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Anniversari

Post n°1968 pubblicato il 03 Luglio 2017 da jigendaisuke

Attenzione! Post esclusivamente di costume, senza riferimenti socio-politici.

Torino, 4 luglio 1957.

La Fiat presenta la Nuova 500, la vetturetta che si pone fra
la Vespa (o la Lambretta) e la 600.

Accolta inizialmente molto timidamente a causa della scarsa
potenza, delle finiture estremamente striminzite (lo stesso
motivo per cui la 2cavalli stentò inizialmente ad entrare nel
cuore dell'automobilista italiano). Tanto per dire, non aveva
neanche i finestrini apribili e la ventilazione dell'abitacolo
era assicurata solo dai deflettori delle portiere, dal tetto
apribile e dall'aria proveniente dalle feritoie poste sotto i
fanali anteriori.
La Fiat temeva che la 500 cannibalizzasse le vendite della
600, ma dovette correre ai ripari visto l'insuccesso iniziale
del modello, pochi mesi dopo la nascita, col il lancio della
500 "Normale" che rimediava un pochino alle lacune della
prima versione.
Partita piano piano, la 500 è stata prodotta in più di 4 milioni
di esemplari, di cui il 10% ancora in circolazione.

Le versioni

1958: Fiat 500 Sport mai vista in vita mia (bè, mai vista una
500 ante 1960)

1959: la 500, anzi il progettista  Dante Giacosa vinse il premio
"Compasso d'oro" in quanto espressione del design italiano
(nel 2011, anche l'attuale 500 l'ha vinto) ed esce la versione
"tetto apribile" che non aveva più l'intero tetto in tela (come
la 2 cavalli, per intenderci) ma solo una parte, mentre la
restante era metallica e rialzata per agevolare i posti posteriori.

1960: escono la 500 D meglio rifinita e col motore della Sport,
e la Giardiniera, piccola station wagon col motore a sogliola.

1965, viene lanciata la 500 F con meno orpelli cromati e con
un occhio alla sicurezza in più (parabrezza più ampio e porte
controvento).

1968, in attesa della sostituta, nasce la versione lussuosa:
la 500 L il cinquino meglio rifinito e più venduto (per questo
le sue quotazioni nel mercato delle auto d'epoca, non sono
elevate), di sicuro quella preferita dagli italiani... grazie ai
sedili reclinabili e regolabili di serie, per agevolare la vita
sessuale delle coppiette!

1972, il canto del cigno. Esce la 126 e parallelamente una
versione semplificata della "cinque fette": la 500 R col
motore depotenziato della 126, allestimento semplificato e
la possibilità di avere il cambio sincronizzato (pare che non
ha avuto successo questo optional).

Forse ha ragione Tiberio Timperi, che su "Ruoteclassiche"
ha scritto che l'Italia senza la 500, sarebbe come Roma
senza Colosseo. Forse aveva ragione la dirigenza Fiat,
alla fine la 500 ha cannibalizzato la 600, ma pure tutte le
auto posteriori. Mentre molti giovani girano su un cinquino,
quanti sognano di comprare una 850 (oddio, magari la
Special o la coupè o la spider, non sarebbero male) o una
131 o una 128 famigliare?

Nel 1957, uscì anche la Bianchina, la variante lussuosa
della 500. Ma questa, come quella delle Abarth e delle
Giannini, è un'altra storia

Fiat 500 Club Italia

 
 
 
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Un blog di: jigendaisuke
Data di creazione: 05/11/2006
 
 

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