Altromondo17

Sull'argomento ho riflettuto molto...
Penso che, la peggior forma di simulazione, sia quella che vede il soggetto assolutamente convinto di interpretare la maschera che ha scelto di indossare anche se, oggettivamente, non è credibile.
Convincersi, cioè, di essere ciò che non si può essere, è sintomo di grave patologia che rivela, nel rifiuto della propria realtà oggettiva, l'impossibiltà di sopportare il dolore che tale condizione comporta.
Una menzogna che rappresenta, per chi la pratica, l'unica ragione di sopravvivenza: esibita a dispetto di ogni smascheramento e che genera sempre, in chi si trovi ad osservarla, solo compassione, più che risentimento.
Nessuna "condanna", infatti, può essere inflitta a chi è oggettivamente condannato ad una condizione inaccettabile e, per sua natura, immutabile. Grazie per la tua preziosa considerazione....