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« Il significato di un rettangoloParadossi »

Stella

Post n°361 pubblicato il 15 Ottobre 2015 da gaza64
 
Tag: oggi

 

Ti auguro di rinascere,

oggi

e di guardare, con gli occhi dell'uomo che sei,

il bambino che sei diventato.


Intatto,

nella purezza di ogni tuo sguardo incontaminato

ma contaminante della stessa ingenuità

trasparente.


Maestoso e leggero come l'aliante che,

silenzioso,

ha percorso distanze a raggiungermi,

distanze a spostarmi.


Ti auguro di rinascere,

oggi,

e rivivere negli stessi luoghi i medesimi anni.

Che non sono solo tempi e stati,

ma anche musiche mai stonate,

e spazi mai vuoti.


E a me,

di poter respirare attraverso l'ossigeno di ogni

tuo respiro,

la ragione del mio.

 

 
Rispondi al commento:
gaza64
gaza64 il 18/10/15 alle 20:26 via WEB
Devo dire di aver trovato un'importante analogia psicologica tra la tua interpretazione e il sentimento che ha originato questo testo.
L'amore che si prova per un padre è certo il più importante, soprattutto quando il tempo che ha vissuto sembra scorrere al rovescio determinando anche in noi il medesimo processo trasformandoci nei genitori dei nostri padri e, successivamente, nei figli dei nostri figli.
Un processo inverso che attraverso il tempo modifica i ruoli e che in un certo senso li mischia: un po' per confonderci e un po' per confondersi lui stesso tra un presente, un passato e un futuro che non ha protagonisti assoluti, ma inesperte comparse.
Ecco che allora la fragilità e la forza si misurano in base alla circostanza, mentre l'ingenuità osserva e non giudica, ma si prende cura del fragile e del debole com'è giusto che sia quando sono riferiti ad un'entità sola. Per questo motivo il respiro dell'altro diventa motivo del nostro: perché è lo stesso nonostante il tempo e il ruolo, avendo in comune il medesimo destino.
Sono io a ringraziare te...Un abbraccio Mara!
 
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