Kremuzio

Sono uno che i dentifrici li spreme a cacchio, come capita, dal centro dall’alto dal basso, con un pugno, coi denti o semplicemente sedendomici sopra. Anche saltando a piè pari sul tubetto, ma senza rincorsa.

Una volta non ero così, lo iniziavo dal fondo, regolare, come se fosse colla o silicone, e lentamente arrotolavo verso l’uscita, fino alla fine per non perdere neanche una minima gocciolina di fluoruri o quelle cose che ci sono dentro. Una volta si poteva fare, quando i tubetti erano di alluminio o altri metalli che non avevano una memoria di forma. Come li mettevi stavano, ed acquistavano posizioni sghembe simpatiche come animaletti dormienti. Chi ha una scatola piena di colori ad olio magari potrebbe ricavarne posizioni simili a presepi multicolori, sebbene dall’odore non proprio buonissimo.

Tanti anni fa c’era il sorriso che con quella bocca poteva dire ciò che voleva con la sempre splendida Virna lisi. Ma prima la pubblicità ci avvisava che non conoscevamo l’inglese e ci avvertiva che “colgate si scrive ma colgheit si legge”. Poi è venuta l’epoca del dentifricio a strisce, che mi sono sempre chiesto come cavolo ce lo infilassero in modo che tutte le strisce rimanessero con i loro colori sempre ben distanti e paralleli. Mistero che mi insegue fino ad oggi. Prima o poi dovrò tagliare un tubetto col bisturi ed analizzare il contenuto. E chissà cosa scoprirò: separatori, corridoi e canali colorati. Meglio non saperlo.

E venne il giorno del dottor Ciccarelli, che stanco del suo callifugo probabilmente lo assaggiò per sbaglio inventandosi un baffuto capitano e la sua pasta. Schiaffò sul carosello una imbambolata Giorgia Moll, tanto osannata non so perché, con i bei dentini in mostra, ed il dottore che interrompeva per frustrare la pseudo attrice che incensava troppo quel prodotto parafarmaceutico. Ai bambini si propinava Paperino's ma faceva pena, con quel saporaccio da gomma americana fuit flavours che neanche i cani mangiavano. 

Ma chi non si ricorda quel dentifricio facente funzione di concime, che dopo che te lo sei spalmato su lavoro del tuo dentista, ti spunta un fiore in bocca. Niente germogli o boccioli o foglie, subito un fiore. E le radici? Qualcuno diceva che in altre parti potevano addirittura spuntare altre cose, ma si trattava di battute da caserma e da premier.

Poi è stato tutto un casino di fluori, mentoli o metanoli mentolati, mente piperite ed incroci di materiali profumati, radioattivi e frizzanti, rinfrescanti naturali e petroliferi. Fino al giorno dei collutori, che c’era chi diceva andassero usati prima e chi dopo la spazzolata con spazzolini duri o morbidi, scrostanti o di puro pelo di tasso che ti fanno così impressione che, massaggeranno pure le gengive, ma fanno anche il solletico e ti immagini di tenere la coda del simpatico animaletto dei boschi in bocca. E se ci pensi, non è bello.

Io uso spazzolini duri, scrostanti, abrasivi piccolini e plasticosi, anatomici storti ed insinuanti. Ma ci sono anche quelli con l’argento vivo che ammazzano i batteri solo a pensarli, con il sensore che già il giorno dopo ti avverte che è l’ora di cambiarlo. E magari di non comprarlo più. L’igienista dentale che una volta era un’arzilla vecchietta che aiutava il dentista e si prendeva le mille lire quando ti accompagnava alla porta, diceva che era meglio usare il sapone, Ma faceva schifo ed era nauseante. Meglio le igieniste dentali di oggi, bonazze e politicanti.

Ma torniamo all’inizio dell’excursus: Una delle grandi divisioni nell’umanità che si lava i denti era proprio questa, a seconda di dove si spremesse il tubetto. I maschi erano corretti, le femmine disordinate. Raramente al contrario. Ma la grande giustizia evolutiva ha inventato poi i top-down, i cappucci che non si perdono, quelli a scatto, quelli grossi e quelli ultimi che si avvitano e fanno lo scattino. Anche aggeggi in più, come questo:

 http://www.youtube.com/watch?v=HbHAPqf102Y&feature=player_embedded 

 Ma niente più alluminio se non in quelli costosissimi, e non puoi più arrotolarli: ora siamo tutti uguali! Però il bostik lo spremo dal fondo. E non vi dico cosa faccio al tubo del latte condensato! 

Ah! Questo non sono io: 

http://www.youtube.com/watch?v=JjPVvuKV30U&feature=related