ECCHIME

70 anni che sembrano secoli via via sempre più incostituzionali

Dici che non ne siamo più molto degni? Oppure che i Padri Costituenti erano troppo ottimisti e fiduciosi nella maturità del popolo italiano e nella classe dirigente che avrebbe preso il loro posto?

Di certo non per me. Ho letto qualcosa tipo: l’Italia sarebbe una repubblica democratica. Puahahah. E dove la vedi la democrazia? L’Italia è una repubblica fondata sulla dittatura e mi fermo qui.

Bè, sai come la penso a riguardo.

Da quel che mi ricordo (e ormai sono anziana), la Costituzione è un interesSSsantisSSsimo vademecum di regole relative ai diritti (tipo...lavoro e servizi) e ai doveri (tipo...pagare le tasse???) fondamentali per la vita di uno stato civile. Fra l'altro, x chi non piacesse così com'è, i padri costituenti lungimiranti avevano previsto un articolo che riguardava appunto la modifica delle norme della Costituzione che ha più di 100 articoli. Ma lo stato... chi è? Lo stato siamo noi, singoli individui nati nello stesso territorio. Però, a differenza dei cugini francesi o dei tedesconi crukki, non abbiamo ancora maturato la coscienza di essere una comunità NAZIONALE. E questo perchè il nostro Stato, rispetto a tutti gli altri stati europei, è uno stato giovane e spezzettato in tantissime regioni e tante province che badano più all’interesse della propria zona che all'intero territorio. E noi ci sentiamo "Fratelli d'Italia" solo quando gioca la Nazionale di calcio. Per il resto, siamo disfattisti e critici perchè confondiamo i nostri diritti coi disservizi statali di certe parti d'Italia. Perciò... se ognuno di noi, nel suo piccolo, desse il meglio di sè all'interno del territorio nazionale, non saremmo qui a commentare l'utilissimo post di riflessione di Jinjen. W l'Ita(g)lia!!! ^____^

NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO! Avevo scritto una bella risposta.... non mi ha preso il commento! Ma porc...! Hai fatto una bella analisi. A volte penso che chi scrisse la Costituzione fu troppo ottimista o aveva troppa fiducia nella maturità degli italiani e della classe dirigente dei decenni successivi. L'articolo 1, ovvero "L'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro" sta a significare che ciascuno di noi deve (se può) contribuire con il proprio ingegno o con la propria opera alla Repubblica e al benessere generale. Ma il precariato e la meschinità connaturata nel nostro dna, mi sa, che hanno snaturato questo articolo. http://www.raistoria.rai.it/articoli/articolo-1-una-repubblica-fondata-sul-lavoro/5367/default.aspx

Non mi pare che dal punto di vista lavorativo gli altri paesi industrializzati siano messi meglio. La flessibilità nel lavoro oggi è basilare. Il mondo del lavoro è in continua e rapida trasformazione. I lavori di oggi non saranno sicuramente gli impieghi di domani dei nostri figli. Ma se in Germania un ingegnere disoccupato accetta un lavoro da giardiniere, in Italia lo stesso ingegnere si fa mantenere dai genitori pensionati in attesa del posto x cui ha studiato. Probabilmente fatta l'Itaglia, era necessario fare gli itagliani e quindi... cambiare la mentalitá assistenziale. ^_____^

Bè, ma in Germania a coprire molti lavori ci pensano i Turchi. Più che altro, non credo che chi scrisse l'articolo 1 avrebbe considerato dignitose le condizioni di lavori nei centri Amazon, ad esempio. Altro che flessibilità!

Bè, ma in Italia a coprire molti lavori ci pensano gli extracomunitari. Sulle condizioni di lavoro nei centri Amazon non mi pare che sia un grosso problema visto che stanno scioperando e riusciranno ad ottenere gli aumenti di stipendio voluti. Io sarei più preoccupata dei milioni di lavoratori italiani che non hanno rappresentanza sindacale perché lavorano in piccole imprese artigiane di realtà locali. E lavorano in ambienti di lavoro non a norma con la legge 626, STRAORDINARI NON RETRIBUITI e paghe sotto il minimo sindacale. Però queste realtà "normali" x 2/3 di italiani, non vengono trattate da La7 o da Repubblica. E se ci scappa il morto, molto spesso è dovuto alla sua incuria nel rispettare le regole sulla sicurezza, poiché chiudere una ditta significa mettere in ginocchio tante famiglie ed i colleghi del morto preferiscono essere omertosi x non perdere lo stipendio. Il lavoro in Itaglia c'è, mancano però manager capaci di mettere al centro della produzione l'operaio e non il prodotto. ^______^

Mah! Non so se otterranno qualcosa di positivo, i dipendenti Amazon. Comunque, questo è paradigmatico del fatto che ormai il lavoro si è spostato dalla produzione, anzi dalla manifattura, alla trasformazione e al trasporto dei beni prodotti altrove. I costi si riducono e gli acquirenti sono contenti e non si fanno troppe domande.Certo, le piccolissime imprese artigiane (in via di estinzione anche quelle) spesso non rispettano le più elementari norme di sicurezza e non mi pare che la CNA e le altre organizzazioni che rappresentano l'artigianato, se ne interessano molto. Sbagliato, i manager non mettono al centro il prodotto, ma il puro e sempre profitto, anzi l'extra-profitto! Bye