Un blog creato da Azzurro_Blu il 28/01/2008

Azzurroblu

Poesia Pensieri Parole in libertà

 
 
 
 
 
 

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PICCOLO DIZIONARIO REGGIANO

Alcuni termini dialettali sono spesso utilizzati in questo blog. Ecco un piccolo dizionario per una più immediata comprensione del testo:

- Bimblòn = fannullone. Spesso utilizzato anche come sinonimo di sempliciotto, tatone, susinone.
-
Nani = piccina, tesorino, termine affettuoso utilizzato dalle nonne.
- Nèsi = sempliciotto, cretino... termine meno affettuoso del primo.
- Pita = tacchino. Questo termine si usa soprattutto nell'espressione "Fèr la pita" (traducibile più o meno con "fare l'oca") quando si vuole indicare un essere femminile particolarmente petulante e poco sveglio. Curiosamente anche l'aquila raffigurata sull'asso di denari delle carte da briscola piacentine è denominata "La pita".
- Rezdòra o Resdora (italianizzato) = donna di casa, "reggitrice" della dimora e signora dei fornelli... insomma: quella che comanda!

Se volete allenarvi nella pronuncia potete seguire anche qualche lezione on line.

 
 
 
 
 
 
 

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Sorella minore

Post n°67 pubblicato il 05 Dicembre 2008 da Azzurro_Blu
 
Foto di Azzurro_Blu


Piccola sorella
che cammini
sulle strade dei santi
con passo leggero
e sguardo raggiante,
il tuo sorriso
ci abbaglia di luce
e lo zaino
è colmo
di ricordi, pensieri
e mille cose da dirti.
Ti saremo vicini
sempre
col pensiero
e col cuore
ma tu forte
sostienici
tra le corde
del dolce salterio.
Sulle vie
di Francesco
mostraci il volto
di nostro Signore,
allora
ti chiameremo
madre,
reverenda madre,
e ridendo e cantando
ci inerpicheremo,
ancora una volta,
sulle vette più alte
e il nostro “Alleluja!”
squarcerà l’orizzonte.



A un’amica sorella minore che presto diventerà Sorella Minore!

 
 
 

Feedback

Post n°66 pubblicato il 02 Dicembre 2008 da Azzurro_Blu
 
Foto di Azzurro_Blu

Ho quaderni

e occhi
pieni di vite
e volti

che mi attraversano
con i loro drammi
e le speranze
e spesso
mi sento
responsabile
di tutto,
impotente
e piccola cosa.
Ogni incontro
è un destino
che si intreccia
al mio,
denso di scelte,
di soste sui bivi,
di corse a perdifiato,
di cadute
e ferite curate
col sale.
E vorrei inserire
mille jolly
nel mazzo
e scombinare
tutte le carte,
ma forse
sarebbe meglio
togliersi
la ridicola calzamaglia
e il mantello volante
e con timore
accucciarsi
a piedi scalzi
sulla soglia
di ogni esistenza
per porgere orecchio
e cuore
alle grida mute,
agli infiniti
sussurri dell’animo
e con grande rispetto
vegliare
il percorso di ognuno.

 
 
 

Politica locale

Post n°65 pubblicato il 21 Novembre 2008 da Azzurro_Blu
 
Foto di Azzurro_Blu

Al convegno
OdG: Segnali di crisi

Analizzeremo

-  Studieremo

-  Monitoreremo

-  Considereremo

-  Pianificheremo…


All’assemblea sindacale

OdG: La crisi avanza

Sentiremo

Medieremo

Solleciteremo

Raccorderemo

Concerteremo…


All’incontro programmatico

OdG: La crisi incombe

Interpelleremo

Convocheremo

Estrapoleremo

Interfacceremo

Stabiliremo…


Al tavolo di trattativa

OdG: C’è crisi

Programmeremo

Attiveremo

Sosterremo

Valuteremo

Implementeremo…


Al consiglio

OdG: Crisi nera

Analizzeremo

Studieremo

Monitoreremo

Considereremo

Pianificheremo…



Il tempo presente è sull’orlo del baratro... ma state tranquilli!

Con i nostri politici il futuro è assicurato!




N.B. Ringrazio di cuore per la gentile supervisione e la condivisione di intenti due amici e colleghi che hanno appena assistito insieme a me all'ennesimo torneo istituzionale di frittura d'aria indoor.

 
 
 

K-Rock

Post n°64 pubblicato il 14 Novembre 2008 da Azzurro_Blu
 
Foto di Azzurro_Blu

Conobbi K-Rock molti anni fa, quando un mio compagno di classe un bel dì annunciò trionfante che avrebbe fatto lo speaker per alcuni giorni.

Fu così che, sintonizzata sul mitico 94.7, scopersi un network veramente eccezionale mentre il mio amico lanciava emozionato un singolo dei Red Hot Chili Peppers.

Io non so se ci siano stazioni simili in altre province, ma K-Rock rimane per me insuperabile.

Già il nome è un programma, anzi, una programmazione!

All’ascoltatore, infatti, viene offerto quotidianamente un “ventaglio” di pezzi che arrivano a coprire tutte le sfumature del rock: da quello americano più tradizionale ai sound più ricercati, dal soul / blues al rap impegnato (senza mai sfociare in biechi hip-hop commerciali), dal punk al grunge, dai grandi cantautori italiani alle band emergenti con particolare attenzione per gli artisti emiliani.

Il bello di K-Rock, infatti, è che pur offrendo proposte musicali che vengono pescate nei punti più impensati nel tempo e nello spazio, rimane saldamente una reggianissima emittente locale.

I DJ, infatti, hanno tutti, indistintamente, lo stesso timbro di voce e cadenza correggese del Liga (anche le donne!) e sono tutti tremendamente professionali e concreti: bando ai fronzoli, ai frizzi, ai lazzi, qui si fa musica seria!

Le canzoni, infatti, vengono intervallate da dettagliate informazioni sul pezzo e sull’artista di turno, sul periodo storico in cui sono nate e sulle influenze culturali e musicali dell’epoca.

Scordatevi, inoltre, i TG Flash. Al mattino, cari miei, si procede direttamente con la lettura del Corriere della Sera, opportunamente commentato anche sul fronte musicale attraverso brani appositamente scelti.

Dimenticatevi, quindi, le reginette del pop e l’ultima boy band di palestrati per concedervi un pout pourri di proposte per veri duri dell’etere!

Ecco, allora, risuonare dagli altoparlanti solenni Bob Dylan, Pink Floyd, Bruce Springsteen o gente per me assolutamente sconosciuta come Muddy Waters, John Lord and The Hoochie Coochie Men, Huey Lewis and The News, Jake The Snake Roberts e André The Giant… ma forse mi si stanno confondendo un po’ le idee!

Inoltre, preparatevi psicologicamente ad ascolti impegnativi perché spesso vengono trasmessi pezzi che possono durare anche dieci o quindici minuti. K-Rock, infatti, è una radio per veri intenditori e guai ad interrompere psichedeliche schitarrate alla Hendrix o magistrali esecuzioni metal con inutili battutine di circostanza!

Per questi motivi, probabilmente, si è creato nel tempo un circolo vizioso di soggezione e timore reverenziale verso l’onniscenza musicale della redazione per cui anche lo spazio richieste ha assunto un aspetto assolutamente diverso dalle solite dediche e baggianate proposte da altri.

Così, anche se tutte le sere ti metti il pigiamino e ti spari nelle orecchie “La solitudine” della Pausini e ti addormenti con le lacrime agli occhi stringendo il tuo orsachiotto preferito, quando decidi di telefonare a K-Rock non ti puoi far trovare impreparato e, per non fare figure barbine con gli altri ascoltatori, ci si sente in dovere di richiedere solo brani di un certo livello.

Ecco, allora, un Marco da Carpi che ti spara una Patti Smith d’annata.

“Quisquiglie!” pensa Luca da Campagnola, e ti dice che non solo vuole i Radiohead ma che gli piacerebbe tanto, ma proprio tanto tanto, risentire la versione live di “Paranoid Android” del 1997!

“Ah ah ah! Pivelli!” ghigna Paolo da Collecchio, andando a riesumare non dei Pogues qualsiasi, ma quel pezzo in cui il cantante duetta con una Sinead O’Connor rediviva.

“Cavolo! Mi hanno fregato! – pensa Marco da Carpi – Ma domani gli faccio vedere io!” e sconsolato ritorna su Radio DJ ad ascoltare “Ciao Belli”!

Ma la cosa per cui in assoluto io amo questa radio è che mantiene il suo inconfondibile stile anche negli spot. Non solo per i locali pubblicizzati (dall’immortale Corallo di Scandiano, alla pizzeria del Super Biolco, al boardshop Tavola Calda che sempre ricorda a tutti di “Non mangiare la neve gialla”!) ma soprattutto per la capacità di dare un sapore diverso alle cose più normali e ordinarie: l’idrosanitaria Bellentani si presenta al suono di “Smoke on the Water”, con “Knockin’ on Heaven’s Door” la ditta A&G Serramenti ti offre prezzi speciali, “Come on baby, light my fire…” ma solo con stufe e caminetti dei Fratelli Rosselli... e con “Foxy Lady”… bè, meglio lasciar perdere!


Se non mi credete http://www.krock.it/diretta.htm

 
 
 

Alla fiera del nulla

Post n°63 pubblicato il 10 Novembre 2008 da Azzurro_Blu
 
Foto di Azzurro_Blu



Iniquo solitaria



Signora Vanda
cuffia viola anni trenta
ti rivedi piccina
barcollando francobolli
su buste di plastica
plissettata indecisa
una mano sfiora
l'idea di un acquisto
pudore fuochi e cioccolata
profumi e balocchi
piccoli sorrisi vanitosi
tra tenere rughe incipriate


Sandro Rita



 Bricolage poetico in collaborazione con Assurdismo e Scambi emozionali.

 
 
 

Un ragioniere

Post n°62 pubblicato il 07 Novembre 2008 da Azzurro_Blu
 
Foto di Azzurro_Blu

Iscritto a scuola come tanti,
un domani da bancario,
impiegato, segretario,
commercialista stimato,
notaio rinomato.
Qualcuno che conta,
orgoglio di famiglia.

Poi vidi lei,
non bella ma un tipo,
da lontano la osservavo,
di notte la sognavo.
Qualche sguardo di sfuggita,
qualche ciao
timidamente pronunciato.

Poi persi lei,
non mi volle più parlare,
non si fece più vedere,
imprevisto non calcolato,
errore non consentito,
instabilità di sistema.

Sragionai per il troppo pensare
e non contando più niente
mi chiusi in un universo algebrico:
matematicamente
avrei affrontato il problema.

Fiero me ne andavo
con il Sole sotto braccio
e 24 ore di tempo
per leggerlo d’un fiato.
Fiero me ne andavo,
niente a cui badare,
nessuno da ascoltare.

E in effetti,
se i mali sono specchio
della sofferenza interiore,
divenni miope e quasi sordo
per salvarmi da un mondo
cattivo e irrazionale.

E oggi a quarant’anni
mi riaffaccio alla vita,
dopo un lungo standby,
cercando la giusta formula
per risolvere me stesso.

Non sono cento
ma neanche cinquanta,
sono senza radici
ma non si può dire
che non sia quadrato.

Sono un essere sensibile
e delicato
che si nasconde
dietro l’indice Mibtel,
senza polso per il mercato.

Sono un essere astratto
e complicato,
la mia vita è un’icognita,
ma di sicuro rappresento
l’esatta scienza
del dolore.

 
 
 

Partenze e arrivi

Post n°61 pubblicato il 04 Novembre 2008 da Azzurro_Blu
 
Foto di Azzurro_Blu


Su tutto odori



il collirio del binocolo
siglava luccichii
est-europei era un mercato
e una mongolfiera trasparente
se lo stava portando via
silenziosamente atterrano
traghettatori slavi
invisibili badanti brulicanti
colbacchi orologi cimeli miliari
memorie di regimi totalitari
su visto turistico in ingresso


Rita Sandro


Un grazie sentito a Scambi emozionali e Assurdismo.

N.B. Foto di Matteo Franzoso www.mondopiccoloimmagini.it

 
 
 

Piccoli brividi

Post n°60 pubblicato il 31 Ottobre 2008 da Azzurro_Blu
 
Foto di Azzurro_Blu

Fuori è notte senza luna, è tardi e il cuore batte all’unisono con la pioggia che insistente bussa sui lucernari della soffitta.

Sono ancora provata per quanto è appena successo e non riesco a credere che una cosa simile sia potuta accadere proprio a me!

Ma andiamo con ordine e, se mi sarà concesso, cercherò di raccontarvi i terribili eventi di cui sono stata protagonista.

Stavo giusto riflettendo su come esprimere nel modo più efficace possibile la mia avversione per Halloween, per tutto il battage commerciale che ci gira intorno, per la forzatura culturale di averlo impiantato in una realtà come la nostra in cui da secoli era già radicata la tradizione del carnevale… Ammettiamolo! Sarebbe come voler costringere gli americani a sorbirsi ogni anno il Festival di Sanremo per riuscire a rifilargli i cd di Gigi D’Alessio, Albano e Anna Oxa!

Insomma, stavo giusto riflettendo su queste cose, quando, improvvisamente, mi tornò in mente un’allegra canzoncina che mi cantava mia madre quando ero piccola…


Era una notte, pioveva a catinelle,
girovagavo senza le bretelle,
girovagavo per il cimitero,

com’era scuro, com’era nero!

Girovagando di tomba in tomba
vidi una bionda, mamma mia che bionda!
Era il fantasma della zia Gioconda
che ripuliva lentamente la sua tomba.

I vermiciattoli freschi di giornata
la rosicchiavano come l’insalata

e il gatto nero, re del cimitero,

sembrava un grosso e fondo buco nero!

Se questa storia non ha significato
è come fare il vino nel bucato,

è come dire buona notte al muro

e poi lavarsi i piedi col cianuro!


E come in un flashback cinematografico mi accorsi ad un tratto di come questa avversione per Halloween, mascherata dietro paraventi intellettual-religiosi, dervi in realtà dal profondo dispiacere che provo nel veder svilito, con grande spreco di zucche (che da noi trovano la giusta morte nel ripieno dei tortelli) e con sciami di dolci cretinetti che ti importunano al citofono, un sano interesse per l’horror che coltivavo nella gaia fanciullezza.

Probabilmente tutto ebbe inizio già nei primissimi istanti di vita, quando la donna che mi rese figlia decise sconsideratamente di andarsi a vedere al cinema “L’esorcista”, incurante del pancione e della pubblicità dell’epoca che annunciava collassi in sala e ricoveri alla neuro al termine del film.

E sarà forse anche per questo se, tra tutti i sandroni e fagiolini, le cappuccetto rosso e i lupi, i principi e le principesse, alla candida età di sei anni decisi di farmi regalare a tutti i costi un burattino a forma di teschio che prontamente battezzai “La morte secca”.

Avendo due genitori amanti del genere, alla faccia di ogni ragionevole cautela psicologica e pedagogica, riuscii a visionare pietre miliari quali “Profondo rosso”, “Christine la macchina infernale”, i vari “Nightmare”, un super splatter quale “Scanners” e i vari “Lo squalo”, “Piraña”, “Alligator” e altre bestiacce simili… ma probabilmente non ero l’unica, dato che venivano puntualmente commentati in classe il giorno seguente!

Era chiaro che mi facessero paura ma, vedendoli insieme ai miei, lo spavento si ridimensionava notevolmente e un certo orgoglio personale mi portava a non farmi vedere troppo fifona.

Però ricordo distintamente che una volta, assenti gli scellerati e decisa a non lasciarmi scappare un film di zombi, costrinsi mia nonna (già allora sulla via della santità) a raccontarmi le scene più paurose mentre io me ne stavo sul divano nascosta sotto al panno!

Più avanti mi appassionai ai racconti di Poe e Lovecraft, con tutti i suoi mostri appiccicosi e tentacolari che saltavano fuori da ogni pagina, per poi passare, immancabilmente, alla lettura di Dylan Dog…

Insomma, stavo giusto riflettendo su queste cose e su come questo allegro interesse infantile (che probabilmente mi aiutava ad esorcizzare la paura della morte) oggi sia molto calato in me… forse perché mi rendo conto di quanto siano più assurdi e terribili gli orrori reali che ci circondano!

Insomma, dicevo, stavo giusto riflettendo su queste cose, quando improvvisamente udii degli strani rumori… il cuore mi si fermò di colpo… sta a vedere che Cthulhu il molliccio s’è offeso!

Sentii distintamente dei passi venire verso di me per poi allontanarsi repentinamente… mi alzai tremante dalla scrivania e dalla serratura vidi trapelare una luce…

Nella mia testa i Goblin avevano appena aperto un concerto… Cavolo! Ho trent’anni, adesso! Devo andare a vedere!

Entro nel bagno: una scena orrenda!

Mia figlia mezza sonnambula è seduta sul coperchio del water e sta per fare quello che deve fare!

Nooooo! Grida per me il bambino di “Mamma ho perso l’aereo”!

Prontamente branco la fanciulla e sollevo il coperchio per agevolare lo svolgimento delle funzioni vitali.

Incredula mi guardo allo specchio: se non fossi arrivata in tempo sarei veramente finita in un incubo!

 
 
 

Peanuts

Post n°59 pubblicato il 24 Ottobre 2008 da Azzurro_Blu
 
Foto di Azzurro_Blu

Noccioline di verità

saltellano tra le strisce

l’intero universo

fatto bambino.

Semplicità disarmante
e saggezza antica
risuonano all’unisono
tra le pagine di giornale.

Parabole moderne
ad uso quotidiano
microcosmi tascabili
di fantasia e stupore.

Grazie signor Quino,
coscienza critica del mondo,
signor Schulz,
introspettivo e romantico,

signor Watterson,
geniale visionario,
straordinario narratore
della mitologia infantile.

 
 
 

La semplicità

Post n°58 pubblicato il 21 Ottobre 2008 da Azzurro_Blu
 
Foto di Azzurro_Blu

.

Opera quasi prima


Scogli di parole
titoli e sottotitoli
risme di orgoglio
sotto pile di libri
le faremo sapere
se e quando
tagliare il suo albero
i nonni non batteranno la fiacca
di denti posticci
la bonarda suonerà
la sconfitta del tappo

Rita Sandro



Opera quasi prima nata dalla felice collaborazione con i blog Scambi emozionali  e Assurdismo


N.B. Immagine di Fabrizio Ruggeri

www.mondopiccoloimmagini.it
 
 
 
 
 
 
 
 
 

ISTRUZIONI PER L'USO

Azzurroblu è un progetto fatto in casa come le buone torte di una volta.

A volte serio, molto spesso ironico e allegro,

si propone di allietare con semplicità le tue giornate.

Ciò che trovi scritto è frutto dei due neuroni

che rimbalzano nel mio cervello.

Se ti piace passalo agli amici

come i giornaletti di quando eravamo piccoli.

Se hai voglia di contribuire aggiungi pure le tue creazioni.


Ti ringrazio per l’attenzione.

Buona lettura.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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