Altromondo17

Quando hai bisogno di complimenti, fammelo sapere, però non abituarti troppo perchè sono più bravo a trovare i difetti. Tu finora sei riuscita a nasconderli. :-D
Definire umile una persona potrebbe risultare sgradito (in alcuni casi) alla persona stessa. Il fatto stesso che una persona decida di pubblicare un libro solo se una casa editrice glielo accetta, potrebbe sembrare poco umile. Credo invece, in un periodo in cui tutti sono diventati editori di sé stessi (anch'io ci ho fatto spesso un pensiero), rimettersi al giudizio di qualcuno che lo fa per mestiere sia molto importante, per due motivi. Il primo è quello di non avere la presunzione che la propria opera vada a tutti i costi stampata e proposta a chiunque, soprattutto gli amici, abbia un po' di pietà. Il secondo è quello di avere la consapevolezza di aver fatto qualcosa di interessante, ma proprio per questo prima di montarsi la testa è meglio confrontari con la realtà. Magari con una casa editrice le percentuali sulle vendite sono molto inferiori a quelle delle autoproduzioni, ma bisogna sempre vendere prima.
Io la vedo così. Sapevo che l'aggettivo umile ti sarebbe piaciuto, infatti ci ho pensato e l'ho aggiunto alla fine. :-)
Riguardo all'intevista, peneserò ad alcune domande, magari poi te le invio. Pensavo che spulciando i vecchi commenti sul mio e sul tuo blog si potrebbe ricostruire una biografia, ma è troppo lungo.