Parola di Cialtrone

Mi sono trasferito su overblog.

 

IO, ME MEDESIMO

Ciao a tutti,

sono un ragazzo di 34 anni, vivo nella ridente Brianza (cos'avrà da ridere, proprio non lo so), mi occupo di comunicazione e organizzazione eventi e, nel poco tempo libero che mi rimane, scrivo e cazzeggio allegramente.

Questo blog non ha velleità artistiche, non contiene alti messaggi morali e non aspira a diventare centro di animate discussioni culturali. Voglio solo condividere con voi piccoli aneddoti, parole inutili e pensieri centrifugati, se poi riesco a strapparvi un sorriso, tanto meglio!

 

 

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Messaggi di Gennaio 2012

Ecco i calzini

Post n°63 pubblicato il 30 Gennaio 2012 da CialtroneStraparla
Foto di CialtroneStraparla

Va bene, ecco la foto dei calzini grigi con paillettes (post precedente).

Non so di preciso con cosa abbinarli, magari con un completo gessato ma non ho una cravatta giusta. Dovrò andare dallo Zoccolaio, famosissimo negozio di Milano per puttanoni e travestiti specializzato in completi classici in latex. Magari ci trovo pure un paio di stivaloni ascellari con zeppa per il prossimo colloquio. Vi lascio il link qui, così potrete stupire la vostra dolce metà. San Valentino si avvicina! C'è il rischio che possiate essere arrestati per adescamento e prostituzione, ma sono inconvenienti del mestiere.


 
 
 

Cani, chiesa e Goldrake

Post n°62 pubblicato il 28 Gennaio 2012 da CialtroneStraparla
Foto di CialtroneStraparla

Ieri sera ho partecipato a un Galà di Beneficenza. Una serata elegante in un locale alla moda, per raccogliere fondi a favore di un canile. Ho mangiato al buffet come un maiale al trogolo, ho bevuto come SpongeBob, ho ballato e mi sono divertito. Dai cani neanche l'ombra. Loro non sono stati invitati, o forse non avevano un vestito sufficientemente elegante per poter passare la selezione all'ingresso. Speriamo che ora ci siano abbastanza fondi per comprare loro dei piccoli papillon da smoking.

In realtà è stato un bell'evento, sono stati raccolti soldi per una buona causa, il tutto con il sorriso sulle labbra. Certo non concorrerò con Madre Teresa di Calcutta all'oscar per la migliore abnegazione, ma va bene così.

Solo negli ultimi anni ho preso in considerazione il genere umano come entità bisognosa d'aiuto, prima ho sempre e solo fatto beneficenza a favore degli animali: WWF, Greenpeace, ENPA.. è che l'essere umano mi ispira poca fiducia. A me 'sta cosa che ci troviamo all'apice della scala evolutiva proprio non mi va giù. Lo trovo un filo presuntuoso, facciamo una classifica e ci mettiamo per primi. Siamo la società animale più avanzata secondo voi? Concordo con quella teoria che identifica l'uomo come un virus del pianeta terra, un virus così potente da indebolire il sistema immunitario ecologico del pianeta. Dovremmo essere i più evoluti ma ci comportiamo come microbi. Loro sono composti da una manciata di proteine e pezzetti incompleti di materiale genetico, mentre noi abbiamo un'intera scatola cranica ripiena di neuroni, chi più chi meno, ma entrambi sopravviviamo infettando il prossimo.

(Divagazione controllata: Ho sempre ammirato lo scienziato che diede al virus dell'herpes il nome di citomegalovirus. Secondo me era un genio! Sembra uno degli antagonisti di Goldrake: “Citomegalovirus non mi avrai! Scudo termico attivato!”)

Ricordo ancora una litigata fatta con un prete ai tempi della scuola su questo argomento, non su Goldrake ovviamente, ma sul rapporto uomo-animale-ambiente. Aveva una visione estremamente antropocentrica dell'argomento: gli animali sono stati creati da Dio ad uso e consumo degli uomini. Già non sono neanche un filo polemico, poi in quel periodo l'ormone amplificava ogni mio atteggiamento.. quindi potete immaginare quanto sia stata diplomatica la mia risposta. Mia mamma venne convocata d'urgenza e il cazziatone inevitabilmente piombò su di me. In realtà mia madre la pensava esattamente come me, ma era stranamente contraria al gergo triviale colorito. Io invece credo che un bel vaffanculo sia estremamente efficace e coniughi in sé una serie di sfaccettature difficilmente esplicabili con altra terminologia.

Comunque smisi di seguire le lezioni di religione all'ultimo anno. Poi era la prima ora del giovedì, ma ci si può alzare all'alba per andare a scuola a incazzarsi? Direi di no. Per cui ho fatto fuori un paio di libretti delle giustifiche. Un sacco di assenza, un sacco di motivi familiari e un sei a fine anno sulla pagella. Un sei per non aver fatto una mazza, mi sembra ben meritato.

Adesso che ci penso studiare dai preti non era poi così male, potevo saltare un'interrogazione per andare a confessarmi. Quanti peccati commessi in gioventù, soprattutto durante le ore di matematica. A me lo studio di funzione ha sempre smosso la coscienza.

ps: 1543, con questo numero ieri sera ho vinto un paio di calzini con paillettes estremamente eterosessuali. Non vinco mai niente ma quando vinco.. spacco di brutto.

 
 
 

L'illuminazione

Post n°61 pubblicato il 26 Gennaio 2012 da CialtroneStraparla
Foto di CialtroneStraparla

Ci sono momenti d'improvvisa lucidità, pochi attimi dove tutto risulta chiaro e lampante. Vivo questa sensazione circa una volta all'anno, volendo esagerare, e proprio in questi giorni sono in una fase d'illuminazione. Ho capito tutto. Una persona con facoltà mentali normali avrebbe capito tutto molto tempo prima ma, come già vi scrissi in passato, piano piano e ci arrivo pure io.

Ho maturato una serie di vaffanculo nella mia mente e ora sono libero e felice come una di quelle ragazze che indossano il lines seta ultra. Sono tentato di mettermi un assorbente nei boxer per capire come possa dare tutta questa felicità.. che a saperlo prima Shopenhauer magari viveva un po' più serenamente. (ndr. Ho controllato: Shopenhauer è nato nel 1788, gli assorbenti usa e getta sono stati inventati più di un secolo dopo. C'è un'incongruenza temporale nel mio discorso, abbiate pazienza. Come se il problema di questo post fosse "l'incongruenza temporale"..va beh. Nel caso vi interessasse sul sito della Nuvenia c'è la storia dell'assorbente qui)

Come al solito sto divagando.

Vi starete chiedendo quale sia il senso di questo discorso, mi sto ponendo la stessa domanda.. probabilmente se lo sapessi non parlerei di assorbenti. Questo mi sembra chiaro.

Cito una frase di non so chi tratta da non so dove, ma che sintetizza perfettamente il mio pensiero:..a volte, dentro di noi, per raggiungere quel grado di vuoto che permette l'illuminazione, è necessario seguire percorsi non solo logici ma mimetici”.

Quindi se l'illuminazione si raggiunge attraverso il vuoto, dopo questo post non solo sono illuminato ma addirittura abbagliato.

ps: vi giuro che doveva essere un post serio con delle considerazione argute sulla mia vita, ma non so come tutto quello che scrivo si trasforma in cazzata. Mi pareva d'avere un filo logico in mente, sarà colpa della peperonata che non ho mangiato.

 
 
 

Da giovane a giovanile, da giovanile ad arteriosclerotico

Post n°60 pubblicato il 24 Gennaio 2012 da CialtroneStraparla
Foto di CialtroneStraparla

In macchina con i miei due nipoti, ci fermiamo alla cartoleria “10 e lode”.

Attila: zio, il nonno mi ha detto che ai vostri tempi i voti andavano da 1 a 10 mentre noi invece abbiamo le lettere.

Io: sì è vero, però io e il nonno non siamo coetanei.. lui è un po' più vecchio di me.

Gengis Khan: ma non andavate alla stessa scuola?

Io: sì, ma in periodi diversi! Il nonno andava a scuola a dorso di Tirannosauro..

Attila: eh eh eh! E tu come ci andavi?

Io: in motorino.

Gengis Khan: ma come i motorini di adesso?

Io: sì più o meno, erano modelli differenti.

Gengis Khan: ma allora non sei così vecchio! Eh eh eh!

Io: grazie.. ricordami questa battuta l'anno prossimo che poi parlo con Babbo Natale..

Attila: zio dopo mi dai una mano con i salti?

Io: cosa sono i salti?

Attila: 2 per 1, 2 per 2, 2 per 3.. i salti!

Io: ahhh le tabelline!

Attila: cosa sono le tabelline?

Io: ai miei tempi i salti si chiamavano tabelline.. quando ancora gli insegnanti picchiavano gli alunni con la clava.

Attila: te sei fuori!

Mio nipote finisce ogni conversazione con me dicendomi “Te sei fuori!”, e tutte le volte mi sento trattato come un vecchio arteriosclerotico in balia della demenza senile. Inizio a ridere e nemmeno lo correggo.. ma il mio cervellino puntualizza "Si dice TU sei fuori!", ma evito di dirlo ad alta voce per non sembrare ancora di più anziano-spacca-balle ai suoi occhi. Così come quando giochiamo:

Gengis Khan: zio facciamo che io sono in macchina che guido e andiamo a fare la spesa.

Io: va bene, con che macchina andiamo?

Gengis Khan: con la Ferrari!

Io: certo.. però la Ferrari non ha il bagagliaio capiente per metterci le spesa!

Gensis Khan: ma zio è per finta!

Lo stesso tono di compatimento di “Te sei fuori”.. Quando sono diventato adulto? Quando sono passato dall'altra parte della barricata? Quando??? QUANDOOOO???


 
 
 

GAY-TUDINE

Post n°59 pubblicato il 21 Gennaio 2012 da CialtroneStraparla
Foto di CialtroneStraparla

Ho fallito miseramente e non sono riuscito a trovare un uomo per la bionda (post precedente). Ho una teoria:

Milano è diventata una sorta di riserva naturale per gay. Omosessuali da tutte le parte d'Italia migrano qui trovando un ambiente confortevole fatto di negozi, locali, palestre e una discreta tolleranza. Un habitat ideale per la riproduzione.

Le cose con il tempo si sono fatte sempre più confuse. Ci sono uomini eterosessuali con fondotinta e sopracciglia scolpite, gay che partecipano a gare di rutti, donne bellissime che sono uomini e donne bruttissime che sembrano uomini. Nulla è come è ma tutto è come non è. Parlo come il Brucaliffo di Alice nel Paese delle Meraviglie.. ieri ho visto il dvd con i miei nipoti e sono facilmente influenzabile.

L'importante è non essere etero. Ti schifano se lo sei. Dovete almeno ostentare una certa bisessualità in pubblico, poi a casa vostra siate liberi di essere banalmente eterosessuali.. ma l'apparenza conta.

L'altro giorno passeggiavo per Milano quando ho visto un ragazzo al telefono uscire da un locale dicendo: “Oh, qui sono tutti uomini! Tutti culattoni!”. Era un ragazzo eterosessuale della provincia, lo si capisce dalla targhetta identificativa che il WWF gli ha attaccato al lobo dell'orecchio. Con questa simpatica frase il giovane voleva indicare un pub improvvisamente diventato gayfriendly. Martedì se davi la mancia la cameriera ti mostrava le tette, oggi l'unico che ha le tette è il cassiere barbuto. Capite che è destabilizzante.

E' tutto un po' difficile da interpretare. Ragazze, se volete limonarvi un bel ragazzo dove andate? Allo stadio? In birreria? Al bowling? Sbagliato! In un locale gay. Una mia amica ha recentemente smanazzato un ragazzo in una nota discoteca ambigua della city. Alcuni ragazzi etero vanno in questi locali perché sanno che la concorrenza è bassissima e le ragazze si fanno abbordare facilmente perché sono convinte di trovarsi in un ambiente protetto. Poi non gli pare vero di vedere del testosterone e si buttano a pesce.

Le donzelle sono disperate. Ero al ristorante con un gruppo di amici, tra i quali un ragazzo gay, e una giovane commensale seduta al tavolo vicino ha iniziato a flirtare pesantemente con lui. Dopo i primi secondi d'imbarazzo, Claudio ha reso palese la sua appartenenza all'altra sponda del Naviglio declinando cortesemente l'offerta. La risposta della ragazza: “Per me non è un problema”. Questa poveretta oramai esasperata, cerca la redenzione eterna provando a convertire gli omosessuali che incontra sul suo cammino. Il risultato: Claudio aveva l'aria schifata di chi ha mangiato del baccalà avariato e la sua omosessualità è salita di altri cinque punti. La convertitrice ora sarà in cura da qualche analista, ovviamente gay.

Poi ci sono le lesbiche, ma sono difficili da studiare. Cacciano di notte e si muovono in piccoli branchi. Sono piuttosto feroci e diffidenti, ma una volta ottenuta la loro fiducia offrendo birra e ali di pollo fritte, rimangono fedeli per sempre. (Questa battuta mi costerà molto cara. Un paio di amiche mi attenderanno sotto casa per spaccarmi la faccia. Il rischio è il mio mestiere).

Da ultimo esistono le eterosessuali che vorrebbero essere uomini gay. La mia amica bionda è la “re Mida dell'omosessualità”. Tutto ciò che tocca diventa gay. Il suo lavoro è gay. Il suo coinquilino è gay. La sua vita è gay. E lei è single. Più volte al giorno minaccia di diventare lesbica se entro i 40 anni non si fidanza, scatenando il panico tra le sue conoscenze lesbiche. (Anche per questa spiritosaggine rischio grosso..).

Come direbbe una mia carissima amica etero che a volte si esprime come uno scaricatore di porto: è un cazzo di casino.

 
 
 
 
 

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Un blog di: CialtroneStraparla
Data di creazione: 04/10/2011
 
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