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Nickname: gaza64
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Sesso: F Età: 59 Prov: PG |
« Anatomia del ricordo. | Cellula sola. » |
. Parlerai come quando piove, con le labbra umide di parole. . Dirai cose liquide che non avranno bisogno di sciogliersi e lo farai sentendo uscire da te la sostanza della quale saranno composte. . Bagneranno la sua pelle come quando la tua lingua la percorre, ed avranno lo stesso sapore intenso del suo sesso. . Parlerai come quando piove e non avrai altro riparo che dirlo. . Lo farai diversamente da come l’hai sempre fatto, e lo farai per quello. . Saranno parole nuove, bagnate, e liquide, e non sapranno mentire. . Dense dei significati che non gli avevi mai attribuito. Scivoleranno piano a riempire ogni vuoto che la comprensione solida di chi le ascolterà, non avrebbe mai potuto colmare. . Solo bagnare. . .
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Possano quelle gocce essere sempre libere da qualunque tristezza, anche se piante.
Ti auguro una splendida giornata...
Ciao Gianni...
vischioso scivolare nell'eccesso
il cane si lecca una ferita
le nuvole si gonfiano di sesso
l'acqua ci nasce, ci disseta
è pioggia di vita tra le voci
l'arsura della parola è creta
fango che s'aggrega dentro i baci
vasi d'argilla coi manici barocchi
ghirigolando rivoli in percorsi
le labbra ed il palato dentro gli occhi
si satura la brocca dei discorsi
:)
Grazie:)
Lo stato liquido, solo poche volte interdetto dalla sublimazione, credo rappresenti la sfuggente "normalità" nella quale possiamo trovare risposte "che la comprensione solida di chi le ascolterà, non avrebbe mai potuto colmare.
Un caro abbraccio sempre con una mia personale interpretazione o trasfigurazione della Tua poesia; M@.
A quello stato comune ad ogni essere umano in cui la comprensione non può ancora essere riferita a parole ma a suoni lontani, a sensazioni scaturite da stimoli filtrati e, in un certo senso, protetti.
Amarsi e comprendersi assomiglia molto a quel dialogo muto che ognuno di noi ha, almeno in quella primissima esperienza, sperimentato: anche per le percezioni sensoriali che solo l'amore, appunto, può far rivere e rinascere.
Grazie per l'abbraccio, M@, che per oggi e per domani ricambio ancora più forte:)
Ricordo d'aver scampato un'interrogazione su D'Annunzio: la mia Professoressa, prima di cominciare, mi chiese se mi piaceva questo grande autore; io, molto sinceramente, risposi di no.
In quell'occasione lei fece una cosa che non aveva mai fatto prima d'allora: mi disse di tornare al mio posto motivando la decisione di non interrogarmi per rispetto della mia opinione.
Oggi, ne sono sicura, avrei risposto in maniera affermativa alla sua domanda, ma l'insegnamento ricevuto da quel suo gesto, molto probabilmente, non l'avrei mai ricevuto.
Grazie a te per avermi dato l'opportunità di leggere questa splendida poesia unitamente all'occasione di ricordarLa:)
Gabriella
e forme,
e sentimenti umidi e mischiati l'un l'altro proprio come quando piove.
E magari fuori c'è il sole.
E fuori e dentro,
l'Amore.
Viviamo in un'epoca in cui l'accessibilità ad un numero enorme d'informazioni è talmente rapida e semplice da permetterci la soddisfazione immediata di qualunque curiosità.
Poi, il gusto di ricredersi, almeno per me, è bene inestimabile: una scoperta continua nella scoperta...
Buona giornata a te, con affetto, Gabriella...
Così come il senso di ciò che le tue parole,
così delicatamente, esprimono.
Difficilmente riuscirei a pensare, pur nella più cupa tristezza che ogni lacrima trasporta, ad una disillusione senza ritorno: la fiducia e la speranza in ciò a cui aneliamo mi accompagnerebbe sempre.
Pur scavando solchi dove qualunque liquido, però, continuerebbe a scorrere.
Grazie Loretta: ti auguro buona giornata...