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Messaggi di Gennaio 2019

Fabrizio De Andrè

Post n°2277 pubblicato il 30 Gennaio 2019 da jigendaisuke

Genova Pegli, 18 febbraio 1940 - Milano, 11 gennaio
1999

Si, si. La solita canzone di Marinella, la solita guerra
di Piero, la solita Bocca di rosa, la solita via del Campo
oppure "La città vecchia". Ma c'è un'altra Genova
raccontata da De Andrè, meno romantica forse:

Si consiglia di aprire il link in un'altra pagina, così
da poter leggere la traduzione

Comunque devono essere gustose le lepri dei tetti.

Se andiamo a guardare il pelo, alla Foce e a
Carignano sono bene accetti solo uomini ben
dotati... economicamente.

Prossimamente uno o due video fatti da me

 
 
 
 
 

27 gennaio Giorno della memoria

Post n°2275 pubblicato il 26 Gennaio 2019 da jigendaisuke

Con questo brano dei C.F.F e il Nomade Venerabile,
voglio ricordare lo sterminio di Caminanti, Rom e
Sinti. Circa mezzo milione di uomini, donne e
bambini diventati cenere.

 

Qui alcuni dati storici e non ideologici:

Le leggi razziste

Lager e bambini

I Lager italiani

 

Gli italiani e le leggi razziali: indifferenza e complicità

Chiesa e Shoah

Progetto T4 ovvero lo sterminio dei DISABILI


Politici


Criminali

Omosex

T.Geova

Zingari

Ebrei

 

1940-1945, 25mila le vittime dimenticate dello
sterminio di rom
e sinti italiani sotto il fascismo

Nel corso della Seconda guerra mondiale circa 44.000
italiani
furono deportati nei Lager allestiti dai nazisti
in tutta Europa per ebrei, oppositori politici,  zingari,
omosessuali, Testimoni di Geova. Dei deportati italiani,
quasi 9.000 furono gli ebrei e circa 30.000 i partigiani,
gli antifascisti e i lavoratori (questi ultimi arrestati in
gran parte dopo gli scioperi del marzo 1944), a cui si
aggiungono circa 5.000 IMI o carcerati militari o
ufficiali antifascisti.

Circa il 90% di loro persero la vita nei campi.

Si stima che siano morti nei campi di sterminio
circa 7.125.000 persone.

La giornata della memoria serve anche per ricordare
quei 44.000 italiani, la cui deportazione e morte fu
agevolata da qualche milione di italionzi.

Le classifiche dei genocidi non sono gradite.

 

Lettera della Senatrice (lei si che si merita questo
titolo) Liliana Segre a Studenti.it

Cari ragazzi,

questo è un anno dalla doppia ricorrenza, le orrende
leggi razziste e, fortunatamente, dieci anni dopo,
l’entrata in vigore della Carta fondamentale.

Il filo rosso che le unisce è l’articolo 3, quel Manifesto
dell’eguaglianza e della dignità umana che deriva
direttamente dalla rivoluzione francese. Poche righe
che cancellano in un solo istante venti lunghissimi
anni di dittatura. Con la Costituzione repubblicana
siamo entrati tutti, uomini e donne di ogni ceto,
nell’età dei diritti. È solo attraverso l’attuazione ed
il rispetto della nostra Costituzione che possiamo
garantire una buona manutenzione della nostra
Democrazia. Come dicevano i nostri padri costituenti
la Carta è la base della legalità repubblicana.

Quale miglior viatico dunque per voi giovanissimi
ragazzi e ragazze che l’invito alla lettura e,
auspicabilmente, al rispetto della nostra Bibbia Laica?
La mia storia personale di testimone della memoria
nell’ultimo anno è diventata di dominio pubblico con
la mia nomina a Senatrice a vita da parte del
Presidente della Repubblica. Il mio cammino è iniziato
trent’anni fa il giorno in cui ho pensato di rompere il
silenzio sulla Shoah
. Un Paese che ignora il proprio
ieri non può avere un domani
.
La Memoria è un bene prezioso e doveroso da coltivare.
Sta a noi farlo. A che serve la memoria? A difendere
la democrazia
.

Un carissimo saluto a tutti voi e auguri di buon lavoro.

f.to Liliana Segre

 

Ulisse: il piacere della scoperta - Viaggio senza
ritorno - 13/10/2018

L'Europa di ieri come quella di oggi

 

 

 

 
 
 

Cover

Post n°2274 pubblicato il 25 Gennaio 2019 da jigendaisuke

Quando Bruno Lauzi scriveva per il reggiano Serge
Reggiani, le versioni italiane delle sue canzoni:

Vi raccomando il finale, ma guai a voi se fate i furbi
e andate subito alla fine.

Ma ce l'aveva proprio per vizio!

Certo che gli emiliani hanno fatto faville in Francia.

 
 
 

Guido Rossa

Post n°2273 pubblicato il 23 Gennaio 2019 da jigendaisuke

24 gennaio 1979, ore 6.35, via Fracchia,
Genova Oregina.

Un commando brigatista, guidato da Riccardo Dura,
assassina Guido Rossa. Alpinista, operaio Italsider,
sindacalista CGIL, iscritto al PCI, berlingueriano e
fedele alla Costituzione e alla Repubblica.

Una delle tante vittime del terrorismo rosso a
Genova, ma anche dei 10 anni persi dietro alla
giustificazione dei "compagni che sbagliano"

Uno che ancora oggi, negli ambienti dell'estrema
sinistra e nei centri sociali autogestiti viene considerato
una infame spia.

 

La Storia Siamo Noi Anni Di Piombo Le Vittime
Delle BR Guido Rossa

La prima pagina de Il Secolo XIX del 25 gennaio 1979

Morte di Guido Rossa, don Molinari:
«Era un luogo sano, poi arrivarono i falsi
ricercatori mandati dalle Br»

Nel 1980, i carabinieri del Generale Dalla Chiesa,
trovarono nel covo brigatista della colonna genovese,
ben 3000 schede relative a personalità genovesi di
sinistra, o berlingueriane o riformiste, ma anche
della sinistra democristiana o di destra.
E tutto questo potevano farlo i pochi brigatisti
genovesi (qualcuno dei quali scappato all'estero),
senza l'apporto dei troppi fiancheggiatori nelle università
come fra certi ambienti operai radicali e lontano anni
luce dalla linea berlingueriana o senza l'apporto di
elementi come l'avvocato Giovan Battista Lazagna
(senatore PCI, pezzo grosso della resistenza genovese
e quindi intoccabile) che difese Berardi al processo,
oltre ad ospitare riunioni brigatiste nella sua villa alle
spalle di Chiavari e tenere i contatti con la scuola
Hyperion a Parigi, nella quale operavano Franco Piperno,
Oreste Scalzone, Toni Negri... fior di galantuomini, ma
anche con la Germania dell'Est e la Cecoslovacchia.
Altro che CIA e servizi deviati!

è il compagno Sandro Pertini che vi parla,
quello che fa parte della sinistra che ha
combattutto contro i fascisti, non contro i
democratici

 

Video relativi a è il compagno Sandro Pertini che vi parla

 Chissà che direbbe ora che l'estrema sinistra
guarda con simpatia ai movimenti di destra.

Ed ecco il film che una certa sinistra non vuole
che si veda:

Stamattina, la visita di Mattarella è
stata preceduta da alcuni messaggi scritti dai figli di
N.N a cui non piacciono molto la democrazia, la
Costituzione, la Repubblica italiana e chi è morto
per difenderne i valori:

Scritte contro Guido Rossa in salita
Santa Brigida

E intanto comincia ad essere più chiaro quanto il
PCI collaborasse con le istituzioni democratiche per
debellare il cancro terrorista rosso (aumentando
ancora di più il divario con la sinistra radicale e
rivoluzionaria):

Operazioni Olocausto, infiltrato Pci nelle BR e il
generale Dalla Chiesa

 

 
 
 
 
 

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