8 novembre 1967, Roma Termini. Alla presenza delle Loro Eccellenze Moro Professor Aldo, Presidente del Consiglio e Scalfaro Dotto Oscar, Ministro dei Trasporti, compie il suo viaggio inaugurale una innovativa locomotiva: la E 444 001. Primo dei 4 prototipi a cui seguirono fra il 1970 e il 75 112 esemplari di serie, con le cabine più aerodinamiche. Nasce la Tartaruga, la prima loco italiana a sfondare il muro dei 140 all'ora. A parte i 4 prototipi tarati su 180 km/h, le Tartaruga hanno una velocità massima di 200 km/h. Nate per i treni rapidi o espressi da un massimo di 10 vetture, fino all'inizio degli anni 80 trainarono un po' di tutto, compresi gli espressi da 20 carrozze magari con vetture d'anteguerra. Solo quando la direttisima Roma-Firenze (il primo dei quadrupli- camenti previsti fin dalla fine degli anni 50 e che solo in questo ultimo decennio hanno visto la luce) iniziò ad essere operativa, dalla metà degli anni 80, le 444 poterono iniziare ad essere sfruttate per ciò che erano state progettate, rivelando però alcuni difetti di progettazione oltre ad una delicatezza dei reostati duramente provati dai pesanti convogli dall'elevato numero di fermate, effettuati negli anni 70. Nel 1989, la parte elettrica fu rinnovata assicurando una maggiore affidabilità (non che l'accelerazione da fermo sia molto migliorata) e le cabine sostituite con altre più confortevoli per il personale di macchina. Con l'avvento delle freccierosse, delle E 402 e 403, è iniziato il declino. Oggi sono operative solo 50 E 444, ma hanno ancora pochi mesi di vita. Verranno tutte sostituite dalle E 401 monocabina che stanno entrando in servizio (frutto della ricostruzione delle E 402 di prima serie, vittime del fatto che qualsiasi componente elettronica ha breve durata). Solo 2 resteranno in servizio per i treni storici.
Quell'8 novembre di 50 anni fa il convoglio trainato dalla prima Tartaruga (oggi nel museo ferroviario di Pietrarsa), raggiunse i 207 km/h, la velocità più alta raggiunta da un treno a composizione ordinaria (locomotiva e carrozze) in Italia, fra Campoleone e Cisterna. Coprì il viaggio di andata e ritorno Roma Termini-Napoli Mergellina ad una velocità media di 143,1 all'ora in 88 minuti ad andare e 149,9 al ritorno, in 84 minuti. Il rapido più veloce, ma fino a Napoli Centrale, impiegava 111/108 minuti ad una velocità media fra i 115 e i 118 minuti, ma veniva effettuato con le elettromotrici ALe 601. Oggi gli intercity più veloci (trainati dalle tartaruga o dalle 402) impiegano 123 minuti, ad una media di 104 km/h, contro i 67 minuti del Frecciarossa che viaggia ad una media di 199, 2 km/h.
I 4 prototipi avevano una potenza di 3.420 Kw e una velocità massima di 180 km/h, le unità di serie hanno 4272 Kw e una velocità massima di 200 km/h
Nel 1977 esplodono le tensioni studentesche che hanno attraversato tutti gli anni Settanta. I duri di Autonomia operaia, violenti e inclini alla lotta armata, e gli indiani metropolitani, ironici e irriverenti, rappresentano i poli estremi di un movimento che ha tante anime. In questo anno cruciale si consuma il confronto-scontro tra queste componenti e il movimento nel suo insieme e le istituzioni. Conflitti che segneranno la fine del movimento stesso e la disillusione per un’intera generazione. Il ...
Università di Roma, 17 febbraio 1977. Mentre è in corso il comizio del segretario della Cgil, Luciano Lama, nel piazzale della Minerva scoppia lo scontro tra studenti del Movimento e il servizio d’ordine del sindacato. Luciano Lama è costretto ad interrompere il comizio e ad abbandonare l’Università.
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