Creato da odio_via_col_vento il 03/11/2005

Abbandonare Tara

abbandonare le sicurezze, i luoghi comuni, alla scoperta di cosa c'è fuori di qui

 

 

« Dove sono?Il Luogo del Cuore »

INCIPIT

Post n°152 pubblicato il 28 Maggio 2007 da odio_via_col_vento

immagine

Raccogliendo l'invito di Sandalialsole , mi viene però spontaneo domandarmi se all'origine del gioco, piuttosto che non una scelta delle opere letterarie che hanno segnato la nostra vita, non ci fosse invece una scelta degli incipit più significativi, quelli che più hanno segnato la nostra fantasia e colpito la nostra immaginazione e fatto fremere le corde del nostro strumento interiore - per dirla con Montale, lo "scordato strumento, cuore"-.

Perché spesso l'incipit non è così significativo come poi il libro per intero, la sua scrittura, la sua trama, i pensieri che suscita.

Ma se di incipit volessimo parlare, allora come non citare lo sfolgorante Marquez di "Cent'anni di solitudine", con la narrazione di memoria e magia che si intrecciano indelebilmente fin da quell'iniziale: "Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano Buendia si sarebbe ricordato di quel remoto pomeriggio in cui suo padre lo aveva condotto a conoscere il ghiaccio. ...... Il mondo era cosí recente, che molte cose erano prive di nome, e per citarle bisognava indicarle col dito".  

O Proust ("A lungo, mi sono coricato di buonora"): un epitaffio tale da figurare anche sulle magliette d'autore.:)
O “Il Maestro e Margherita” di Michail Bulgakov e il suo: "Non parlare mai con sconosciuti" che prelude all'entrata in scena del diavolo in persona.
Per non tacere di Tolstoj, delle cui considerazioni sulle famiglia ("Tutte le famiglie felici si somigliano; ogni famiglia infelice è invece disgraziata a modo suo") al preludio di Anna Kerenina, abbiamo già parlato di recente su questo blog. 
Scivolando poi velocente su Alice Walker ("Il colore viola") il cui leggero e infantile "Meglio non dire niente a nessuno tranne che a Dio. La mamma ne morirebbe", nasconde un terribile segreto e la rovina di una vita.
E sul "Nunc et in hora mortis nostrae. Amen" di Giuseppe Tomasi di Lampedusa ("Il gattopardo").

immagine

Invece se proprio di libri interi vogliamo parlare, di quelli che mi hanno segnata, allora forse potrei cercare di individuarli attraverso quelle che considero le fasi della mia vita. Nel mezzo, durante, prima e dopo, ce ne sono stati (e ce ne saranno) molti altri. Altri che dispiace non raccontare, cui duole non poter dare il credito che si meritano.
Ma DOVENDO scegliere, e con difficoltà, attarverso le centinaia che mi riempiono cuore, anima (e casa!), ecco i due che hanno dato una svolta decisiva alla mia adolescenza: 

1. Iginio Ugo Tarchetti
Fosca
"Mi sono accinto piú volte a scrivere queste mie memorie, e uno strano sentimento misto di terrore e di angoscia mi ha distolto sempre dal farlo. Una profonda sfiducia si è impadronita di me. Temo immiserire il valore e l'aspetto delle mie passioni, tentando di manifestarle; temo obbliarle tacendole. Perché ella è cosa quasi agevole il dire ciò che hanno sentito gli altri - l'eco delle altrui sensazioni si ripercuote nel nostro cuore senza turbarlo - ma dire ciò che abbiamo sentito noi, i nostri affetti, le nostre febbri, i nostri dolori, è compito troppo superiore alla potenza della parola. Noi sentiamo di non poter essere nel vero."

e

2. J. R. R. Tolkien
Il signore degli anelli
"Quando il signor Bilbo Baggins di Casa Baggins annunziò che avrebbe presto festeggiato il suo centoundicesimo compleanno con una festa sontuosissima, tutta Hobbiville si mise in agitazione.
Bilbo era estremamente ricco e bizzarro e, da quando sessant'anni prima era sparito di colpo per ritornare poi inaspettatamente, rappresentava la meraviglia della Contea. Le ricchezze portate dal viaggio erano diventate leggendarie, ed il popolo credeva, benché ormai i vecchi lo neghino, che la collina di Casa Baggins fosse piena di grotte rigurgitanti tesori. E, come se ciò non bastasse, ad attirare l'attenzione di tutti contribuiva la sua inesauribile, sorprendente vitalità. Il tempo passava lasciando poche tracce sul signor Baggins: a novant'anni era tale e quale era stato a cinquanta; a novantanove incominciarono a dire che si manteneva bene: sarebbe stato più esatto dire che era immutato
".

Due passioni diversissime tra loro, ma altrettanto forti, che si comprende bene come possano aver colpito mente e cuore di una adolescente.
Un amour-fou, inspiegabile, illogico, irrazionale, la fascinzione per il brutto, per il malato e il decadente, di "Fosca"; in cui un giovane ufficiale bello, giovane e amato da tutte le donne cade preda dell'attrazione per una donna che sembra un fantasma vivente, la repulsione diviene pian piano una strana forma di amore, passione per la morte che si agita in lei.
La passione per la verità, per il bene, per il sacrificio, per un mondo migliore che si incarna nelle vicende epiche e domestiche di un universo parallelo, così dettagliatamente costruito, con minuzia ma mai pedanteria, anzi, pervaso di un afflato quasi mistico, del "Signore degli Anelli". Un libro che oggi conoscono tutti, ma che io riesco a condividere solo con i pochi "puri" che di Tolkien si sono innamorati in epoca non sospetta, prima, molto prima, delle immaginifiche e semplicistiche versioni di celluloide.

immagine

Poi i libri dell'età adulta:

3. Joseph Conrad
I duellanti

"Napoleone I, la cui carriera ebbe il carattere di un duello contro l'Europa intera, disapprovava il duello fra gli ufficiali del suo esercito. Il grande imperatore militare non era uno smargiasso e aveva poco rispetto per la tradizione".

e

4. Edith Wharton
L'età dell'innocenza
"Agli inizi degli anni Settanta, una sera di gennaio, Christine Nilsson cantava nel Faust all'Accademia di Musica di New York. Sebbene si parlasse già di costruire in una zona metropolitana lontana dal centro un nuovo teatro dell'opera, che per l'alto costo e per lo sfarzo avrebbe retto il confronto con quelli delle grandi capitali europee, il bel mondo si accontentava ancora di tornare a radunarsi ogni inverno nei mal ridotti palchi addobbati di rosso e oro dell'accogliente vecchia Accademia".

L'inutilità e l'insensatezza della vita, legata a manierismi, rituali, etichette, di cui non si ricorda nemmeno le motivazioni, di cui non si rintraccia nemmeno dentro di sé il perché. In entrambi questi libri. Due mondi e due epoche altrettanto affascinanti per me, che di storia sono malata. L'inseguirsi insensato e quasi da malia di due uomini che si vogliono uccidere e di un uomo e una donna che prima si vogliono, poi rifiutano di amarsi.
Amore e dovere; dovere e odio; riconoscere l'assurdo e all'assurdo soccombere.
E nel frattempo la vita passa, nel frattempo la vita scorre, trasforma, trova i suoi ritmi. Passano gli anni, incatenati all'assurdo. E poi, davanti allo scioglimento dell'artificio, al recupero della ragione, ci si accorge che la vita è passata anche essa, insieme a quei miti e a quei tabù.

immagine

E i libri di sempre, delle mie passioni dominanti, dei leit-motif della mia vita:

5. Ian McEwan
Bambini nel tempo

"Da tempo ormai, tanto il governo quanto la maggioranza dei cittadini associavano mentalmente le sovvenzioni ai trasporti pubblici con la negazione della libertà individuale. I vari servizi subivano due regolari collassi giornalieri nelle ore di punta ed era opinione di Stephen che si impiegasse meno tempo a raggiungere Whitehall a piedi che prendendo un taxi. Era fine maggio, da poco passate le nove e mezza e la temperatura sfiorava già i 25°. Stephen si diresse sul Vauxhall Bridge superando doppie e triple file di vibranti automobili intrappolate, ciascuna abitata da un conducente solitario".

e

6. Antonio Tabucchi
I volatili del Beato Angelico

"Il primo volatile arrivò un giovedì di fine giugno, all'ora del vespro, quando tutti i frati erano in cappella per la funzione. Fra' Giovanni da Fiesole, dentro di sé, chiamava ancora se stesso Guidolino, che era il suo nome che aveva lasciato nel mondo per il chiostro; si trovava nell'orto per raccogliere le cipolle, era il compito suo, perchè abbandonando il mondo non aveva voluto abbandonare il mestiere di suo padre Pietro, che era ortolano, e nell'orto di San Marco coltivava pomidori, zucchine e cipolle".

Figli e rigenerazione della vita; spes contra spem; orrore e gioia, infanzia e rimbambimento; scoprire le proprie radici e in queste trovare la forza per affrontare il futuro è per me "Bambini nel Tempo". Un Ian McEwan quasi dolce, meno crudo e crudele del solito, in cui l'orrore quotidiano che tanto lo appassiona trova una uscita quasi imprevedibile e rassicurante.
Come avrei potuto non avere tra i miei preferiti un libro in qualche maniera legato ai figli?
Arte come magia, come incontro con il soprannaturale, ma un soprannaturale domestico, un Quattrocento bambinesco, in "I volatili del Beato Angelico". E una scrittura insuperabile nei piccoli tagli, la dimensione giusta di Tabucchi, un piccolo gioiello di lingua e di fantasia.
Come avrei potuto non avere tra i miei preferiti un libro in qualche maniera legato all'arte?

Sono sei e non cinque?
Va be?: ma parlavamo di libri, mica di quesiti matematici, no?

E adesso il passaggio di testimone:
a ilpresidente77, releardglfabiochepassa, nuvolaviola, qis, thefairyround, sunnysmiling
Avrei invitato anche upmarine, ma lui non ha più un blog, ha un sito archeologico!

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://gold.libero.it/abbandonaretara/trackback.php?msg=2765418

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
>> Nextel Ringtones su Nextel Ringtones
Ricevuto in data 09/06/07 @ 18:33
[..]
>> Motorola Ringtones su Motorola Ringtones
Ricevuto in data 10/06/07 @ 04:57
[...]

 
Commenti al Post:
cateviola
cateviola il 28/05/07 alle 18:09 via WEB
Ody, commenterò dopo... però è incredibile che nel momento in cui ti invitavo a giocare da me, tu invitavi me chez toi ;)
P.S. Anch'io pensavo che la scelta degli incipit fosse legata all'incipit stesso, ai più efficaci ingressi nei mondi della mente e del cuore... un giorno lo facciamo così?
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 28/05/07 alle 22:20 via WEB
certo: meriterebbe (io l'ho QUASI fatto, nella parte iniziale del post).
 
   
cateviola
cateviola il 29/05/07 alle 11:59 via WEB
a modo mio, anch'io l'ho quasi fatto...
“Il Maestro e Margherita” è forse il mio libro preferito, ma l'incipit non è tra i migliori, anche per questo l'ho lasciato fuori dal gioco. Un caro saluto, concittadina telepatica
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 29/05/07 alle 12:30 via WEB
non ti piace? io invece l'ho inserito tra gli incipit memorabili (all'inizio del post). solo la prima frase, ma la trovo di una raffinatissima ironia!
 
     
cateviola
cateviola il 29/05/07 alle 18:33 via WEB
"Non parlare mai con sconosciuti" ...sì, mi piace e DOPO la lettura è splendido. PRIMA non dice davanti a quale capolavoro dell'intelligenza ci si trovi..
 
il_presidente77
il_presidente77 il 28/05/07 alle 20:02 via WEB
Devo dire che pure sono stato fortunato di aver letto Tolkien (Il signore, lo hobbit e il silmarillion) appena prima del film (un anno o due prima, non tanto ma quanto basta magari per verlo gustato meglio al cinema).
Non conoscevo minimamente Tarchetti; per gli altri citi autori (e opere) di tutto riguardo e un libro sul genere de I volatili mi sembrava quasi scontato che ci fosse. Saluti.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 28/05/07 alle 20:08 via WEB
ho avuto un'adolescenza che si faceva affascinare da queste storie un po' tenebrose. avrei potuto scegliere Malombra di Fogazzaro. o per motivi molto simili, anche se poco apparenti all'immediato, L'esclusa di Pirandello.
 
   
il_presidente77
il_presidente77 il 29/05/07 alle 12:30 via WEB
deduco quindi che in quel periodo dovresti aver amato anche "Storia di una capinera" di Verga
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 29/05/07 alle 12:33 via WEB
mi hai letto nel pensiero. sai che la stavo per citare con l'elenchino di sopra? poi mi sono detta: ody basta, non esagerare, sei pedante. avranno capito il genere.:)
io mi faccio un sacco di censure preventive, sai?
 
releardgl
releardgl il 28/05/07 alle 20:20 via WEB
gioco accettato Ody...dammi un pò di tempo...
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 29/05/07 alle 12:32 via WEB
non troppo, però: sono curiosa.:)
 
   
releardgl
releardgl il 01/06/07 alle 12:31 via WEB
stasera forse ce la faccio....la scelta e` vasta....
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 01/06/07 alle 12:35 via WEB
è stato così per tutti (spero). ma è interessante proprio perché molto molto selettiva.
 
pelino55
pelino55 il 28/05/07 alle 22:02 via WEB
Anch'io mi sono posto il problema della bellezza, o chiamala come vuoi, degli incipit rispetto al contenuto. Poi, come da regolamento, mi sono attenuto al contenuto. Parlando esclusivamente di incipit, oddio anche il contenuto non scherza, come non citare cent'anni di solitudine e i promessi sposi?
 
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 28/05/07 alle 22:10 via WEB
Chiedo scusa per l'intromissione: invece di “Cent'anni di solitudine” ricordo molto bene le ultime parole, ma l’incipit no.
 
   
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 28/05/07 alle 22:15 via WEB
l'incipit no??? (comunque l'ho scritto sopra, nel post) non ricordi della scoperta del ghiaccio di cui Aureliano Buendia si sarebbe ricordato davanti al plotone d'esecuzione?????
 
     
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 28/05/07 alle 22:36 via WEB
Avevo letto il tuo incipit. Ma ho sempre ricordato "... ai condannati a cent'anni di solitudine non è data una seconda possibilità", forse perché ero giovane o chissà per quale motivo astruso quelle sono le parole che mi sono sempre rimaste impresse. Anche la storia, ovviamente, mi è rimasta impressa ma il finale di più (soprattutto i tre anni di pioggia e quando scrivono tutto perché stanno perdendo la memoria). O forse, perché così come l'incipit è importante (fondamentale?) in un libro anche la chiusura è altrettanto importante. Ci sono libri che sono "crollati" sulle ultime pagine o sulle ultime parole ed è una vera disfatta.
 
     
lilith_0404
lilith_0404 il 28/05/07 alle 23:47 via WEB
mi fai pensare a mia mamma: quando le suggerisco qualche libro da leggere, a parte controllare che sia scritto con caratteri non troppo microscopici, che farebbe fatica a leggerli, e che non ci siano nomi stranieri, che non riuscirebbe a ricordare, ma prima di decidere di leggerlo, va all'ultima pagina, e legge il finale, e da quello decide se val la pena di dedicarci tempo...
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 29/05/07 alle 11:14 via WEB
in effetti quoti ha ragionissima. sarebbe bello anche un gioco simile, relativo ai finali! scintille e fuochi d'artificio.
quanto a leggere il finale, no: io non ci riesco proprio. sarà che sono un'appassionata di libri gialli, ma se so il finale (sia pure scontatissimo), metà del piacere del leggere un libro mi svanisce tra le mani.
 
     
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 29/05/07 alle 11:58 via WEB
Già mai leggere il finale prima di avere letto il libro! Anch'io sono appassionata di "gialli" e da qualche anno anche di "noir" (quanti colori, però ;))
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 29/05/07 alle 12:31 via WEB
basta non scadere nei rosa alla Harmony....:)))))
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 28/05/07 alle 22:14 via WEB
Tolkien mi capita spesso tra le mani, ma poi per un motivo o un altro non l'ho mai letto. Condivido quanto hai scritto del libro di Tabucchi così come di quello di McEwan e mi capita, quando vado in giro con le mie nipotine, di pensare a quel libro e mi prende un'angoscia difficile da gestire. E' scritto così bene che lo si vive, lo si vede e si finisce persino per respirarlo. Gli altri tre che nomini non li conosco: segno nella lista che è, ormai, più lunga di me.
(Già rientrata?)
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 28/05/07 alle 22:18 via WEB
sì: toccata e fuga per un convegno.
Tolkien varrebbe la pena sempre. a qulsiasi età. è molto di più di quello che ci si puà immaginare dall'esterno. è epica, non è "banalmente" fantasy.
 
   
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 28/05/07 alle 22:37 via WEB
Mi assolva (almeno in parte) Vostra onore: ho visto i tre film. Lo so non è la stessa cosa. Parola di marmotta che primo o poi leggerò Tolkien.
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 29/05/07 alle 11:55 via WEB
e sicuramente non manderà la marmotta in letargo (parola di Gran Moghul:)
 
   
il_presidente77
il_presidente77 il 29/05/07 alle 12:41 via WEB
considerazione generale (anche sul mercato editoriale): purtroppo in Italia dire che un libro appartiene ad un genere significa sminuirne in parte il valore e magare precluderne le vendite
 
lilith_0404
lilith_0404 il 28/05/07 alle 23:56 via WEB
L'età dell'innocenza, avevo preso anche io in considerazione di metterlo nella mia lista... Hai ragione, ci sono libri che scandiscono i periodi della vita, che si incontrano come se ci avessero dato appuntamento... :-) 'I volatili del beato Angelico, me lo segno, ho la sensazione che sia il genere di libro che potrebbe piacermi leggere...
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 29/05/07 alle 12:26 via WEB
se ti piace Tabucchi e il suo fraseggiare (che io trovo uno dei migliori prodotti della letteratura italiana contemporanea), allora sì. è secondo solo a "Piccoli equivoci senza importanza". avrei citato questa raccolta, tra i miei libri preferiti, se non fosse che ho creduto che anche il soggetto avesse un valore, nell'operare una scelta così ridotta.
 
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 29/05/07 alle 08:47 via WEB
Grazie ody! Lo Hobbit lo iniziai anche io da adolescente, poi mi feci incantare (ma in età un po' più adulta) dall'intero ciclo. Devo dire che ho tentato anche altri cauti avvicinamenti al genere fantasy, ma dopo la trilogia dell'anello nulla mi è parso degno di nota. Non so dirti se è questione di genere, oppure se una volta toccato il vertice, nulla può reggere il confronto.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 29/05/07 alle 12:27 via WEB
infatti. concordo in pieno. dopo Tolkien il fantasy sembra soffrire di asfissia ed essere relegato al mondo dell'adolescenza (amschile, in particoalre).
 
bluewillow
bluewillow il 29/05/07 alle 10:55 via WEB
Io non ho messo gli incipit, proprio per il fatto che non sono di sicuro la parte migliore del libro. Dei libri che alla fine hai scelto ho letto "Il signore degli anelli" e "L'età dell'innocenza": sono d'accordo, sono veramente belli. I duellanti di Conrad mi è sfuggito, devo rimediare :)))!
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 29/05/07 alle 12:29 via WEB
sì: direi che sta tra i classici. ti consiglio anche il bellissimo film (di Ridley Scott) che ne è stato tratto. una delle poche volte che la versione cinematografica non è una cocente delusione.
 
thefairyround
thefairyround il 29/05/07 alle 11:41 via WEB
Grazie per l'invito... ci sto già pensando..... :-)
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 29/05/07 alle 12:27 via WEB
brava cocca. aspetto con ansia.:)
 
Casalingapercaso
Casalingapercaso il 29/05/07 alle 15:19 via WEB
Dei tuoi libri ho letto 'Il signore degli anelli' e 'L'età dell'innocenza'. Recentemente della Wharton ho letto 'I ragazzi' o titolo simile, una delusione. Lo sapevi che è sepolta a Versailles? Degli altri prendo nota. Questo gioco è stato utile, specie ora che sto preparando i libri per l'estate. Che se in montagna piove, nn c'è niente di meglio che leggere. Ciao Ody
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 29/05/07 alle 15:27 via WEB
cerco anch'io qualche suggestione. ma non più di tante. ho già un accumulo di libri impressionante!
 
regina_crimilde
regina_crimilde il 29/05/07 alle 20:17 via WEB
una bella scelta. Tolkien è, ovviamente il mio preferito fra quelli che hai citato. ma anche McEwan mi piace molto. rende evidente l'orrore quotidiano, quello grande e anche quello minimale.
 
fabiochepassa
fabiochepassa il 29/05/07 alle 21:36 via WEB
Devo dire che le tue iniziative sono sempre originali e di buon gusto.. Io un incipit non sempre lo traggo dalle prime pagine di un libro, ma ho il vizio di sfogliarli quasi a voler cercare il motivo che mi ha convinto a prenderlo in mano. "La causa è un segreto dentro un segreto, il segreto di qualcosa che rimane velato, un segreto che solo un altro segreto può spiegare, è un segreto su un segreto che si appaga di un segreto". Questo è l'incipit a pag 460 che mi ha fatto correre alla cassa con il Pendolo di Foucault sotto braccio. Dopo dello stesso autore (non importa citarlo) avrei apprezzato anche: "Eppure m'inorgoglisco della mia umiliazione, poichè a tal privilegio son condannato, quasi godo di un'aborrita salvezza..." Da "L'isola del giorno dopo" Però il buon Garcia Marquez con i suoi "Cent'anni di solitudine", il cui inizio è un'icona, un logo del libro stesso, mi avrebbe affascinato tantissimo e trascinato lontano con le sue parole. Ricordo volentieri anche l'inizio avvolgente e triste di "Un uomo", della recente scomparsa Oriana Fallaci, dove nella bolgia della sepoltura di Alekos Panagulis, la bara dello stesso viene calata nella fossa all'inverso, con la testa al posto dei piedi. Poi conosco quasi a memoria la prima pagina di "Così parlò Zarathustra" quando ancora ventenne rimasi folgorato dalla storia di questo eremita, poi col tempo capii che la sua filosofia era arida..ma a vent'anni si vorrebbe cambiare il mondo ogni mattina..Ce ne sono tantissimi di incipit: "Gli indifferenti" di Moravia mi piacque proprio per l'inizio, ma adesso non lo ricordo più :( e poi tanti altri ancora che anche tu hai già citato.. . Ma la madre di tutti gli incipit lo devo alla mi mamma, che mi fece amare la lettura ancor prima di saper leggere, leggendomi con fare teatrale tutto il libro Cuore di de Amicis :) Ciao!
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 30/05/07 alle 09:08 via WEB
sei un creato di Cuore, anche tu? ma sai che pochi, al giorno d'oggi, sono capaci di ammetterlo?
io non l'ho citato perché dovendo scegliere 5 libri (che poi ho portato a 6) mi sobno concentrata sulla formazione adulta, piuttosto che su quella infantile.
io da Cuore sono stata segnata a vari livelli. primo quello de rifiuto e della colpevolizzazione, perché mia zia era solita rimproverarmi per il mio "cuore di pietra" (a sentir lei) perché non piangevo di fronte alle bvicende strappalacrime dei racconti del mese. Sangue Romagnolo o la Piccola Vedetta Lombarda erano additati a esempi fulgidi.
ho poi conosciuto da più grande un De Amicis impensabile e divertente, con "Amore e Ginnastica". lieve e ironico. e anche sexy, a suo modo.
 
fabiochepassa
fabiochepassa il 29/05/07 alle 21:48 via WEB
Dimenticavooo! Il bellissimo inizio di Orhan Pamuk "Il mio nome è rosso"...te lo riporto ;-) “Adesso io sono un morto, un cadavere in fondo a un pozzo. Ho esalato l’ultimo respiro ormai da tempo, il mio cuore si è fermato, ma, a parte quel vigliacco del mio assassino, nessuno sa cosa mi sia successo. Lui, il disgraziato schifoso, per essermi sicuro di avermi ucciso ha ascoltato il mio respiro, ha tastato il mio polso, mi ha dato un calcio nel fianco, mi ha portato al pozzo e mi ha preso in braccio per poi buttarmici dentro. La testa me l’aveva già spaccata a colpi di pietra, e cadendo nel pozzo è andata in pezzi, la mia faccia, la fronte e le guance, è rimasta schiacciata, è scomparsa, le ossa si sono spezzate, la bocca si è riempita di sangue. Sono quattro giorni che manco da casa. Mia moglie e i miei figli mi staranno cercando. Mia figlia, sfinita dal pianto, probabilmente starà guardando il cancello del giardino; tutti mi staranno aspettando con lo sguardo fisso sulla porta. Ma mi staranno veramente aspettando? Non lo so. Forse si saranno abituati, che orrore! Perché stando qui sembra quasi che la vita che ti sei lasciato dietro continui come sempre. Prima di nascere avevo alle spalle un tempo illimitato. Un tempo che non sapevo sarebbe finito neanche dopo la mia morte! Da vivo non pensavo a queste cose, continuavo a vivere nella luce, nel tempo che passa tra due oscurità […] Adesso, considerando il fatto miracoloso che possiate sentirmi nonostante la mia situazione, so che penserete: evita di dirci quanto guadagnavi in vita. Raccontaci quello che vedi lì. Cosa c’è dopo la morte, dov’è la tua anima, come sono il Paradiso e l’Inferno, cosa vedi lì? Come ti sembra la morte, provi dolore? Avete ragione. So che l’uomo quando è ancora in vita muore dalla curiosità di saper cosa accade nell’aldilà […] Trovate quel figlio di puttana del mio assassino e io vi racconterò tutto quello che vedrò nell’aldilà!”. Ciao :)
 
fabiochepassa
fabiochepassa il 29/05/07 alle 21:57 via WEB
Anche questa frase mi colpì...E’ il “dopo” che ti frega, non il “prima”. In quel cortile l’uno salverà l’altro, come dev’essere tra amici veri. In quel cortile, provati e delusi, torneranno a bere la pioggia. Perché non farlo anche noi? Da "Andiamo a bere la pioggia" di Raffaele Mangano, un libro veramente tutto da bere, che ti commuove. Forse ho già parlato troppo e in troppi post, ma la memoria mi viene a singhiozzo :) Ciao per davvero.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 30/05/07 alle 09:13 via WEB
sono due buoni suggerimenti: non li conoscevo, nessuno dei due. grazie.
 
upmarine
upmarine il 30/05/07 alle 02:55 via WEB
Non avrei raccolto il tuo invito. Ma non perchè saresti stata tu a porgermelo (anzi, sono quasi stato tentato di riaprire il mio blog per te) ma perchè non trovo interessante questa come tutte le altre catene di santantonio. Anzi, mi rattristano.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 30/05/07 alle 08:52 via WEB
a parer mio una "catena di sant'antonio" prevede dei requisiti (chiamiamoli così) che alcuni di questi giochetti non hanno. per esempio, basilare, quello di pronisticare anni di guai, malattie, sciagure, calvizie (agli uomini) e ipertricosi diffusa (alle donne), se non si perpetua la catena stessa.
questo gioco lo trovavo carino perché invitava a parlare di libri e a collegarli al proprio vissuto. non importa essere sempre bacchettoni!:)) (e vediamo a che punto arriva la tua conoscenza del fiorentino:)
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 30/05/07 alle 17:44 via WEB
ah, ti ringrazio di aver pensato di riaprire il blog per questo invito. la prossima volta ti propongo una gita a Collodi....ma apprezzo e ringrazio.:)))
 
   
upmarine
upmarine il 01/06/07 alle 11:41 via WEB
Mi vuoi far fare la parte di pinocchio o della balena? A Collodi, intendo! Non scriverò i miei incipit perchè i libri che hanno segnato la mia vita non li ricordo più. Se mi tornano in mente scriverò sul tuo blog. Anzi ti manderò una mail col testo e ti chiederò di pubblicarlo.
P.S. Bacchettone, per quel che ricordo, è chi predica bene e razzola male! Sbaglio?
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 01/06/07 alle 11:46 via WEB
no bacchettoni sono quelli rigidi, molto integralisti, sempre seri.:)
 
     
upmarine
upmarine il 02/06/07 alle 01:54 via WEB
Sei tu la maestra. Comunque non ne ho voglia. ;-)
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 31/05/07 alle 23:14 via WEB
Mi sono segnata il libro di Tabucchi, ha un titolo ed un incipit che si fanno leggere con gusto. E poi non ho mai letto nulla di Tabucchi...
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 01/06/07 alle 00:01 via WEB
sono i racconti il suo taglio giusto. leggi allora anche Piccoli Equivoci Senza Importanza.
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

AGGIUNTE AL BLOG

Spesso qui non c'è posto per il mio personale rapporto tra pensiero e immagine.
E allora ho deciso di aprire un FOTOLOG: 

DALLE STELLE ALLE STALLE


Mi faranno piacere le vostre visite

 

AREA PERSONALE

 

HUMAN CALENDAR.COM

 

TAG

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

zazie12odio_via_col_ventoossimoracassetta2roberto.berrettoniAllievo2007mattera2OgniGiornoRingraziotrampolinotonantetrixtyamistad.siemprempt2003marinogiuseppa6mmanuela1233piccodgl
 

LA FATICA È SEDERSI SENZA FARSI NOTARE

Tutto il resto poi vien da sé.
(Cesare Pavese)

web tracker
 
Citazioni nei Blog Amici: 154
 

HIC SUNT LEONES (OVVERO EXTRA-CONFINI)

Non solo mamma (lo spassosissimo diario di una madre di 3 maschi)

Ciurmamom (una madre indaffarata di 6)

Buba (una foto-e una poesia al giorno)
Prima o poi l'amore arriva (come sopravvivere ironicamente ad una separazione)
Ho sposato un beduino (una mamma alternativa, in esilio a Pisa)
Vesnuccia (da Torino una vita quotidiana con amore)
La casa sull'albero (ex-Sandali al sole)
Prendo appunti (la Profe, sempre Profe ma non commentabile)
Advanced Style (la moda delle bellissime "vecchie babbione" che hanno coraggio)
La Santa Furiosa (credevate di conoscere l'Orlando furioso, vero? questa ne è un'ottima alternativa)
Vita da museo (ora su Wordpress)


 
 

ULTIMI COMMENTI

Un saluto dal 2024
Inviato da: cassetta2
il 25/02/2024 alle 16:14
 
Per me è stato un pò un piccolo trauma ritornare su questo...
Inviato da: trampolinotonante
il 02/11/2023 alle 16:44
 
Come passa il tempo! Sembra ieri! Eppure è stato bello,...
Inviato da: trampolinotonante
il 02/11/2023 alle 16:38
 
Ciao, Tara! :))) Come va?
Inviato da: amistad.siempre
il 10/02/2023 alle 16:18
 
Ti ho vista, sei passata da me, silenziosamente... E'...
Inviato da: atapo
il 09/12/2022 alle 11:33
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

PAPERBLOG

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963