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Un'altra storia da raccontare

Post n°87 pubblicato il 27 Febbraio 2007 da il_presidente77
 

immagineGaiman è forse al giorno d'oggi un dei più grandi narratori di favole, favole per bambini, ma allo stesso tempo per adulti.

Gaiman raggiunge la fama come sceneggiatore di Sandman e solo per caso si dedica all'attività di romanziere collaborando telefonicamente con Terry Prachett, mostro sacro del fantasy comico (la serie di Mondo Disco è composta da più di 30 romanzi), nella stesura di Good Omens (1990). Passano quasi sei anni prima che Gaiman scriva il suo primo romanzo da solo, intanto continua a scrivere sceneggiature per fumetti, per la televisione e per la radio. Proprio da una sceneggiatura per la BBC nasce Nessun dove (Neverwhere), romanzo imperniato su Londra, dove la Londra di tutti i giorni si interseca con una Londra sotterranea piena di segreti, ma anche pericolosa. La successiva fatica letteraria è Stardust che narra le avventure di giovane per recuperare una stella cadente al fine di conquistare il cuore della sua amata. Nello stesso anno raccoglie alcuni racconti e poesie nell'antologia in Smoke and Mirrors: Short Fictions and Illusions. Il romanzo successivo American Gods (una storia molto bordeline tra fantascienza e fantasy) fa incetta di premi come migliore romanzo; riceve infatti il Premio Nebula , il Premio Hugo e il Premio Bram Stoker. Stessa sorte alla racconto lungo Coraline, una favola dai toni dark, che ottiene il Premio Nebula , il Premio Hugo come migliore racconto lungo e il Premio Bram Stoker come migliore lavoro per giovani lettori. Una sorta analoga tocca al racconto A Study in Emerald che riceve il Premio Hugo come migliore opera nella sua categoria. Ultima fatica letteraria è Anansi Boys che riprende in parte la linea segnata con American Gods. Parallalemente a questo produzione Gaiman insieme a Dave McKean (con cui si era già trovato a collaborare molte volte nel mondo dei fumetti) produrra libri illustrati per bambini Il giorno che scambiai mio padre con due pesci rossi (The Day I Swapped My Dad for Two Goldfish) , I lupi nei muri (The Wolves in the Walls ), oltre a MirrorMask rivolto verso il mondo degli adolescenti.

Le sue opere iniziano ad interessare anche al mondo del cinema. Se MirrorMask ottiene un buon giudizio dalla critica, ma non ha una grande distribuzione al di fuori del mondo anglofono, grandi nomi girano intorno alle ultime produzioni. Stardust al momento in post -produzione vede la partecipazione di Robert DeNiro, Michelle Pfeiffer e Claire Danes; Beowulf, in post-produzione, vede alla regia Robert Zemeckis e impegnati Angelina Jolie, Anthony Hopkins, John Malkovich; per quanto riguarda Coraline (in produzione) ci sono Dakota Fanning e Teri Hatcher.

I suoi detrattori dicono che Gaiman tenda a ripetersi ovvero a riproporre e ritrattare alcuni topos narrativi. I suoi fans arrivano a dire che se Gaiman volesse potrebbe rendere interessante la descrizione della sua lista della spesa.
La verità è che Gaiman sa narrare e che ha anche delle idee e delle storie originali, ma che gli editori italiani hanno purtroppo assegnato le sue opere a traduttori che non hanno reso al meglio il suo stile e ciò nonostante i suoi romanzi risultano essere affascinanti.

In rete:

il su sito ufficiale http://www.neilgaiman.com e quello sempre ufficiale in italiano http://www.neilgaiman.it

su wikipedia http://en.wikipedia.org/wiki/Neil_Gaiman

il suo weblog http://www.neilgaiman.com/journal/ anche in italiano http://www.karmanoid.com/neilgaiman

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Commenti al Post:
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 27/02/07 alle 23:36 via WEB
sto leggendo American Gods. non è proprio una passeggiata, ma a me piacciono queste cose...come le hai definite?...borderline?...azzeccato. e poi adoro i rimandi mitologici, la fatica di cercare di identificare chi sono questi dèi. e la satira dei miti americani.
invece nessun dove non sono riuscita a leggerlo. quelle cose di fogne e topi, per me sono troppo!
 
 
il_presidente77
il_presidente77 il 28/02/07 alle 11:48 via WEB
Premesso che non è solo un giudizio personale quello sulle traduzioni, ma è stato espresso anche da persone che se ne intendono sulla materia. In Nessun dove sono presenti vari refusi, per quanto riguarda American Gods il confronto stilistico è quasi imbarazzante: mi è stata presentata la prima pagina in inglese, lo stile originale è molto più fluido e diretto, il numero di parole utilizzate praticamente la metà (certe cose fanno meditare)
 
h451
h451 il 28/02/07 alle 15:49 via WEB
Grazie per avermi fatto conoscere il tuo Blog/Holden
 
 
il_presidente77
il_presidente77 il 01/03/07 alle 12:57 via WEB
di nulla, grazie a te della visita
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 01/03/07 alle 12:04 via WEB
E segno anche questo. Quanta ignoranza in me. Grazie per la segnalazione. (QuotiDiana)
 
 
il_presidente77
il_presidente77 il 01/03/07 alle 13:02 via WEB
Non è ignoranza è solo questione di gusti leggermente diversi e magari di cercare di approfondire certi stimoli.
Ci sono poi generi su cui sono totalmente ignorante, perchè non sono interessato (oramia sono più o meno come orientarmi), ma ciò non toglie che li ci siano ottimi lavori e capolavori dimenticati, a cui io probabilmente non avrò mai accesso. Il tempo però non è immenso e infinito (soprattutto quello per leggere) e bisogna fare delle scelte
 
bluewillow
bluewillow il 01/03/07 alle 14:06 via WEB
articolo molto interessante. ciao :)
 
 
il_presidente77
il_presidente77 il 01/03/07 alle 16:11 via WEB
l'argomento non lo era da meno
 
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