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Un blog creato da gaza64 il 10/04/2010

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Messaggi di Luglio 2014

Prima

Post n°268 pubblicato il 31 Luglio 2014 da gaza64
 
Tag: dopo, prima

.

.

Prima che la luce si spenga

accade che il contorno delle cose che

hai a lungo osservato

si mescoli allo sfondo che prima non avevi notato.

.

 

Si mischiano, opacizzandosi, i dettagli

conosciuti dal tempo che hai vissuto,

e in un certo senso svaniscono.

.

 

Offuscato diventa il senso della vista

che lentamente anticipa il distacco.

Come quando i ricordi, numerosi quanto gli

anni trascorsi,

si perdono

ed ogni cosa di adesso si scambia col prima

che non conoscerà mai il dopo.

.

 

La penombra di questi momenti assomiglia

alla resa che concedi al sonno:

riposano stanche le membra ed i sogni

non sono che l’anticipazione di

ciò che, destandoti,

ti sembrerà d’aver vissuto.

.

 

Piccoli segni inventati dal tempo che resta,

piccoli come gli occhi che socchiudi

cercando di mettere a fuoco.

E sorrisi di voglie bambine,

e più lenti i passi a scansarli.

.

 

Quasi che la vita,

prendendo la mano incerta a seguirla,

fosse già finita.

E la mente ignara, precipitata lentamente

nel buio,

ancora un attimo brama di luce,

e di vita.

.

 

 

 
 
 

Simbiosi

Post n°267 pubblicato il 26 Luglio 2014 da gaza64
 

.

Assuefatto alla voce è il silenzio.

.

 
 
 

Questione di stile

Post n°266 pubblicato il 24 Luglio 2014 da gaza64
 

.

Serve stile anche a mentire.

. 

Mettere la cravatta blu alle parole prima

di pronunciarle con l'eleganza che 

la circostanza conviene.

. 

Col bianco della camicia a 

renderle pure

e i bottoni neri della giacca a tenerle

ferme prima che 

facciano male.

. 

 
 
 

Autoritratto

Post n°265 pubblicato il 22 Luglio 2014 da gaza64
 

.

La descrizione dettagliata di me

non può prescindere dal neo sull'emisfero

sinistro del cervello.

Un punto seguito da una virgola

e poi da un discorso mai fatto e

restato dentro a sedimentarmi nella testa.

Le pupille,

poi,

avrebbero una storia lunga da raccontare.

Però sono talmente timide che spesso si

chiudono a spillo per osservare

la luce

e non farsi guardare.

.

 

 

 

 

 
 
 

Di tutto quanto il tempo.

Post n°264 pubblicato il 14 Luglio 2014 da gaza64
 
Tag: fango, occhi

 

.

Di tutto quanto il tempo

un momento.

.

 

L’attimo che muta le circostanze,

che le vive o le uccide,

le moltiplica o le riduce,

le spaventa o le quieta,

le prende o le restituisce.

.

 

Si limita a poco spazio,

come una ciglia rimasta in sospeso

tra le pieghe di un globo capovolto

che indugia tra l’invisibile protetto da un involucro

di carne,

e il visibile del resto,

scoperto.

.

 

Come il fango,

quando le mani lo accarezzano e col calore

lo solidificano,

e diventa altro.

.

 

Di tutto quanto il tempo,

un momento.

A impastare destini come fossero pane.

Vederli crescere,

e poi sparire.

.

 

Sapendo che si trovano altrove a

scrutare l’invisibile:

senza la carne a proteggerli,

né ciglia,

né fango.

.

 

Senza nemmeno un momento da ricordare.

.

 

 

 

 
 
 

Cellula sola.

Post n°263 pubblicato il 05 Luglio 2014 da gaza64
 

 

.

Sottilmente si adegua la forma che
adesso è un filo d'erba,
poi un'aiuola,
un prato,
un bosco,
una radura di fili d'erba e intorno
bosco,
e prato,
e aiuola
e un filo d'erba sola.
.


Sottilmente si adegua la forma che
adesso è una cellula,
poi un tessuto,
un corpo,
un'identità,
un'esistenza intera e intorno
un'identità,
un corpo,
un tessuto,
e una cellula sola.
.


Sottilmente ogni cosa si adegua
alle circostanze nelle quali si trova a vivere.
.


E la solitudine è un lungo percorso a
raggiungere e a tornare,
concludere e ricominciare,
essere e diventare,
vivere e morire.
.

Sottilmente adeguarsi per esserci
e poi,
sottilmente, 
sparire.

.

 

 
 
 

Liquidamente

Post n°262 pubblicato il 01 Luglio 2014 da gaza64
 

.

Parlerai come quando piove,

con le labbra umide di parole.

. 

Dirai cose liquide che non avranno

bisogno di sciogliersi e lo farai

sentendo uscire da te la sostanza della quale

saranno composte.

Bagneranno la sua pelle come quando

la tua lingua la percorre,

ed avranno lo stesso sapore intenso

del suo sesso.

. 

Parlerai come quando piove

e non avrai altro riparo che dirlo.

. 

Lo farai diversamente da come l’hai sempre fatto,

e lo farai per quello.

. 

Saranno parole nuove,

bagnate,

e liquide,

e non sapranno mentire.

. 

Dense dei significati che non gli avevi

mai attribuito.

Scivoleranno piano a riempire ogni vuoto

che la comprensione solida di chi le ascolterà,

non avrebbe mai potuto colmare.

. 

Solo bagnare.

.

.

 

 
 
 
 

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