Parola di Cialtrone

Mi sono trasferito su overblog.

 

IO, ME MEDESIMO

Ciao a tutti,

sono un ragazzo di 34 anni, vivo nella ridente Brianza (cos'avrà da ridere, proprio non lo so), mi occupo di comunicazione e organizzazione eventi e, nel poco tempo libero che mi rimane, scrivo e cazzeggio allegramente.

Questo blog non ha velleità artistiche, non contiene alti messaggi morali e non aspira a diventare centro di animate discussioni culturali. Voglio solo condividere con voi piccoli aneddoti, parole inutili e pensieri centrifugati, se poi riesco a strapparvi un sorriso, tanto meglio!

 

 

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Messaggi di Febbraio 2012

Andiamo in guerra!

Post n°76 pubblicato il 28 Febbraio 2012 da CialtroneStraparla
Foto di CialtroneStraparla

Mi piace frugare tra le parole, capire cosa si nasconde tra una metafora e un sillogismo. La scelta di un tempo verbale spesso è sinonimo di uno stato d'animo. Per questo spilucco tra i blog, assaporandone i retrogusto.

C'è chi scrive cazzate con la stessa intensità e profondità di un monaco tibetano, e chi non riesce a nascondere la vacuità dei propri pensieri neppure disquisendo di filosofia e massimi sistemi. Io invece scrivo solo vacue minchiate.

Ci sono blogger che parlano d'amore con violenza e risentimento, e altri che nascondono un sorriso e tanta dolcezza dietro un vaffanculo.

Ognuno di noi ha un set completo di maschere pirandelliane, decidiamo in ogni istante quale indossare e quale mostrare, anche online. Ogni volta che inseriamo user e password calziamo la maschera da blogger: il poeta, la mamma, l'incazzata, il simpatico e via così.

Scrivere però è qualcosa di molto intimo, le maschere vengono scalzate dal picchiettio sulla tastiera. Cerchiamo di apparire in un determinato modo ma il nero su bianco.. ci frega. Vogliamo essere profondi, colti e meditabondi, ma la sintassi traballante cela un voler essere qualcosa che non siamo. Vogliamo essere simpatici, spensierati e divertenti, ma il ritmo lento delle parole nasconde un senso di amarezza maldestramente velata.

I cretini, le spocchiose, i maleducati e le presuntuose, sono visibili quanto un dirigibile rosa in un cielo terso primaverile. La vera natura di ognuno di noi salta fuori a lettere cubitali fosforescenti e lampeggianti, anche solo scrivendo la lista della spesa.

Siamo come alla visita militare: tutti nudi con le pudenda ben in mostra. Così è difficile non notare un testicolo mancante. Questo post e dedicato a tutti quelli/e a cui manca un testicolo. O entrambi.

Per fortuna molti cazzeggiatori online hanno una forte identità e constatare che post dopo post, nonostante le mille sfaccettature caratteriali, alcuni blogger perdurino nella fedeltà a se stessi, limpidi come cristalli di Baccarat, mutevoli ma immutati, mi rende più sereno.

A tutti gli altri penserà Enrico la Talpa, con la sua personale lotta all'Imbecillità. Mi spiace un po' per la signora Cesira che rimarrà a casa in ansia nella vana attesa di un armistizio.


 
 
 

Toccatemi tutto ma non il mio colesterolo!

Post n°75 pubblicato il 26 Febbraio 2012 da CialtroneStraparla
Foto di CialtroneStraparla

Ho un problema. Falso. Ho molti problemi ma uno di questi è più grave degli altri. Ho una dipendenza da porcate, che non significa che ho la Fidaty Card del Sexy Shop accanto a casa mia, ma che mangio, trangugio e trituro qualunque cosa mi capiti tra le mani.

Goduria delle papille gustative, simposio di colesterolo ed esultanza della panza. Il cibo.

Mi piace tutto, dal fast-food alle ostrichette curiose (solita alta citazione). Non ho problemi ad assaggiare tutto quello che possa vagamente assomigliare a del cibo.. mi piace. Ci sguazzo.

L'unica cosa che non digerisco sono quelle persone che mangiano solo riso in bianco e che rifiutano tutto il resto: un piatto di pasta al pomodoro senza basilico, delle polpette senza prezzemolo, un tagliere di formaggi senza gorgonzola robiola – pecorino stagionato – formaggi molli. Perché devi sfracellare le palle a questi poveri camerieri? Ci saranno almeno 30 pagine di menù, non è possibile che tu non riesca a trovare qualcosa che ti piaccia senza mille varianti. Se poi hai dei gusti così particolari, stai a casa tua!

Oppure c'è la categoria “non mi piace”. Non mi piace il pesce. Bene, allora perché sei venuto alla Trattoria da Bruno solo specialità di mare? Poi non paghi fanno sempre la solita domanda del cavolo: “Ma non ci sarebbe qualcosa senza pesce?”. Ma caro il mio testa di cazzillo, perché non ti infili un persico nel sedere così almeno ottimizziamo la tua presenza in questo ristorante?

Non è difficile. Non ti piace il fritto, non vai al cinese. Non ti puoi presentare da Yin Tao per poi lamentarti tutta sera che non ci sia nulla che non sia intriso nell' olio. Lo sai che i cinesi friggono tutto anche la tovaglia! All'uscita anche le tue mutande probabilmente saranno fritte. Mi spazientisco.

Ultimamente ho preso l'abitudine di fotografare quello che mangio. Ve l'ho detto che ho un problema.

La carrellata inizia con un donut salato ripieno d'insalata di pollo e un paio di chili di maionese. Patatine fritte come se piovessero. Buuuonissimo!


Segue aperitivo leggero. Ho ordinato una birra e mi è arrivato: tagliere di salumi e formaggi con marmellata di agrumi, piatto di focacce assortite, mini-assaggi di risotto con salsiccia e lasagne. Roba leggera. Ho pagato 6€ e sto ancora digerendo. Che meraviglia!


Cheesecake ai mirtilli! 15 cm di trigliceridi, cosparsi di marmellata iperglicemica.


Crostatina di frutta casereccia con crema pasticcera e fragola ricoperta di cioccolato fondente. Notate la scultura glassata. Non c'è bisogno che dica altro.


Green Chocolate. Un mio amico mi ha fatto assaggiare un tipico snack nipponico, un Kit Kat alle erbe verdi. Può sembrare una schifezza ma aveva il suo perché. Certo ora la mia pipì è fosforescente, ma posso urinare tranquillamente al buio.

Comunque non sono l'unico ad avere un problema con il cibo, ieri una coppia VIP si rimpinzava di porchetta nel cuore della notte: Minnie e Topolino.


 
 
 

Lui ottantenne, lei rumena. Una coppia di punk coreani mal assortiti

Post n°74 pubblicato il 23 Febbraio 2012 da CialtroneStraparla
Foto di CialtroneStraparla

Sono seduto al computer nel vago tentativo di rendermi utile alla società, quando mi squilla il telefono. E' Gina, la badante di mio padre: “Il nonno sta male! Vieni! Vieni sono al supermercato!”. Colta da crisi isterica non è riuscita a dirmi altro.

Mi sono materializzato in macchina e mi sono spara-fiondato in strada. Sfidando tutte le leggi della fisica sono apparso alla UNES così, tipo poltergeist. Ho trovato mio padre, tutto scompigliato, seduto in cassa 2 mentre sorseggiava un bicchiere d'acqua. Può un ottantenne aver finalmente trovato la sua vera vocazione? La cassiera.

Mi avvicino facendomi largo tra un gruppetto di signorine di blu vestite, e mi accorgo che l'acqua è verosimilmente aranciata e che ci sono due confezioni aperte di biscotti dalle quali mio padre attinge a piene mani. Come contorno, una vagonata di caramelle sparse qua e là. Tenendo conto che mio papà soffre di glicemia alta e che lo tengo a stecchetto da diversi anni, stava bellamente approfittato della situazione per disubbidire al regime dittatoriale da me subdolamente imposto. Un tentativo di ribellione all'autorità. Giammai!

Vengo a sapere che ha avuto un leggero calo di pressione ed è svenuto sul tapis-roulant della cassa. Gina si è accorta solo quando la cassiera, non trovando il codice a barre sulle natiche di mio padre, ha fatto il seguente l'annuncio : “Gianni in cassa 2. Gianni in cassa 2. A quanto li mettiamo i vecchietti? Vanno a peso? Gianni in cassa 2. Gianni in cassa 2.”

Non aveva un bel colorito, tendeva al giallo senape. Non mi pare sia di gran moda il giallo senape quest'anno. Meglio così perché lo sbatte un filino. Dopo aver appurato che non fosse stato assunto come sostituzione di maternità, l'ho issato in piedi per verificare il suo stato psico-fisico. Traballava un po' ma sembrava reggere. Nonostante il tremolio è riuscito comunque ad agguantare una manciata di caramelle ficcandosele allegramente in tasca. Beccato in flagrante e trafitto dal mio sguardo torvo ha tentennato: “Per il viaggio”. Abitiamo a 200 metri dal supermercato, probabilmente pensava lo volessi arruolare nella legione straniera. Che a dirla tutta non mi pare proprio una brutta idea. Ci penso.

Ora sta meglio, il colorito è sempre giallognolo. Sto parlando di Gina. Colei che dovrebbe darmi una mano in caso di necessità, sembra reduce da un attacco alieno in stile Independence Day.

Mio padre sta leggendo in tutta tranquillità La Gazzetta dello Sport. Mi rendo conto solo adesso che è ancora tutto arruffato. Lui con la cresta, l'altra itterica.. sembrano una coppia di punk coreani mal assortiti.


 
 
 

Ma le puzzette pesano?

Post n°73 pubblicato il 21 Febbraio 2012 da CialtroneStraparla
Foto di CialtroneStraparla

Saltando la corda con mia nipote, mai avrei pensato d'iniziare un post con queste parole, canticchiavo questa filastrocca: 99 scimmie saltavano sul letto, una cadde a terra e si ruppe il cervelletto. 98 scimmie saltavano sul letto, una cadde a terra..e via così. Una cantilena pregna di significato, estremamente macabra. Tutti questi cervelletti spappolati in giro per la camera, una scena alla Quentin Tarantino. Mi chiedo come Greenpeace ne abbia permesso la divulgazione. Fossi in loro entrerei negli asili con degli idranti ad alta pressione, per disperdere i bambini sovversivi.

Fateci caso ma non esiste alcuna filastrocca, cantilena, nenia o canzoncina, che non evochi scenari apocalittici, doppi sensi inequivocabili o nonsense squilibrati.

Boom, cade una bomba in mezzo al mare, mamma mia mi sento male, mi sento male da morire prendo la barca e fuggo via, fuggo via al di là del mare dove lavorano i marina che lavorano notte e dì.. Evidentemente scritta a seguito dell'attacco di Pearl Harbor. Tra l'altro credo sia una canzone di denuncia nei confronti di quei poveri marinai cinesi privi di contratto a tempo indeterminato, costretti a lavorare giorno e notte in Viale Padova.

Sotto il ponte di Verona c'è una vecchia scorrengiona che cuciva le mutande per non fare il buco grande. Capolavoro della canzone folcloristica italiana. Chissà se la signora con problemi di flatulenza è parente stretta dai Capuleti, Shakespeare ne sarebbe lieto.

C'è da dire che il connubio poeta-meteorismo ha la sua massima espressione nella seguente filastrocca: Dante lo scorreggiante ne fa una ne fa tante, ne fa una al limone e fa scoppiare il Giappone, ne fa una all'arancia e fa scoppiare anche la Francia.. Poesia tra le poesie. Povero Dante Alighieri, la storia ci narra che morì di malaria ma probabilmente gli detonò l'intestino. Rimane un mistero come riuscisse a farle tutti-i-gusti. Speriamo che l'arcano rimanga tale.

Sorvolo sull'ammucchiata zoofila tra le civette e la figlia del dottore, non vorrei che mi chiudessero il blog, ma è evidente l'allusione ai tre uccelli e alla figlia ninfomane. Il dottore per il dispiacere, si ammalò. Ambarabà cicci coccò.

In una casetta, in un bosco nero, c'era un cowboy che si chiamava Piero! Piero, tipico nome da spaghetti western “Il Buono, il Brutto, il Cattivo e Piero”. E la sua cavalla, dormiva nella stalla mentre lui beveva allegramente il tea. Bevanda per uomini duri che non devono chiedere mai. Un tempo trangugiavano whisky doppio malto ruttando come bestie, ora sorseggiano infusi di malva spiluccando pasticcini al burro. Il cowboy Arturo, pian-pian scavalcò il muro e la sua cavalla gli rubò, ohibò! Ma l'indiano bello col chiodo nel cervello riesce a riportare la cavalla a Piero. Dato che Piero sorseggia il tea e l'indiano è bello, presumo fosse un triangolo amoroso. Piero lasciò Arturo perché si innamorò dell'indiano, Arturo contrariato gli rubò la cavalla. Sono un po' dubbioso sul significato del chiodo nel cervello.. volevano forse farci intendere che era bello ma stupido? O forse il chiodo era l'ennesima allusione sessuale? Ma se così fosse probabilmente non era conficcato proprio nel cervello. Non approfondirei oltre.

Dopo tutto questo non mi stupisco più se un'adorabile bambina di sette anni, bionda e con le treccine, vagamente imparentata con me (attendiamo ancora gli esiti del test sul DNA), mi racconta certe barzellette:

Zio, lo puzzette pesano? - No, perché? - Allora mi sono fatta la cacca addosso. Ah Ah Ah!


 
 
 

Ingrippato di cazzate

Post n°72 pubblicato il 20 Febbraio 2012 da CialtroneStraparla
Foto di CialtroneStraparla

Ringrazio i miei genitori per avermi donato un deficit mentale, e ringrazio lo staff della Top 30 per essersi procurato un deficit mentale leggendo il mio Blog.

Mi hanno premiato per l'inutilità dei miei pensieri. Son cose che fanno pensare. Alle superiori venivo cazziato ripetutamente perché parlavo, disturbavo e facevo il pirla, ora mi incitate a farlo. E poi chi mi ferma più?

E' come mettere in mano a un adolescente un giornaletto porno per poi dirgli di non toccarsi. Lo so, lo so.. oggi c'è YouPorn ma ai miei tempi non si cliccava, si sfogliava.

Forse dovrei dare una svolta alla mia vita. Sento una forte pressione sociale, non vorrei deludere le aspettative di molti... Da oggi il Blog cambia stile. Tratterò solo tematiche serie e argomenti di stretta attualità. Smuoverò le coscienze della nazione. Unirò l'Italia!

L'Italia è già unita? Meglio così, posso continuare a scrivere minchiate. Non sarei comunque stato in grado di fare altro, lo sapete.


ps: spero vivamente che questo premio possa dare una svolta alla mia vita sessuale. Sono stanco di.. cliccare.

pps: ora forse potrei avere una chance con Rita Levi Montalcini.

 
 
 
 
 

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Data di creazione: 04/10/2011
 
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