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Post n°2901 pubblicato il 01 Aprile 2022 da jigendaisuke

E ora loro lo fanno in Ucraina, come hanno fatto in Siria
o in Cecenia.


Un'altra testa cade giù
Un bambino è preso lentamente
E la violenza causa un tale silenzio
Con chi stiamo sbagliando
Ma tu vedi: non sono io
Non è la mia famiglia

Nella tua testa, nella tua testa, stanno combattendo
Con i loro carri armati e le loro bombe
E le loro bombe e le loro pistole
Nella tua testa stanno piangendo
Nella tua testa, nella tua testa
Zombie, zombie, zombie
Cosa c'è nella tua testa, nella tua testa?
Zombie, zombie, zombie

Un'altra madre è stata colpita dalla tragedia:
Un figlio è sopraffatto
Quando la violenza causa silenzio
Stiamo sbagliando per forza
È la stessa vecchia storia fin dal 1916

Nella tua testa, nella tua testa combattono ancora
Con i loro carri armati, e le loro bombe
E le loro bombe e le loro pistole
Nella tua testa, nella tua testa giacciono inerti

Polonia

Credo Bulgaria

Olandese penso

Gaelico irlandese


La bella cover di Miley Cyrus


The Cranberries - Zombie | Epic Orchestra


Elisa

Ma lei era oltre!



Canzoni contro la guerra - Zombie

E oggi potrebbe anche essere considerata la canzone di
coloro che, coraggiosamente, scendono nelle piazze russe
(o almeno in qualche piazza) a protestare contro la guerra
VOLUTA da Vladimir Putin e il suo ideologo
Kovalchuk


 

 
Rispondi al commento:
jigendaisuke
jigendaisuke il 01/04/22 alle 13:27 via WEB
L'altro giorno ho letto di un bambino ucraino di 6 anni costretto ad assistere alle ripetute violenze fatte alla madre da dei soldati russi, o ceceni. Lei è morta, lui è stato ritrovato coi capelli ingrigiti (e praticamente morto dentro). Forse è una fake news della propaganda nazionalista ucraina, ma quanti orrori simili sono stati per perpetrati nelle guerre passate. Ricordo ad esempio quelle della ex Jugoslavia dove le milizie paramilitari, nella loro delirante volontà di fare una pulizia etnica, hanno commesso di queste atrocità, o come oggi (ma non se ne parla) avviene nel tigrai, in Etiopia. Ieri come oggi i bambini sono le prime vittime di chi, spesso minoranze numeriche, scatena guerre o terrorismo, in nome del nazionalismo.
 
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