ECCHIME

Ad Imperia qualcosa di nuovo

Ieri, dopo 144 anni di attesa, Imperia ha dato il benvenuto al
doppio binario. Niente più gallerie strette e buie, il binario
che serpeggia sugli scogli (che tante mareggiate hanno interrotto)
e frane provocate dalle villette costruite negli anni 60-70 a
strapiombo sopra la ferrovia (spesso abusivamente), niente
più treni che non superano gli 80-90 all'ora, non ci sarà più
la bella vista sul mare. L'italiano medio non bestemmierà più
per le attese al passaggio a livello, i proprietari delle seconde
case appiccicate alla ferrovia potranno allargarsi!
Soprattutto niente più attese per gli incroci!
Decenni di attesa, nel frattempo però le ferrovie francesi
hanno mollato la linea della riviera, preferendo la più veloce
via svizzera.
Il ministero dei trasporti, per evitare di perdere anni e soldi,
sta pensando di raddoppiare sulla attuale sede, gli ultimi 31 km
di linea a binario unico, fra Andora e Finale Ligure.
Anzi, 23 km perchè gli 8 fra Loano e Albenga vennero raddoppiati
negli anni 30.

da Ventimiglia a Massa LA FERROVIA LIGURE

Il convoglio era composto da:
E 428 202 (Ansaldo, 1939. 8 motori doppi per un totale di
2800 kw di potenza, 4 assi motori, 136 tonnellate di peso,
130-150 km/h poi ridotti negli anni 60 a 100 km/h per salva-
guardare le rotaie).
Costruite in 4 serie e 242 esemplari (compresi quelli distrutti
dalla guerra) fra il 1934 e il 1943, riconoscibili dalle casse
diverse (con avancorpi le prime 2 serie, semi aerodinamica la
terza a cui appartiene questo esemplare ed aerodinamica la quarta).
Progettate per i treni più veloci ed impegnativi, vennero sopran-
nominate "scassabinari". 4 esemplari sono a disposizione per i
treni storici.

E 626 294 (OM-CGE, 1937. 6 motori singoli, uno per asse, per
un totale di 2100 kw di potenza. 93 tonnellate di peso, 95 km/h).
Le prime locomotive elettriche a corrente continua (3000 V)
delle FS, costruite fra il 1927 e il 1939 in 448 esemplari.
Le prime 12 vennero impiegate sulla Foggia-Benevento, prima
linea FS elettrificata in continua, per sperimentare il sistema,
fra il 1927 e il 1928. Impiegate quasi essenzialmente per i
treni merci fino al 1994. Con 13 macchine funzionanti, è il
gruppo di locomotive elettriche più numeroso in dotazione
al parco storico della Fondazione FS.

DI 92031, uno dei 283 bagagliai a 2 assi, costruiti fra il 1933
e il 1935, e fra il 1950 e il 52, tipici dei treni locali fino agli
anni 90. Velocità massima ammessa 100 km/h

Az 18 013, le "Tipo 1921", prime carrozze italiane a cassa
metallica. Costruite fra il 1922 e il 1930 in 1561 unità.
Seguite da altre serie simili, ma sempre più evolute (le
vetture di terza classe del tipo 1937, avevano i sedili imbottiti
e rivestiti in finta pelle). Velocità massima 120 poi 100 km/h.

4 Corbellini a due assi tipo BI 35000. Le carrozze della
ricostruzione, costruite in 660 esemplari anche a carrelli,
a partire dal 1947, grazie anche ai fondi del piano Marshall.
Furono poi replicante negli anni 50, con altri 568 esemplari.
Velocità massima 90 km/h per quelle a 2 assi, 100 km/h per
quelle a carrelli.
Maggiore spazio fra i sedili (comunque di legno, in terza classe)
con appoggiatesta imbottiti e maggiore luminosità grazie ai
finestrini più ampi.

2 Centoporte, le classiche carrozze dei treni locali fra gli anni 30
e gli anni 80. Ricostruzione con cassa metallica di qualche migliaio
di carrozze tipo 1906 e 1910 con telaio metallico (modernissime
per l'epoca, non solo in Italia). Furono costruiti esemplari a 3 assi
e a carrelli. 90km/h per le poche 3 assi e 120 km/h poi abbassati a
100 alla fine degli anni 70.