Kremuzio

Notizia triste e fantastica allo stesso tempo. Esiste ancora qualcuno serio, che addirittura fa (o meglio faceva) il direttore di banca, funzionario del Banco di Sicilia, che fa esattamente quello che eticamente e moralmente tutti i direttori di banca dovrebbero fare: concedere prestiti a chi ne ha bisogno.

Stefano Cutrona, nome da sottolineare e premiare, toglieva piccole somme dai conti più ricchi e li depositava in un fondo che usava per dare finanziamenti a tutti gli imprenditori ed i privati in disgrazia che avevano veramente la necessità di un prestito, e che ufficialmente la banca non poteva aiutare perché per ricevere soldi da una banca devi essere ricco.

Poi, strano a dirsi, chi riceveva il prestito lo restituiva, e il nostro eroe rimetteva a posto nei conti dei legittimi proprietari, ogni euro spostato. Un milione e 200 mila il movimento di cassa.

Ovviamente è stato arrestato e condannato ad un anno per appropriazione indebita.

Condannato per aver fatto il suo dovere morale? Certo mettiamoci nei panni dei poveri milionari che hanno visto togliersi un millesimo della loro cifra, magari sudata, magari no, dai loro pingui conti bancari. Anche se non se ne erano accorti… Non è giusto comunque, scherzi a parte, ma se considerassimo solo per un momento quanti soldi, per Cutrona, non sono andati a finire agli strozzini? Calcolando gli interessi, ha tolto almeno 10 milioni di euro al traffico illegale. E quante aziende rovinate in meno? Quanti suicidi in meno? Quanti soldi tolti alla mafia?

Chiunque abbia chiesto un prestito secondo le vie normali, ha ricevuto mortificanti dinieghi e contraccolpi morali per ogni “no” del direttore di banca di turno, si è sentito disperato, a volte consigliato a rivolgersi ai cravattari o alle finanziarie, a suo nome. Di queste storie sono piene le cronache, ma quanti di questi direttori sono stati incriminati?

Stefano Cutrona, ti auguro di fondare una banca tutta tua… nel mio Pantheon personale occupi una posizione di rilievo, esempio per tutti gli altri tuoi ex colleghi a cui piace tanto esercitare il proprio potere per rovinare la gente onesta.