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Messaggi di Marzo 2023

Cover

Post n°3093 pubblicato il 31 Marzo 2023 da jigendaisuke

 

 
 
 

Le grandi inchieste di Ecchime

Post n°3092 pubblicato il 27 Marzo 2023 da jigendaisuke

 

 

 

 

 

 

                                  Eau

 

 

 


 
 
 

Consigli per gli acquisti musicali

Post n°3091 pubblicato il 25 Marzo 2023 da jigendaisuke

Ecco l'ultimo album di Cordio:

"Cose che si dicono"



 
 
 

Le grandi inchieste di Ecchime

Post n°3090 pubblicato il 20 Marzo 2023 da jigendaisuke

"Coronavirus, Fontana: non facciamoci prendere dal panico, in Lombardia nessun caso"

Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia,
riconfermato dagli elettori alle regionali dello scorso
anno.

"Fermare la Lombardia, che era già in forte rallentamento, significa frenare oltre un quinto del PIL italiano e dare un duro colpo a tutta la filiera dell’industria, che rischia di impiegare mesi a recuperare lo svantaggio economico con il resto del mondo. In questa regione lavorano un quarto degli addetti del manifatturiero italiano, da cui deriva oltre il 27% dell’export nazionale. Bisogna contenere i toni di allarmismo"

Carlo Bonomi, poi presidente di Confindustria, comunicato del 26 febbraio 2020 ad Assolombarda.

 

I morti di nessuno in Lombardia - Presadiretta 31/08/2020

La sempre più consapevole foglia di fico - Report - 07/12/2020

Era solo un’influenza - Report 25/01/2021


Ranieri Guerra, vero deus ex machina del
mancato adeguamento del piano pandemico
e uomo forte nell'OMS, è indagato, insieme a
Brusaferro, Fontana e Speranza (che poi è
quello che ha meno colpe).
Sarebbe da indagare anche Tedros, presidente
dell'OMS, che deve tutto alla Cina.

E vogliamo parlare di coloro che premiano alle
urne coloro che hanno fatto della sanità pubblica
lombarda una mer.a?

È caduta la foglia di fico - Report 19/04/2021

 

 

 

 
 
 

16/3/78

Post n°3089 pubblicato il 16 Marzo 2023 da jigendaisuke

1973. A Sofia il segretario del PCI Enrico Berlinguer
sfugge miracolosamente ad un attentato eseguito
dai servizi segreti bulgari su mandato di Mosca.

16 marzo 1978. Il presidente della DC, Aldo Moro,
è seduto sul sedile posteriore della FIAT 130 d'ordinanza, sui sedili anteriori ci sono l'appuntato
Domenico Ricci ed il maresciallo dei carabinieri Oreste Leonardi, sono seguiti da un'Alfetta di scorta con gli
agenti di P.S Giulio Rivera e Raffaele Iozzino, oltre
al vicebrigadiere Francesco Zizzi.
Poco dopo le 9, la 130 si ritrova davanti una 128
famigliare, targata Corpo Diplomatico, che inchioda
provocando la frenata della 130 a sua volta tamponata dall'Alfetta. Inizia una tempesta di fuoco.
Moro viene rapito e vengono portate via 2 delle borse  che lui portava con sè.

Moro verrà fatto salire su una 132 blu, preceduta
e seguita da due 128 (dettaglio curioso, i brigatisti
usavano soprattutto le FIAT 128, perchè così potevano muoversi più agevolmente, giudicando anonimi quei modelli. Lo sfoggio di Alfette e Giulia da parte di terroristi si vede solo in film minori).
Poco dopo una moto Honda parte da quel punto,
mentre le saracinesche del bar di fronte verranno
abbassate. Questo si saprà solo 40 anni dopo, così
come il fatto che in quel momento, in quel bar,
ci fossero un paio di ndranghetisti.

Quasi mezz'ora dopo l'agguato arrivarono sul posto
le prime auto delle forze dell'ordine.
Alle 9.30 le edizioni straordinarie del GR2 e poi del
GR1.
Alle 10 edizione straordinaria del TG1

La notizia arriva a Montecitorio, mentre era in corso
la presentazione ed il voto di fiducia al governo
Andreotti, con l'appoggio del PCI (era dal 1947 che
non succedeva). Fu una vera e propria bomba

E mentre erano già scattati pomposi posti di blocco,
i brigatisti avevano già portato Moro nel covo, anzi
nella prigione del popolo, secondo i loro deliri.

I 55 giorni che sconvolsero l'Italia repubblicana.
Moro prima, Guido Rossa nel gennaio 1979, strage
di Bologna 1980. Il culmine degli anni di piombo,
anzi della Notte della Repubblica, titolo azzeccatissimo di una bella trasmissione di Sergio Zavoli.

Consiglio la lettura della relazione dell'ultima commissione d'inchiesta sul "caso Moro", del 2016, il libro di Giovanni Bianconi "Eseguendo la sentenza" da cui si evince che chi poteva indagare
meglio, fu in qualche modo bloccato in quei 55 giorni
dai vertici della polizia e il libriccino "Il fine è l'uomo" che raccoglie due ampi discorsi di Moro, che fanno
capire quanto fosse intelligente, ma forse un po'
utopista, lo statista pugliese.
Sconsiglio assolutamente le due opere di Marco Bellocchio!

Il caso Moro - RaiPlay

Moro, la fede e la politica - RaiPlay


Aldo Moro il lungo addio - RaiPlay


Il Condannato - Cronaca di un sequestro - RaiPlay

Aldo Moro, il Professore - RaiPlay

 

 
 
 
 
 

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Un blog di: jigendaisuke
Data di creazione: 05/11/2006
 
 

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