Altromondo17

Quante volte ci capita di dire " se rinascessi........" !
Chissà cosa si combinerebbe con l'esperieza di adesso?
Pensarci non è soltanto un'emozionante avventura spirituale: nei luoghi più profondi della memoria, infatti, si trovano le chiavi per risolvere problemi e traumi della vita attuale, per sviluppare il talento, per rifondare su basi completamente nuove il carattere. Almeno così dovrebbe essere.
Un caro saluto! :-))

E' proprio vero quello che dici, mia cara Rita...eppure a volte ci capita di amare o di essere amati proprio per quella somma di esperienze, problemi o traumi che ci hanno resi così come siamo tanto da non desiderare altro che continuare ad esserlo pur nell'eventualità di poter rinascere.
E non è detto che, vivendo con l'esperienza di aver vissuto, si riesca poi ad amarsi o ad amare tanto quanto adesso...
Grazie infinite...:))

Se NON rinascessi...

Auspici e solo auspici, ma quanto sentimento accorato in questi semplici auspici...........Un abbraccio di petali vellutati........W........

Tanto quanto dovuto,
e sentito...Un abbraccio anche a te, mio caro Signor W....

Una bellissima dichiarazione d'amore che si basa sul riconoscimento che lui aderisce perfettamente a quell'ideale di uomo col quale il respiro diventa unico. Per me è rimasto soltanto un sogno. Un abbraccio Gabriella.

Ti ringrazio, Loretta, per questa tua sensibile interpretazione.
I sogni, a volte, assomigliano talmente tanto alla realtà, da riuscire a confonderla.
Un abbraccio grande a te...

Versi decisamente notevoli, ispirati da un sentimento profondo. Complimenti, Ghita.

Felicissima di rivederti, Ghita, ed altrettanto onorata del tuo commento...
Grazie:)

Felicissimo per il destinatario e per te che lo respiri. Mi prendo la libertà di tenere parte dell'augurio iniziale anche per me, mi ci ritrovo molto in quell'incipit.

Potrebbero essere almeno dodici, i destinatari: ho da sempre un notevole bisogno d'ossigeno, per sopravvivere in questo mio altromondo.
Un incipit che ti dono volentieri, se davvero ti riconosci in quella doppia e meravigliosa condizione che, diversamente da altre manifestazioni ambivalenti, non è affatto dannosa, ma estremamente benefica.
Grazie...

ri_nascere ogni istante per rifletterti nella "Stella" che ti riflette.
Un sogno ...il sogno! Un abbraccio, M@.

Certo, purché la stella stia a debita distanza.
Sennò te coce...

Sono d'accordo Alfredo: se te coce non te riflette: te squaglia:)

Per fortuna c'è uno schermo che ci protegge, sennò sai che infornata cosmica...

Che bello, Mario...

Bellissimo pensiero... bellissima musica...

Sono felice di sapere che li hai apprezzati entrambi...Grazie Master Shoshanna...

Me so' appena scofanato 'na peperonata.
Adesso sì che me sento rinato, però m'è venuta 'na cecagna...

Ma perché, la peperonata provoca cecagna? Sospetto la presenza di coratella tra tutti quei vegetali...

Ma quale coratella! Tutto strettamente vegetale.
Compresa la mezza pagnotta che ci ho mangiato insieme...

Sì ... rinascere. Ma la mia vita e i miei errori e le mie debolezze che sono poi il mio arrivare alla rinascita? Quanto travaglio dietro ad ogni "meraviglioso" passo di quel cammino che di nome fa vita. Ciao e buon fine settimana Gabriella. Oscar

Credo che rinasceremo comunque: sicuramente senza la consapevolezza delle esperienze fatte ma utili, mi auguro, a non vivere esattamente la stessa vita, se non negli aspetti positivi che l'hanno caratterizzata proprio in virtù di quegli errori ormai noti e, a livello comportamentale, già acquisiti.
Grazie Oscar, e buona serata a te...

Il cuore anela di unirsi al tuo canto, ma invano cerco una voce. Vorrei parlare, ma le mie parole non si fondono in canti e impotente grido. Hai fatto prigioniero il mio cuore nelle infinite reti della tua musica.”(Tagore) una meravigliosa e dolce. Serata Cara Gabriella e un splendido fine settimana . che sia pieno di tenerezze e d'amore nel cuore. un caro saluto con affetto..Nunzio....Clicca

Il potere della musica è davvero grande, se è riuscito ad imprigionare il cuore di Tagore...Grazie Nunzio per avermi fatto conoscere ed apprezzare queste importanti parole: auguro anche a te buona serata con tutto il mio affetto. Gabriella.

Leggo questo testo, e lo rileggo; e lo leggo come indirizzato a un padre, chissà, forse mi piacerebbe che lo fosse. Un augurio di buon compleanno offerto a un vecchio padre, contemporaneamente tornato bambino e rafforzatosi uomo nella debolezza fisica degli anni e nella forza intellettuale che regala il trascorrere del tempo. Leggendo queste tue parole, immagino mio padre, che, adesso che è vecchio, guardo vivendo in me il fenomeno della contemporaneità di passato presente e futuro, e verso cui, silenziosamente, invio anch'io questo augurio che lui possa rinascere, irrorando il Tempo e la Vita di quel suo respiro per me vitale, fonte rassicurante e originaria dei miei respiri. E' "maestoso e leggero", mio padre, adesso, e nell'augurargli di rinascere ancoro anche la mia vita a un esistere che duri e travalichi l'esperienza limitata che abbiamo del tempo. Credo sia così per ogni amore: in quella relazione felice sperimentiamo noi stessi in un modo tale che vorremmo durasse, e quel modo di sperimentarci è strettamente correlato alla presenza della persona amata. Durare, in vari modi, anche rinascendo; durare, che il respiro ritmico e possente non si estingua, che il movimento continui ad attestare la vita; che continui ad esistere qualcuno fuori di me, un "tu" un "egli" che offra prospettiva al mio sguardo, che io sappia accogliere queste diversità, ed amarle, fino al punto da poter augurare loro di rinascere e vivere ancora. Tenendoci per mano, respirandoci. Anch'io. Anch'io con loro. Quanto può non bastare una vita nel momento in cui si prendono per mano altre vite! Grazie, Cara Gabriella.

Devo dire di aver trovato un'importante analogia psicologica tra la tua interpretazione e il sentimento che ha originato questo testo.
L'amore che si prova per un padre è certo il più importante, soprattutto quando il tempo che ha vissuto sembra scorrere al rovescio determinando anche in noi il medesimo processo trasformandoci nei genitori dei nostri padri e, successivamente, nei figli dei nostri figli.
Un processo inverso che attraverso il tempo modifica i ruoli e che in un certo senso li mischia: un po' per confonderci e un po' per confondersi lui stesso tra un presente, un passato e un futuro che non ha protagonisti assoluti, ma inesperte comparse.
Ecco che allora la fragilità e la forza si misurano in base alla circostanza, mentre l'ingenuità osserva e non giudica, ma si prende cura del fragile e del debole com'è giusto che sia quando sono riferiti ad un'entità sola. Per questo motivo il respiro dell'altro diventa motivo del nostro: perché è lo stesso nonostante il tempo e il ruolo, avendo in comune il medesimo destino.
Sono io a ringraziare te...Un abbraccio Mara!

E' una dedica bellissima.. con quel tanto di sentimento da incendiarsi

Spero non abbia provocato effetti collaterali...Grazie infinite.

PARODIA DI UN'INTERLOCUZIONE MAI AVVENUTA

Non posso non ringraziarti, ma conoscendoti, avendo un po' imparato a comprendere la valenza del tuo carattere aulico, mi chiedo come tu faccia a scrutare in me aspetti che io stesso fatico, talvolta, a riconoscere.
Ossigenami! :))

MAI PAROLE FURONO TANTO RIVELATRICI


Per quanto mi riguarda, non credo d'avere simili proprietà ossigenanti o, almeno, nessuno me l'ha mai tanto esplicitamente dichiarato.
Mi sa che ho invertito i ruoli.

No?
E chi lo sa. :)