplicemente immenso.

NAPOLI CALCIO Quarantacinque minuti di calcio-spettacolo, gli altri quarantacinque passati a mangiarsi le mani per non essere saliti sull’aereo per Torino due settimane fa, visto la Juve di Roma e di ieri.

9

STEFANO PIOLI Zitto zitto è primo in classifica. Senza urlare, lavorando sodo.

US SAMPDORIA Grande prestazione.

8

FC CROTONE Bella prova, giocando così la salvezza può essere conquistata.

SASSUOLO CALCIO Grande rimonta, che dimostra quanto questa squadra e il suo allenatore siano diventati tosti.

CAGLIARI CALCIO Tre punti d’oro.

7

“GALLO BELOTTI” Unica certezza in una squadra che, al momento, di certezze ne dà ben poche.

6

UDINESE Tre punti importanti, che sanno però di brodino più che di piatto prelibato.

SPEZIA Ha il merito di crederci.

5

ANTONIO CONTE Urla pure. Intanto Pioli ti ha dato una lezione.

FC JUVENTUS Non vince per questione di millimetri (riferimento al goal annullato a Morata), ma non sarebbe stata una vittoria meritata. Lenta, confusa, col Crotone che, nel primo tempo, poteva fare tre goal. Le assenza non devono essere un alibi.

ATALANTA BERGAMASCA Bloccata, come quel corridore che non ha sentitolo sparo che annunciava la partenza. Dopo mesi di grande calcio, una prestazione così però  ci può pure stare, non drammatizziamo.

ACF FIORENTINA Butta due punti nel cesso. Solo colpa di Iachini?

4

ACHRAF HAKIMI Ha sulla coscienza un goal più facile da fare che da sbagliare e che avrebbe ribaltato i giudizi sul derby.

FC BOLOGNA Il Sassuolo ha il merito di crederci, loro il demerito di averglielo permesso e fatto realizzare.

3

SS LAZIO Non pervenuta.

FC TORINO Sveglia!

2

PAOLA FERRARI Se per condurre 90 Minuto bisogna truccarsi gli occhi in quel modo, tanto vale farlo condurre al cantante dei Kiss.

1

FEDERICO BALZARETTI Con Diletta Leotta vicino, è importante come la forchetta per il brodo.

0

Per fortuna non ne abbiamo ravvisati.

La Serie A da zero a dieci-Terza giornata

Ecco i nostri voti alla terza giornata di campionato, con pensierino finale su Juventus-Napoli.

10

ATALANTA BERGAMASCA Altra dimostrazione di grande calcio.

VALERIO VERRE Goal da antologia. Se lo avesse fatto Dybala, Tuttosport ci campava un anno.

9

SASSUOLO CALCIO Goal machine.

PEDRO Gran goal.

8

GIORGIA ROSSI Anche se ieri si è messa troppo trucco, resta sempre una garanzia.

SERGEJ MILINKOVIC-SAVIC Il migliore dei suoi, autentico uomo-squadra.

AC MILAN Bene. Alla prossima c’è il derby e vedremo veramente di che pasta è fatto.

7

BENEVENTO CALCIO Bravi! Avanti così. Anche se comunque il Bologna ha sbagliato l’inverosimile.

SINISA MIHAJLOVIC Non è certo colpa sua se i suoi giocatori si mangiano goal a go-go.

FC INTER Per sessanta minuti gioca una buona partita, dimostrando compattezza. Poi prende goal e fatica, anche se nel finale poteva vincere (ma siamo sinceri, se non veniva deviato, il tiro di Brozovic invece che sul palo non andava da nessuna parte).

6

PARMA CALCIO Vittoria importante, che muove la classifica.

5

PAOLA FERRARI Ci piacerebbe sapere cos’è tutta sta fretta che ha quando parla e quando conduce. Simona Rolandi ne vale due, non c’è gara.

SAMIR HANDANOVIC Pesante la sua responsabilità sul pareggio laziale.

4

SANDRO PICCININI L’abbiamo capito! Ti rode che la Juve sia scesa in campo e si sia attenuta al regolamento. Ah, che belli i tempi di Marsiglia, quando Galliani entrava in campo e bloccava una partita perché non funzionava una lampadina. Allora però non facevi sproloqui come ieri su Sky, te ne stavi zitto, chissà come mai…?

3

GIAN PIERO GASPERINI “Lammers mi ricorda Van Basten”. Ma vattelapiànterculo!

2

F.C. CROTONE Vogliamo svegliarci?

1

ARTURO VIDAL e PATRIC Autori entrambe di due sceneggiate inqualificabili. Dopo 20 secondi correvano beatamente per il campo. Quand’è che ci si sveglia e invece di punire solo le ingenuità (tali sono quelle di Immobile e Sensi), si puniscono anche questi comportamenti?

AURELIO DE LAURENTIIS Quando vai ad una riunione con gli altri Presidenti col Coronavirus addosso e senza mascherina, un mese dopo i tuoi proclami sulla salute fanno cagare gli stitici in quanto a sincerità.

VINCENZO SPADAFORA Ieri ha usato parole che hanno messo in discussione un protocollo che pure lui ha firmato. Allora o non sa cosa firma o è una banderuola, in entrambe i casi per lui il posto da Ministro è troppa roba.

0

ENRICO VARRIALE Il calcio, oggi più che mai, ha bisogno di pompieri, non di gente che getta benzina su falò pericolosi. La sua frase contro la Juve e i suoi tifosi  è inopportuna, maleducata. Non si è mai visto, nella storia della RAI, un vice-direttore di una testata giornalistica trasformarsi in un capo-ultrà. Paolo Valenti tifava per la Fiorentina. L’abbiamo scoperto quando è morto, prima non ce ne siamo mai accorti. Bruno Pizzul tifa Toro. Lo abbiamo saputo solamente quando è andato in pensione e lui  lo ha dichiarato pubblicamente. Prima, durante le sue telecronache, nessuno se n’è mai accorto. Varriale fa l’ultrà ed è scandaloso che alla RAI (servizio pubblico) glielo lascino fare beatamente.

 

Su Juventus-Napoli ognuno ha detto la sua. Hanno tutti ragione e tutti torto, nel senso che le parole valgono fino ad un certo punto. Se esiste un regolamento che dice che la partita si rinvia solo se vi sono dai 13 giocatori in su contagiati e il Napoli ne ha solo due, gli azzurri  dovevano presentarsi. I proclami alla salute di De Laurentiis  lasciano il tempo che trovano per i motivi scritti in precedenza.