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Messaggi del 07/02/2022

Le grandi inchieste di Ecchime

Post n°2871 pubblicato il 07 Febbraio 2022 da jigendaisuke

 

Crimini di guerra (italiani)

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Crimini_di_guerra_italiani

750+110/180+142+30+12+10=1054/1124
A questi vanno aggiunti gli 800 ricercati dagli Anglo-Americani.

E meno male che siamo italiani brava gente.

 

"Furono circa 750 i criminali di guerra italiani richiesti da Belgrado1,un numero compreso fra 110 e 180 quelli
richiesti dalla Grecia, 142 dall’Albania, 30 dalla Francia,
12 dall’Unione Sovietica, 10 dall’Etiopia (che infine limitò
le proprie pretese a PietroBadoglio e a Rodolfo Graziani)2.
A questi si aggiunsero circa 800 militari italiani (fra responsabili
diretti e testimoni) ricercati dagli Inglesi e dagli Americani per
violenze e uccisioni commesse contro i propri prigionieri di
guerra.Le autorità alleate – soprattutto quelle britanniche –
condussero in Italia fra il 1945 e il 1946 una serie di processi
portando sul banco degli accusati circa cento militari italiani,
alcuni dei quali furono severamente puniti con la fucilazione
(come ad es. il generale Nicola Bellomo)3.Nessuno, però,
delle centinaia di italiani accusati di crimini contro i civili fu
mai consegnato alle autorità dei paesi dove avevano compiuto
i propri misfatti per esservi processato secondo quanto previsto
dagli accordiinternazionali. Solo un pugno di malcapitati,
arrestati in Jugoslavia, Grecia o Albania dopo l’armistizio del
settembre 19431,o caduti nelle mani dei sovietici dopo la
rotta dell'Armata italiana in Russia dell'inverno 1942/432- finì
sotto giudizio scontando le proprie colpe (vere o presunte) con
la vita o con condanne detentive. Tutti gli altri - la gran massa–
la fecero franca. L’Italia, infatti, a differenza dei suoi alleati del
Patto Tripartito che subirono numerosi processi per i loro crimini
di guerra, riuscì a garantire l’impunità pressoché totale ai suoi
criminali di guerra evitandone l’estradizione.....

Furono soprattutto il Ministero della Guerra e il Ministero degli Affariesteri, guidati ai vertici dei loro apparati da personale che
aveva fatto carriera durante il fascismo e direttamente coinvolti
nelle politiche di occupazione di Mussolini, a sviluppare un’azione concertata tesa ad eludere la consegna dei criminali di guerra.
Essa si basava su alcune linee di fondo:
1) la rivendicazione del diritto di giudicare i criminali di guerra
presso tribunali italiani;
2) la rivendicazione del carattere umanitario delle occupazioni
italiane e dei meriti acquisiti nella protezione delle popolazioni
civili, inparticolare degli ebrei; 3) la distinzione netta della
condotta italiana rispetto a quella brutale degli ex-alleati tedeschi,
cui si univa la rivendicazione del contributo prestato nella lotta
contro la Germania dopo l’8 settembre 1943;
4) la colpevolizzazione dei partigiani per l’imbarbarimento della
guerra (questo punto riguardava soprattutto i partigiani
comunisti jugoslavi)."


La mancata punizione dei criminali di guerra italiani - e ...


 

Interessante documentario, bloccato ancora oggi dalla censura


 
 
 
 
 

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Data di creazione: 05/11/2006
 
 

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