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A10

Post n°2199 pubblicato il 10 Settembre 2018 da jigendaisuke

1939. Progettata una autostrada che collega il ponente di
Genova con Savona, per liberare un po' l'Aurelia (allora
attraversata in più punti dalla ferrovia). La guerra stoppa
tutto.

1952. Iniziano i lavori di costruzione della Voltri-Albisola



Una carreggiata a doppio senso di marcia con corsia centrale
per il sorpasso. Venne poi prolungata fino a Genova Pegli.
Nel frattempo, il tratto Albisola-Savona e Pegli-Cornigliano
(aeroporto)-A7 (Genova-Milano) è già in costruzione, con
2 carreggiate.
Nel 1963, inizia la costruzione del maestoso viadotto sul
Polcevera, come previsto anche dal piano regolatore genovese
del 1959.

Un esperto, uno dei pochi che hanno parlato nelle settimane
scorse, sommersi dal delirio di idiozie e di complottismi, ne
parla.

Il viadotto presentava già qualche problema negli anni 70,
al punto che lo stesso progettista, quell'ingegner Morandi
stupidamente vituperato nei giorni scorsi, scriveva ai
funzionari ministeriali e delle Autostrade (allora nel gruppo
IRI, ovvero del ministero dei carrozzoni pubblici... pardon,
partecipazioni statali) che la struttura era stata attaccata dal
salino, dall'inquinamento (a poca distanza c'era una delle 2
acciaierie ILVA genovesi, poi chiusa pochi anni dopo) e
dall'aumento del traffico, suggerendo come intervenire per
eliminare i problemi.
Nel 1993, lo strallo numero 11, quello lato A7, fu oggetto di
un intervento radicale.
Nel frattempo, il traffico aumentava.
Nel 1977, venne finalmente raddoppiata la carreggiata nel
tratto Voltri-Pegli. All'epoca, vista la densa urbanizzazione
della zona, c'era chi propose di spostare del tutto l'autostrada
verso l'interno. Si optò per un più fattibile (all'epoca) raddoppio
in loco, con alcuni tratti sovrapposti.

Solo da pochi anni quel tratto è stato oggetto di lavori per
l'insonorizzazione.



Un fotografo genovese, negli anni 80, fece un bel reportage
fotografico, sul rapporto fra Genova e le autostrade

Genova, Ponte Morandi | Come vivere sotto una cupa
minaccia ...
Molte palazzine, comunque, sono posteriori alla
costruzione dell'autostrada.

Ci si rende conto che così non si può continuare.
L'unica soluzione è alleggerire il traffico dal tratto cittadino
della A10, con la costruzione della cosiddetta Gronda.
Questo 30 anni fa, quando lo slogan era "No ai TIR sulle
case" (anche perchè ogni tanto qualche tir veniva giù
dai viadotti).

Oggi, in Italia ci sono quasi 40 milioni di veicoli.
Peso e dimensioni accresciute rispetto a quelli dei mezzi
circolanti 50 anni fa.
Le infrastrutture sono rimaste le stesse, con la convinzione
che fossero eterne!
Il primo tratto aperto della A10, oggi costituisce parte della
Savona-Genova. Lo scorso anno 2 gravi incidenti, con
protagonisti dei TIR, hanno spinto finalmente all'installazione
del TUTOR per il controllo della velocità, con qualche
migliaio di contravvenzioni elevate solo nelle prime settimane,
e tante polemiche (chi prima si lamentava della sicurezza, poi
si lamentava delle multe. Da bravo italionzo!). E' un tratto a 3
corsie (rarità in Liguria), peccato che non c'è quella d'emergenza
e sono troppo strette. Gli incidenti sul tratto genovese della A10,
sono all'ordine del giorno, così come le conseguenze sul traffico
cittadino.
Quando col 7 passavo sotto il viadotto Morandi al mattino presto
e vedevo i tir già in coda, sapevo che quella mattina Sampierdarena
e il ponente genovese, sarebbero stati un ingorgo unico.
Ma vedevo anche il cantiere della manutenzione del viadotto.

Dal "No ai tir sulle case" poi si è passati al "No gronda", a chi
considerava i rischi di staticità del viadotto "una favoletta"
per favorire la costruzione della gronda. Questo fino allo scorso
luglio. Dopo mesi in cui il gruppo autostrade inviava lettere al
ministero dei trasporti, lettere puntualmente fatte "maturare" dal
funzionario di turno, prima che questi le facesse arrivare sulla
scrivania dei ministri, a giugno, c'è stato il via libera per i lavori
di manutenzione straordinaria degli stralli 9 e 10.
Il 14 agosto, alle 11.36, lo strallo 9 (per inciso costruito in quello
che all'epoca era il greto del torrente) ha ceduto.
Il resto è cronaca giudiziaria.

Genova, ecco i pericoli della A10 tra Prà e Genova Ovest - Foto

A10, tir si intraversa ad Arenzano. Code e disagi al traffico
verso Genova

Stress da rumore Autostrada condannata - Genova -
Repubblica.it

8 marzo Palmaro, nel 2018 via ai lavori di copertura dell'A10
| Liguria ..
.

Ponte, quell’allarme di Morandi che
tutti ignorarono nel 1981

Gronda di Genova, storia di un'opera contestata

Porto di Genova, la prima frenata: il governo corre ai ripari

Essendo interrotta la linea dei Giovi fra Sampierdarena e
Rivarolo, i treni merci dal bacino sampierdarenese non possono
partire, solo da pochi giorni quelli dal terminal di Voltri possono
percorrere la Genova-Ovada-Acqui Terme, grazie alla bretella
fra il porto e la stazione di Genova Borzoli su quella linea,
peccato che l'ascesa del 16 per mille e il binario unico siano
un ostacolo.

Ecco una interessante inchiesta del New York Times, che
non perde tempo in polemiche politiche..

Il Crollo del Ponte di Genova: La Strada verso la Tragedia

Nel frattempo la commissione d'inchiesta ministeriale sta
perdendo uomini

 

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Commenti al Post:
maps.14
maps.14 il 10/09/18 alle 19:12 via WEB
Al di là della solita "cronaca di una morte annunciata" che, di fatto, ha sottovalutato la pericolosità del ponte Morandi, personalmente confido nelle capacità umane e progettuali di Renzo Piano. Ti copio e incollo, x comodità, lo stralcio di una sua intervista: "Sobrio, d'acciaio e capace di durare mille anni: così sarà il nuovo ponte progettato dall'archistar Renzo Piano che sostituirà il viadotto Morandi crollato il 14 agosto. Sarà un'opera d'arte: piloni a passo breve, cioè a 50 metri l'uno dall'altro, 22 campate e 18 pilastri come chiglie di navi. Il ponte - che ha un'idea di nave - «dovrà cantare», ha detto l'archistar a Le Monde. Come cantano gli stralli d'acciaio delle barche a vela di sera quando il vento le fa dondolare. Sul ponte 43 lampioni,che illuminandosi formeranno una vela, ricorderanno ogni notte le 43 vittime del crollo del ponte Morandi. Secondo il governatore Toti il ponte sarà pronto entro ottobre 2019. Si farà con un consorzio d'impresa tra Autostrade per l'Italia e Fincantieri sulla base del progetto di Renzo Piano. Il premier Conte ha detto che nel decreto Genova, in fase di elaborazione, sarà scritto chi demolisce e chi ricostruisce (la legge prevede sia compito del concessionario). Durante le manovre per la “foto opportunity” l'ad di Autostrade Castellucci ha fatto cadere il plastico del ponte che si è rotto in mille pezzi." (Fonte ILSOLE24ORE.COM)
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 10/09/18 alle 19:31 via WEB
Confido anch'io in Piano. Magari avrei solo da opinare sulla durata del ponte. Ma mi interessa molto anche la sua idea di riqualificazione di quel quartiere che, effettivamente, ne ha bisogno (al pari di Sampierdarena). Bisogna vedere se nel frattempo non cambia il concessionario.. Morandi dovette sottostare a molti vincoli per la progettazione del viadotto, Piano dovrebbe avere meno problemi.
 
misteropagano
misteropagano il 10/09/18 alle 22:15 via WEB
Certo c'è Piano e un "progetto in mano" poi la bellezza di un Mondo >(senza eccesso di immagine:) ... buona visione
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 11/09/18 alle 06:26 via WEB
Uhm effettivamente un paio di mani per risollelarci ci vorrebbero
 
molto.personale
molto.personale il 11/09/18 alle 11:41 via WEB
Detesto leggere che si trattava di una minaccia annunciata è davvero squallido..buona giornata
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 11/09/18 alle 20:11 via WEB
Per qualcuno era una favoletta creata apposta per costruire la variante autostradale. Ciao
 
ninograg1
ninograg1 il 11/09/18 alle 18:09 via WEB
... in tutto ciò a pagare chi sarà?
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 11/09/18 alle 20:10 via WEB
Intanto la Procura ha emesso 20 avvisi di garanzia, fra cui 2 indirizzati a membri della commissione d'inchiesta voluta dal ministro Toninelli. Poi bisogna aspettare l'incidente probatorio, ma soprattutto i risultati delle perizie. Certo le responsabilità eventuali sono divise fra molti soggetti e in più decenni.
 
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