Blog
Un blog creato da gaza64 il 10/04/2010

Altromondo17

Visioni di ciò che sarà

 
 

 

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 114
 

I MIEI LINK PREFERITI

 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: gaza64
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 59
Prov: PG
 

 

Ogni Volta

Post n°438 pubblicato il 27 Aprile 2017 da gaza64
 

Opera di Elio Vigna

 


Mi innamoro ogni volta,

ed ogni volta innamoro Ogni Volta.

Sono una girandola che dal vento si lascia muovere

e sono io che mi muovo.

Causa ed effetto dello stesso fenomeno e il fenomeno stesso.

Non riesco a sciogliermi dal vincolo di un prima e di un dopo che

non conosce altro tempo che questo.

E mi sembra strano poterlo, e naturale saperlo come se

fosse questo e quello il mio aspetto e ciò che è

fuori è dentro e sono insieme e soli allo stesso tempo.

Ti trovo e ti perdo e non ho mai avuto altro

ed altro non avrei mai voluto,

perché ce l’ho già e sempre l’ho avuto.

Un gioco serio che diverte e commuove,

qualcosa che sta fermo e si muove.

Perciò mi innamoro e innamoro,

perché amandomi amo e

non vincendo mai ho perduto sempre e

mi diverto seriamente.

Lo penso davvero e spiegarlo e spiegarmelo è

quasi superfluo quanto indispensabile come

lo sarebbe se fosse definitivo e non precario.

Per vivere vivo e per amare amo.

E se per vivermi e amarmi non hai bisogno d’altro che

ciò di cui necessiti,

allora ci sono,

e ci siamo.

Amiamoci,

amiamo.

 

 
 
 

Disarmanti parole

Post n°437 pubblicato il 24 Aprile 2017 da gaza64
 

 

- Procurati un silenziatore.

- A cosa devo applicarlo?


- Alla tua bocca.

- Perché?


- Perché quando parli fai male.

- Tanto da uccidere?


- Da morire.

 

 
 
 

Di una croce il dolore

Post n°436 pubblicato il 10 Aprile 2017 da gaza64
 

 

 

Esistono croci pesanti e croci leggere.

 

Più grandi,

più piccole,

di foggia e colore diverso.

 

Croci che puoi accarezzare e cullare ed

altre che hai seppellito ma che

continui a sentirti addosso e a vedere.

 

Esistono croci rimaste impresse sulla pelle e

croci appese dietro un altare.

 

Non esiste una differenza sostanziale tra le

une e le altre se non per il tempo che è trascorso o che

trascorrerà fino al momento in cui le potrai abbandonare.

 

Ed è questo, forse, il peso maggiore da sopportare.

 

Di una croce il dolore che ti sopravvive,

e che non puoi più sostenere.


 

 
 
 

Raramente sempre

Post n°435 pubblicato il 05 Aprile 2017 da gaza64
 

 

 

Oggi mi va di ricordarti, perché alla perfezione si
pensa raramente essendo una presenza discreta che ti
resta sempre accanto.

 E nonostante i tuoi tentativi di renderla meno evidente,
è qui che sei sempre rimasto.

 Non come l’imperfezione, che come un tarlo produce polvere
sotto le
cose che lentamente divora, non come il pezzo di
cibo rimasto incastrato tra un dente e l’altro e ti tormenta la
lingua con la sua presenza affinché tu lo tolga.

 Quella non ti abbandona mai finché non l’hai risolta
ristabilendo l’equilibrio perfetto tra ciò che percepisci in
sua assenza e solo allora diventa perfetta presenza:
proprio quando l’imperfezione manca.

 Tu non mi manchi mai, perché tu sei l’incarnazione del
benessere che non sottende alcuna liberazione, essendo libero di
manifestarti per ciò che sei, anche se non lo sai o fingi di non
saperlo come farebbe chiunque fosse perfetto come te,
e senza alcun dubbio di esserlo.

 Perciò ti ricordo, non perché io abbia dimenticato,
ma per farti sapere che l’ho sempre saputo; e come il tarlo
rivela la sua presenza attraverso l’imperfezione di un

foro in un pezzo di legno prima intatto e perfetto,
anch’io ho bisogno ogni tanto di contarmi i fori dove tu non c’eri,
non sei stato né sarai.

 Perché tu sei a prescindere da me e da qualunque corpo
penetrerai mai se non attraverso il pensiero che diventa
corpo esso stesso,
ma senza polvere addosso.

 Un corpo perfetto.

 

 

 
 
 

Libero arbitrio

Post n°434 pubblicato il 31 Marzo 2017 da gaza64
 
Tag: abisso

 

 

Il primo passo verso l'abisso,

è un tuffo.


 

Sconsiglio la visione del video a chi teme il vuoto,
ma anche a chi lo ama tanto.


 
 
 

Da zero a te

Post n°433 pubblicato il 24 Marzo 2017 da gaza64
 
Tag: tre

Opera di Alex Pinna


 

-Sai cosa mi porta da te?
-Quello che di te non c'è.

-E perché, quello che di me non c'è, lo cerco in te?
-Perché io ce l'ho.

-E allora perché non me lo dai?
-Perché anch'io, come te, ciò che non ho di me mi porta a te.

-Ed io non te lo do?
-No.

-Perché, secondo te?
-Perché lo scambio dev'essere reciproco.

-E se non lo è?
-Diventa un cambio, ma di direzione.

-Verso chi?
-Verso chi lo scambierà per primo. E se non dovesse esserci un
secondo, resterà sempre primo.

-Primo di che?
-Del secondo che non c'è.

-Quindi avrà vinto lui?
-Non direi.

-Perché?
-Perché resterà senza una parte di sé.

-E l'altro?
-Altrettanto.

-Allora sono pari!
-Secondo te, zero e uno hanno lo stesso valore? Se qualcuno
deve proprio vincere, sicuramente no.

-E se dovesse perdere?
-Nemmeno.

-Allora è importante determinarlo!
-Ognuno scelga il suo modo.

-E il tuo qual è?
-Sempre il tre.

-Perché?
-Perché zero, più uno, più due fa anche te.


 

 
 
 

Asimmetrie

Post n°432 pubblicato il 17 Marzo 2017 da gaza64
 
Tag: danza

 

Ci si arriva lentamente oscillando ripetutamente da

una parte all'altra.


E non è come essere mossi dagli effetti di una tempesta:

assomiglia piuttosto a una danza.

Solo che in un dato momento realizzi di aver appoggiato più

spesso una gamba rispetto all'altra,

e che il movimento era scoordinato e il tuo corpo si è

piegato assecondandolo.


Lo capisci quando avverti un dolore o quando,

guardandoti allo specchio,

ti accorgi che il tuo corpo non rappresenta l'equilibrio che

credevi d'aver raggiunto danzando.


Lo stesso avviene nella mente, e solo allora cominci a

chiederti come mai, chi ti è stato di fronte,

piegava la testa per osservarti meglio in quel

contrasto di intenti e movimenti.


E così ricominci a danzare controllando ogni minimo

dettaglio senza poter dire quanto l'osservazione

dell'uno abbia modificato l'assetto dell'altro.


Durante il tempo di un ballo.

 

 

 
 
 

Il cuore altrove

Post n°431 pubblicato il 10 Marzo 2017 da gaza64
 
Tag: piume

 

 

Mi limito a me.

 

Mi copro di fango a modellarmi.

 

Scolorisco i contorni,

limo gli spigoli,

ridisegno espressioni con nuovi colori.

 

Smalto illumina il volto,

pietre di opale lo sguardo,

rami di ginestra intrecciata i capelli.

 

E dentro è pieno della stessa materia,

solo più solida.

 

Avvolgo di seta i pensieri affinché

scivolino meglio andandosi incontro

l'un l'altro.

 

E suono di vento,

e seguo il silenzio,

e mi cullo,

mi sveglio,

mi alzo.

 

Potrei anche volare se aggiungessi due piume.

 

Ma il cuore l'ho già spostato altrove.

 

 

 
 
 

Teorema

Post n°430 pubblicato il 01 Marzo 2017 da gaza64
 
Tag: estremi

 

Vorrei essere la tua ipotenusa.

 

L'asse perpendicolare tenuto fermo ai

suoi estremi e non alla vita.

 

Poter osservare l'apice dei tuoi inchinati cateti

da sotto in su, 

come quando mi baci.

 

E credere che il loro ipotetico prolungarsi 

verso l'alto non mi modifichi nell'estensione, 

ma nella ragione che li muove.

 

Potremmo ruotare, 

di tanto in tanto e

cambiare posizione.

 

Anche se questo sarebbe possibile solo 

applicando un teorema estraneo alla geometria. 

Ma non alla mia teoria.

 

 

 
 
 

Bagnami

Post n°429 pubblicato il 20 Febbraio 2017 da gaza64
 

 

 

La consistenza della conoscenza è liquida.

 

Si accumula,

si muove,

si raffredda,

si scalda,

evapora.

 

E poi ancora si aggiunge una goccia e il resto

si dilata per accoglierla.

 

E si mischia pur restando la stessa.

 

Conoscenza insegna a muoversi e ad

accumularsi,

ma se non provasse il patimento di rabbrividire,

talvolta,

e di sciogliersi,

suo malgrado,

non salirebbe in alto.

 

Precipitare, poi, è l'inevitabile conseguenza

della sua ascesa.

 

Perché come ogni cosa per cui valga la pena di

alzare lo sguardo,

il suo peso ti costringerà sempre ad abbassarlo

cercandola ancora in ciò che scorrendo si muove, 

e ti bagna.

 

 

 
 
 

Amati trapianti

Post n°428 pubblicato il 14 Febbraio 2017 da gaza64
 
Tag: amanti

 

Sono trapianti

gli amanti,

quando ferendosi l'un l'altro s'innestano

ed attraverso il vivere dell'altro,

sopravvivono.

 

Porzioni di ricordi suturati,

esperienze di organi mancanti sostituiti,

fluidi scambiati attraverso vene mai penetrate,

eppure in esse fluiti.

 

Hanno bisogno di cure,

gli amanti,

per crescere attraverso gli innesti.

Temono la separazione del proprio corpo dal

corpo dell'altro e lo cercano come

se fosse esso stesso la cura.

 

E non il motivo della malattia.

 

 

 
 
 

Per essere siamo. Per esserlo, saremo.

Post n°427 pubblicato il 02 Febbraio 2017 da gaza64
 
Tag: chi

Juha Arvid Helminen

 

 

- Chi sei?
- Sono chi sono.

- Cosa fai di solito?
- Perdono.

- Perdoni le colpe di chi?
- Dell'uomo.

 

- Chi sei?
- Sono chi ho voluto essere.

- E come sei?
- Sono per essere.

- Per chi?
- Per l'uomo che perdono.

 

- Chi sei?
- Sono per esserlo.

- Di chi?
- Dell'uomo il perdono.

- Perché?
- Perché per essere, sono. 

 

 

 

 
 
 

Per sempre

Post n°426 pubblicato il 30 Gennaio 2017 da gaza64
 
Tag: Quando

 

- Spero di ritornare.

- Non sai dirmi quando?

 

- Non è importante.

- E se fosse per sempre?

 

- Ritornerei comunque.

 

 
 
 

Faust

Post n°425 pubblicato il 24 Gennaio 2017 da gaza64
 
Tag: adesso

 

E comunque io ci ho provato e
tu ci sei stato.

Certo non c'eri,
però avresti voluto e così ti
ho avuto.

In quale momento, poi, tu non l'hai saputo.
Ma ti è piaciuto.

Per questo ci sei così come ci sei stato.

Io ci ho soltanto provato.

 

 

 

 
 
 

L'alibi

Post n°424 pubblicato il 18 Gennaio 2017 da gaza64
 
Tag: dono

 

Ho il dono della sintesi e 

il debito dell'analisi. 

Ma la percezione è l'alibi.


 

 
 
 

Cosa resta

Post n°423 pubblicato il 12 Gennaio 2017 da gaza64
 
Tag: Gaza

 

 

Ti vesto con la tua

stessa aridità,

ma il vestito è più stretto,

e i gomiti premono e dicono fermati,

distenditi.

Fai come se fossi in preda agli

spasmi,

e liberati.

 

 

Ma non gettare mai l'ancora,

piuttosto spostala.

 

 

E' un modo difficile per avanzare,

vedere cosa precipita e cosa resta.

 

 

La forza.

 

 

 
 
 

Anche mio

Post n°422 pubblicato il 07 Gennaio 2017 da gaza64
 
Tag: essere

 

 

Sei, 

ed è più di essere, 

sei.


L'essere più distante dal mio,

ma anche mio.


Sei.


Dove non ti trovo ma 

ti ammiro come un colore nuovo se

sei in ciò che vedo.


Mai e poi mai, 

e poi mai,

e poi ancora mai e poi mai.


E tu lo sai,

e sapendolo sei 

più distante dal mio,

ma anche mio.

 

 
 
 

Di più di un blu

Post n°421 pubblicato il 01 Gennaio 2017 da gaza64
 
Tag: Gaza

 

Dopo tanto rosso,

un po' di blu potrebbe avere un senso?

 


 
 
 

Piacere

Post n°420 pubblicato il 18 Dicembre 2016 da gaza64
 

Dan May - "Heal"

 

 

Ti auguro la gentilezza:

fra tutti i piaceri possibili, 

il più difficile da coltivare.


Perché capire cosa significa non esserlo,

fa soffrire.

 

 

 
 
 

Aghi di pino

Post n°419 pubblicato il 14 Dicembre 2016 da gaza64
 

 


Aghi di pino caduti sulla

terra umida,

si decompongono piano.

 

Indosso scarpe pesanti e non li sento,

non mi pungono,

e non sanguino.

 

Eppure percepisco il dolore ad

ogni passo.

 

Mentre avanzo.

 

 

 

 
 
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

azaryelwoodenshipcassetta2Estelle_kQuartoProvvisoriogaza64massaggiatore59amorino11anima_on_lineAblettesbaglisignorasolitudinesparsaje_est_un_autrexilon0
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963