Altromondo17

Di solito gli appunti di lavoro che segno sul mio taccuino sono scritti con una grafia chiara e leggible.
Però (come tu sottolinei), può capitare che qualche cliente mi telefoni proprio quando sono in mezzo al traffico alla guida del motorino e allora è un bel casino, perché prendere appunti così al volo, col telefonino infilato malamente sotto il casco, magari fermo al semaforo, già ci senti poco, poi scrivi in modo così confuso che a rileggere non si capisce niente e allora l'unica consolazione non è sperare che finisca la telefonata, ma che non debba mai più ricominciare, almeno finché sono in viaggio...

Invece io ho una pessima calligrafìa pur non scrivendo con il casco in testa e in movimento.
Ce l'ho anche quando scrivo comodamente stando seduta: per questo motivo, nel caso specifico, ho preferito consultare gli appunti di qualcun altro:)
Comunque noto con piacere che siamo giunti entrambi alla stessa conclusione...

Ma lo sai che c'è sono un sacco di gente che a forza di digitare sullo smartphone e sul PC non sa più scrivere con la penna d'oca?

Nella parte più recondita della mia mente lo sospettavo. Pur non temendolo.

Sublimi i tuoi versi, entrano nell'anima e toccano le pieghe più profonde... tutti abbiamo sillabato e spezzato la sofferenza.

Ti ringrazio di cuore, Africa...non ho dubbi circa la diffusione di certi mezzi per eludere il dolore.
Gabriella.

...Di speranza, avrei voluto non finir di leggere.. Una delle cose più belle che abbia mai letto in codesto luogo.. :)

Di speranza, vero: mi piace pensare che sia questo il motivo del tuo bellissimo e graditissimo commento.
Grazie e benvenuto, Gabriella.

... solo il tempo può aiutare.

...il tempo aiuta a diluire la sofferenza riducendola in dosi minime e costanti: passibili di poter essere compensate da dosi altrettanto minime di gioia. Anche a solo a ricordarla. Grazie...

Una metafora,quella degli appunti,che non può sfuggire agli occhi e nemmeno alla penna,in quanto gli "appunti" possono essere benissimo quelli di una vita,del romanzo della vita.E quindi lasciare intendere la complessità di una narrazione che rifugge gli incipit,per concentrarsi su quei pochi concetti che,alla fine risultano essere davvero basilari.Dunque, l'esistenza come mero assieme di concetti,piuttosto che di versioni affastellate e senza costrutto.In definitiva non serve cancellare e ricominciare,se non si è fatto tesoro di quella"sofferenza"che sottintende l'esperienza e la comprensione...Mi ci ritrovo moltissimo in quella chiusa:non si sente proprio la necessità,il desiderio di ricominciare,casomai di acquisire consapevolezza,in modo da poter comprendere quanto tutto ciò non sia stato semplicemente e banalmente inutile..........Mi sono slanciato tra una cancellazione e l'altra,tra una sottolineatura e l'altra,arrivando a percepire lo sforzo di annotazione che traspare in ogni verso,con la perizia e la pazienza di una"certosina"poeticamente ispirata... Più che mai scintillante,pur se da un foglio scarabocchiato di appunti......Un bacio di sole ed una carezza di vento soave........W.....

Appunti molto preziosi di cui mi è stato fatto dono: sono di un altro, infatti, ma parlano e sillabano la stessa lingua di chi, in qualche modo e seppur in forma diversa, ha seguito una lezione simile, anche se non proprio quella.
Appunti essenziali, quindi, a raccontare, fissare, ricostruire, la porzione di un corso di laurea così com'è la vita per chi, vivendola, la studia sostenendola esame dopo esame.
Così come i tuoi appunti dei miei appunti di altri appunti che hanno segnato, sottolineandoli, gli stessi concetti: a dimostrazione di quanto sia possibile apprendere dall'esperienza altrui e, magari, qualcosa di noi, insegnare...
Ti abbraccio nel buio quasi osceno di una giornata talmente luminosa e calda, quella di oggi, da non riuscire a credere che si sia già spenta...
Con stima ed affetto, Gabriella.

Pensiero differente:

Per la prima volta provavo il piacere perverso di essere differente dagli altri; è difficile non credersi superiori, quando si soffre di più, e la visione della gente felice ci dà la nausea della felicità. (Marguerite Yourcenar)

Un abbraccio non sofferente, M@.

Ho voluto leggere almeno la biografia di questa scrittrice da te citata, e a me finora sconosciuta, per un senso di rispetto dovuto a tanta, e dichiarata, sofferenza.
Il senso di superiorità, nel dolore, credo sia cosa comune: serve a compensare l'inferiorità percepita attraverso il senso di colpa che fa credere, spesso erroneamente, d'averlo meritato.
Raramente accade per la gioia che, al contrario, provoca spesso quel certo tipo di inadeguatezza in chi la sperimenta dovuta all'incapacità di attribuirsi, realisticamente, alcun merito.
Grazie, M@, per l'interessante spunto di riflessione e per il tuo non sofferente abbraccio, sempre gradito:)

..per una persona che non è sorretta da profonda fede non è facile condividere il pensiero della poetessa. Magari cerca di cancellare i propri "appunti" rinchiudendosi in un profondo silenzio, ma credo che la sua mente non sia sempre disponibile a star serrata in un cantuccio. Un abbraccio, M@.

"Profonda fede".
Non lo so, Mario: a volte bisogna che gli appunti sedimentino nel tempo, che perdano il sapore amaro, che sondino e trovino, nel silenzio, le parole giuste per dire.
A volte può capitare che non lo dicano mai, eppure comunicano attraverso lingue segrete ma conosciute a chi, magari, ha conservato la stessa e silenziosa amarezza.
La fede, in casi come questo, è speranza di essere compresi anche nel silenzio.

L'amore è la sopresa di scoprirti la dolcezza di una carezza la gioia di starti vicino Nella lontananza l'amore brilla come una stella lontana Non ti puoi scaldare con il suo calore non puoi vedere con la sua luce eppure il nostro sguardo rimane fisso su di lei e mai vi sarà nulla di piu bello Nell'amore non c'è posto per il dubbio ma soltanto per la folle certezza che il nostro cuore non smetterà mai di sognare..(Alan Douar) un meraviglioso pomeriggio Cara Gabriella .Che sia pieno di tenerezze e d'amore Nel Cuore un caro saluto con affetto..Nunzio... ..Clicca

Buongiorno Nunzio:)
Quante cose ci dice l'amore: le stesse che ognuno di noi può sperimentare solo amando...Molto carina la foto animata che hai allegato al tuo commento: grazie.
Ti auguro una splendida giornata. Con affetto, Gabriella...

Ciò che mi piace del tuo modo di scrivere è che riesci, con immagini apparentemente difficili, a trasformare la quotidianità in storie bellissime, con delicatezza e intensità al tempo stesso, con una originalità espressiva che non è mai banale, ma scava nell’autenticità.
"E l'unica consolazione non è sperare che finisca. Ma che non debba mai più ricominciare." Quant'è bella questa frase! Bacione, :-))

Tu sei un'insegnante, Rita, e come tale sono sicura che tu conosca l'arte di rendere attraenti i più svariati concetti: quelli difficili trasformandoli in semplici e quelli semplici in accattivanti.
Non perché la realtà sia passibile di essere modificata, ma affinché sia più facilmente compresa.
Ti ringrazio per avermi letta: tenevo moltissimo alla tua opinione, anche se non avrei mai sperato tanto:) Un abbraccio, Gabri...