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« StrascichiMai soli »

In suo nome

Post n°384 pubblicato il 18 Marzo 2016 da gaza64
 

 

 

Tutti proiettano immagini interiori al di fuori,

ma chi usa i colori non ha bisogno di

un'altra identità,

per farlo.

 

Chi usa i colori ha solo bisogno di uno spazio per

crearla.

 

Il perché è dovuto al fatto che nessuna,

di quelle identità a sua disposizione,

potrebbe rappresentarlo.

 

Non si identifica in ciò che già esiste,

ma solo in ciò che vorrebbe che esistesse.

 

Non si riconosce in niente altro che in se stesso e

mai nemmeno in quello,

non esistendo.

 

Ed è una ricerca di sé senza fine ed altamente

frammentata.

Multiple identità si susseguono nella proiezione

di una scissione alla quale,

l'Arte,

vorrebbe dare il

suo nome.

 

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Ricevuto in data 21/03/16 @ 12:21
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Commenti al Post:
Ald3Baran
Ald3Baran il 18/03/16 alle 13:15 via WEB
Incantevole, meraviglioso...Trasuda Arte, in assoluto. Sei bravissima Gabri !!
 
 
gaza64
gaza64 il 18/03/16 alle 22:11 via WEB
Grazie davvero tanto per l'apprezzamento: è un sostegno grandissimo per mantenere un equilibrio sempre più precario:)
Buona serata...
 
   
Ald3Baran
Ald3Baran il 21/03/16 alle 17:26 via WEB
Sono contento e mi onora la sensazione che provi, la tua bravura è indiscussa Gabriella, hai capacita e mani esperte e questo è già un ottimo spunto di inizio per ricercare quell’equilibrio laddove diventa precario, Grazie e buon pomeriggio a te :)
 
     
gaza64
gaza64 il 23/03/16 alle 11:17 via WEB
L'esperienza è sicuramente fonte di stabilità ogni qualvolta venga esercitata nel suo specifico àmbito.
Ma l'equilibrio è dato solo dalla somma di tutte le esperienze necessarie a poter escludere la condizione di precarietà nella quale, secondo le mie previsioni, mi troverò ancora per molto tempo a sostare:)
Grazie a te, e buona giornata...
 
amore_nelcuore1
amore_nelcuore1 il 19/03/16 alle 20:39 via WEB
Il più bello dei mari è quello che non navigammo.Il più bello dei nostri figli non è ancora nato.(Nazim Hikmet) una deliziosa e dolce serata Cara Gabriella ..e un meraviglioso weekend che sia pieno di tenerezze e d'amore nel cuore un caro saluto con affetto..Nunzio..,,Clicca
 
 
gaza64
gaza64 il 23/03/16 alle 11:19 via WEB
Mi piacciono molto le proiezioni: soprattutto quelle temporali nelle quali è possibile immaginare, sempre in meglio, ciò che poi conosceremo.
Grazie Nunzio: auguro anche a te una serena giornata...
 
danzan0l3n0t3
danzan0l3n0t3 il 20/03/16 alle 21:15 via WEB
Un dipinto , una foto , un disegno espressioni di una sensibilità che si manifesta attraverso un segno un gesto una rappresentazione che proietta su un materiale senza vita qualcosa di estremamente vivo e vivido.E' quell'attomo di noi stessi che diviene immortale crictallizzato nel momento della sua comunicazione con l'esterno per divenire eternamente imprigionato nella creazione .In attesa di un'altra sensibilità che guardanodoli gli donerà nuova vita interpretando con il suo mondo una altro mondo.MOndoi che si incontrano che si sfiorano come qui in questo discutere tra di noi come in questo lento oscillare tra il mio ed il tuo universo.Pier
 
 
gaza64
gaza64 il 23/03/16 alle 11:34 via WEB
Buongiorno Pier...
Certo è che il silenzio e l'inattività non permetterebbero scambi così interessanti come quelli che riusciamo a fare noi: in questi universi paralleli che si osservano riflettendo ciascuno la propria immagine che altro non è se non la proiezione di un medesimo intento, parallelamente riconosciuto.
E di questo ti ringrazio, Gabri...
 
woodenship
woodenship il 21/03/16 alle 17:26 via WEB
Un discorso intorno all'estetica ed alla percezione che se ne ha,mi verrebbe da dire al riguardo di questi versi che disquisiscono dell'arte e dei colori,come espressione della molteplicità dell'individuo e rappresentazione dei molti sè che,esso,dà dall'interiorità all'esteriorità,ricreando realtà verosomiglianti e per questo anche molto più vere.Per comprenderne appieno le implicazioni,forse bisognerebbe saperne di più di cosa si intende per uso dei colori,ma anche di cosa si intende per arte.Vista la varietà di interpretazioni e considerazioni a cui si ricorre per cercare di dare un senso al tutto...Insomma:mi fai fondere i pochi neuroni superstiti,mia deliziosa sig.ra Gabri:i tuoi versi sono così carichi ed intensi di implicazioni filosofiche riguardo all'estetica,da farmi vagolare come un cucciolo disorientato tra cocci e cristalli delicati...Una cosa è certa,però:la strofa finale è strepitosa,la sento moltissimo mia..........Un abbraccio di petali fiori di madorlo.........W..........
 
 
gaza64
gaza64 il 24/03/16 alle 10:17 via WEB
Mi rendo conto d'aver fatto un giro molto lungo, stavolta: necessario quanto inutile a definire l'indefinibile se non per i processi che lo animano. Anche i colori di cui parlo non sono che un esempio limitatissimo a descrivere chi, al di fuori di sé, stenta a riconoscersi: lo stesso potrebbe dirsi per chi intaglia un pezzo di legno fino a dargli sembianze umane o scolpisce un cubo di marmo per farne una sfera.
Sono sempre le mani ad essere protagoniste di un processo creativo che difficilmente, secondo la mia opinione, potrebbe essere ricondotto ad un unico concetto così come l'ultima strofa vuole evidenziare.
In fondo non credo alla necessità di limitare ogni cosa ad un perimetro definito non amando molto la costrizione di una "regolarità" che non permetta l'irregolarità di una qualunque condizione volta, per sua natura, a non essere mai uguale a se stessa, tanto da dover "guardare" altrove.
Ti ringrazio per le belle e significative parole, mio caro Signor W...., con l'augurio di trascorrere giorni sereni...
 
danzan0l3n0t3
danzan0l3n0t3 il 21/03/16 alle 18:15 via WEB
Rifletto sull’immagine del post sullo spazio che essa delimita. Il vuoto, il nero, delle linee rosse che tracciano una separazione tra il sopra ed il sotto , interpretando la forma di uno scranno,Su di esso una figura apparentemente asessuata ma che è indubbiamente femminile. Per come è messa sembra ruotare attorno ad un centro che la trattiene in quella posizione quasi prigioniera .La immagino come lancetta d’orologio sempre li inchiodata ad indicare il tempo di una sofferenza di una condizione immodificabile..E quella sedia rossa quasi scotta ed obbliga a pensare a sgombrare la mente dalle inutili immagini che la possono distrarre .Se vogliamo immaginare la parte nera sovrastante, la lunga linea rossa dello schienale, immagino una freccia e la persona…… un’astronauta proietato nello spazio mentre osserva il suo mondo dall’alto, avvolto dagli orrori delle guerre , minacciato dalle inquinanti incursioni dell’uomo che lo distrugge con i metaboliti di un progresso non a misura di essere umano.Così’ in quella sospensione senza gravità , che allontana dalla materialità per proiettarci in una dimensione spirituale, ecco giungere la liberazione da tutto ciò che l’uomo ha costruito in NOME DEL DENARO E DEL POTERE. Pier
 
 
gaza64
gaza64 il 24/03/16 alle 10:56 via WEB
E' senz'altro un invito all'azione, questo dipinto: la sedia rossa che scotta, come hai perspicacemente notato, è una sorta di catapulta sulla quale, colei che è seduta, si trattiene a fatica.
Un parossismo della pazienza intesa come sopportazione prossima alla fine di tutto ciò che il nero "contiene", in quanto somma di ogni colore possibile gli eventi abbiano potuto "indossare".
Stanchezza che si siede, osservando da una posizione scomoda ciò che non serve immaginare, in quanto perfettamente conosciuto, e pronta a superarsi attraverso il movimento.
Bello il simbolo che hai voluto attribuire a quella linea rossa che diventa freccia e che, come tale, è pronta ad uscire dal perimetro di quel quadro dove, spero, altri colori possano apparire all'orizzonte: diversi nel significato e soprattutto migliori rispetto a ciò che, qui, hanno inevitabilmente rappresentato.
Complimenti davvero per la tua splendida e condivisa lettura che, idealmente, mi ha permesso di aggiungere un altro personaggio accanto a quella solitaria figura. Grazie di cuore Pier...
 
amore_nelcuore1
amore_nelcuore1 il 22/03/16 alle 21:06 via WEB
Il vero amore contiene l'elemento della gentilezza amorevole, che è la capacità di offrire felicità.Per rendere felice una persona bisogna esserci. Si dovrebbe imparare a guardarla, a parlarle. Rendere un'altra persona felice è un'arte che si impara.(Thich Nhat Hanh) una splendida e dolce serata Cara Gabriella ..che sia piena di tenerezze e d'amore nel cuore un caro Saluto con affetto..Nunzio....Clicca
 
 
gaza64
gaza64 il 24/03/16 alle 11:02 via WEB
"Esserci" è condizione fondamentale per amare e per amarsi: difficilmente riusciremmo a farlo nell'assenza di un altro e di noi stessi, perché ciò che non possiamo accarezzare, non accarezza.
Grazie Nunzio per il tuo amorevole augurio che ricambio con affetto e riconoscenza.
 
nahan
nahan il 23/03/16 alle 14:47 via WEB
Complimenti. E pure notevole il dipinto. Suo, immagino.
 
 
gaza64
gaza64 il 24/03/16 alle 11:07 via WEB
Sì, e s'intitola: "Sulla pazienza mi siedo senza avere mai fretta, tanto è lei che aspetta".
Operare scissioni anche nel titolo è stato inevitabile:)
Grazie infinite...
 
Plein.Soleil
Plein.Soleil il 24/03/16 alle 20:03 via WEB
Ottimo esempio...quotidianamente, chi soprattutto fa formazione, proietta la cultura dipingendo un quadro che raffigura ciò che è scritto e ciò che desideriamo rappresentare con la nostra libertà
 
 
gaza64
gaza64 il 31/03/16 alle 16:51 via WEB
Ognuno a suo modo rappresenta ciò che conosce ma anche ciò che, rappresentandolo, vorrebbe fosse conosciuto seppur non sempre, il significato, gli sia noto.
Grazie...
 
FlamineFurrinale
FlamineFurrinale il 25/03/16 alle 19:16 via WEB
In questa costante ricerca del "Io" e del "Noi", mi domando spesso cosa ne sarebbe di ognuno di noi nel momento in cui potessimo definirci con sicurezza e precisione, una volta per tutte: credo sarebbe la fine.
Condivido: "E' una ricerca di sé senza fine", tanto che la vita non contempla nel suo dna la sua conclusione.

Buona Pasqua. :)
 
 
gaza64
gaza64 il 01/04/16 alle 12:15 via WEB
Alla fine, alla fine, saremo tutti egualmente finiti:)
A me sembra che proprio quel dna contenga in sé la conclusione giusta ad ogni ricerca: mai la nostra.
Grazie di cuore Flamine...
 
gradiva1940
gradiva1940 il 25/03/16 alle 22:52 via WEB
Sono d'accordo sui tuoi versi, il colore è di volta in volta un'identità diversa perché vive in simbiosi con i nostri sentimenti ma a volte, proprio perché non "esistiamo", non troviamo il colore che meglio ci possa rappresentare. Grazie Gabri, sempre versi intensi e toccanti che danno emozione. Auguro a te e G.una Pasqua il più possibile serena ed armonica con i colori della serenità. Da M/N Ant.un abbraccio colmo d'affetto. Notte
 
 
gaza64
gaza64 il 01/04/16 alle 18:13 via WEB
Ciao M/N Antonietta, e grazie infinite per gli affettuosi auguri che hai voluto lasciarmi...
Trovo davvero sensibile questa tua lettura che guarda all'assenza del colore giusto per descrivere lo stato d'animo provato: un po' come le parole che, seppur magistralmente combinate, a volte non riescono a tradurre fedelmente il pensiero che le ha generate...
Ti abbraccio forte, per quanto anche un abbraccio possa essere insufficiente ad esprimere il mio affetto per te.
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 26/03/16 alle 01:08 via WEB
"Sulla pazienza mi siedo senza avere mai fretta, tanto è lei che aspetta". ...ed io ti vedo, ivi, seduta, ma non scomoda come dall'immagine potrebbe apparire.
Non sapendo usare i colori e anche poco le parole, di certo mi è difficile esprimere ciò che invece intimamente sento di cogliere e mi coinvolge nella "ricerca di sé senza fine ed altamente frammentata" anche se perseguita con strumenti rudimentali propri del vivere quotidiano. Un forte abbraccio Gabry e buona Pasqua insieme a G. e tutte le persone che ti vogliono bene, M@.
 
 
gaza64
gaza64 il 02/04/16 alle 12:00 via WEB
La scomodità alla quale allude l'immagine credo sia nota a tutti noi, e questo a prescindere dagli strumenti utilizzati e dalla maggiore o minore capacità di impiegarli in quel "vivere quotidiano", che è l'unica costante nella quale siamo tutti coinvolti.
Conosco il tuo spirito di "ricercatore" e sai quanto io lo apprezzi proprio per l'incompiutezza consapevole che esprime e che rappresenta, secondo la mia opinione, l'unico propulsore in grado di muoverci altrove: laddove spesso ci siamo incontrati e sono certa ci incontreremo ancora, spostandoci nella stessa direzione.
Ti ringrazio di cuore anche per gli auguri...Un abbraccio grande...
 
amore_nelcuore1
amore_nelcuore1 il 29/03/16 alle 12:05 via WEB
Sono le piccole cose ad occupare nel cuore gli spazi più profondi. Come tesori nascosti, i piccoli gesti, le parole delicate, i gesti d’amore autentici, sono quelli che ci porteremo dentro per sempre.(Anton Vanligt ).una spendida e dolce Giornata Cara Gabbriella ..e una meravigliosa settimana che sia piena di tenerezze e d'amore nel cuore un caro Saluto con affetto..Nunzio....Clicca
 
 
gaza64
gaza64 il 02/04/16 alle 22:16 via WEB
E' un bellissimo pensiero, questo, che mi sento di condividere pienamente amando di più proprio le cose piccole, forse perché in esse mi riconosco desiderando che in esse mi riconoscessero...:)
Grazie Nunzio per la tua gentilezza.
Un caro ed affettuoso saluto, Gabriella.
 
Essayer
Essayer il 29/03/16 alle 23:52 via WEB
Obliqui perpendicolarizzati, divisione dello spazio sul bordo del colore, la persona occupa una parte del tutto, da un momento all'altro potrebbe capolvolgere la scena, rompersi l'equilibrio, graficamente precario, sciogliere il recinto e riscrivere la storia.
Il volto dove guarda? A me sembra che mi interroghi, forse è solo un saluto. ciao
 
 
gaza64
gaza64 il 04/04/16 alle 11:30 via WEB
Mi piace molto l'idea di poter riscrivere la storia:)
Di certo l'equilibrio incerto suggerisce l'accettazione di un compromesso altrettanto precario e, quindi, migliorabile.
Il volto, essendo rivolto a destra, guarda al futuro e a chi sarà pronto a ricevere gli influssi di quella spinta che assomiglia ad una partenza dopo tanta, e buia, immobilità.
Ti saluto interrogativamente, quindi, seppur certa di trovarti:)
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 02/04/16 alle 08:27 via WEB
Adesso capisco, Gabriella, perché scrivi cose sempre così complicate.
Se ti siedi a quel modo davanti al PC...
 
 
gaza64
gaza64 il 04/04/16 alle 11:35 via WEB
Tu dici che è la posizione scomoda ad influenzarmi?
Possibile...
 
amore_nelcuore1
amore_nelcuore1 il 03/04/16 alle 09:56 via WEB
Come un leggero petalo di rosa volteggia libero nell'aria per poi posarsi delicatamente a terra, così passo per augurarti una meravigliosa domenica Cara Gabriella ..che sia piena di tenerezze e d'amore nel cuore un caro saluto con affetto..Nunzio....Clicca
 
 
gaza64
gaza64 il 04/04/16 alle 11:41 via WEB
Grazie infinite Nunzio per il dolce augurio che ricambio con affetto per la giornata di oggi:)
 
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