Treni

Leggo in giro.
Passeggio per blog, come in gita turistica.
Alcuni hanno belle foto
corredate da versi, racconti, ricordi.
Mi rilassa.
Talvolta mi fermo di più. Dipende dai momenti.
Penso che c’è tanta vita in giro.
Quella che viene raccontata qui è reale, il più delle volte.
Sì, non come sui social.
E poi faccio confronti, ripenso a tante cose che non faccio più.
Eppure spesso mi piace quello che vedo.
Vivo un presente con uno sfondo piatto, sempre quello,
sempre uguale.
Mi piacerebbe trovarmi in uno dei luoghi descritti,
sulle pagine di qualcuno.
Come ci sono arrivata a tagliarmi fuori da tutto?
A rinunciare, a vedere tutto come inarrivabile.
O peggio, a non desiderare affatto di arrivarci.
Anche le immagini altrui, di un presente diverso
finiscono tra i ricordi di qualcosa che non è più.
I treni passano, e non ho più voglia di salirci sopra.

 

 

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Altrove

 

“Dobbiamo parlare.”
Altri tempi, altra vita.
Quando una semplice conversazione faceva paura.
Ora sono i silenzi ad atterrire.
Infiniti e duri da rompere.
Pensieri accarezzano un altrove.
L’immaginazione ti osserva, intento nelle tue faccende.
Ti vede respirare un’aria lontana, diversa.
Ti guarda guardare.
Cosa vedi? Cose ignote, che non afferro.
Così determinato, tenace, diretto.
E’ giusto farsi da parte?
Me lo chiedo. E mi chiedo anche, cosa accadrebbe se…?
Tempo e distanza, i nostri nemici.
Quando ti volterai indietro non devi avere rimpianti.
O almeno, io ci proverò.