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« RadiciIlluminanti deduzioni »

Non rispondo di me

Post n°510 pubblicato il 14 Maggio 2020 da gaza64


Quando smetti di aprire e di chiudere senza chiederti

nemmeno quando si aprirà o si chiuderà.

Quando resti immobile con il corpo e la mente
notando solo la differenza di luce adeguandoti, come le tue pupille,
a vedere diversamente lo stesso fenomeno inevitabile:
con o senza ombre.

Come quando respiri inconsapevolmente e vivi al di là di
ogni eventuale e
contraria intenzione.

Quando confondi il tempo e non ti interessa determinarlo
ricordando una data, un momento, quel preciso istante in cui
hai realizzato di trascorrerlo.
Ogni tempo è lo stesso.

E così dimentichi e
ricordi e trovi e perdi tutto e
niente è mai perso.

Rimani così,
fluttuando in un limbo di cose e avvenimenti
passati e presenti senza più domandare.

E senza nemmeno chiederti dove sei stata,
o dove stai per andare.

 

 
Rispondi al commento:
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 03/06/20 alle 20:04 via WEB
Cara Gabry l'incastro del tuo profondo testo (che mi è sembrato quasi già conoscere!) fra la meravigliosa immagine di Noell S. Oszvald e la splendida canzone di Phil Collins rendono alla mia anima un dono immenso.
Senza "rubare" niente a nessun altro utente. Ognuno può trovare la sua parte.

Un nobile mondo in "Bianco e Nero" che effonda nell'universo infiniti arcobaleni fatti a misura di chi sa predisporsi a cogliere uno.
Almeno Uno. Quello che, di certo, è fatto a sua misura.

E' lo stato di attesa che rappresenta il migliore proponimento per andare avanti. Sempre. Anche nelle condizioni di difficoltà.

Ho voluto verificare il mio "sentire" andando un po' oltre catturando questi due contributi che sento di condividere interamente:

"I tuoi occhi sono come due nebbie, come due balzi fuori dall'oscurità.
In che modo, con quale inganno sei entrato di soppiatto nel ventesimo secolo?"


Commento rilasciato su una condivisione della foto di Noell S. Oszvald. Come non condividerlo? Giovane figlia del tempo senza tempo. Una meraviglia.

e

"Pensavo fosse una canzone sull'attesa e il desiderio di un amore perduto fino a quando ho capito che era una canzone sull'andare avanti. Roba profonda.. Solo uno dei tanti commenti rilasciati al video che ci hai proposto.

Che dire Gabriella? Soltanto: grazie.
Un abbraccio, M@.
 
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