ECCHIME

Ricordo bene quel servizio e francamente non lo ritengo una scelta “visionaria”, quanto di buon senso. Creare un luogo dove i ragazzi possono giocare, crescere e condividere dei valori positivi, non mi sembra così utopica. C’è solo bisogno di persone di buona volontà che hanno voglia di “seminare” dei buoni esempi. ^_______^

Certo, ci sono molte forme simili di lotta (per me lo sono) contro il degrado anche sociale nelle periferie italiane. Ad esempio mi viene in mente l'orchestra sinfonica giovanile, creata nel quartiere Librino di Catania. Si tratta di uomini e donne che danno tutti loro stessi per dare delle alternative ai giovani, per farli diventare cittadini e non fargli imboccare la via delle dipendenze, delle vite sprecate o della criminalità. Purtroppo non sempre le amministrazioni locali collaborano con loro.

Non conosce questa realtà, in particolare, ma ho visto simili eventi, in altri territori, si prova ed è un bene. Calcio, boxe, sono uscite dal degrado, per molti ragazzi, aggiungere all'attività anche la cultura del vivere bene è lodevole. Nel possibile si aiuta perché siamo comunità, se non a livello nazionale, perlo meno locale...

Si, mi vengono in mente alcune realtà simili a Napoli (compresa una palestra di boxe nella sagrestia della chiesa nel rione Sanità) o a Catania. Associazioni che spesso hanno a che fare con la violenza della criminalità organizzata e dello spaccio.

Conosco quello di Catania, un'ottima realtà, che cerca di togliere dalla strada non solo i ragazzi che finiscono nel mirano della mafia, ma anche chi non riesce ad inserirsi nel contesto scolastico. Buon giorno...

Infatti, e c'è di buono che per primi i genitori di quei ragazzi l'hanno capito e collaborano. Buona giornata.anche a te

E si che c'è ne sarebbe molto bisogno di simili realtà! Ci sono paesi e città che son deserti per giovani e persone fragili. Del resto è da un pezzo che la politica x le amministrazioni, hanno lasciato il campo, delegando ad uno sparuto associazionismo cattolico o ancor più raramente laico

Da decenni le periferie sono come dei ghetti da riempire di gente che deve essere allontanata dal centro, riservato alla buona borghesia. Prendi il caso di Roma, ad esempio, con le sue borgate nate a partire dagli anni 30, quando partirono gli sventramenti del centro storico. A parte i quartieri nati con il piano case, detto piano Fanfani (le case INA), non mi pare che sia mai stato fatto molto per la vivibilità delle periferie. E le associazioni spesso si scontrano anche con cittadini che pare godano nel vivere in quartieri ghetto, quando non si tratta proprio di criminalità organizzata (spaccio o racket occupazioni abusive)