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Altromondo17

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Come ho te

Post n°458 pubblicato il 06 Novembre 2017 da gaza64
 
Tag: abito

 

 

Mi spoglio e mi rivesto senza

avere niente addosso,

perché tutto ciò che mostro,

 ce l'ho dentro.


E se l'hai visto,

o magari soltanto sfiorato tra un

cambio d'abito e l'altro,

è dovuto al fatto di non aver avuto

nessun pudore a mostrartelo.


E così come ho te,

ce l'ho in me.

 


 
 
 

Ciò che ti salva

Post n°457 pubblicato il 24 Ottobre 2017 da gaza64
 
Tag: taglia

 

Ci si accorge di vivere solo
quando i sussulti dell'anima si
fanno remo,
e l'acqua si sposta e quello che
avanza si bagna.

E' una giostra che se la
osservi tutta ti
abbaglia,
e suona,
e suda
e procede e si taglia
e si colora.

Una vita strana,
che poi riposa all'ombra di un
nome senza parole che dolcemente ti
chiama.

La voce è la stessa e il
sussulto si placa.

E' un avanzare costante verso una
distanza mai raggiunta, ciò che ti
sposta e ti spinge e ti
salva.

Anche se taglia.


 

 
 
 

Eretico chi?

Post n°456 pubblicato il 17 Ottobre 2017 da gaza64
 
Tag: Oro

 

 

Siamo stati così bravi,

noi,

a riesumare cadaveri di santi per

far soldi e spenderli in favore di chi

plasmasse con la cera un volto,

gli cucisse l'abito,

costruisse la teca di cristallo ed

un sarcofago d'oro intarsiato affinché

splendesse e mostrasse il suo bagliore

nei secoli dei secoli.


Spesi per seppellire coloro i quali,

con le loro mani hanno creduto,

scavando nella terra,

spostando i detriti del tempo e toccando

ciò che quel tempo aveva contaminato,

di poter essere considerati innocenti

dopo aver peccato tanto.


Perché è difficile distinguere un peccatore

da un santo.

A meno che,

lasciata la vanga,

l'uno non stringa tra le mani il denaro

offertogli da un altro che,

negli occhi,

abbia il bagliore dell'oro.



 
 
 

Rosso vivo

Post n°455 pubblicato il 30 Agosto 2017 da gaza64
 
Tag: frutto

 

Ormai ci vivo:
lo coltivo come se fosse una pianta da
frutto che osservo spesso,
dal basso in alto.

Alla quale tolgo qualche foglia che il
vento ha staccato senza reciderla del tutto,
a parte la vita che le ha sottratto.

Un piccolo ramo spezzato e finito a
terra che sposto da un lato per non calpestarlo.

Scruto con gli occhi cercando di scorgere il
colore che mi rivelerà la nascita di un frutto, ma le
stagioni passano e tra il verde non vedo mai il rosso.

Non so perché sopravvivo:
magari è la clorofilla ad alimentarmi,
o forse è soltanto lui a cibarsi di me attraverso gli
sguardi e le attese che gli dono.

Vorrei almeno essere il suo fiore, penso,
e con gli occhi torno a cercare il rosso di nuovo.


 

 
 
 

Mistero

Post n°454 pubblicato il 25 Agosto 2017 da gaza64
 
Tag: pochi, tanti

 

 

Si muovono in tanti pur trovandosi in pochi.

Mistero di una condizione mutevole che si affida

alla ricerca piuttosto che all'attesa.

E chi contempla forse ha capito.

O magari ha sbagliato e si è perduto.


 

 
 
 

Ad occhi chiusi

Post n°453 pubblicato il 22 Agosto 2017 da gaza64

 

 

Lucide suole inutili

per calpestare

scivolano lungo il tragitto dal tuo letto a

ciò che i tuoi occhi contemplano.


Stretti come le stringhe ai tuoi piedi.

Immobili e veloci verso cosa si muove.

E le scarpe le indossi e non le usi.


Nemmeno gli occhi.

Che tieni chiusi.


 

 
 
 

Shelter

Post n°452 pubblicato il 03 Agosto 2017 da gaza64
 

 

 

Conosco forse il percorso del

tuo labirinto?


Possiedo il veicolo adatto per

attraversare interamente il tuo mondo?


Ho la chiave universale per

aprire ciascuna delle sue porte?


E sono in grado di valutare la ragione che

mi permetterebbe di entrare?


Fuori piove.


 

 
 
 

Se

Post n°451 pubblicato il 26 Luglio 2017 da gaza64
 
Tag: mente

 

 

Se mi corrisponde alla mente,
mi prende.

Ma se non mi prende,
pur corrispondendomi alla mente,
allora mi avrà per sempre.


 


 
 
 

Adesso

Post n°450 pubblicato il 19 Luglio 2017 da gaza64
 
Tag: tempo

Gaza

 

Dicono il tempo e il tempo dice arrendetevi ai
miei tempi,
che sono vicini e distanti e non sapete trascorrerli e

nemmeno misurarli.

Pochi granelli di sabbia a cosa servirebbero,
se non a disperderli nel vuoto che
ci avete costruito attorno,
e quanti di voi lo sanno, lo sapranno o l’hanno saputo,

dopo averlo soffiato, sfiorato e poi distrutto?

 Non è nella trasparenza il senso,
ma nella sovrapposizione.
E tutto ciò che conta, alla fine,
è di quella fine non
avere misura e nemmeno speranza,
ché ogni cosa resta anche quando passa.

 Dicono il tempo e il tempo dice guardatevi
dall’ignoranza di conoscermi.
Io sono del mistero più grande la sostanza che
ogni cosa determina senza averla provocata.

 Nessuno sopravvive a nessuno perché nessuno ha
mai avuto quel nome.
E chiamarlo tempo è la morte sicura,
e saperlo non morire mai anche se mai non dura per

sempre e sempre non è stato mai.

 Quanto dura la morte e quanto la vita solo il
tempo lo sa, anche se chi muore e chi vive ha paura e
la paura è la misura.

Non del tempo,
ma della sua paura.

 Dicono il tempo e il tempo dice c’è tempo per
ogni tempo che non conosce sosta alcuna e si
sposta da un punto all’altro senza muoversi attraverso esso.

Perciò tu sei fuori e dentro senza possibilità alcuna di
determina
rlo.

E non c’è differenza tra l’essere fuori o dentro.
Perché la morte e la vita, dice il tempo, è lo
stesso di prima e di dopo.
E’ adesso.

 

 
 
 

Giocando mi invento

Post n°449 pubblicato il 17 Luglio 2017 da gaza64
 

 

 


Gioco,

e mentre lo faccio mi assento e

ritrovo il mio mondo che giocando

costruisco.

 

E’ il luogo dell’anima e del conforto,

perché è un mondo dritto che anche se

lo guardo al rovescio,

non mi ribalto.

 

 

 
 
 

Guarda te

Post n°448 pubblicato il 10 Luglio 2017 da gaza64
 

 

 

 

Ti ha visto la luna stasera?

Ha osservato i tuoi occhi nell’abbaglio della
luce che su di lei hai proiettato?

Ti ha riconosciuto come l’essere più
splendente della terra,
lei,

che tanto ama la luce discreta da

renderla penombra?

Ha sognato
guardandoti nel riflesso di uno specchio d’acqua immobile,
mentre ti allontanavi dalla
riva di un mondo per lei così distante?

Ti attenderà la prossima notte e
quella dopo ancora?

Ti parlerà o resterà per sempre muta,
lei che conosce di ogni silenzio la risposta giusta?

Fatti guardare sempre e sempre immagina che
chiunque possa farlo.

Perché la luna è lo specchio di ogni mondo
e di ogni mondo,
il suo riflesso,

tu ce l’hai dentro.

Riesci a vederlo?


 


 

 
 
 

Alias

Post n°447 pubblicato il 30 Giugno 2017 da gaza64
 

 

 

Hai qualcosa dentro che non ha un verbo.

E non sai come fare a dirlo.

E non sai come fare a tacerlo.


E' qualcosa che ti sale in bocca e del quale

conosci il sapore,

ma non puoi dire di averlo mangiato,

né mai digerito.


Ce l'hai dentro,

soltanto,

ed è l'unica cosa della quale avverti contemporaneamente

la presenza e l'assenza,

e che a suo modo ti trasforma.


A volte cresci,

altre ancora regredisci,

perché ti nutre e ti consuma allo stesso tempo.


Non puoi spiegarlo ad un altro e nemmeno a

te stesso essendo uguale a te ma anche diverso.


Ti è sembrato una volta di riconoscerlo in

un tratto che è partito dalla tua mano di getto,

ma poi si è fermato senza concludere quello che

aveva iniziato.

E tu non l'hai pronunciato.


Lo senti accarezzarti quando hai bisogno,

e liberarti quando ti senti costretto.

E' come un muto che gesticolando la sua

lingua,

comunque tace.


E quando chiudi gli occhi e non lo vedi,

continua a parlarti,

nonostante il silenzio e il buio

di qualunque morte che non conosce luce.


Di quel verbo di cui oltre la conoscenza avverti

l'esistenza.

E non puoi dire di averlo mai saputo,

e nemmeno mai ignorato.


Solo esistito.


 

 
 
 

Chi ami quando non mi ami

Post n°446 pubblicato il 28 Giugno 2017 da gaza64
 
Tag: ombra

 

 

Chissà chi ami quando non mi ami.


E se riesci ad amare te e il grigio dell'ombra che

ti compone prolungando il tuo tratto,

il tuo mondo e di quel mondo che io amo tanto,

il riflesso.


Chissà chi ami quando non ami me.


Che divento il colore e le parole a descriverlo,

le mani a spalmarlo come faccio con la tua anima,

quando sotto le dita si scioglie

e per me si compone.


Chissà se ami,

quando l'ombra si adagia perpendicolarmente al tuo corpo

nascondendosi in esso,

e lo sguardo non riesce ad andare oltre il visibile

senza riuscire a contemplare il resto,

nascosto.


Il doppio di te che si esprime solo quando è

accecato dalla luce che per prima vede.

Di una stella,

di un sole,

di una lampada accesa che scaldando consuma.

Di mille domande e nessuna.

Certezza sola che soffoca senza provocare paura.


Un po' come il buio:

grigio come l'ombra quando è la luce a proiettarla.

Amando gli occhi che anche in esso saprebbero scorgerla.

O solo immaginandola,

amarla.

 

 

 
 
 

Sull'ostinazione

Post n°445 pubblicato il 23 Giugno 2017 da gaza64
 
Tag: male

 

Esistono circostanze capaci di escludere ogni

circostanza.


Semplicemente spariscono e si dimenticano:

lentamente scivolano e si allontanano per

sopravvivere altrove non esista l'ostinazione capace di

far credere che,

i propri bisogni,

siano le necessità degli altri e

non limiti attraverso i quali si limita,

seppur auto-limitandosi.


Circostanze create da reiterazioni costanti e

senza vincoli di applicazione.

Strumenti di tortura invisibili ma altamente dolorose in

chi ne sperimenta gli effetti dovuti alla loro sopportazione.


Punti di vista immutabili che costringono

alla stessa visione chi reagisce e s'impone di non

guardare mai più nella direzione dalla quale si

vorrebbe fuggire.


Ed è chiara la sensazione di fallire adottando il

medesimo schema che si vuole evitare.


Perché praticando la stessa ostinazione subita,

pur nel tentativo di preservarsi da un dolore,

si fa del male.


 

 
 
 

Sull'arbitrarietà di certe indecisioni

Post n°444 pubblicato il 21 Giugno 2017 da gaza64
 
Tag: così

 

- Ho deciso così.

- Per me va bene.


- Da oggi facciamo in questo modo.

- Ok, anche se è complicato.


- Proviamo quello.

- Proviamo.


- Meglio a quell'ora.

- Certo.


- Non più qui.

- Dimmi dove.


- Spostiamoci lì.

- Sì.


- Non è sicuro.

- No.


- Preferisco cambiare.

- Cambiato.


- Devi capire.

- Capisco.


- Torniamo a quello di prima.

-Prima dove?


-Dov'eravamo.

-Io non ci sono, e noi non ci siamo.


 

 
 
 

Crescere

Post n°443 pubblicato il 12 Giugno 2017 da gaza64
 
Tag: ospite

 

Quando perdi qualcosa,

qualcosa, poi, ti cresce dentro.


Solido o liquido che occupa uno spazio

rimasto vuoto.


Un ospite che si accomoda discretamente,

una macchia,

un punto,

un gigante che

come un figlio cresce e ti cresce,

dopo essere diminuito tanto.


Qualcosa che resta e ti sposta da

un luogo all'altro di una stessa

esistenza,

che come vita si presta e si accetta.


Anche quando è persa.


 

 
 
 

Punti di vista

Post n°442 pubblicato il 07 Giugno 2017 da gaza64
 
Tag: pensa

Gaza - Olio su tela


Un punto di non ritorno è
sempre un punto di partenza.

Pensa...

 

 
 
 

Sei la bolla d'aria del mio annegare

Post n°441 pubblicato il 18 Maggio 2017 da gaza64
 

Gaza - Olio su tavola


 

In fondo al mare è
un trucco.

Anche quello degli occhi
lo sciolgo.

E mi coloro tutto e mi
scoloro.

Stringo ai miei fianchi i
riflessi,

e nei tuoi occhi gli
abissi.

Liquidi trucchi. 


 


Si può essere disillusi e felici di esserlo, così
come di esserlo stati?
Illusi, illudenti,illesi.

Privati, ma anche restituiti.

Il basso di Charlie Puth è restato,
ma chissà cosa si è preso.


 
 
 

Valvolando

Post n°440 pubblicato il 10 Maggio 2017 da gaza64
 

 

Mi seduce l'intenzione

quella che passa tra una valvola e
l'altra e innesca la partenza.

La stessa destinazione
ché la valvola, forse, produce la scintilla
e dopo quella un'altra e il fuoco ti
abbaglia e tu sei sempre quella negli
occhi di quell'intenzione,

nelle sue parole.

Ed io ti conosco e riconoscendoti penso
alla mia partenza che è anche il tuo arrivo.

Valvola tu, valvola io.

 

 

 

 
 
 

Questione di logica

Post n°439 pubblicato il 08 Maggio 2017 da gaza64
 
Tag: meno


Un po’ di più di meno e

il meno si allunga e diventa qualcosa che

cresce pur rimanendo un simbolo di

perdita.

 

Grafismi che descrivono bene i

cambiamenti ed ogni cosa si

modifica secondo la regola che gli

attribuisci.

 

Per non perderti.


 

 
 
 
 

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