Altromondo17

Sicuramente è l'incontro di due tossicità.
L'una per la ricerca di un rimedio improbabile e l'altra per la convinzione di poterlo impersonare ignorando il suo reale disagio, nonché il proprio.
Diagnosi e cura sbagliate che hanno prodotto effetti importanti pur non essendo degenerati in vendette o fughe, quanto in quell'oblio che segue ogni intossicazione facendo dimenticare il male provato e provocato.
Verissimo il disequilibrio dovuto ai ruoli: sentirsi un oggetto è senz'altro frutto di un disequilibrio interiore del quale, molto maldestramente, qualcuno altrettanto disequilibrato, ha voluto approfittare.
Non se ne esce, Mara, se non rovesciando il contenuto di quel bicchiere: unico elemento neutrale in questa storia artefatta dal principio alla fine:)
Grazie infinite per le tue splendide riflessioni...