L'uomo illustrato

E' un affermazione? O un invito?

una affermazione, non certo un vito generalizzato e generalizzabile (anche perchè di gente con il pensiero sempre spento ce n'è in giro tanta)

...ma perchè spegnerli...?morirei se i miei pensieri si spegnessero...tu riusciresti a fare a meno dei tuoi pensieri?...

ho perso il commento... C. sostiente che c'è la neccissita di scollgarsi da ciò che ci circonda, di prendersi del tempo per se stesssi, non per meditare quando si è in difficoltà, ma solo per non vivere più quelle situazioni, una sorta di modo per ricarcarsi, ma allo stesso tempo C. è conscio che non può essere una cosa da fare sempre, che ha grossi limiti, perchè non sempre la vità sta lì ad asptettarmi... p.s. i miei pensieri non li baretteri con quelli di nessun altro, disposto assai a condividerli, ma non a barattarli

Inviato da il_presidente77 il 26/07/07 @ 16:25 via WEB ho perso il commento...(ho perso il senso di questa affermazione,spiegati meglio)...condivisione?è una parola che fa paura...quante volte nella tua vita hai sentito davvero di "condividere"i tuoi pensieri con qualcuno?...la sintonia è un qualcosa di immediato e allo stesso tempo molto superficiale...e si ferma lì,senza contare che successivamente subentra il cercare di condividere a tutti i costi un qualcosa...forse per paura,forse perchè ti rendi conto che dire quella frase così banale("siamo in sintonia"),il più delle volte non vuol dire nulla...e non parlo più solo di pensieri,ma anche di interessi o di cose in comune...ed è deludente scoprire che dietro non c'è nulla,che è tutto un bluff...sto divagando,ma tu sai bene cosa intendo.La condivisione è un qualcosa che,proprio perchè difficilmente raggiungibile,io amo.Ma molto spesso,non riesco a trovare punti di condivisione neanche con me stessa...sono stata abbastanza "oscura"? ;-).Ti invito a riprendere il discorso, o semplicemente a rispondere al mio commento dall'altra parte...potrebbe essere un ottimo spunto per un post,prima che io parta!

Ho lette e riflettuto, anche la mia partenza è vicinissima e la mia testa sembra già partita da un pezzo. Hai pienamente ragione, accade/puo accadere, ma non è una cosa che può succedere tutti i giorni con tutte le persone; è una cosa bella, ma è rischiosa, anche talvolta dolorosa, molto dolorosa. La sintonia è qualcos'altro, una cosa istantanea, un capire dopo le prime frasi con una persona che è come se la conoscessi da sempre. si tratta di sintonia, non condivisione. La condivisione dei pensiere, non è l'avere un hobby, una passione in comune, è, per me, qualcosa di ancora più profondo. (Posso condividere con un amico un hobby, ma non sto condividendo i miei pensieri, la mia anima con lui. ) Per questo è pericoloso e difficile da raggiungere. Difficile dire cosa sia la condivisione, forse è un do senza la pretesa di un ut des, ma è un cosa che vale per entrambe le persone. É forse un togliersi non solo le nostre maschere, ma anche le corazze che abbiamo costruito per difenderci della vita. Difficile essere satti e precisi. Abbastanza inconcludente?
P.S. quando dicevo che ho perso il messaggio mi riferivo al fatto che libero mi aveva mangiato un commento e che avevo dovuto "riscriverlo".

Talmente inconcludente da essere pienamente condivisibile ;-) e qui credo che la parola condivisione fosse più che mai appropriata,credo che qui ci sia condivisione,condivisione di un punto di vista...tu come la pensi?poichè la dissertazione è abbastanza folle(e che siamo già partiti entrambi di testa era abbastanza palese,direi)a questo punto mi aspetto anche che tu possa dissentire dalla mia affermazione e sentenziare che nel nostro punto di vista non c'è condivisione...perchè ci siamo dimenticati di quei casi in cui uno dei due ritiene che i soggetti in questione abbiano qualcosa da condividere e l'altro no...e allora si parlerebbe di condivisone unilaterale e parecchio egoistica...non se sono stata sufficientemente "illogica"...come sempre ti esorto a rispondere dall'altra parte...e poi volevo anche chiederti una cosa,a proposito di un libro che mi appresto a leggere,l' "Ulisse" di Joyce...non ricordo dove,una volta ho letto una frase che diceva più o meno così..."vedo che le piace Joyce...se ha letto tutto l'Ulisse,evidentemente deve sentirsi colpevole di qualcosa"...e ovviamente da qui la curiosità...

dissento e sono d'accordo... capirai il mio gioco linguistico, perchè non si tratta di una condivisione nel senso di cui parlavo prima, ma di un essere "identici" su uno stesso idea, per il resto non ho mai sentito la frase che riporti, in certo senso non mi stupisce che qualcuno l'abbia proferita, anceh se non ho mai letto inegralmente questa opera di J. anche se ho un discreto amore letterario nei suoi confronti

Perché come disse "qualcuno": pensare è proprio come non pensare.

ho trovato "surfando" il pezzo di K. ma in verità non l'ho molto capito o meglio non sono sicura di averlo molto capito perchè non sono sicuro a cosa di preciso si riferisse

E bravo!
Come meditare
- luci spente -
autunno, mani strette, in istantanea
estasi come una pera di eroina o morfina.
la ghiandola del mio cervello secernente
il buon fluido felice (Fluido Santo)
allorché mi ah-bbasso e tengo ogni parte del corpo
giù in trance da puntomorto – Sanando
ogni mio male – tutto cancellando – neppure
resta il brandello di uno <<spero-che-tu>> o una
Bolla di Pazzia, ma la mente
libera, serena, spensierata. “Quando arriva
un pensiero spuntando da lontano con la sua
esibita figura d’immagine, lo freghi,
lo sfreghi via, lo smonti e si fa
smunto, e il pensiero non viene – e
con gioia comprendi per la prima volta
<< Pensare è proprio come non pensare –
Perciò non devo pensare
mai
più >>

alcune domande è brano completo? se no da dove e tratto e come è contestualizzato. Se sì, trovo le frasi finali troppo vaghe ed ambigue per essere applicate in generale e non era scopo di K. scrivere qualcosa di troppo generale, e forse da quell oche capisco si riferisce ad una data situazione di "umore" e di emozioni, cosa ne pensi?

E' una poesia "beat". Il titolo, l'ho scritto: "Luci spente". E' del 1967.

proverò a rileggerla con più calma, quando magari il mio cervello è tornato dalle ferie, magari riesco a coglierne meglio il senso, grazie mille

L'ho postata anche sul mio blog, "indotta" da te. Grazie a te!

sono curioso di leggere poi i commenti di chi frequenta il tuo blog

si può riposare, ogni tanto....ma la mente non va mai inb vacanza. aspetto i pensieri del ritorno.:)

è uno staccare la spina, che molte volte si rende necessario, che ci si accorge talvolta fare in automatico come sorta di autodifesa, intanto sono tornato io, vediamo poi per i pensieri miei ;-)

Impossibile spegnere il pensiero...

se intendo la facoltà di pensare, sono pienamente d'accordo

Da piccolina avevo un "metodo" per cercare di spegnere il pensiero: immaginavo un signore che dipingeva le pareti del luogo dove io tenevo i pensieri, ma il solo fatto che lui stesse lì a dipingere già mi faceva pensare. Passava varie mani di vari colori per arrivare al nero. Ci riproverò, magari mi riesce a spegnere il pensiero. Magari. Bentornato :)

ci si allontana un po', ma alla fine si ritorna sempre, non si puo' mai fuggire in modo definitivo e credo che questo non sia sempre un male, salutoni (anche alla lavatrice)

Buona estate, amico mio, buona estate!

anche a te e cerca di fare il bravo

sarebbe bello se si potessero spegnere selettivamente i pensieri negativi rispetto a quelli positivi, pecccato che di solito non funzioni :)

non funziona o tutto o niente, nessuna via di mezzo, ma in fondo potrebbe andarci peggio ;-)

Civita di Bagnoregio,la città che muore...esco dall'argomento del post e ti invito a fare qualche ricerca su questa cittadina...perchè credo che anche tu,come me,se non la conosci ancora,non potrai che rimanerne affascinato...

il nome non mi diceva nulla, le immagini molto suggestive mi hanno riportato alla memoria qualcosa, che la descrizione del borgo mi fa confermato, vedro di darci un occhiata più approfondita; comunque l'Italia è piena di tanti piccoli gioielli