Kremuzio

Serie A serie B, ricchi o poveri, è sotto gli occhi di tutti che ci sono distinzioni vergognose tra ostaggi di un tipo e quelli di tipo diverso. Mettiamo il caso che siano stati sequestrati mercenari in Iraq. Si, ma quella è una guerra, anche se noi siamo lì per la pace, o meglio, truppe di pace in scenari di guerra… che confusione… ma il patriottismo, e l’onore della patria ferita, e tutte quelle chiacchiere, fanno si che si inviino truppe speciali, teste di cuoio, marines per liberare gli ostaggi. Nel caso siano turisti, si fanno trasmissioni speciali, si intervistano le famiglie, si scopre che un paio di loro si sono sposati qualche giorno prima, che un paio di essi non si sono mai presi una vacanza, e che erano tanto gentili e salutavano sempre. Se si tratta di ricchi industriali o parenti degli stessi, poverini, posti di blocco, proclami e trasmissioni televisive. Ma non si pagano i riscatti, altrimenti la piaga non si debellerà. Ma se vengono rapite due suore, chi se le fila? Non sono ricche, non hanno figli che le aspettano, non hanno vicini di casa che attendono il loro educato saluto, non sono in viaggio di nozze né sono andate a sparare al prossimo. Stavano semplicemente aiutando, a rischio di malattie e di schioppettate, a rischio di rapimenti di serie B. La Farnesina è ottimista, come al solito, da quello cauto a quello complessivo, e collabora con il governo di quel luogo, nella fattispecie quello kenyano.

Eppure il Kenya era un paese quasi tranquillo, niente a che vedere con il Congo o la Somalia. Le due suore piemontesi rapite a novembre, Maria Teresa Olivero e Caterina Giraudo sono ancora laggiù, in attesa di qualche segnale positivo o che i loro rapitori si stanchino di tenerle, darle da mangiare e fare calcoli su quanto guadagneranno con la loro liberazione. Perché tanto alla fine qualcuno pagherà una cifra più o meno rilevante, ma pagherà. Che sia lo stato, che sia il Vaticano, che sia una parte dell’8 per mille, per cui noi. Qualche centinaio di migliaia di dollari affluirà nella casse di qualche disgraziato mafioncello africano per pagarsi armi e droga. Certo che se quella gente fosse stata lasciata a vivere dei frutti della sua terra, delle materie prime che possiedono invece di essere sfruttati ed umiliati dal capitalismo bianco, forse queste cose accadrebbero di meno. Mettete il caso di quanto successe in Nigeria qualche tempo fa, quando un gruppetto di tecnici petroliferi italiani vennero rapiti dalle bande che protestavano del fatto che le industrie petrolifere dell’occidente andassero a far il bello ed il cattivo tempo sulle loro terre. Sfruttamento, sempre sfruttamento senza lasciare in cambio che le briciole, ma non alla popolazione, ma ai governi corrotti che li comandano avidamente. Vedremo come andrà a finire, ma già so che alla fine saranno sempre gli stessi a rimetterci.