Altromondo17

Dagli occhi delle donne derivo la mia dottrina: essi brillano ancora del vero fuoco di Prometeo, sono i libri, le arti, le accademie, che mostrano, contengono e nutrono il mondo.(William Shakespeare) una splendida e dolce serata Cara Gabriella ..e Buona festa delle Donne che sia piena di tenerezze e d'amore Nel cuore un caro saluto con affetto.Nunzio.. ..Clicca

Trovo che sia splendido questo pensiero di Sir William riguardo alle donne e al loro grande "potere" che, molto spesso, ancora oggi gli uomini confondono con il loro.
Grazie di cuore Nunzio...

Ahi que dolor de cabeza,querida senora Gabri!...C'è voluta una sonora emicrania per venirne a capo e decidere di ammettere la sconfitta:attestazione che mi ritrovo sempre dalla parte dell'ingiustizia.........Un bacio di brezza primaverile..........W.......

Mi dispiace davvero tanto per l'emicrania...
Il mio condizionale, in fondo, esprime lo stesso concetto pur mettendo in dubbio la sua giustezza che, a livello etico, sono convinta che non troverebbe mai risposta.
Un abbraccio grande, G...

Quindi l' importante è vincere.

Più che importante penso che sia inevitabile.
Ma non auspicabile, se per vincere qualcuno è destinato a perdere.

Se non si impara a perdere non si imparerà mai a vincere. Quindi perdere ogni tanto fa bene.

Sicuramente aiuta a rafforzare il carattere competitivo...sempre dando per scontato che si possieda o che si aspiri a possederlo...

L'ho letto dieci volte e non ci ho capito niente.
Comunque il commento te lo lascio lo stesso, non per affermare la mia ignoranza, ma per affermare la mia intelligenza che non potrebbe emergere se non commentassi.

Fondamentalmente considero ingiusta ogni forma di competizione: per questo auspico una terza alternativa che preveda, nell'accordo degli intenti, l'inesistenza dei vinti.
Grazie Alfredo...

Vittoria sconfitta positivo negativo giustizia ingiustizia parole esclusivamente parole soggiogate al precostituirsi di un pensiero di una ragione fondata su delle asserzioni.Se penso alla natura non esiste vittoria o sconfitta ma un evolversi un trasformarsi come l'alternanza del giorno e della notte delle stagioni ddddel nascere e del morire per poi rinascere. Come il ciclo dell'acqua che evaporando si condensa in nuvole bianche come il titolo della musica di ludovico einaudi che hai inserito nel post.E mi accorgo che la soluzione di tutto è il sapersi far nota musicale per raggiungere quell'armonia che al di la delle parole ci può rendere felici.Pier

Mi piace la tua conclusione perché, nella sua originalità, fornisce una risposta alternativa all'alternanza: non della natura, verso la quale non potremmo operare altra scelta che la sua accettazione, ma di quella umana, abbandonandola per qualcosa di diverso ancora in faticoso divenire...
Grazie infinite Pier.

Il "difetto" gentile Signora, stà nell'assolutismo dell'affermazione. Nell'estrapolazione del concetto, o di vittoria, o di sconfitta, visti come concetto "unico". Nulla può prescindere dall'altro. Guardando un "insieme" ci renderemo conto che non esistono vittorie o sconfitte assolute ma solo relative in un alternanza continua. Shalom!

Un commento molto arguto il suo, Signor Shalom. In questo contesto, però, io non nego assolutisticamente l'inevitabilità del perdere o del vincere: cercavo piuttosto di giustificare la vittoria, per quanto inevitabile conseguenza di un'altrui sconfitta, sulla base di un valore che, altrimenti, non avrebbe l'importanza che meriterebbe, se non tenuto in giusta considerazione nel caso di sconfitta.
Grazie!

A me piace molto questo tuo aforismo, ci voglio credere.
In battaglia avere buoni compagni conduce oltre la vittoria o la sconfitta, si condivide il sogno e la desiderio di realizzarlo.

Mi fa davvero piacere che tu l'abbia apprezzato e, seppur in forma diversa, condiviso.
Grazie Es...

"Vorrei vincere non per affermare
l'ingiustizia che la vittoria comporterebbe,
ma per affermare la giustizia che la sconfitta negherebbe.

Credo che non si possa aggiungere, ne togliere neppure una sillaba alla tua scelta.
Una sorta di undicesimo comandamento che quasi incorpora tutti i precedenti.
Uguaglianza, Libertà e Giustizia fusi in UNO. Un abbraccio, M@.

E' una grande responsabilità quella che mi attribuisci e che, oltre a sorprendermi, mi onora per la conferma di essere stata compresa nel significato che attraverso queste poche parole volevo esprimere.
"Uno" è la sintesi ideale rapportabile ed auspicabile ad infiniti concetti che, altrimenti, si disperderebbero in antitetiche e conflittuali ideologie mai del tutto condivise così come, purtroppo, siamo abituati a constatare sovente.
E' ora che la sensibilità assuma la sua forma: una sola e moltiplicabile all'infinito per se stessa e per tutti coloro per la quale conta pur rimanendo, per sua natura, singola.
:) Grazie M@rio...un abbraccio grande a te...

Grazie a te per l'opportunità di "linkare" il tuo post con la riflessione sulla Vittoria di chi non vince..e "relative limitazioni passibili di poter essere dilatate" ..mi sovviene un post arcano a tal proposito detto a "tavolino" :[Pensieri a tavolino]: La Vittoria Cadmea che ti consiglio.._______M:*

Grazie per il consiglio che "dilata" ampiamente il concetto qui espresso.
Un caro saluto, Gabriella:)

prego! gustosi intrecci mentali, un caro saluto a te, misti^