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Le grandi inchieste di Ecchime

Post n°3195 pubblicato il 20 Novembre 2023 da jigendaisuke

 

 

          Ma davvero pensiamo di vivere
        in un Paese più civile di altri?

 

 

 

 

Dove si procede con costanti inasprimenti delle pene ma non si riesce ad investire nel mutamento culturale né a garantire in ogni caso sicurezza a chi decide di scegliere la dolorosa strada della denuncia. A salvaguardare dalle reazioni violente. Rimaniamo cosi agghiacciati da storie che ripetono copioni noti, in una sorta di inevitabilità che non è tale. Né si rafforzano i servizi di protezione e di tutela o si opera per ridurre quella vittimizzazione secondaria che continua a segnare tanti percorsi giudiziari e una parte rilevante del sentire comune. L’incolpare la donna di ciò che ha subito. Farla sentire colpevole della violenza di cui è vittima. Secondo l’Istat il 39 per cento degli italiani ritiene che una donna sia in grado di sottrarsi a un rapporto sessuale se non lo vuole. Il 15 per cento è convinto che se una donna subisce violenza quando è ubriaca o sotto l’effetto di droga ne sia in qualche modo corresponsabile. Il 23 per cento condivide la convinzione che le donne possano provocare violenza per il modo di vestire. Siamo al “te la sei cercata”.


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Commenti al Post:
lisa.dagli_occhi_blu
lisa.dagli_occhi_blu il 21/11/23 alle 23:11 via WEB
Finché ci sarà ancora l’un per cento vuol dire che c’è tanto su cui lavorare. E qui siamo molto più su dell’un per cento… é assurdo.
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 22/11/23 alle 01:28 via WEB
Peggio che assurdo, è la realtà. E ciò che mi spaventa è che spesso chi commette violenze sessuali o femminicidi è giovanissimo.
 
Cherrysl
Cherrysl il 22/11/23 alle 10:58 via WEB
Come si chiede spesso, certezza della pena per questi reati. Poi vigilanza a cominciare dalla età adolescenziale nelle scuole o nelle famiglie per bloccare sul nascere comportamenti insani. Ciò che non va è che si sta tentando di strumentalizzare questi casi, per attaccare la famiglia tradizionale. Che significa :no al patriarcato. L'epoca del padre padrone in gran parte dovremmo averla lasciata alla generazione dei nostri genitori. Per i nati dagli anni '60 in su, nelle maggior parte delle famiglie si decide in due o così dovrebbe essere. La prepotenza, l aggressività la violenza rimangono non un fenomeno generalizzato, ma individuale, da condannare e punire severamente. E aggiungerei che ci vorrebbe più coraggio da parte di chi assiste a scene di violenza su donne uomini e animali ad intervenire e non a voltare le spalle
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 22/11/23 alle 15:05 via WEB
Mi trovi d'accordissimo. Io però inizierei fin dall'asilo ad educare le giovani generazioni. La questione è che nel frattempo continueremo ad avere violenze sessuali e femminicidi. Non solo ad opere di uomini adulti, ma anche da parte di giovanissimi e questo mi spaventa. Poi c'è il discorso del soccorso da parte di chi assiste o viene a sapere di violenze, in questo caso entra in gioco il discorso del "ah! Io non l'impiccio, non sono fatti miei" o peggio "se l'è cercata". Ieri una ragazza si è salvata, più o meno, perchè un passante ha visto e ha subito chiamato i soccorsi.
 
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